giovedì 31 dicembre 2020

Vi vogliamo così anche nell'anno 2021 !

Quante soddisfazioni ci stanno dando anche quest'anno i Rossoneri
Speriamo di rivedere tante immagini come questa anche nell'anno 2021

Forza Ragazzi ! Forza US FIORENZUOLA ! 


mercoledì 30 dicembre 2020

Accadde oggi: Fiorenzuola-Cittadella cancelli aperti

Scendere in campo in gara ufficiale a ridosso del Capodanno non è appuntamento frequente nel nostro paese.
Esattamente trent'anni fa, il 30 dicembre 1990 si giocava Fiorenzuola-Cittadella valida per il campionato di serie C2, la ricordiamo perchè fu la giornata inaugurale del settore tanto caro a molti nostri affezionati lettori.

Mondiali di Italia 90' e la Guerra del Golfo, il periodo è questo. Una domenica attesa per mesi e arrivata in una giornata d'inverno grigia e umida, se si pensa che i lavori della Cooperativa Edile Val d'Arda erano partiti nel luglio del 1990 "sbaraccando" i tre gradoni inagibili della vecchia gradinata. 80 metri di struttura in calcestruzzo armato. Dieci gradoni a ridosso della pista. Servizi igienici e locali annessi ricavati sotto gli spalti. Capienza attestata: 2mila posti a sedere per arrivare ai 3mila complessivi necessari allora per essere in regola.

Nei primi anni il settore era unico e si accedeva al centro, dove attualmente si transita per recarsi ai servizi igienici. Sullo slancio dei successi del Fiorenzuola di Villa si prospettava di realizzare una copertura, ipotesi naufragata dopo la realizzazione della tribuna.

In quella domenica si aprirono i cancelli del moderno settore per alcune centinaia di persone. Un paio di macchine non di più dalla città delle mura se non ricordi male.

In campo non ci fu un gran spettacolo. Sfida salvezza dai moduli speculari, gioco a uomo e marcature strette. Se la memoria non inganna al gol di Stefano Pompini rispose per i veneti il centravanti Enrico Sambo. Da segnalare nelle file granata la presenza dell'ex interista e milanista Giancarlo Pasinato, profeta in patria tornato all'ovile per chiudere la carriera. Allenatore del sodalizio cittadellese era Paolo Bottacin. Nel Fiorenzuola, a disposizione di mister Seghedoni un solo calciatore veneto: Ferdinando Fornasier, rinforzo arrivato in autunno.

Oggi 30 dicembre 2020 il Fiore non scende in campo. E' arrivato l'esterno offensivo Michelotto dall'Union Feltre. Si gioca solo in Toscana: Prato-Lentigione, un recupero.

Per trent'anni ha resistito alla neve, al gelo e alle intemperie, ai controlli e sopralluoghi di ispettori, ai carichi del pubblico delle grandi occasioni nelle gare di cartello degli anni Novanta, alle invasioni di livornesi, comaschi,  modenesi e tanti altri ancora, alla solitudine del calcio a porte chiuse dell'era Covid. 

Buon compleanno gradinata!

FIORENZUOLA-Cittadella, scorcio della gradinata appena inaugurata

martedì 29 dicembre 2020

La grande epurazione dell'autunno/inverno 1996

Ricordi? Era dicembre e non vedevamo l'ora di mandare in soffitta il maledetto 1996. 
Solo un superstite in quell'annunciata rivoluzione che vedrà 50 nomi di calciatori passare a Fiorenzuola nell'arco dell'anno solare 1996, e 4 allenatori (D'Astoli, Tomeazzi, Capuzzo e Cavasin).

50 calciatori non sono mica bruscolini, fra comparse, gente di passaggio e salvatori della patria. 

Stefano Vecchi, bravo giocatore allora e bravo allenatore oggi, fra i migliore in serie C fu l'unico superstite scampato prima alla ricostruzione seguita all'amaro spareggio di Bologna e alla successiva rivoluzione in corsa per tentare di salvare la categoria. Un epurazione che non riuscì a dare subito la virata al campionato, spingendo il presidente Antonio Villa a scendere in panchina affiancando il tecnico trevigiano Alberto Cavasin.

Nella tabella del periodico sportivo "Piacenza News" del 29 dicembre 1996 riportata qui sotto sono elencati i movimenti di mercato, con qualche errore nei nomi di persona:


"La carica dei 49..." titola il periodico ma in realtà furono 50 i calciatori che vestirono i colori rossoneri visto che alle porte della primavera fu ingaggiato il tornante di Crema Luca Coti.

domenica 27 dicembre 2020

"Figurine, piedi sporchi e ancora i compiti da fare", i campetti di paese

Tutti abbiamo tirato un calcio ad un pallone e a chi ha più di trentacinque anni non sfuggirà il fatto di non vedere più giovani giocare in città.
Come è cambiata Fiorenzuola. Di aree verdi destinate al gioco della palla non vi è più traccia. Non sono oggi più necessarie. Non si vuole certo fare della polemica in quanto l'argomento mette sotto la lente una constatazione che riguarda non solo il nostro caro paese. Cambiano i giovani, cambiano le generazioni, cambia il modo di vivere e le città vanno di pari passo. E allora spazio ai parcheggi, alle aree per lo sgambamento dei nostri carri doggy e alle aree per il gioco del cricket dei nostri compaesani originari dello Sri Lanka. 

"Figurine, piedi sporchi e ancora i compiti da fare.." è un verso della canzone "Dark Bologna" scritta da un Lucio Dalla che come noi è stato bambino e adolescente cresciuto a pane marmellata e pallone. Quante volte ci siamo sentiti dire: non giocare a calcio in cortile, non tirare il pallone contro la saracinesca del vicino. Per dare sollievo a famiglie e rapporti di vicinato esistevano i campi, o meglio: i campetti che si trasformavano nei pomeriggi in vere e proprie arene.
Il continuo calpestio permetteva di avere l'erba sempre bassa. Bastava la prima falciata di primavera e il resto lo eseguivano i giovani del paese, con le spese per il verde drasticamente ridotte nei bilanci comunali.
Il capoluogo della Val d'Arda pullulava di questi fazzoletti verdi a cui sono ancora oggi legati tanti ricordi di infanzia e gioventù. C'è chi racconta di essere cresciuto rincorrendo un tango al campetto delle suore a lato della trafficata via Silvio Pellico. Chi si è divertito come un matto al Capra, nome che probabilmente prende spunto dalla storica pasticceria. Mentre Stefano Pompini e Giovanni Rossi facevano sognare a suon di gol i giovani fiorenzuolani alla domenica al Comunale al pomeriggio dopo i compiti ci si dava dentro in sfide interminabili da fare venire scuro. C'è chi imitava Weah del Milan o Vialli, io al contrario mi immaginavo come Daniel Terrera rampante difensore centrale arrivato al Fiorenzuola dalla Primavera della Juventus campione d'Italia. La palla incastrata sotto la canna o il sellino della bicicletta comprata da Tosi o Amos e via. Nell'intervallo, una bibita più cicca alla fragola acquistata da Romeo all'alimentare, o al Sidis. Quanto erano cari i nostri rettangoli verdi fuori squadro dove stendere i giubbotti e gli zaini della scuola o se si era fortunati ripiegare sull'avanzo di una recinzione in disuso per mettere il proprio amico portiere fra pali veri. Ho ricordi bellissimi. A Pasqua per esempio si allestiva "il torneo pasqualino" con tanto di premiazione con medaglie e coppe commissionate al Premio Sport di Redento. C'era anche il ridottissimo San Rocco dotato di porte più grandi del fondo di gioco. La centralissima gettata di cemento della canonica era preziosa valvola di sfogo prima o dopo il catechismo, anche se le ginocchia si sbucciavamo come ridere. Si usavamo due ostacoli arrugginiti portati via alla pista di atletica "del due" per fare le porte difese da un libero obbligato a schermare non oltre i tre metri dal pertugio. E poi i campi attrezzati: il Bergamaschi poco distante dai sabbioni dell'Arda, in zona piscina preso in prestito d'estate allo Sporting Fiorenzuola e spelacchiato per gran parte dell'anno. Non esiste più da anni. Il Napoli chiamato così dal nomignolo anni Novanta del quartiere Molinetto degli alti palazzi. Il Villa, quello con le sembianze più marcate da campo di calcio vero, proporzionato e recintato, passato poi al rugby e in anni recenti alla Fulgor Fiorenzuola. Ho ritrovato in garage il vecchio pallone di cuoio e un Tutto Città. Ho osservato la cartina di Fiorenzuola e mi è scesa una lacrima. 
E tu con gli amici dove giocavi?

