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martedì 30 marzo 2010

Gli ULTRAS ARBUS si raccontano

Andiamo alla scoperta della realtà Ultras di ARBUS, cittadina sarda di mare e miniere. Arbus si trova nella provincia di Cagliari ed conosciuta a livello mondiale per i suoi antichi coltelli da scuoio: l’arburesa o “arresojas” in dialetto locale. La squadra di calcio locale è impegnata attualmente nel campionato di Promozione Regionale allenata da Alessandro Zaccolo, avversario del Fiorenzuola ai tempi della serie C con la casacca del Lecco. La compagine granata è seguita con grande passione da un gruppo di ragazzi Arburesi che nonostante la categoria NON MOLLANO.
Grazie a Federico (uno dei componenti del gruppo) ripercorriamo la storia del TIFO GRANATA…

LA NASCITA DEL GRUPPO.. gli ULTRAS ARBUS nascono nell'inverno del 2005, 5 gennaio! L'idea prende vita da dei ragazzi che da sempre hanno seguito la formazione granata, in ogni categoria, da quando si giocava in Eccellenza, a quando ci fu la storia promozione in Serie D. Dopo due stagioni in serie D (2000-01 e 2001-02), l'Arbus Calcio 1953 torna in Eccellenza, dove disputa un grande campionato e arriva seconda. Dunque ancora una volta spareggi promozione (attualmente siamo l'unica squadra Sarda ad essere salita in D vincendo i play-off nazionali) ma stavolta senza festa. La squadra vince ad Avezzano 0-1, e poi crolla in casa per 1-3. Da quell'anno solo stagioni deludenti. Chi era alla presidenza molla, e così entrarono "nuovi soci" se così possiamo chiamarli. Risultati? Una serie di retrocessioni sino alla Prima Categoria. La squadra, per tornare ai suoi livelli aveva dunque bisogno di un grande supporto. Ed ecco che nasceva così l'idea del nostro gruppo Ultras. L’esordiamo ufficiale nel settembre del 2005. All'inizio eravamo poche unità poi man mano il gruppo è cresciuto, seppur con numeri non elevati tanti motivi, gente che sta a casa a guardare SKYfo ecc.. lasciamo stare).

IL VOSTRO MODO DI FARE TIFO, IL VOSTRO PENSIERO ULTRAS.. Realizziamo il nostro primo striscione, “Ultras senza padroni” con il nostro logo, l'omino con la birra in mano. Da quel giorno seguiamo sempre le sorti dell'Arbus Calcio! Seppur in pochi noi ci siamo sempre. Non abbiamo mai mollato e non lo faremo mai. Noi siamo QUELLI DI SEMPRE. Dei numeri non teniamo conto, inutile che nel nostro settore ci siamo 100 persone, se poi a cantare sono sempre i soliti. Di questa gente non ne abbiamo bisogno!!! Del resto, come sempre, se la tua squadra vince tutti allo stadio a fare i "grandi tifosi", se perde, sempre gli stessi. Noi andiamo avanti per la nostra strada, convinti nel nostro ideale.

ORGANIZZARE IL TIFO AD ARBUS, NEI DILETTANTI... Organizzare il tifo ad Arbus è veramente un'ardua impresa. Sono 5 anni che siamo attivi come gruppo, ma alla fine siamo sempre gli stessi. Nonostante ogni volta cerchiamo di coinvolgere la gente del paese, sopratutto i ragazzi. Volantini, scritte sui muri, non sono serviti a niente. A metterci tutto l'impegno, la faccia, sono sempre gli stessi. Coloro che nonostante tutto, non mollano mai e presenziano ovunque.

E’ PROPRIO IL CASO DI DIRE “FEDELI ALLA PEZZA”.. Come scritto in precedenza non ci importa dei numeri! Preferiamo continuare ad essere pochi ma buoni: Gente che sa il significato della parola ultras! Ragazzi pronti a portare ovunque le nostre pezze, e far vedere ovunque, che Arbus vive nelle nostre anime! Pezze che per noi significano tanto, ma solo chi ne fa parte può capire!

COME STA ANDANDO LA SQUADRA, RAPPORTI CON IL CLUB E I GIOCATORI.. In questi 5 anni di attività, non abbiamo mai avuto una gioia. Sono state più illusioni che altro! Quest’anno in Promozione, la squadra sta avendo un andamento alquanto altalenante. Ad inizio campionato si pensava in grande, e ora siamo settimi in classifica con 35 punti. In un girone come il nostro 35 punti sono veramente pochi. Ne abbiamo persi molti per colpa nostra, o meglio per colpa di chi non è stato in grado di gestire il risultato. Anche perchè la squadra per far bene c'è. Ma ormai pensiamo alla salvezza tranquilla! MENO PAROLE E PIU' FATTI!!! i giocatori sono quasi tutti della nostra zona. In questi anni non ci siamo mai permessi di andare contro nessuno di loro. Non abbiamo mai fatto cori contro i singoli! Sono tutti ragazzi in gamba, che tengono molto al nostro gruppo e più di una volta l'hanno dimostrato!

LE ALTRE REALTA’ DEL GIRONE.. a questi livelli, e soprattutto in SARDEGNA, è difficile trovare realtà ultras come la nostra. Infatti, nel nostro girone di promozione siamo l'unico gruppo presente. Per quanto riguarda il resto regna il nulla! Un peccato, perchè comunque il confronto con altre realtà è sempre bello!

