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venerdì 3 aprile 2009

Lo spareggio di Bologna

il grande sogno infranto...


PLAYOFF DI C: INCREDIBILE EPISODIO A MASSA
Tifosi molesti? Il Modena li picchia
Fiorenzuola-Pistoiese, Avellino Gualdo le ultime due Aggiungi immaginesfide che valgono la B
Il giorno piu' lungo del Modena e' forse anche il piu' inglorioso. Sul campo le cose sono andate male, fuori anche peggio. Questa volta non sono stati i tifosi a usare le mani, ma i giocatori. Davanti all' albergo sede del ritiro, mentre la squadra saliva sul pullman per recarsi allo stadio e' comparsa un' auto targata Modena. A bordo quattro giovani tifosi che hanno cominciato a insultare i giocatori, dando anche una spinta al difensore Bertoni. Un classico, ma questa volta e' scattata la reazione: tutti i ragazzi in tuta, tranne due, sono scesi dal pullman, capitanati dall' allenatore Mascalaito, e hanno preso a calci e pugni i tifosi. Bloccati dalla buona volonta' dei dirigenti, i giocatori, fatti pochi metri, sono nuovamente scesi dal pullman e hanno rincarato la dose. La vendetta dei tifosi e' arrivata a fine partita. Mischiandosi ai "colleghi" della Massese in campo per festeggiare la salvezza, alcuni ultra' modenesi hanno raggiunto il sottopassaggio colpendo Bertoni, Bandieri, Mobili e il medico sociale dottor Sala. Con il sostegno, sembra, di qualche tifoso della Massese. Sul campo le cose, per il Modena, non erano andate meglio. Il pareggio (2 2) con la Massese ha spalancato il baratro della C2. Saranno Fiorenzuola Pistoiese e Avellino Gualdo i due playoff di finale di C1 di domenica prossima. Chi vince viene promosso in B, insieme con Bologna e Reggina. Risultati di ieri. Girone A: Fiorenzuola Monza 1 0 e Pistoiese Ravenna 1 0. Girone B: Avellino Siracusa 1 0, Gualdo Trapani 1 0. A parita' di risultato rispetto all' andata, passano Fiorenzuola e Gualdo, avendo ottenuto il miglior piazzamento nella regular season. Playout di C1: Pro Sesto Ospitaletto 1 0, Massese Modena 2 2 (girone A); Casarano Turris 4 0 (con rissa finale) e Chieti Ischia 1 1 (girone B). Salvezza per Pro Sesto, Massese, Casarano e Ischia. Retrocedono in C2: Ospitaletto, Modena, Turris e Chieti. Playoff di C2. Girone A: Lumezzane Pro Vercelli 0 0 e Novara Saronno 1 1; girone B: San Dona' Fano 0 0, Castel di Sangro Livorno 2 0; girone C: Matera Albanova 1 0, Benevento Savoia 3 3. Domenica i playoff di finale con Lumezzane Saronno, Fano Castel di Sangro, Matera Savoia. Chi vince va in C1. Playout di C2: Centese Aosta 2 1, Olbia Pavia 1 1 (gir. A); Giorgione Ponsacco 0 1, Cecina Maceratese 1 0 (girone B); Astrea Molfetta 4 1, Bisceglie Formia 1 1 (girone C). Retrocedono nel campionato Dilettanti: Aosta, Olbia, Maceratese, Giorgione, Formia e Molfetta.
TOTOCALCIO 1FIORENZUOLA MONZA 1 2PISTOIESE RAVENNA 1 3GUALDO TRAPANI 1 4MASSESE MODENA X 5CHIETI ISCHIA X 6LUMEZZANE PRO VERCELLI X 7NOVARA SARONNO X 8SAN DONA' FANO X 9CASTEL DI SANGRO LIVORNO 1 10BENEVENTO SAVOIA X 11CENTESE AOSTA 1 12OLBIA PAVIA X 13BISCEGLIE FORMIA X Montepremi: L. 6.742.704.768. Quote: ai 52 "13" L. 64.833.000; ai 1.223 "12" L. 2.753.600. TOTOGOL Montepremi: lire 13.710.985.024. Comb. vincente: 4, 7, 12, 17, 21, 25, 26, 30. Ai 7 "otto" L. 1.184.391.000; ai 988 "sette" L. 2.743.000; ai 43.385 "sei" L. 62.400.Fontani Giuliano
Pagina 41(19 giugno 1995) - Corriere della Sera
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PLAY OFF
Oggi Fiorenzuola-Pistoiese
Avellino, di rigore in BCi sono voluti i rigori per decidere la finale play off di C1 girone B:
l' Avellino ha battuto per 6 5 il Gualdo e ha dunque raggiunto la Reggina in serie B. Il Gualdo era andato in vantaggio al 33' , con Tomassini, su punizione. Pareggio dell' Avellino al 2' della ripresa, su rigore realizzato da Esposito (fallo di Lombardo su Marino). Nessun gol nei supplementari e decisione ai rigori: decisivi gli errori di Tomassini, Di Napoli e Costantini. Oggi a Bologna (ore 17.30, diretta su Tele 2) e' in programma la finale del girone A: Fiorenzuola Pistoiese. Gli emiliani, se vinceranno, dovranno gioire con il silenziatore. L' amministrazione comunale di Fiorenzuola d' Arda ha emesso infatti un' ordinanza con la quale invita i tifosi a non manifestare con schiamazzi e clacson dalle 21 alle 23. Tutto per non disturbare la rappresentazione dell' opera "La cavalleria rusticana", in piazza Molinari, nel centro della cittadina. Si giocano oggi anche tre playoff di C2. Nel girone A, promozione in gioco a Palazzolo sull' Oglio fra Lumezzane e Saronno; nel girone B, sfida decisiva fra Castel di Sangro e Fano (ad Ascoli); nel girone C, Matera Savoia (a Foggia). Inizio delle tre partite alle ore 16.30.Pagina 36(25 giugno 1995) - Corriere della Sera