giovedì 24 dicembre 2020

Buone feste

Buone Feste e un sereno Natale a te lettore, a tutti i fiorenzuolani e a tutti i tifosi rossoneri, 
Buone feste all'US FIORENZUOLA 1922 che ci sta dando tante soddisfazioni, ai famigliari dei ragazzi che si sono trasferiti nel nostro paese e a tutti coloro che sono vicini ai colori rossoneri,
Buone feste a tutti gli appassionati di pallone come noi

BUONE FESTE dal blog

Piazza Fratelli Molinari (immagine pagina instagram ilPiacenza)

mercoledì 23 dicembre 2020

FIORENZUOLA-Sammaurese oggi in diretta streaming

Altro giro, altra diretta live della gara dell'US FIORENZUOLA 
impegnato oggi mercoledì 23 dicembre nel recupero pre-natalizio 
della nona giornata del campionato di serie D girone D.
L'avversario da superare è la Sammaurese, inizio delle ostilità per le ore 14.30

SEGUI LA DIRETTA LIVE CON NOI! AL LINK:

 https://youtube.com/channel/UCfrwRRG_jz1bcv0N6dRY7hg

Forza US FIORENZUOLA !

martedì 22 dicembre 2020

Due giorni al Natale, arriva la Samm al Comunale

Sopraggiunge la SAMMAURESE al Comunale per l'ultimo impegno del 2020, proibito distrarsi
ULTIME FATICHE - Mercoledì mancheranno solo due giorni al Natale e un ultimo impegno per l'Us Fiorenzuola prima delle festività. Arrivano al Comunale le maglie bianche di San Mauro Pascoli storicamente ostiche al cospetto dei colori rossoneri.
Riuscirà il Fiorenzuola a mettere la ciliegina sulla torta di questo gran finale di anno? Domenica capitan Guglieri e compagni ci hanno consegnato in anticipo un primo grande regalo, annichilendo la capolista imbattuta Aglianese con un rotondo e inaspettato poker.
Un prezioso regalo caduto a pennello in un momento non facile. Ci mancano da morire le domeniche allo stadio. Ci mancherà da matti l'aperitivo di fine anno con la squadra al Caffé del Teatro di Amedeo. Ci mancherà da impazzire la nostra cena di Natale.
I PREPARATIVI - Domenica i vicini di casa sono rimasti sorpresi e infastiditi per le continue mie urla ai gol di Perseu, Bruschi e Arrondini. Sembrava la finale dei Mondiali posticipata d'inverno. Suvvia, le mie urla di gioia hanno rotto il silenzio di una domenica tediosa resa magica dai ragazzi di mister Tabbiani. Ci aspetta un Natale diverso anche se vogliamo scommettere che in tanti hanno già allestendo cantine e scantinati per accogliere tutti i parenti a casa. Un pò di umidità non fa male, e poi fra i profumi di salami, salsicce e formaggi, leccornie di ogni genere passa tutto. Noi italiani siamo maestri impenitenti del raggiro e amanti incondizionati del tiro aggiro alla Boilini. Ce l'abbiamo nel sangue. C'è chi non ha resistito e ha ridotto le distanze anche domenica, incontrandosi nel dopo partita per festeggiare l'impresa dei rossoneri con una birra e un bicchiere di vino. Alla vista della volante, è avvenuta l'immediata autoproclamazione della zona Rosso(nera). Non potete immaginare quanto ha fatto bene a noi la vittoria di domenica del Fiorenzuola. 
PIGHI E BALDRIGHI D. A ZC - Ancora tanti elogi ai dirigenti rossoneri nella puntata televisiva del lunedì di ZonaCalcio condotta da Corrado Todeschi. I vice-presidenti rossoneri hanno commentato il successo di domenica e il momento di grazia della società. Sfumato l'arrivo dell'esterno offensivo  Villanova dal Piacenza, dovrebbe arrivare comunque almeno un rinforzo a rintuzzare l'organico in vista di un inizio di nuovo anno strapieno di gare ravvicinate da giocare. SI è parlato anche di obiettivi a medio-lungo termine con la conferma dell'impegno della società nella riqualificazione del campo 2 con annessa pista di atletica e degli altri impianti in uso al settore giovanile.
MINACCIA SAMMAURESE - Quando sei protagonista di imprese incredibili la stecca è dietro l'angolo. Non è stato così dopo il memorabile 4 a 1 rifilato all'Imolese grazie al blitz di Colle Val d'Else (2 a 1 alla Colligiana). Non è stato così neppure per il Fiorenzuola di Brando dopo le gesta eroiche di Modena, con la batosta inflitta da Saporetti e Anastasia al Sasso Marconi, guarda te in recupero di mercoledì. Ci mettiamo la mano sul fuoco che Tabbiani ha previsto anche questa sgradita evenienza e ha già lavorato sulla testolina dei suoi già al termine del match contro l'Aglianese.
La Sammaurese va presa con le pinze. Ha 24 ore in più di riposo nelle gambe avendo anticipato l'impegno al sabato. Dopo le quattro sconfitte di fila rimediate in apertura di stagione si è rimessa in carreggiata. Viaggia ora a quota 6 punti in classifica, reduce dal successo fra le mura amiche del "Macrelli" contro il Seravezza, ma soprattutto la Samm di quest'anno ha fatto figuroni contro le grandi fuori casa. Storico il 5 a 1 inflitto al Forlì di Angelini al Tullo Morgagni. Sconfitta di misura al Bellucci di Agliana solo per 1 a 0 con i nero-verdi che hanno dovuto sudare a dicembre le proverbiali sette camicie per avere la meglio.
Alla guida tecnica c'è sempre Stefano Protti, ricordato in Val d'Arda più per i trascorsi da centravanti nel Carpi anni Novanta che da allenatore. Le reti realizzate dai romagnoli sono 9 contro le 15 incassate. Il difensore Gurini e il centrocampista Manuzzi che forse non sarà della gara causa squalifica sono i migliori realizzatori della squadra del presidente Campinoti con due reti all'attivo. In estate è tornato la bandiera Thomas Bonandi dopo la parentesi di Forlì dello scorso anno.
FILOTTO DA RECORD - A Fiorenzuola il morale è alle stelle ma è un attimo sbandare. Se dovesse accadere non saranno drammi, ma sarebbe davvero bello chiudere con un successo.
Francamente non ricordo due poker di fila inflitti agli avversari in gare di campionato. Non troviamo situazioni analoghe neppure nei trascorsi regionali di Eccellenza quando Franchi e Melotti mitragliavano le porte avversarie. Quasi non ce ne siamo accorti ma con il successo di domenica sono 4 le vittorie consecutive dei rossoneri. Un filotto attutito dal Covid quasi come fa la neve con i suoni. Una serie positiva nel segno dei tre punti che ha avvicinato il Fiore alla vetta della classifica. Nel post gara contro la capolista Aglianese abbiamo elogiato tanto le performance di Bruschi, Arrondini, Tognoni e Oneto mettendo forse in secondo piano la retroguardia con i suoi guardiani. 
GUARDIANI INESORABILI - Se riesci a proporti così bene in avanti è soprattutto perchè sei sicuro dietro. Se si vanno a vedere le azioni che hanno portato alle marcature rossonere, il via inizia sempre dalla difesa con ordine, sempre sul pulito. E mister Tabbiani sembra aver trovato in Luca Ferri quello che il Fiorenzuola cercava in estate dopo l'addio di Bruzzone. Sicuro e determinato nell'imbastire la fase iniziale del gioco, lancio al millimetro all'occorrenza, centimetri utili nelle palle inattive e non solo. Serviva un filibustiere a questo gruppo giovane e Ferri in partite come quella contro Agliana, ha fatto abbassare la voce e la cresta ad avversari che hanno fatto la serie C e la serie B per tanti anni. Non da meno il compagno di reparto Tommaso Cavalli. La società ha fatto carte false con l'Atalanta per trattenerlo. Tommaso è una sicurezza e una garanzia assoluta in tema di giovani da schierare. Bene anche l'esterno destro Tomas Salvaterra, sempre più a suo agio con la maglia numero 2 lungo le corsie del Comunale e dei campi del girone D della serie D. Bene Nicolò Carrara, alter ego di un Ettore Guglieri intramontabile. Sempre puntuale e pronto a indossare la maglia da titolare o ad entrare a partita in corso. Ma bravi tutti, soprattutto i giovani come Ghezzi, Saia, Esposito Hathaway, Romeo, Potop, Baldini e tutti gli altri per allenarsi sempre con impegno per dare il proprio contributo alla causa comune rossonera e fra passi importanti di crescita.
Proviamo a portare a cinque i successi consecutivi ...chiudiamo l'anno con tre punti
Forza Ragazzi un ultima fatica prima del Natale
Mercoledi 23 ore 14.30 stadio Comunale, FIORE-Sammaurese

