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lunedì 16 novembre 2009

FIORENZUOLA-Tritium 0-3 ...(giorni da ricordare!)

Il calcio unisce, il tifo idem. E noi di Fiorenzuola non riusciremo mai ad essere adeguatamente riconoscenti al gioco del calcio e all’amore per la squadra del nostro paese che ci ha regalato tanto. Grazie a questa passione viscerale abbiamo passato l’ennesimo momento fantastico della nostra storia di piccola tifoseria di provincia. Due giorni fantastici stravissuti assieme ai nostri amici venuti dalla Castilla per ricambiare la nostra visita, per sostenere la nostra squadra del cuore, per conoscere la nostra piccola cittadina, la sua gente.
La giornata di sabato l’abbiamo dedicata ai nostri luoghi e alle nostre tradizione. Piazza Caduti; la Contrada Dritta ovvero Corso Garibaldi quella via di sampietrini sulla quale si affacciano gli edifici della Fiorenzuola antica con i suoi locali pubblici i negozi, poi viale Liberazione, Piazza Fratelli Molinari quella della Chiesa Grande, via Gramsci l’antica via dei Mercanti. La gente di Fiorenzuola passa incuriosita, ascolta i nostri amici confabulare e rimane a bocca aperta. Si comincia ad aver fame e soprattutto sete: tappa all’antica osteria del Teatro di via San Fiorenzo, “il Gazebo”, con pane e salame e vino rosso da gustare nelle ciotole, come si faceva una volta. Il primo pranzo del week-end del Gemellaggio lo facciamo da Elio, al Borgo, appena dietro alla piazza principale della città.
Dopo il generoso pranzo ci spostiamo in via XX Settembre. Fiorenzuola d’Arda è piccola e non ha ostelli. Il Comune di Fiorenzuola ci ha dato una grossa mano nel permetterci di far alloggiare i nostri amici nel centralissimo hotel Concordia. Il signori Rizzi ci consegna le chiavi delle loro stanze all’ultimo piano. Le bandiere morade (viola) sono già affacciate in via Bressani che sventolano, appese all’esterno delle finestre dell’albergo. Nel pomeriggio ci attendono in Municipio, nella bella Sala dell’Orologio, l’assessore Nicoletta Barbieri e il giornalista del quotidiano LA CRONACA Filippo Ballerini. Visitiamo l’antico fabbricato ex convento dei frati di San Giovanni che ospita tutt’oggi le uniche reliquie del compatrono San Bernardo, con l’assessore che ci fa da cicerone, da guida. Percorriamo poi via Teofilo Rossi per recarci al Teatro Giuseppe Verdi e ammirarlo nel suo interno; poi la Collegiata di San Fiorenzo con i dipinti e i decori della Cappella del Santissimo Sacramento, l’antico Organo, l’abside e il dipinto del Benefial con soggetto il Miracolo di San Fiorenzo. Si avvicina la serata. Aperitivo al Bar Darwin dal Vedo, poi cena tipica piacentina al ristorante “Il Baracchino” di Baselicaduce. Chisolini e salume, tortelli all’erbetta, vino, pisarei e fasò, nocino e limoncino. Joder! Questi sono abituati a trascorrere i week-end in una città che conta 90.000 abitanti, con la brulicante movida palentina, riusciremo noi a farli divertire a Fiorenzuola mi domando perplesso. Siamo già belli carburati e i pensieri scivolano via. Ci attendono i locali notturni di Fiorenzuola che non saranno paragonabili a quelli di Milano, ma il movimento e la voglia di divertirsi non manca. La “Croce Bianca”, punto di ritrovo notturno dei giovani della Valdarda, l’antico “Bar Caminetto” con la festa e la musica dal vivo, Lo Snack Bar con la festa Bandaboard. La serata trascorre spensierata fra birre, sorrisi, dark side e cori da stadio per le vie della città. Ultima irrinunciabile tappa da far vivere ai nostri cari amici è quella da Imo, al “Follet’s Pub”. Oramai locale storico di Fiorenzuola, punto di ritrovo dei tiratardi fiorenzuolani, per chi vuol fare l’alba in allegria. Imo li accoglie con il suo particolarissimo spagnolo, offrendogli focaccia, salume e birra a volontà. Qualcuno comincia ad accusare un po’ di stanchezza. Gli ultimi di noi con gli amici spagnoli salutano la domenica che sta per arrivare alle cinque del mattino.