“Fiorenzuola, il sogno è svanito”
Flash-back di uno sfortunato pomeriggio bolognese
Domenica 25 giugno 1995.
Ore 17:00. Stadio “Renato Dall’Ara” di Bologna. Le squadre fanno il loro ingresso in campo in un torrido pomeriggio bolognese di inizio estate. Il Fiorenzuola di mister D’Astoli si presenta in maglia rossa e calzoncini neri con la stessa formazione che ha sconfitto in semifinale play-off il Monza. Rubini fra i pali. Terrera sulla fascia destra. Da Rold su quella mancina. Il capitano Crippa e Galletti in marcatura. Vecchi a centrocampo davanti alla difesa. Trapella e Scazzola rispettivamente sulle corsie di sinistra e di destra. Il piacentino Andrea Bottazzi a svariare per il campo. In avanti, Serioli e Clementi. In panchina siedono: Serena, Foglio, Mazzaferro, Milanetto e Nitti. La Pistoiese dell’esperto tecnico Roberto Clagluna scende anch’essa in campo con la formazione annunciata, che ha battuto in semifinale il Ravenna. Pagotto in porta. Mignani nelle vesti di libero, fra l’altro il difensore vestirà di recente la maglia del Siena in serie A. Completano la linea difensiva: Russo (ex Piacenza), Gutili e capitan Bellini. Centrocampo molto folto con Pregnolato, Cotroneo e Mazzoleni (futuro rossonero negli anni di Cavasin). Sulle fasce Zanini (migliore realizzatore con 11 reti in campionato) e Nardi supportano l’unica punta Lorenzo (esperto attaccante ex Bologna, Catanzaro e Sampdoria). La panchina è composta da Trombini, Barbini, Toniolo, Rubino e “Lupetto” Mannari (ex attaccante valdardese). Il centrocampista ivoriano Manfredini, attualmente in forza alla Lazio, in serie A, non è neppure convocato.Il manto verde è in ottime condizioni. Un sole terso picchia forte sui seggiolini giallo sbiadito del “Dall’Ara” e sui 7754 presenti. I tifosi del Fiorenzuola sono stipati in curva Andrea Costa, cuore del tifo di casa rossoblu. Sono circa un migliaio e indossano una maglietta bianca con davanti una banda diagonale rossonera, dietro il messaggio: “25-6-1995 – Il Fiore entra nella storia! C’ero anch’io!”. Sono partiti in tarda mattinata con cinque pullman e tante macchine, dal Bar Ponte, storico punto di riferimento del tifo rossonero dagli anni 70’ fino agli anni 90’. Il viaggio è trascorso in trepidante attesa. Coreografia con palloncini rossi e fumogeni. Tifo costante per tutto l’incontro. Nel settore sono esposti gli striscioni: “Rusty Nails Fiore” casalingo lungo quasi 30 metri, “New Rebel Generetion”, alcuni drappi viola dei tifosi della Virescit Bergamo, un lenzuolo “Arezzo”, un piccolo e misterioso striscione biancorosso “Blue Army” (?).I pistoiesi sono in circa 6000. Hanno percorso i 90 chilometri che li separano da Bologna con pullman, auto e treno. In loro supporto sono arrivate le numerose tifoserie “gemellate”. Si notano in bella mostra gli striscioni: Vis Boys Pesaro, Ultras Fighters Siena, Brigate Gialloblu Modena, Ultras Unione Venezia, Rebels Pro Sesto. Maestosa la coreografia di inizio gara in curva San Luca. Una fumogenata di numerose torce avvolge il grande bandierone arancione che riporta centralmente il simbolo