il Fiorenzuola di Tabbiani schierato al fischio d'inizio nel big-match contro l'Aglianese
il 4-3-3 del Fiorenzuola attento e quadrato dell'ultima parte di gara


lunedì 21 dicembre 2020

Spettacolo al Comunale: FIORENZUOLA-Aglianese 5-1

Primo gol da semiprofessionista di FAUSTO PERSEU, centrocampista classe 2002

IMPRESA ROSSONERA - Inevitabilmente accade. E se quasi sicuramente alla fine non saliremo in serie C (Aglianese e Prato vogliono la categoria a tutti i costi) domeniche di gloria come questa resteranno nei ricordi più belli della memoria collettiva di tutti noi per lungo tempo, anche se siamo rimasti fuori dallo stadio, assaporando lo spettacolo da casa.
Inevitabilmente accade, dicevamo. La storia racconta di imprese importanti allo stadio Comunale come quella di ieri. Il Delta Porto Tolle di Zattarin spazzato via dal Fiorenzuola di Mantelli, identica sorte per il Lentigione crollato sotto i colpi dei rossoneri di Salmi, per poi volgere agli ultimi scalpi illustri. Il 4 a 1 rifilato all'Imolese di patron Spagnoli dal team Dionisi. Fu lezione di calcio impartita dai ragazzi guidati dal tecnico toscano oggi sulla panchina dell'Empoli capolista in serie B. Con Lucio Brando la specialità della casa veniva meglio in trasferta: 4 a 1 al Modena davanti ai 7mila dello stadio Braglia. Quest'anno il primo regalo di Natale impacchettato da Tabbiani e dai suoi è stato scartato ieri.

NICOLO' BRUSCHI (tripletta) mattatore di giornata
IN GRIGIO -
Altro che nero-verdi, c'eravamo detti di tentare di abituarci al verde tanto presente negli abbinamenti cromatici delle avversarie di questo girone. Noi avvezzi al nero-verde del Darfo aspettavamo con trepidazione lo sbarco in Val d’Arda di questa super Aglianese. Anche se presenti ma da casa, tristemente isolati dall’emergenza Covid, ognuno a casa propria davanti al monitor e alla stufa pellet. Invece la capolista si presenta per la prima volta al Comunale forte dei sei successi consecutivi con una divisa completamente grigia che ricorda quella dell’Alessandria. E’ la stessa portata nella vittoriosa trasferta di Rimini (1-3 per i toscani). Forse è scaramantico il tecnico pisano degli avversari. Colombini non Colombetti, uno che il velluto del Comunale lo aveva calcato in maglia azzurra nel 2001 e furono lacrime amare per il Fiorenzuola del presidente Villa. Non solo le divise grigie dentro la stiva del pullman salpato in mattina da Agliana, cittadina di 18mila abitanti del pistoiese, ma anche una sanzione da parte della Lega per il finale burrascoso del recupero casalingo contro la Bagnolese. 
COLOMBETTI - Se Luca Colombetti era una sorta di Mazzotti di centrocampo estroso e fatato nella pratica del calcetto nelle sfide fra amici, Colombini è stato un centrale difensivo di buona foggia, uno che badava al sodo, un maestro della fase difensiva. La sua Aglianese è meno difensivista, decisamente a trazione anteriore. Per fortuna ha marcato assenza l’ivoriano Kouko e gli ivoriani al Comunale hanno sempre fatto male ai colori rossoneri, ma c’è questo Brega al centro dell’attacco che a vista sarà novanta chili. Noi siamo leggerini a parte le due torri Ferri e Cavalli. Verificati gli esiti dei tamponi, aleggiava apprensione per le condizioni del terreno di gioco in questo umido e piovoso dicembre padano. Francamente ce lo immaginavamo allentato agli schermi dei computer e dei televisori, a tal punto da non permettere ai Rossoneri di mettere in campo le armi migliori. E invece il fondo è in condizioni soddisfacenti per fare girare il Fiorenzuola in velocità e con tutta la freschezza agonistica che possiede. 
in prima pagina su LIBERTA'

PERSEU SBLOCCA -
I minuti iniziali sono davvero gestiti bene dai ragazzi di Luca Tabbiani, preludio al vantaggio valdardese. Tre, quattro tocchi, un’azione fulminea e da manuale con un inedito Fausto Perseu terminale offensivo che di collo pieno fa letteralmente impazzire di gioia gli appassionati sportivi incollati a telefonini e portatili. La palla finisce nell’angolino alto dove nemmeno Hugo Daniel Rubini sarebbe potuto arrivare, figuriamoci il giovane 2002 ex Pro Piacenza Ansaldi. Un gol importante per il centrocampista romano arrivato in estate dalla Primavera del ChievoVerona. L’imbattuta Aglianese ha la scorza dura di chi può andare sotto e in un attimo rigirarti sottosopra e di fatti ci vuole tutta la reattività di Nicholas Battaiola per andare a togliere il pallone dall’angolino basso seguente al colpi di testa del gigante difensivo Panelli. Fosse entrato forse la gara avrebbe avuto una storia diversa. Volti cupi e rassegnati per l’occasione sfumata. L’Aglianese accusa, il Fiore ficca gli artigli sottili un po' ovunque. Capitan Guglieri è imprendibili anche per i più giovani. Zaccariello motore e cervello instancabile. Bruschi genio e sregolatezza di questa domenica bestiale. Genio quando in area avversaria a testa alta fa quello che gli pare. Sregolatezza quando fa cose da matti, riguardatevi la sventaglia improvvisa per Tomas Salvaterra incredulo a tentare di controllare quel bolide dalla parte opposta del campo. Dicevamo di un Bruschi imprendibile, palla del n°10 parmigiano in appoggio a Colantonio che memore di Bologna va a prendersi un altro calcio di rigore d'oro.