Ore 11 di domenica poca gente per le strade. Ho dormito poco, mi brucia la gola ma sono felice e scalpitante. Italia-Spagna 0-2. Palencia batte Fiorenzuola in tema di puntualità. Questi ragazzi spaccano il secondo. Alle 11,30 sono già al Suavis Caffè a terminare la loro colazione. Alle 11.45 siamo all’interno dello stadio Comunale per appendere gli striscioni: i nostri e quelli dei gruppi gemellati con Ultras Fiorenzuola: MUY MORAOS e FRENTE VACCEO Palencia. Dopo le foto di rito ci attende un piccolo pranzo al Bar Darwin prima della partita contro il forte Tritium.
Allo stadio, la mia voglia matta di stupire, si ferma ad uno striscione “Benvenuti Palentinos” appeso nella parte alta del nostro settore, e a una fumogenata rosso-nero-viola che innescherà l’ira del resto del pubblico portandomi per un attimo come una macchina del tempo agli anni della serie C, quando a volte si toccavano i 3000 spettatori e il fumo acree invadeva tutto lo stadio prima delle gare di cartello e giù lamentele e discussioni infinite sugli spalti. Entrano le squadre in campo dal tunnel al cospetto di non più di 400 spettatori (buona rappresentanza ospite: un pullman con una decina di Fanatici Tritium). Il Fiore con maglia strisce rossonere parte bene. Tiene bene il campo e colpisce una clamorosa traversa con Chiurato. In gradinata non siamo in tanti, ma ci facciamo sentire a gran voce. Carlos, Pirri, Gica e Victor sono fantastici, una simpatica e originale macchiolina viola in mezzo a noi. Sostengono il Fiore, Cantano assieme a noi. Addirittura stupiscono il resto del pubblico quando prendono l’iniziativa alzando un bel “Fiore Campeon” sulle note di “Vamos mi Palencia” che lascia tutti un po’ di stucco. Bellissimo.
Il Tritium del grande Stefano Vecchi incurante che oggi era la nostra festa, comincia a pigiare sull’acceleratore con un ritmo inarrestabile. buone trame di gioco, esperienza e terminali offensivi in vena di gloria. La prima frazione ci vede in svantaggio per una rete a zero. Nella ripresa ce ne rifileranno altre due (il terzo sigillo è un vero e proprio euro-gol) per la gioia dei sostenitori ospiti che escono dal sempre più vulnerato stadio Comunale intonando “Salutate la capolista!”.
Abbiamo perso ok. Ma nonostante i nostri limiti i ragazzi hanno dato tutto come sempre. Pretendere di fare risultato contro una delle squadre più attrezzate del girone non è nel nostro stile. La classifica si sta delineando sempre di più e se ci vogliamo salvare forse serve veramente un ritocco importante. A mio avviso mancano due punti pesanti, quelli della trasferta di Carate. Ma “Il cane abbaia: quel che è fatto è fatto!” cantava Fabrizio De Andrè quindi cominciamo già a guardiare alle prossime due trasferte che saranno fondamentali in chiave punti-salvezza.
Quattro ragazzi castigliani: tre di Palencia e uno di Burgos da noi a Fiorenzuola d'Arda, per il Fiorenzuola! Che onore! Al di là del risultato del Fiore, possiamo dire di aver passato veramente due giorni splendidi, stravissuti e straviziati grazie alla visita dei nostri amici casigliani.

FIORENZUOLA E PALENCIA SEMPRE AMICI!!!
FORZA PALENCIA! AUPA FIORENZUOLA!!!


i tifosi ospiti FANATICI TRITIUM

Un sentito grazie a Paolo Lunardini per le foto offerte, al Comune di FIORENZUOLA, ai giornalisti dei quotidiani locali, ai ristoratori e ai baristi che ci hanno sopportato in questi fantastici giorni, a chi ha partecipato ...GRAZIE!!!