della compagine toscana e ai lati le lettere in blu B.A., iniziali delle Brigate Arancioni, gruppo trainante del tifo nella curva Nord di Pistoia.Folta la schiera dei vip seduti in tribuna: Il direttore sportivo del Milan: Ariedo Braida, Il capo degli arbitri Paolo Casarin, gli allenatori: Alberto Zaccheroni, Tarcisio Burgnich, Gianni Seghedoni (ex rossonero), l’ex attaccante rossonero Giovanni Rossi, l’ex presidente del Pisa Romeo Anconetani, l’ex bomber interista Roberto Boninsegna, i cantautori: Francesco Guccini a tifare Pistoia e Andrea Mingardi neutrale ma più propenso a sostenere il Fiorenzuola.I toscani in divisa completamente bianca sono da subito più decisi e intraprendenti. Al 13’ è il mediano Achille Mazzoleni a impensierire l’estremo difensore rossonero con un insidioso tiro nell’area piccola, respinto dal bravo Rubini. Il pericolo scampato sveglia il Fiorenzuola che da questo momento in poi diventerà il padrone assoluto del terreno di gioco. Alla mezzora inizia lo show del portiere Pagotto, impredicato di vestire la maglia della Sampdoria, che si oppone a una pericolosa conclusione del mancino valdardese Da Rold. Poi è bomber Clementi a sfiorare il gol del vantaggio con un colpo di testa che sibila il palo. Nella ripresa il “Fiore” aumenta la pressione. Al 13’ l’arbitro Dagnello di Trieste è costretto ad estrarre il cartellino rosso all’indirizzo del terzino toscano Gutili che ha colpito con un pugno a gioco fermo il Rocco Crippa. La Pistoiese rimane in 10, e il Fiorenzuola né approfitta schiacciando gli avversari nella propria metà campo. Entra un’altra punta: Nitti al posto di Scazzola. E’ proprio la punta appena entrata a sbagliare una clamorose occasione da gol a pochi minuti del triplice fischio dell’arbitro. Si passa ai tempi supplementari. Pagotto si supera subito, deviando un gran tiro su punizione di Bottazzi. Poco dopo è il palo a salvare la porta della Pistoiese su un diagonale dal limite ancora di Bottazzi. Nel secondo tempo supplementare entra il laterale Foglio al posto di Galletti. Gli “orange” di Clagluna si chiudono a riccio per respingere l’assedio degli uomini di mister D’Astoli. Al 9’ minuto sbaglia ancora una volta Nitti che invece di tirare all’altezza dell’area piccola serve un inutile assist. Al 13’ il “Cobra” Clementi entra in area e fa fuori tutta la difesa arancione. Tenta un pallonetto. Pagotto smanaccia. Poi sulla conclusione a botta sicura di Serioli compie il miracolo salvando sulla riga. Al Fiorenzuola non è bastato dominare 105 minuti su 120. La porta avversaria è rimasta incredibilmente stregata. Sono le 20:15 e le due squadre raccolte a centro campo si apprestano a battere i rigori. Parte la Pistoiese con Zanini che si dirige verso la curva Costa. Palla nell’angolo di sinistra, Rubini è battuto. Va Clementi: tiro debole respinto da Pagotto. Rubini non è da meno: si butta a destra e dice di no a Mignani. Insacca Trapella e si ristabilisce la parità. L’attaccante Lorenzo non sbaglia, idem Claudio Nitti. Nardi e Serioli portano il risultato sul 3-3. Siamo all’ultima accoppiata, la tensione