COLANTONIO SUPERLATIVO - Che partita quella del jolly matuziano di San Remo. Un Luca Colantonio spettacolare. Di fronte ad Ansaldi, sul dischetto va Bruschi sicuro di sè e la palla del 2 a 0 è servita. A Gambini tifoso attento e appassionato non sfuggono i particolari: Ettore Guglieri nella circostanza era impietrito spalle alla porta di Ansaldi con lo sguardo inquieto come se si stesse tirando un rigore in una finale. Questo ragazzi è più di un capitato. Con il doppio vantaggio acquisito è lecito fidarsi di questa Aglianese? Mai. Il Fiore è consapevole che per mandare in porto l’impresa serve ancora tanto tanto lavoro e attenzione. Come quando a tempo scaduto la difesa si pone a schermo della porta di Battaiola per salvare l'attivo. Menzione d'obbligo per Tommaso Cavalli e Luca Ferri. E l’atteggiamento dei ragazzi di mister Tabbiani ad inizio ripresa è decisivo. Il giro palla è sempre quello chiesto dal mister genoano e da Vincenzo Cammaroto. Un moto costante di maglie rossonere che manda in bambola l’avversario. Sono sufficienti cinque giri di orologio: discesa sotto la tribuna di Marco Tognoni e secondo assit decisivo servito per la testa di Oneto che fa velo. Bruschi dalle retrovie incorna ed è 3 a 0. 
BRUSCHI SHOW - Bum-Bum di Nicolò Bruschi in stato di grazia all'undicesimo della ripresa e si può dire: risultato che va agli annali. Ma una squadra che da 7 anni è in pianta stabile in serie D arrivando negli ultimi tre campionati sempre a ridosso dlle promesse sa bene che bisogna correre e ancora correre fino alla fine. L’Aglianese è quasi al tappeto ma cerca di rimediare alla brutta figura. Colombini aveva deciso nell'intervallo si lasciare negli spogliatoi un Remedi con la capigliatura identica al nostro Oneto e il centrocampista offensivo Russo, entrambi troppo nervosi. Salteranno i nervi anche al coach toscano allontanato dal direttore di gare. Colombini stavolta guadagna l'uscita del campo sotto a un settore ospiti vuoto, niente feste e applausi come diciannove anni fa in quel Fiorenzuola-Novara che sancì la nostra retrocessione. Quella volta i sostenitori novaresi arrivati in massa forzarono gli ingressi della gradinata non pagando il biglietto. C'era anche il papà di Riccardo Collodel in mezzo al tifo azzurro. Ieri Colombini ha risarcito in parte lo scempio di allora. Per la verità ne resta ancora uno di Francesco Colombini, il centrale alto, biondo e tatuato che aveva atterrato Colantonio. Il terreno inizia ad appesantirsi, il Fiore non disdegna il passaggio rischioso all’ultimo uomo, l’Aglianese ne approfitta e realizza il gol della bandiera.
VOLA ANCORA ALTO L'AIRONE - E’ arrivato il momento di Davide Arrondini con i suoi movimenti che abbiamo visto fare a Luca Toni solo dopo aver lasciato la Val d’Arda. Un riscatto per il tifoso rossonero. Con lui in reparto Edoardo Oneto, quanta generosità al servizio della squadra. L'italo-americano Sal Esposito ha nel frattempo rilevato Colantonio, corridoio filtrante per l’Airone di Pesaro che non da scampo ad Ansaldi in uscita. 5 a 1, manita Fiorenzuola. La corsa della capolista si arresta a Fiorenzuola. Altri appunti di bordo di una magica e indimenticabile giornata: la premiazione del Team Manager Luca Baldrighi con la consegna da parte della squadre di una targa celebrativa delle 100 panchine in rossonero, il debutto del giovane centrocampista classe 2003 Tommaso Baldini prodotto dell’Academy rossonera e soprattutto la diretta live sul canale youtube allestista alla perfezione dalla società per permettere a tutti di assistere la partita. Le riprese, la veste e il commento dal factotum Andrea Fanzini coadiuvato dal preparatore atletico Bertoncini sono davvero stati all’altezza dello spettacolo visto in campo nel big-match di giornato. E la cosa più bella alla fine, al di là del risultato e della grande prestazione dei ragazzi del presidente Pinalli, il rispetto reciproco di tutti i ventidue in campo al termine della gara. E’ stata una bellissima domenica in un momento difficile per tutti. 
Un grande regalo da parte di tutto l’US Fiorenzuola Calcio a tifosi e a tutti coloro vicini ai colori rossoneri. GRAZIE RAGAZZI! GRAZIE US FIORENZUOLA


mister LUCA TABBIANI ancora una volta ha preparato la gara nei minimi particolari


FIORENZUOLA-AGLIANESE 5-1
FIORENZUOLA (4-3-3): Battaiola; Salvaterra, Ferri, Cavalli, Guglieri (dal 43' st Carrara); Colantonio (dal 35' st Esposito), Zaccariello, Perseu (dal 43' st Baldini); Tognoni (dal 43' st Saia), Oneto, Bruschi (dal 23' st Arrondini). A disposizione: Ghezzi, Potop, Romeo, Hathaway. Allenatore: Tabbiani.
AGLIANESE (4-3-1-2): Ansaldi; Gasco (dal 14' st Giannini), Colombini, Panelli, Righetti (dal 18' st Gelli); Remedi (dal 1' st Di Vito), Soldani, Ballardini; Russo (dal 1' st Bellazzini); Brega, Giordani (dal 14' st Nieri). A disposizione: Morandi, Salvadori, Casanova, Bianchi. Allenatore: Colombini.
ARBITRO: Gauzolino di Torino coadiuvato da De Santis di Avezzano e Della Monica di La Spezia.
MARCATORI: Perseu al 5’ pt, Bruschi (rig) al 40’ pt, al 5' st e al 10' st, Brega al 25' st, Arrondini al 39' st.
NOTE: Ammoniti Russo, Perseu, Colombini, Brega, Giordani, Nieri, Colantonio. Espulso Colombini (all.) Recupero: 2', 0'.



Riviviamo le emozioni di FIORENZUOLA-Aglianese 5-1, partita integrale:

RASSEGNA STAMPA DEL LUNEDI', i titoli dei giornali di oggi celebrano l'impresa del Fiorenzuola

domenica 20 dicembre 2020

sabato 19 dicembre 2020

FIORENZUOLA-Aglianese in diretta Streaming

Big-match pre-natalizio in diretta live
domenica 20 dicembre ore 14.30
sul canale Youtube di US FIORENZUOLA CALCIO 1922
LINK alla diretta: https://youtu.be/4Ol8FvfMvs4

venerdì 18 dicembre 2020

"L'attimo di gloria": la SOLBIATESE (ventitreesima giornata)

Ma cosa c'entra il fiume Arno con la provincia di Varese? Agli inizi degli anni Novante i tifosi del Fiorenzuola si ponevano l'interrogativo tutte le volte che il calendario di serie C2 metteva in programma l'impegno domenicale con la Solbiatese, scambiandola per compagine toscana.

