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mercoledì 8 settembre 2010

PRIMA TRASFERTA (Pontedera)

Ricordo quand’ero bambino
sognavo una maglia e un pallon
sentendo la Curva che canta
riprovo la stessa emozion
e quando il Fiore entra in campo
fortissimo batte il mio cuor
soltanto una voce s’innalza
il Fiore è l’unico amor
Dopo la stecca nel debutto contro il Borgo a Buggiano sotto i colpi dei suoi elementi di esperienza: Mirko Maretti, bomber Pulina e Co. Ci attende un altro impegno tosto contro un’altra pretendete al salto in Lega Pro: l’U.s. Pontedera 1912. Pontedera non è un nome nuovo per Noi di Fiorenzuola. C’è un precedente e risale alla stagione 1998-99 in serie C2. Noi freschi di retrocessione dalla C1 ma ambiziosi sotto la guida di mister Gregorio Mauro impattammo 0-0 sia al Comunale che in riva all’Era contro i padroni di casa allenati da mister Marco Masi (ex stopperone del Piacenza anni ’80). Erano anni bui per il tifo organizzato fiorenzuolano, credo che nessuno seguì i rossoneri in Toscana. Leggo Pontedera e mi vengono in mente gli ex in comune: Riccardo Bracaloni, GianBattista Lombardini, Rino Lavezzini, il flop Graziano “Lupetto” Mannari, ma soprattutto i vari: Francesco D’Arrigo allenatore di provata capacità ed esperienza, il sopraffino Alessandro Pane, l’eclettico Paolo Moschetti, il talentuoso Matteo Rossi, il guardiano ex serie A Giulio Drago, Claudio Cecchini e Alfredo Aglietti attaccanti-banditi dalla spietatezza disumana in serie C. Mi vengono in mente le colonne di quel Pontedera promosso in serie C1 al termine della stagione 1993-94 (noi vi eravamo già) capace di mettere in riga la Nazionale Mundial Usa ’94 di Arrigo Sacchi. I tempi sono cambiati per noi e per loro. Ora siamo entrambi in serie D, ma la passione e l’orgoglio per i colori, per il calcio locale quella sembra essersi conservata nel tempo nonostante anni cupi e tante amarezze. Pontedera 30.000 abitanti in provincia di Pisa. Città della Piaggio, della Vespa, del mitico motorino Ciao. Pontedera sapore di Toscana. Non la solita trasfertina: attraversare il fiume Po per recarsi nella vicina Lombardia ma un bel viaggetto valicando gli Appennini e costeggiando semmai il mar Tirreno. Una trasferta contro un avversario blasonato (rarità in questo girone) che ha il sapore di serie C, di antico, di Calcio NON Moderno. Motivo in più per ESSERCI! Una domenica che può far scattare una molla, che può regalarci tanto. Sensazioni sopite, entusiasmo, voglia di perdere la voce e di continuare nonostante i presupposti visti al Comunale. Una domenica da vivere in prima linea. Allo stadio “Mannucci” (5.000 e passa posti) con il Fiore chiamato subito al riscatto. Tornano a disposizione del tecnico Natalino Gottardo gli under: Franco Carlini, Michael Visioli e forse Moreno Terzoni. Nel reparto avanzato rientra Niccolò Morsia in aiuto a Castellazzi? Chi lo sa. Meno problemi di formazione forse, ma gli espertoni di serie D hanno messo questo Pontedera in prima fila. Quindi occhio! Battuto il Carpenedolo in rimonta in terra bresciana, l’entusiasmo è a 1000 nel clan toscano. Attenzione a Manuel Caponi che non è quel Caponi che bazzicava da avversario in C negli anni '90, ma è l'ex Valenzana in Lega Pro, centrocampista dal piede buono alle dipendenze del nuovo tecnico Giovanni Vitali (ex giovanili dell’Empoli).
Da Fiorenzuola partirà la solita Decinaultras nel primo mattino di domenica da quartiere Cappuccini.
Senza remore Fiore! Lotta con il cuore!


FRANCO CARLINI da Lugagnano in azione, al rientro contro il Pontedera