in campo e sugli spalti è al cardiopalma. Parte Russo che spiazza Rubini. Tocca al piacentino Bottazzi. Breve rincorsa, gran sinistro e palla che si stampa sulla traversa. L’urlo di delusione dei tifosi fiorenzuolani è soffocato dal boato proveniente dalla curva San Luca. Scoppia in campo e sugli spalti la festa arancione dei toscani. La Pistoiese vince 4-3 e a braccetto con il Bologna, torna in serie in serie B dopo 11 anni. I calciatori del Fiorenzuola rimangono pietrificati a terra, nel cerchio di centrocampo. Il capitano Crippa scoppia in lacrime.Termina così il grande sogno del Fiorenzuola di conquistare la serie B. Mentre a Pistoia impazzano i festeggiamenti con caroselli di auto, cittadini festati scesi nelle strade e in piazza Duomo con sciarpe e bandiere a Fiorenzuola c’è grande rammarico. Le vie del centro, completamente addobbate di rosso e nero sono desolate. Solo la recita teatrale della “Cavalleria Rusticana” in piazza Molinari rompe il triste silenzio che regna nella città sull’Arda. Nelle abitazioni, nei bar e nei luoghi di ritrovo dove la gente si è accalcata trepidante per seguire in diretta tv (tele+) o ascoltare alla radio l’attesa partita, ci sono solo tifosi con musi lunghi che hanno poca voglia di commentare. Si nota sconforto e delusione anche sui volti di chi non si è mai interessato di calcio, ma che in quell’occasione ha tifato con passione per la squadra del proprio paese. Nel tardo pomeriggio del giorno successivo ricordo l’abbraccio della città ai propri sfortunati beniamini in “Stra dritta” nella festa che si è voluto comunque organizzata nonostante la bruciante sconfitta. I ragazzi del presidente Villa furono pure ricevuti in Comune dall’allora sindaco Martini. Si chiuse così nel cuore della cittadina valdardese la stagione 1994-95’, che rimarrà nella storia per quel maledetto spareggio di Bologna, perso all’inguiusta lotteria dei calci di rigore, dopo aver dominato in lungo e in largo la partita. Lo sfortunato spareggio rimarrà il punto più alto raggiunto dal Fiorenzuola nella sua storia, portato con orgoglio nel cuore di chi era presente quel giorno allo stadio di Bologna. Ricordo ben cinque pagine presenti sul quotidiano “Libertà” dedicate interamente alla cronaca e ai commenti su quell’irripetibile evento sportivo. Il trafiletto in prima pagina della “Gazzetta dello Sport”. I titoli dei quotidiani piacentini: “Fiorenzuola, il sogno è svanito”, “In Fiorenzuola domina, ma non basta …tante occasioni, nemmeno un gol; ed i rigori sono una beffa”, “il palo e Pagotto fermano i rossoneri”, “Crippa: Pistoiese, quanta fortuna!”. Possiamo affermare per concludere che l’anno 1995 rappresenta nella storia dell’U.s. Fiorenzuola Calcio, l’anno spartiacque; ovvero il raggiungimento del massimo traguardo, ma allo stesso tempo l’inizio inesorabile del declino. Sono passati dieci anni e le cose sono drasticamente cambiate. Oggi il “Fiore” naviga nell’anonimato dei campionati dilettanti. Chissà? Forse se avesse vinto quel maledetto spareggio, magari ora sarebbe ancora nell’ambito palcoscenico del professionismo.
papua