C'è una lunga storia dietro il club lombardo che affonda le radici nel 1911, anno di costituzione della società. Grazie alla rubrica "L'attimo di gloria" de "il calcio a dadi minuto per minuto" si scopre che la prima maglia della Solbiatese era completamente nera e resta tale per diverso tempo. Con l'ascesa della famiglia Carabelli alla presidenza del club la maglia si tramuta a strisce nero azzurre. I Carabelli possedevano un calzificio e nutrivano una gran passione per l'Internazionale. Fra gli anni 60 e i 70 partecipa per 12 anni filati alla serie C, arrivando a sfiorare la promozione in serie B al termine dei campionati 1964-65 e 1968-69. La squadra di calcio di Solbiate Arno (comune di 4mila anime in provincia di Varese) torna nel calcio che conta negli anni Novanta, disputando 9 campionati consecutivi di serie C2.

Hanno vestito la maglia della Solbiatese diversi calciatori che hanno poi raggiunto la serie A, come Patrizio Sala, Loris Boni, Bruno Beatrice, Mario Angelo Aquilletti, Roberto Maltagliati, Amedeo Mangone, Andrea Soncin. Osvaldo Bagnoli fu allenatore del club lombardo agli inizi di carriera.

Quando negli anni Novanta scendeva a Fiorenzuola la Solbiatese dell'imprenditore edile Brambilla c'era al seguito un nugolo di tifosi di mezza età con striscione del club. 

Il portiere Roberto Colombo; i difensori: Marco Berardo e Andrea Quaresmini; le ali Luca Coti, Piero Ferraresso e Natalino Gottardo; i centrocampisti: Mirko Poloni, Omar Danesi e Alec Bolla; i centravanti Orazio Millesi e Fabrizio Castellazzi, sono tutti ex Fiorenzuola con trascorsi a Solbiate.

Dallo sciagurato 3 a 3 del 2010 al Comunale contro i nero-azzurri allenati da Ramella (Araldi e doppietta di Chiurato) non abbiamo più incrociato la Solbiatese fino al giorno che dovevo recarmi alla Malpensa per imbarcarmi per un viaggio di lavoro e in ritardo la coda dell'occhio mi ero trovato d'innanzi l'indicazione stradale per Solbiate.

Fra fusioni e cambi di denominazione l'originale non c'è più. Ringraziamo di cuore Matteo Francani e il suo Calcio a Dadi per averci fatto rivivere i fasti della Solbiatese, avversaria del Fiorenzuola in serie C2.

Per rivedere la puntata clicca qui: https://www.facebook.com/102559414913184/videos/1093100617807473

mercoledì 16 dicembre 2020

Partitona al Comunale: FIORE vs Aglianese


Partitona in programma al Comunale domenica 20 dicembre, è proprio il caso di dirlo. Pensi al prossimo avversario del Fiore e alla sua storia e dagli anfratti della memoria riaffiora non il campione pluridecorato ma il difensore dalla chioma bionda e dall'onesta carriera messo alle strette dagli scatenati Nitti e Clementi a metà degli anni Novanta. Noi siamo fatti così. Amiamo il calcio di provincia. Fra il richiamo a Max Allegri e quello a un Andrea Mangoni, non avremo mai dubbi. A noi risalta di più agli occhi il ricordo dell'ex capitano della Spal. Mangoni, difensore centrale originario di Pistoia aveva vissuto la prima esperienza da calciatore alla fine degli anni Settanta nell'Aglianese, diventando in seguito un habitué delle sfide contro il Fiorenzuola. Ma non c'è solo Mangoni. Anche Giovanni Rossi attaccante che da noi in tanti portano ancora nel cuore per le reti realizzate nel Fiorenzuola di Veneri ha concluso la carriera proprio ad Agliana. Una parentesi su Massimiliano Allegri la apriamo comunque.
L'Aglianese è stata la società che gli ha offerto, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, la possibilità di iniziare ad allenare in un ambiente sereno e tranquillo. Siamo nel periodo aureo del club toscano, dal 2002 al 2005 quattro campionati di serie C2, segnati dalla presenza della Florentia Viola di Cavasin (la Fiorentina), dai derby toscani come quello con la Sangiovannese fra misconosciuti allenatori che faranno strada, Allegri per l'appunto e Sarri. L'Aglianese del presidente Pieralli era approdata per la prima volta in serie C2 vincendo il campionato di Serie D 2001-02 con alla guida mister Buglio e gli acuti di Giovanni Rossi. Un solo punto di vantaggio sui giallo-rossi del Castel San Pietro, e fu professionismo. L'Aglianese saliva e il Fiorenzuola scendeva. E' passato tanto tempo, la società nero-verde è pure lei precipitata giù. Ha addirittura fatto il botto (fallimento nell'estate del 2007) ma non è svanito il desiderio di riprendere un posto fra i professionisti. Trovate risorse e forze fresche, riconquistata la serie D, l'Aglianese è reduce da un dodicesimo e un ottavo posto negli ultimi due campionati.
Fiorenzuola e Aglianese nella loro storia quasi centenaria non si sono mai affrontate. Si conoscono per sentito dire, forse si rispettano e non vedono l'ora di incrociarsi. Con i numeri altisonanti dei toscani (5 vittori e su 5 gare da disputare) e la posizione in classifica del Fiorenzuola del presidente Pinalli, sembrano esserci i presupposti per assistere in streaming a una sfida avvincente.  
Ma come gioca l'Aglianese di Colombini? C'è chi domenica scorsa fra una sfuriata di Tognoni, un gol di Arrondini e un recupero di Zaccariello ha fatto tanto zapping sulla pagina Facebook degli avversari. C'è tanta curiosità attorno alla capolista del girone prossima avversaria in scena al Comunale. Contro una Sammaurese arcigna, al "Germano Bellucci" i nero-verdi sono riusciti a fare breccia solo al quindicesimo della ripresa con una rete del faro di centrocampo Remedi (ex Pro Piacenza). Ci sono un paio di aneddoti sul neo-tecnico dei toscani. Francesco Colombini arrivato in estate dal Ponsacco è stato un buon difensore centrale in carriera. Ha quarant'anni ed è alla sua seconda esperienza da allenatore. Ha affrontato in due occasioni il Fiorenzuola. La prima nel campionato di serie C2 2001-02: inizi di carriera, maglia del Novara e la seconda a sul finire di carriera nelle file del San Donato Tavarnelle di Fusci (serie D 2016-17). Il 3 giugno 2001 allo stadio Comunale mister Colombini fa in tempo ad entrare ad inizio ripresa rilevando Forlani per volere di mister Civeriati. Occasione per festa in prima linea con compagni e tifosi la salvezza conseguita al termine della finale play-out sul Fiorenzuola di Bonometti. A San Donato invece sono dolori. Cerca di tamponare il folletto d'attacco Napoli e "il gemello" Pezzi sui calci d'angolo, ma sbuca due volte dalle retrovie il pari ruolo Messina a infilare di testa la porta toscana e a regalare la vittoria al Fiorenzuola di mister Ciceri. Vedremo cosa accadrà la terza volta.
Dicevamo dei numeri dell'Aglianese. Impressionanti se si considera la discontinuità di questa matta stagione. 15 punti in 5 gare, 13 gol fatti e 4 incassati. Sono numeri che comunque non sorprendono visto il valore tecnico della squadra allestita in estate. Andando ad analizzare i risultati spiccano le tre scoppole rifilare al Rimini (in trasferta) e quelle riservate al Forlì. Al centro dell'attacco, Cristian Brega ha messo a segno già 4 reti. Nella stagione 2018-19 il trentatreenne di Pietrasanta ha totalizzato 25 marcature con la casacca del Ponsacco, e con la maglia dell'Aglianese quest'anno è alla ricerca del gol numero 200 in carriera. Già tre reti all'attivo anche per Kouko Zinon, attaccante ivoriano classe 1989 con tanta serie C alle spalle. E poi, tanti altri nomi importanti come l'esterno offensivo Bellazzini con corposi trascorsi ricchi di soddisfazione nel torneo Cadetto. 
I numeri degli avversari non devono però spaventare il Fiorenzuola, che ha tutte le carte in regola per giocarsi la gara a viso aperto. Certo, avere avuto Diego Vita a disposizione avrebbe dato a mister Tabbiani un asso in più da giocare, ma le carte buone in attacco non mancano e la fresca cinquina rifilata al Corticella ne è la prova. Forse la divisa a strisce dei bolognesi molto simile a quella della Vigor Carpaneto ha risvegliato ardori sopiti, chissà?
Sappiamo bene tutti quanto è importante per un attaccante trovare la via del gol. Quest'anno non è affatto facile per loro. Sbagli un gol di troppo rimanendo a secco, passano venti giorni prima di tentare di rifarsi. Manca la cosa più importante, la continuità. A Bologna i nostri attaccanti Oneto e Arrondini si sono sbloccati. L'ex della Lavagnese ha segnato la rete più importante dopo quella di Bruschi in un momento topico della sfida contro Corticella. Arrondini aveva segnato l'ultima volta in maglia rossonera al San Lazzaro di Carpaneto nello scorso campionato. Ha ritrovato il gol domenica (doppietta) entrando nel secondo tempo. Ma va ricordato che l'Airone di Pesaro è stato per un periodo considerevole alle prese con il recupero da un infortunio. Ansaldi è avvisato.
E se da una parte ci sarà un classe 2002 fra i pali noi sfoggeremo un Nicholas Battaiola pronto a essere tartassato per bene e a ripartire dopo aver perso l'imbattibilità. Il numero 1 di Crema non subiva gol dal match casalingo contro la Pro Livorno.
Bene anche i nostri due parmigiani marcatori di giornata. Nicolò Bruschi è sempre più sinonimo di garanzia. L'acquisto più azzeccato del mercato estivo rossonero. Francesco Saia, un giovane dell'anno 2000 visto all'opera sul finire dell'annata di Lucio Brando allenatore era stato mandato a farsi le ossa lo scorso anno in Eccellenza al Borgo San Donnino. E' tornato e alla prima chiamata ha timbrato subito il cartellino.
Ma non è stata solo la domenica degli attaccanti. Se il risultato è stato rotondo dopo ben venti giorni senza gare ufficiali il merito va esteso a tutto il gruppo e all'impegno profuso giorno dopo giorno.
Fiorenzuola-Aglianese ha numeri davvero importanti. Mette sul piatto un adrenalina che mancava da mesi. 
FIORE, proviamo a fermare la capolista ...




