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mercoledì 18 marzo 2009

FIORENZUOLA, IN BREVE...

FIORENZUOLA D’ARDA, IN BREVE

Fiorenzuola! Che nome pittoresco e bizzaro. Un tantino lungo, ma originale, simpatico, invitante, beneaugurale. La nostra storia ci racconta che la denominazione augurale di Fiorenzuola si ricollega a due vicende principali: la prima risalente all’epoca Romana e narra che i primi legionari romani siano rimasti impressionati dalla grande quantità di rose presenti nella nostra terra e abbiano così deciso di chiamare la nostra città Florentia; l’altra prende spunto dal passaggio nel VI secolo di San Fiorenzo da Tours vescovo di Orange che guarì la figlia gravemente malata del signore (il miracolo di San Fiorenzo) e divenne in seguito Santo protettore della città. Quasi certamente “mansio” romano, ovvero stazione militare lungo l’importante arteria della via Emilia, sosta obbligata, tappa di ristoro e di riposo, certe volte anche di "svacco" (scusate il termine), ma anche fondamentale punto di ritrovo e di difesa dagli attacchi di Galli e Liguri. La fondazione di Fiorenzuola, nata sulla sponda destra del torrente Arda (corso d’acqua lungo 57 km) risale dunque all’epoca Romana. Il centro storico conserva sostanzialmente l’antica struttura dell’impianto romano sviluppandosi lungo il decumano (Corso Garibaldi) e il cardo (via della Liberazione). Nella sua lunga e intricata storia, Fiorenzuola ha fatto parte del regno Longobardo, poi è divenuto feudo sotto la dominazione dei Franchi, in seguito fra il XII e il XIII secolo diventa Comune attivamente coinvolto nelle battaglie fra Guelfi e Ghibellini e sottoposto alle furenti lotte fra i comuni di Piacenza, Cremona e Parma. Passa poi sotto la signoria degli Scoto, dei Visconti e degli Sforza. Dopo il dominio francese è concesso ai Pallavicino con l’annessione del proprio territorio ai marchesati di Cortemaggiore e Busseto. Spodestati i Pallavicino, Fiorenzuola entra a far parte del Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla. In questo periodo è governata da commissari ducali fino al 1731, fiorisce l’espansione urbana, commerciale e culturale della piccola comunità. E’ il periodo di massimo splendore. Con la caduta di Napoleone Bonaparte il Ducato di Parma e Piacenza è assegnato alla duchessa Maria Luigia d’Austria che viene in visita diverse volte a Fiorenzuola. Nel 1837 Maria Luigia in persona inaugura l’attuale ponte sull’Arda. Nel 1848, al termine di scontri anche sanguinosi, un plebiscito sancì l'annessione al Piemonte, mentre nel marzo 1860 la provincia di Piacenza, di cui fa parte il Comune di Fiorenzuola, venne dichiarata parte integrante del Regno d'Italia. Fiorenzuola in questo periodo è conosciuta per le sue fiere e i suoi mercati: fin dal 1837 venivano istituite vere e proprie “lotterie” bovine per incrementare l’afflusso di gente. Tanti sono i personaggi storici che l’hanno frequentata. Dalla piccola stazione ferroviaria partiva sovente Giuseppe Verdi che giungeva qui con il calesse. Fiorenzuola è e rimane famosa anche per il folclore, le feste, le ricorrenze, le tradizioni, le tante bizzarie.Così se a Pontenure e a Fidenza avevano l’asino sul campanile, e nella vicina Cortemaggiore la raccolta delle fragole in cima alle piante con le scale, a Fiorenzuola il burlesco detto popolare vuole che i Fiorenzuolani si davano un gran da fare nel tentare di pescare di notte forme di formaggio nell’Arda. La forma non era nient’altro che l’immagine circolare della luna riflessa nelle acque del torrente.
Nel dopoguerra, la città delle tre rose conosce una forte espansione che però la prota a perdere preziosi edifici antichi del centro storico demoliti per far spazio ad edifici più moderni (vedi piazza Caduti zona Castelvecchio e Corso Garibaldi). Negli anni 70'-80' la nostra città è ricordata per le tante botteghe di barbieri e successivamente per il gran numero di bar e ditte di trasporti. Alla fine degli anni 80' la nostra città perde il frequentatissimo mercato della domenica che si trasferisce nella vicina Carpaneto. Negli anni 90' al nome della città si legano i successi della locale squadra di calcio e la pioggia di miliardi di lire che sistematicamente cadono su Fiorenzuola con i biglietti vincenti nelle varie lotterie nazionali.
Oggi Fiorenzuola con una popolazione che si aggira attorno ai 14.500 abitanti è il capoluogo della Valdarda (comprensorio di oltre 60.000 abitanti) e il comune più popolato della provincia dopo Piacenza. Agricoltura, Artigianato, Industria e Terziario caratterizzano il comune per un'economia dinamica ed equilibrata. Fiorenzuola sorge in una posizione privilegiata, nel bel mezzo della florida pianura padana, della dolce Emilia, al centro di un importante nodo di vie di comunicazione.Si intrecciano infatti nel territorio comunale la via Emilia, la via Francigena, la linea ferroviaria Milano-Bologna, l’Autostrada del Sole con proprio casello. Di Fiorenzuola colpisce anche l’aspetto topografico che la vede caratterizzata da un dislivello altimetrico fra la parte a Nord (centro storico) e la parte a Sud della via Emilia. Questa particolarità la contrappone a tutte le altre città poste lungo la via Emilia (la zona dei nuovi insediamenti urbani). Esiste pure un caso di anonimia, infatti di Fiorenzuola c’è n’è un’altra. E’ una piccola frazione in provincia di Pesaro (nelle Marche) che si affaccia sul mare Adriatico: Fiorenzuola di Focara. In provincia di Firenze esiste invece Firenzuola.