I RETROSCENA dello SPAREGGIO di BOLOGNA
Estate del 1995
Per tutta l’estate dell’anno 1995 nella città sull’Arda non si fece altro che parlare della mancata promozione in serie B della squadra del paese. Lo spareggio di Bologna era sulle bocche di tutti. Soprattutto sulle bocche di chi non aveva mai seguito il calcio prima d’ora. Ed ecco allora uscire allo scoperto il lato bizzarro di Fiorenzuola, piccola città di provincia, dove tutti credono di sapere tutto di tutti, ma in realtà non sanno un bel niente di niente. Ricordo nei bar e per le vie del centro fantomatici esperti di pallone sparare a zero su calciatori e dirigenti, sostenendo con convinzione che il risultato di quella partita era già scritto. Ancora oggi, periodicamente rispuntano fuori per menarla un’altra volta. Sospirano la classica frase: “partita venduta”, e tutti gli altri dietro ad annuire e a replicare. Capita di frequente quando si è al bar a vedere una partita in tv di sentire la classica frase che riporta alla mente la gara di Bologna, specialmente quando le riprese si soffermano su ex calciatori rossoneri quali Milanetto, Oddo o Luca Toni. Poi però capita, che è presente un vero ed espero tifoso fiorenzuolano. Lui sa tutto dei giocatori che hanno militato anno per anno in Valdarda. Ed è lui che ricorda ai presenti che Oddo e Toni non erano a Fiorenzuola nell’anno 94-95’, smontando così l’opinionista di turno. Nell’estate del 1995 i veri tifosi (pochi) si sono tenuti tutte le emozioni dentro. Avevano deciso all’unanimità di lasciare i commenti alle malelingue. Era troppa la voglia di dimenticare al più presto quella maledetta partita.In effetti, riguardando la registrazione di quella partita qualche dubbio sorge ancora oggi. Cento venti minuti di dominio assoluto, superiorità numerica per l’espulsione di un difensore toscano, Innumerevoli palle-gol fallite da attaccanti che in campionato si scatenavano alla prima occasione gonfiando la rete. Nulla da dire sulla direzione arbitrale che fu veramente impeccabile.Beh in verità qualche sospetto c’è. E’ anche vero che se non si vuole vincere una partita non si calcia la palla sul palo ma la si spedisce fuori, magari alle stelle. In quella partita il Fiorenzuola ne ha colpiti due, a portiere battuto. Per dare un giudizio oggettivo sull’esito della vicenda occorre a nostro avviso fare alcune considerazioni generali e analizzare gli aspetti che sarebbero nati dopo il risultato quella gara. In primo luogo, iniziamo prendendo in esame la situazione economica della squadra avversaria. La Pistoiese del presidente Maltinti era in brutte acque. Grazie alla vittoria sul Fiorenzuola si salvò da un imminente fallimento. Con i premi promozione Figc-Coni riuscì a risanare le casse quanto basta per evitare il tracollo, infatti, nell’anno successivo non rinforzò neppure la squadra e retrocesse subito in serie C. In secondo luogo è sbalorditivo ricordare che a Fiorenzuola la Giunta Comunale non visse con entusiasmo quei giorni. In caso di promozione si sarebbe dovuta sobbarcare le ingenti spese necessarie per ampliare e mettere a norma il vecchio stadio Comunale, che fra l’altro, allora era sprovvisto anche dell’impianto di illuminazione. Non sarebbe bastato alzare settori in tubolari in quanto prima si sarebbe dovuto abbattere la vecchia e angusta tribuna coperta datata anni 60’ e realizzarne una più grande e accogliente. Inoltre lo stadio è a ridosso del centro storico, c’è la linea ferroviaria che intralcia, i parcheggi dove si sarebbero realizzati? L’ufficio tecnico, in stato di emergenza, aveva già redatto una prima soluzione con nuova tribuna e innalzamento dell’attuale gradinata senza la realizzazione di curve. In pratica sarebbe sorto un “Castellani2”, ovvero uno stadio sulla falsa riga di quello di Empoli. E i tempi di