domenica 13 dicembre 2020

Corticella-FIORENZUOLA 1-5

EDOARDO ONETO in gol a Bologna (foto di Pagina Facebook US FIORENZUOLA 1922)

Il Fiorenzuola perde i pezzi ma non la voglia di giocare. Una voglia matta, è proprio il caso di dirlo, che va oltre gli obiettivi stagionale. Li avevamo visti per l'ultima volta sull'asfalto della salita che porta allo stadio sfogare tutta la rabbia in corpo nelle ripetute chieste da mister Luca Tabbiani. L'amarezza per l'ennesimo rinvio voluto dal Forlì era invero palpabile. Venerdì è stata un'altra giornata di attese e incertezze. I tamponi imposti e convenzionati dal tanto atteso protocollo non ci sono, anzi sì ci sono ma arriveranno solo in tarda sera dopo quelli effettuati al Piacenza Calcio. Gli ultimi rossoneri scansionati lasciano via Campo Sportivo 1 poco prima di mezzanotte.

Da Bologna arrivano notizie che fanno pensare in positivo. Sembra che Corticella-Fiorenzuola si giocherà per davvero. Stronati è out, per il pistolero Vita che a sprazzi ha saputo incantare virtualmente la platea si parla di mesi di stop. Tabbiani non si lamenta, fa lavorare i suoi e li studia predisponendo il miglior Fiorenzuola che può. Luca Colantonio dopo la 6 vederlo con la maglia numero 11 da attaccante non sorprende. Sempre più versatile e preziosa la presenza del jolly matuziano tornato dalla Liguria in Val d'Arda a settembre inoltrato. Colantonio va a irrobustire la linea di centrocampo prendendo il posto di Stronati. Con lui a centrocampo è bellissima la notizia del ritorno del vice-capitano Zaccariello nel ruolo di instancabile play. Da casa si è sperato fino all'ultimo che qualche portoghese riuscisse a trovare uno spiraglio per filmare un pò di partita da trasmettere in rete. Da offrire a noi tifosi frustrati del calcio di provincia. Niente, da Bologna un'onesta diretta streaming non arriva e ci si deve accontentare di quella testuale. Meglio di niente. Arriva una rara immagine del campo in procinto di dare inizio alle danze. Il fondo di gioco sembra buono, un pò bucolico ma ad occhio in discrete condizioni. Ci raccontano testualmente di Ferri che prova dalla distanza con il suo tiro a sbloccarla, poi Bruschi! Sempre lui. Piedi sopraffini, classe e senso del gol. Vantaggio rossonero! Il Fiore martella ancora ma il raddoppio non arriva. Primi minuti della ripresa di sofferenza. Minuti che fanno bene a tenere alta la guardia, a tenere in allenamento la difesa. Trascorrono dieci minuti ed ecco la notifica che aspettavamo tutti quanti da tempo: Onetoooooo! Gol di Oneto. Il primo gol in maglia rossonera del centravanti di Zoagli. Quanto abbiamo aspettato di leggere il suo nome nei marcatori di giornata. Felicità ed entusiasmo Fiorenzuola. La fame di gol non si arresta Tognoni picchia forte. Sfera che sbatte sul montate e finisce a Colantonio atterrato in area. Dal dischetto si presenta Arrondini. Per l'Airone di Pesaro è una ghiotta occasione per sbloccarsi. Il numero 1 di casa Gariola è freddato e siamo al ventesimo minuto della ripresa, 1-3 per i colori rossoneri. A cinque minuti dalla fine Perseu entra in contatto con un avversario in area di rigore. Il direttore di gara pareggia il conto dei tiri dagli undici metri. Il centravanti Girotti che aveva già infilato un anno fa la porta di Battaiola con la maglia del Progresso non lontano da queste parti si ripete. Le speranze di riacciuffare i rossoneri da parte dei padroni di casa sono azzerate dal gol di Francesco Saia abbonato alle marcature con le bologhese e pupillo di Luca Peselli, uno che di gol se ne intende. Il giovane attaccante di Bedonia aveva segnato al Comunale al Mezzolara sul finire del campionato di serie D 2018-19. Nel finale Arrondini incrementa il bottino personale di giornata firmando il 5 a 1. AL "Biavati" non si poteva festeggiare in miglior modo il traguardo delle 100 presenze in panchina del Team Manager Luca Baldrighi. 
Felici come i bambini a Fiorenzuola, che Santa Lucia da favola