AMICIZIE.. sicuramente ricordiamo il rapporto che ci lega con i ragazzi di LEGNANO. I Boys Lilla 1980, 30 anni di vita ultras sulle spalle. Veri ultras. Ragazzi straordinari, per tutto!!! siamo stati con loro nella trasferta di Villacidro, in questa stagione, veramente una bella domenica! Presto ci sarà occasione per incontrarci ancora una volta. Senza dimenticare anche i ragazzi di NUORO. Gli ex SC99. anche loro ragazzi straordinari! Anche con i ragazzi di GENZANO vi è una piccola amicizia, nata quando loro son venuti in terra sarda in occasione di Salnuri-Cynthia. Abbiamo passato insieme a loro una bella mattinata ultras, e bevuto alla grande insieme. Sperando di rivederli presto!

I NOSTRI RICORDI PIU’ BELLI… coincidono con le trasferte migliori. Si, perchè in questi anni non abbiamo vinto nulla. Per cui il ricordo delle traferte restano indelebili nella nostra mente. Difficile scegliere le trasferte migliori. Anche se quella di Barisardo, di questa stagione, è stata il massimo sotto tutti i punti di vista. Km infiniti. Partire alla mattina presto, farsi 300 KM DI PASSIONE per seguire la nostra squadra, arrivare lì, cantare tutti i 90 minuti e poi conquistare la vittoria, NON HA PREZZO. Ovunque andiamo riusciamo a divertirci, a modo nostro! Il resto del pubblico arburese non lo prendiamo in considerazione! Al “Santa Sofia” ci siamo NOI E BASTA!

Un particolare ringraziamento ai ragazzi di Fiorenzuola per questa intervista, ma sopratutto per l'interesse mostrato nei nostri confronti. Questo ci fa molto piacere!

Ultras Arbus
(http://ultrasarbus.altervista.org/)


Arbus è un Comune della Provincia di Cagliari, posizionato nelle colline dell'Arburese, nel sud-ovest della Sardegna. Il vasto territorio di Arbus è di 267,16 chilometri quadrati. Gli abitanti in numero si assestano appena sopra i 7.000 (7.157), in continuo decremento. Nel paese si trovano due ristoranti-pizzerie ed un albergo, anch'esso ristorante-pizzeria, qualche pizzeria d'asporto e vari bar. Molto successo riscuote il Museo del coltello sardo, creato da un famoso coltellinaio, il laboratorio di questo e del fratello, chiamati, come il coltello tipico del territorio, Arburesa. Oltre che per i coltelli Arbus è conosciuta per le sue coste. Lungo i 47 chilometri delle sue coste (più dell'intero Molise), si trovano località molto conosciute per il perfetto connubio di natura e bellezza selvaggia, come ad esempio Piscinas, Scivu, Capo Pecora, oltre a località balneari più portate al turismo di massa, come Torre dei Corsari e la Marina di Arbus. Anche la locale squadra di calcio, che ha militato nel Campionato Nazionale di serie D, e la banda musicale "Ennio Porrino", portano una discreta fama al paese Nel vasto territorio di Arbus si trovano tanti chilometri di mare; si pensi che la costituenda nuova provincia del Medio Campidano-Arburese avrà lo sbocco a mare unicamente coi 47 chilometri di costa del Comune di Arbus. Fra le principali frazioni abitate sono da segnalare Ingurtosu e Sant'Antonio di Santadi. Ingurtosu è un paese minerario, circondato ed intriso della storia delle miniere dell'Arburese. Magnifico esempio di costruzione in stile Liberty è il "Castello", o Palazzina della direzione, che si staglia sulla vallata del Rio Naracauli. Un tempo abitato dai minatori, vede la popolazione diminuire sempre più, anche se sembra vicina una valorizzazione di tipo turistico. Altre frazioni minerarie sono ormai disabitate, ma si apprezzano ugualmente nella visita del territorio. Sant'Antonio di Santadi è invece una frazione a cavallo fra le attività legate alla terra e quelle derivanti dal fatto di essere l'avamposto di Arbus nel naturale ingresso alla costa Arburese settentrionale. Il suo nome è inscindibilmente legato all'omonima Sagra, caratterizzata da una processione lunghissima, che porta i fedeli e le particolari "Traccas" dalla parrocchiale di Arbus fino al paesino, che vive in modo particolare i quattro giorni della festa. Da questo paesino il mare di Torre dei Corsari, di Pistis e delle altre spiagge dell'Arburese è molto vicino.
Da vedere: Arbus è conosciuta nel mondo per i suoi coltelli, chiamati nel dialetto locale "Arresojas". Capoluogo dell'Arburese, ha dato in questo modo il nome al più tipico dei coltelli sardi. L'arburesa è infatti il classico coltello da scuoio, compagno inseparabile dell'uomo che abitava ed abita le campagne sarde. Altri coltelli, pure bellissimi, come le pattedesi, prendono origine da forme non tipiche della cultura sarda, come gli stiletti siciliani. Dire coltello ad Arbus ha da lungo tempo significato parlare della famiglia Pusceddu. Sono loro infatti ad aver ripreso una tradizione degli arburesi ed averla fatta conoscere nel mondo. A questo ha contribuito soprattutto il Maestro Coltellinaio Paolo Pusceddu, che ha creato nel 1986 il coltello più grande del mondo (lo è ancora per il peso, mentre per la lunghezza il record è diventato ormai preda di improvvisati coltellinai di tutta Italia). Oltre a questo curioso esemplare di 3.35 metri di lunghezza e 80 chilogrammi di peso, nel Museo del Coltello Sardo, ubicato in Via Roma ed attiguo al laboratorio del Maestro Pusceddu, è possibile rivisitare uno spaccato della storia della coltelleria in Sardegna, con importanti esemplari di quelli che sono considerati all'unanimità delle vere e proprie opere d'arte.
www.paradisola.it