realizzazione? Con i soldi a disposizione si sarebbero senz’altro terminati a maggio dell’anno successivo, giusto in tempo per giocare le ultime gare fra le mura amiche. Ed ecco allora il nostro Fiorenzuola alla ricerca di un campo-amico per le partite interne, in un continuo traslocare fra Piacenza, Cremona e Parma, con gli incassi da dividere al 50% con le società corse in aiuto della piccola realtà emiliana. Anche la società del presidente Villa avrebbe dovuto rimboccarsi le maniche non poco. La serie B era una realtà nuova e difficile, tutta da scoprire. Con quali progetti si sarebbe pianificato il futuro del nuovo Fiorenzuola? Breve apparizione mordi e fuggi oppure progetto ambizioso per rimanere in pianta stabile sul grande palcoscenico del calcio Italiano? Si sa solo che la squadra avrebbe avuto bisogno di importanti rinforzi, ritocchi di ingaggi, nuove figure e nuovi sponsor in entrata nei ranghi societari che però alla vigilia non vi erano e che le spese per le numerose trasferte al Sud (Andria, Avellino, Cosenza, Foggia, Palermo, Pescara, Salerno, Reggio Calabria) avrebbero gravato non di poco sul bilancio rossonero. Strana anche la scelta della giunta Comunale. Ma come si fa a fissare una tanto celebrata commedia teatrale all’aperto proprio nel giornata-evento della città? Mi viene il dubbio che gli assessori dell’epoca fosserò tutti dei veggenti in quanto conoscevano già il triste epilogo dello spareggio. Io mi immaginavo già le voci dei teatranti interrotte da suoni acuti di clacson e trombe, e l’entrate in scena sul palco della recita di tifosi strampalati in festa, bardati di sciarpa e bandiera rossonera. Chissà, forse società e Giunta Comunale si sono incontrate prima di Bologna e valutando il tutto, hanno programmato a malincuore un uscita di scena senza gloria e senza infamia, per il bene di tutti. Ribadisco per l’ennesima volta che se non si vuole vincere, non si calcia la palla sul palo ma la si spedisce fuori. In quella partita il Fiorenzuola ne ha colpiti due a portiere battuto. Questo è un dato di fatto che scagiona un po’ tutti e che non può passare inosservato.Il passato è passato, ma per l’ultima volta mi piace ricordare quello che è rimasto di quella domenica pomeriggio di inizio estate. Una video cassetta che oramai tira le cuoia ma che è ancora ricercata, alcune pagine ingiallite di giornale, la foto dei mille fiorenzuolani presenti allo stadio Dall’Ara e soprattutto il ricordo amaro delle lacrime di capitan Crippa, seduto solitario a centrocampo.
papua
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FIORENZUOLA – PISTOIESE
15 giorni di attesa. 15 giorni in cui un’intera città ha sognato ad occhi aperti.Ci si incontrava per strada e ci si dava i pizzicotti.
Tutto in una domenica. La nostra domenica. Giochiamo solo noi. Tutta l’Italia ci guarda. Il Gualdo di Novellino e Melotti ha perso. La vera rivelazione possiamo essere noi.
Fiorenzuola-Pistoiese, la piccola contro la grande, il paese contro la città, Davide contro Golia. Mezza italia è con noi.
I cellulari non esistevano, niente sms. Squilla il telefono di casa. Ciao sono Paolo (il cugino di Milano) allora domenica si vince …Squilla ancora il telefono di casa è il collega di lavoro di Parma …drrrriiiiiinnn un'altra volta …è l’amico di Travo. Il coro è unanime: siamo tutti col Fiore.
Arriva il gran giorno, fa caldo…che effetto che fa a noi il Dall’Ara. 90’ per entrare nella storia.Le maglie rossonere dominano in lungo e in largo. Tranquilli il gol del vantaggio arriverà. Questo è un film già visto.
Passa il tempo …il gol non arriva.Dove sei Claudio, dai, piazza la zampata vincente. Niente.
Rigori. La tensione è alle stelle.Stock…palo di Bottazzi.L’urlo pistoiese …il nooooooooooooo fiorenzuolano. Le mani nei capelli.Ciao Bologna! Ciao serie B!