Ad una manciata di kilometri dalle prime colline dell'Appennino, dalla parte opposta non tanto lontane le stradine di campagna che ti portano nella bassa. Noi siamo in mezzo tagliati dalla linea retta della via Emilia, contenuti ad Ovest dall'Arda (arida per gran parte dell'anno), a Nord dalla trafficata linea ferroviaria Milano-Bologna e dall'Autostrada del Sole, a Est e a Sud dalla nuova Tangenziale.Il clima da noi è tipico della Pianura Padana, ed è pazzo perchè non ha mezze misure. D'inverno un freddo cane e a volte torna pure la nebbia. D'estate afa e caldo torrido con il canto delle cicale che ti assorda. Questo è il clime della nostra zona. Ci piace così.

La Collegiata di San Fiorenzo, la Chiesa Grande con il caratteristico corpo staccato della torre campanaria.

Piazza Molinari: il sagrato della Collegiata e in primo piano Palazzo Gonzaga con l'altana che sovrasta la piazza.
Palazzo Gonzaga preso dal vicolo dei Templari con "il voltone".
Via Mazzini (vecchia contrada degli Ebrei) con la Chiesa di Caravaggio.
Corso Garibaldi. La centralissima via di Fiorenzuola d'Arda.

Palazzo Grossi sempre in Corso Garibaldi.
Palazzo Lucca sempre in Corso Garibaldi.
Palazzo Volpi in Piazza Marsala.

Piazza Caduti con il monumento e i giardini (lato Nord).
La Collegiata.

San Fiorenzo, il santo patrono di Fiorenzuola.








STORIA ANTICA DI FIORENZUOLA. Tratto da: LIBERTA'
Cappella del Santissimo Sacramento, Collegiata di San Fiorenzo
Sala dell'Orologio presso il Comune di Fiorenzuola d'Arda, ex Convento San Giovanni
Interno del Teatro Verdi
Sipario ottocenteco del Teatro Verdi
Decorazioni all'interno dell'antica osteria Gazebo in via San Fiorenzo

Targa dedicata a Giuseppe Verdi presso stazione ferroviaria
Via Romagnosi


Piazza Fratelli Molinari

La Collegiata e Piazza Fratelli Molinari innevata
La curva Fiorenzuolana
FIORENZUOLA D'ARDA. La città vista dall'alto
Il Santo Patrono SAN FIORENZO Vescovo d'Oranges
IL CORO DEGLI ANGELI volti e personaggi fiorenzuolani alle sagre di paese
Foto NEGRI:
IL TORRENTE ARDA: Arda da Aridum, perchè arido per gran parte dell'anno. L'affluente del Po che costeggia Fiorenzuola nasce a Morfasso, in località Terruzzi, dalle sorgenti del monte Lama (1345 mt.).Lungo 57 km, ha come affluenti i rivi di Sperongia, Settesorelle e Vezzolacca. Pendenza media di 7.09 mt e altezza media piene 3 mt circa.