Doppietta per DAVIDE ARRONDINI (foto di Pagina Facebook US FIORENZUOLA 1922)

FRANCESCO SAIA (foto di Pagina Facebook US FIORENZUOLA 1922)

Corticella-FIORENZUOLA 1-5
U.S. Corticella: Garoia; Busi; Magi (55’ Marchesi); Graziano; Cosner (71’ Capizzi); Tonelli; Grazia (55’ Marchesi); Pescatore (60’ Monnolo); Girotti; Nanetti (60’ Parlanti); Negri (73’ Bouabre). All. Daltri.
U.S. Fiorenzuola: Battaiola; Salvaterra (72’ Hathaway); Guglieri; Zaccariello (75’ Esposito): Cavalli; Ferri; Tognoni; Perseu; Oneto (62’ Arrondini); Bruschi (80’ Saia); Colantonio (80’ Carrara). All. Tabbiani
Reti: 12’ Bruschi (F); 54’ Oneto (F); 64’ rig. Arrondini (F); 83’ rig. Girotti (C); 85’ Saia (F); 88’ Arrondini (F)
Ammoniti: Negri (C) Recupero: 1’ e 0’


sabato 12 dicembre 2020

12 dicembre 2010, hai conosciuto i gemelli Arena?

Da quanto tempo è che segui il Fiore? Se non è da poco forse hai avuto modo di conoscere i gemelli Arena e di ammirarli con addosso la maglia del Fiorenzuola.
Il 12 dicembre di dieci anni fa, era sabato come oggi. Uno di quei sabati di sole ma freddi, che il gelo all'ora in cui ci si appresta a vivere l'ultimo quarto d'ora di una partita di pallone ti entra dentro.
Al Comunale è in programma l'anticipo della sedicesima giornata di serie D. La truppa di RAI SPORT al Comunale è presente trasmettere la partita in TV. Negozi aperti nel dopogara in paese. Atmosfera pre-natalizia da notte di Santa Lucia. I caffé di via Liberazione avvolti dalle luminarie portavano ancora le denominazioni Bar Sport e Snack Bar, mentre giù al campo la presenza dei bianchi della Virtus Castelfranco a dicembre era da considerarsi un classico.

Il Fiorenzuola del patron Pinalli e del vice Giuseppe Rossetti, rivitalizzato dall'esordiente William Viali stava vivendo un periodo di flessione di risultati. La vittoria che mancava da un mese. Contro l'agguerrita compagine modenese i Rossoneri partono contratti per poi combinare sul finire della prima frazione di gioco un uno-due micidiale firmata da Marco Arena, uno dei temuti gemelli Arena. L'altro con la maglia numero 10, Cristian. Tremendi quei due, peggio dei gemelli Derrick. Nati sotto il seno dei Pesci dell'anno 1984 quando a Fiorenzuola in quei ruoli spopolavano Bertelli, Talignani e un numero 10 del calibro di Meraviglia. 
E che gol del vantaggio rossonero in quel freddo sabato dicembrino. Appoggio di Cristian per Marco che dal vertice destro dell'area di rigore scocca di sinistro una cannonata imparabile per Pavanello. Ancora il centravanti di Lodi pochi istanti dopo, si presenta dagli undici metri e spiazza di destro l'estremo difensore modenese finalizzando il calcio di rigore procurato dal fiorenzuolano Luca Rosi.
Prima di scendere il tunnel per raggiungere gli spogliatoi la riapre il parmigiano Beatrizzotti. Rileggendo le interviste le lamenta del Ferguson emiliano, il tecnico Marcello Chezzi in merito scarsa precisione sottoporta dei suoi, fa un pò impressione oggi perchè scrutando il tabellino della gara si legge il nome di Ortolini. L'attaccante attualmente in dote al Prato, aveva solo diciott'anni ed era entrato nei minuti finali al posto del parmigiano Beatrizzotti. Era appena arrivato in Emilia dal Bojano, non segnò nella porta di Matteo Anelli, e al termine di un secondo tempo di pura sofferenza festeggeremo infreddoliti ma felici il ritorno ai tre punti dell'Us Fiorenzuola.

FIORENZUOLA-VIRTUS CASTELFRANCO 2-1
FIORENZUOLA: Anelli, Biolchi, Visioli, Garghentini (71' Terzoni), Curti, Colombo, Orrù, Russolillo (83' Compiani), M. Arena (66' Somodi), C. Arena, Rosi. All. Viali
VIRTUS CASTELFRANCO: Pavanello, Spinazzi, Buldrini (51' Reggiani), Lartey, Tammaro, Mayer, Beatrizzotti (83' Ortolini), Giuriola (75' Carvisiglia), Guerra, Venezia, Selleri. All. Chezzi
ARBITRO: Zancanaro di Treviso (Cignacco-Tranchina)
NOTE: spettatori 300 circa. Diretta tv Rai Sport 1. Giornata soleggiata ma fredda. Terreno non in perfette condizioni. Ammoniti Tammaro (VC), M. Arena (F), Spinazzi (VF), Biolchi (F). Angoli 1-3. RETI: 35' e 38' rigore M. Arena (F), 44' Beatrizzotti (VC)



venerdì 11 dicembre 2020

Le 100 panchine di Luca Baldrighi

 Se tutto va come deve andare domenica si torna in campo e sarà speciale.

A Bologna, contro il Corticella si festeggeranno le 100 presenze di LUCA BALDRIGHI in panchina al fianco della squadra. Non un traguardo da poco. Dirigenti così appassionati, capaci di farsi prendere e non gettare i remi in barca alla prima difficoltà ce ne sono veramente pochi in circolazione. Dirigenti "non casinisti" capaci di fare la loro parte a bordo campo è una rarità in ambito calcistico.

Il "rito domenicale" ha inizio nella stagione 2015-16 a fianco di Andrea Ciceri in un momento non facile. Il Fiorenzuola stenta, ha bisogno di fiducia e sostegno. Baldrighi scende in campo con la squadra, a volte parandosi a difesa del gruppo, a volte bacchettando e spronando chi non da il massimo. Preziosa presenza del tecnico lodigiano nella corsa salvezza che vedrà festeggiare la permanenza in serie D dei rossoneri al termine dell'ultima gara di campionato a Castelfranco Emilia.

Figura sanguigna, filo diretto e collante fra spogliatoio e società, Luca Baldrigni è da anni una presenza costante non solo alla domenica ma anche in sede e durante le sessioni di allenamento settimanali al campo 2.

Per vincere i campionati, per fare bene non servono solo bravi allenatori e buoni calciatori. E' più una questione di componenti giuste al posto giusto, di ambiente sano. Tutti devono fare la loro parte per arrivare all'obiettivo comune. Baldrighi è una delle componenti più costanti e affidabili del bellissimo Fiorenzuola che stiamo ammirando in questi anni.

Come il presidente Pinalli, non solo presidente ma a volte anche padre per molti ragazzi che vestono e hanno vestito la gloriosa maglia dell'Us Fiorenzuola Calcio, e che portano nel cuore i trascorsi in Val d'Arda.

Portiamo a casa i tre punti, festeggiamo a dovere le 100 panchine del nostro TEAM MANAGER!

martedì 8 dicembre 2020

Quando a Fiore c'era lo store

C'era una volta lo store rossonero... lungo la via Emilia al distributore, a fianco dell'hotel Arda e sullo sfondo i silos del deposito Agip. 
Ci arrivavi davanti direttamente con la macchina anche alla sera
e se avevi accanto la morosa o gli amici che non c'entrano niente con il pallone indicavi loro la maglia rossonera esposta, quella che fa perdere la voce alla domenica, capace di rubare il cuore.

Store, punto vendita o non, ho sempre avuto un debole per gli esercenti che esponevano qualcosa del Fiore. 
Tralasciando Amedeo (Caffè del Teatro) e il Bar Ponte sede storica dei club, c'era il gagliardetto esposto da Piccoli abbigliamento in Contrada Dritta. Dal Bar Commercio al Silver Bar (ex Bastimento) gli amuleti rossoneri non mancavano. Tanti addobbi rossoneri al negozio Isa abbigliamento al civico 52 di Corso Garibaldi. La tabaccherie Berini sulla Castellana aveva affisso alla parete del piccolo locale il poster del Fiorenzuola campione di Promozione 1982-83. Il bar Darwin la sciarpa rossonera "Mi sum ad Fiurisola". Boselli calzature in piazza Molinari ha ancora un prezioso cimelio in bella mostra e per anni alla domenica se il Fiore vinceva la bandiera rossonera sventolava sotto la torre. Germano barbiere di via San Fiorenzo tiene ancora oggi incorniciato il Fiorenzuola dello spareggio di Bologna.


dicembre 1997, Isa Abbigliamento

domenica 6 dicembre 2020

"L'attimo di gloria": la VASTESE (diciannovesima giornata)

Nella diciannovesima puntata de "Il Calcio a dadi minuto per minuto" si sono rivissuti i fasti della VASTESE.

La squadra di calcio di Vasto, città di mare. Vasto città di sport, dove i primi calci al pallone risalgono addirittura al lontano 1902. Dal celeste al bianco-rosso più conosciuto per le casacche degli "aragonesi" epiteto preso dagli antichi signori della città abruzzese. Allo stadio Comunale Aragona, l'attimo di gloria forse più esaltante è stato consumato nella stagione 1971-72 con il  5° posto in classifica ottenuto nel girone C della serie C. Altro piazzamento da ricordare il 4° posto nel campionato di serie C2 1990-91. "Grazie Vasto", l'inno del club è cantato dal romagnolo Gianni Drudi, e ricordiamo: Federico Lunardon eclettico regista di Sommacampagna protagonista in Abruzzo nel campionato 1992-93 (7 reti e tante magie); il forte centrocampista salsese Andrea Ferrari in maglia aragonese nell'annata 1993/94, il duttile Manuel Milana, il difensore laziale Matteo Bagaglini e il centrale difensivo italo-nigeriano Ukah. Sono gli ex rossoneri che hanno militato in carriera nel club bianco-rosso.

Non solo attimi di gloria e Vastese Calcio, nella diretta Facebook del "Dado Calcio" dell'11 Novembre sono stati comunicati tutti i risultati di giornata dai campionati di serie C alla serie A è si parlato di Milan-Atalanta 9-3 del 1972-73, partita-record della serie A per numero di reti realizzate. 

Rivedi la puntata: https://www.facebook.com/102559414913184/videos/811241826333618

venerdì 4 dicembre 2020

4 dicembre 2000, "Fiorenzuola cinismo da derby"

Che acquazzone al Comunale quel 4 dicembre di vent'anni esatti fa. Proprio come oggi, stessa giornata da lupi.
Alla radio: Anastacia, gli Eiffel 65 e It's my life di Bon Jovi e sotto quell'acqua gelida mettevamo in bacheca l'unico risultato di rilievo del campionato di serie C2 2000-01. In pratica, la rivincita della sciagurata sfida della primavera del 1998.

La Cremonese di allora non era una gran squadra. Gli uomini agli ordini di Nanu Galderisi si presentano in Val d'Arda in competo bianco con una nutrita schiera di tifosi al seguito. Il giovane Mesto e Serafini i nomi importanti nelle file avversarie.
Due piacentini, Cozzi e Franzini, nella formazione titolare assemblata da Bobo Maccoppi ex colonna biancorossa che sente particolarmente la sfida. In panchina è presente anche un giovanissimo Daniele Pizzelli con trascorsi nel vivaio grigiorosso. Interessante la sfida tutta sarda che vede contrapposti il rossonero Stefano Medda all'attaccante Pau. Medda era un punto di forza di quel Fiorenzuola che annoverava diversi giocatori provenienti dal Veneto (Pegolo, Drascek, Nicoletti, Ceccetto, Coppola, De Battisti e Guerra).

Al quarto d'ora sblocca la gara il lodigiano Luca Dosi. Raddoppia Medda ad inizio ripresa. Melara riaccende le speranze lombarde con infilando la porta del diciannovenne Gianluca Pegolo con l'aiuto di una mano. Per i tifosi della Cremo, un umiliazione perdere a Fiorenzuola. Sale il nervosismo in campo: Nicoletti e Biemmi se le danno lasciando in 10 le rispettive squadra. Il Fiore resiste, e manda in porto un risultato di prestigio.

domenica 29 novembre 2020

Forlì ci ha tolto un'altra domenica di pallone...


Era tutto pronto: il pallone, l'erba rasata al punto giusto, il direttore di gara e i suoi collaboratori, gli addetti al campo e la squadra. 

La video-camera già installata in tribuna stampa per la prima streaming al Comunale. Un grande regalo della società a tutti noi tifosi impossibilitati di assistere al match. Anche a casa era tutto pronto. Una domenica di chiusura totale, di lockdown allietata però dalla partita della squadra del cuore. Avrebbe fatto bene alla salute di tutti. Una festa per tutti.

Senza gli infortunati: Stronati, Vita, Zaccariello e Colantonio (non calciatori da poco) il Fiorenzuola c'è. Il Forlì robusto di nome e rinforzato nelle ultime settimane no. Non si sente ancora pronto. E' la terza richiesta di rinvio da parte della società romagnola.

Un'altra domenica di calcio, di sano sport è stata cancellata. La notizia è arrivata nella notte di ieri (sabato, ore 23), a poche ore dall'inizio concordato del match, e suona come uno sberleffo, inutile nasconderlo.

A volte penso se avessero fatto la riforma. Forti di un secondo posto saremmo stati forse chiamati a fare parte dei "nuovi professionisti". Forse l'avremmo vissuta meno peggio questa stagione da incubo, con più regole da rispettare, più rigore e serietà come pretende il presidente Luigi Pinalli.
Ma l'Italia è questa e non si cambia. 
Con un protocollo per "semi-professionisti" che resta una chimera, il campionato puzza sempre di più di "congelamento stagionale" a primavera. Dalle serie C in su promozioni e retrocessioni convalidate. Dalla serie D attuale non si muove nessuno, ne in su e ne in giù, come per le categorie inferiori. Serie C 2021-22 a 16 squadre. Ci sbaglieremo ma di questo passo all'orizzonte potrebbe intravvedersi questo scenario finale.

Per Fiorenzuola e il Fiorenzuola il quarto livello del calcio nazionale è vissuto come un privilegio, un impegno oneroso vissuto con orgoglio, onorato da tutti ogni giorno della settimana.. piange il cuore vivere questa situazione

La serie D sarebbe bellissima se...