Anonimo Fiorenzuolano

nel ´94 stavo facendo il militare in Baviera nei camerieri e "catta sú" d´assalto.
una sofferenza fare l´emigrante ... internet era agli albori, informazioni via fax .... giuro.

comuque mi sembra di ricordare che stavo lavorando (ovviamente di domenica) in uno dei migliori caffé (ma da mat!) della cittá ed ero d´accordo che Nikos mi avrebbe chiamato x dirmi il risultato finale dello spareggio. Nikos - ora é storia - chiamó.
Bisogna organizzare il viaggio. Vado in consolato, ufficio militare x farme fare la licenza .. tutto ok. ... dico "dai che si mette bene!"
Il culo volle peró che quello fosse il primo week end di ferie x il nord europa TUTTO = autobrennero intombata di gente .... treni ... lasum pérd .. aerei .... a sum mia al fió d´agnelli

Una amica di famiglia doveva scendere a Roma e mi dice: "se voi accompagno fino a Fiorenzuola, ma non facciamo la brennero, facciamo un giro alternativo". ... va ben!

Monaco, Romantishe Strasse (non era una bella figa), Füssen (castelli di Lüdwig), entriamo in Austria, Imst, prendiamo per la Svizzera (Sankt Moritz / Coira) e poi prendiamo il Passo Resia.
In picchiata giú x la Val Venosta, Merano, Bolzano Sud, étta étta atto utto ´Mona, Vedar, Pedar, Magiur ... ´Nzuola!
Arrivo Ore 20 - partenza da Monaco di B ore 14 ... due balle della madonna ...

va beh, mi consolo con serata scaccia figa da IMO (quando ancora era in zona piscina) e poi Snack ... dove peró qualche cosa di passabile c´era ...

Per il giorno dopo vale il racconto di Nikos + Mario Taron.

Dopo la partita (che non ci siamo venduti ... ma ce la siamo mangiata ... e la corale ha gufato un casino ....) non dico una parola, proprio non mi vengono, mi faccio portare in stazione dove devo prendere il treno x tornare a München.
Mangio una triste pizza da solo, salgo il cuccetta muto come un pesce alle ore 22.
Arrivo a Monaco il lunedí mattina alla 07.00 stanco ma incazzato e vado a lavorare ... un po´suonante ...

Notare che la domenica mattina mi ero fatto uno striscione usando uno lenzuolo che avevo chiavato nello studentato cattolico dove abitavo .... Le povere suore non penso se ne siano mai accorte .
Lenzuolo doppio in quanto da piumone ... lungo circa 5 metri .. tutto organizzato!
Ricordi pessimi ... Nikos non capisce un cazzo... ma non ha mai capito un cazzo

Rastelli Matteo era allo spareggio con il pullman organizzato dallo Snack, confermo. C´erano anche delle foto.

DUDE = Giaccadur!

dude
i video di Pippozippo di PISTOIESE-FIORENZUOLA: