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martedì 16 aprile 2013

intervista a Marco Biolchi

Intervista a una delle colonne dell'U.S. FIORENZUOLA CALCIO 1922. Dal 2008 Marco Biolchi calca i campi di calcio con cucita addosso la gloriosa maglia del Fiorenzuola. I ricordi, il pensiero, i bilanci di "Bio", un ragazzo fantastico, un lottatore nato, che molti sostenitori fiorenzuolani vorrebbero vedere tagliare il traguardo delle 200 presenze in rossonero.

1- Parlaci della tua carriera da calciatore dai primi tiri ad oggi ?
Ho iniziato a giocare all’età di sei anni nella Pontenurese, squadra del mio paese, dove giocavo centrocampista centrale. Poi a tredici anni Alfredo Mazzoni mi ha voluto con se a Fiorenzuola. Ho fatto un anno nella formazione Giovanissimi giocando tutte le partite nonostante fossi il più piccolo (quasi tutti i miei compagni erano del ’90). Il mister spinse per farmi fare alcuni provini con il Piacenza e alla fine mi presero. Passai 3 anni splendidi anni nel settore giovanile del Piace dove ho conosciuto Foglia, Carlini e tanti altri compagni con cui ancora adesso sono in contatto. Anni in cui anche calcisticamente sono cresciuto e migliorato molto. Poi nel 2008 mi lasciarono andare e libero di scegliermi la squadra da solo, scelsi Fiorenzuola per il suo blasone e perché la formazione Juniores era allenata da Mazzoni che mi conosceva già e lui mi riaccolse a braccia aperte. Ricominciai da un mezzo ritiro a San Pietro in Cerro, poi qualche partita con la formazione Juniores e in autunno…

2- Autunno 2008, Fiorenzuola-Calenzano 3-0 (dico bene?), un giovanissimo ragazzo di Pontenure fa il suo esordio da titolare in serie D con la maglia dell’U.s. Fiorenzuola. Sembra ieri e invece sono già passati più di quattro anni in cui non hai più abbandonato i colori Rossoneri e hai pure indossato la fascia di capitano. I momenti più belli e quelli meno belli che Biolchi ricorda..
la figurina

Per la precisione il mio esordio fu un Fiorenzuola-Carpi 2-0 (marcatori: Andrea Armani splendido gol, e Sandro Melotti su rigore). Filippo Marnini si fece male al 30’ del primo tempo, in campo serve un giovane (grazie alla regola vigente in serie D) allora Massimo Perazzi mi fa esordire. Momento indimenticabile anche perché facemmo 6/7 vittorie di fila in quel periodo. Dennis Piva e Marcello (Lambrughi) mi aiutarono moltissimo ad ambientarmi in prima squadra. I momenti peggiori li ho vissuto nei giorni delle due retrocessioni. I momenti più belli sono il mio esordio in casa con il Carpi, il mio primo gol con il Renate, la salvezza a Castelfranco nell’anno di William Viali allenatore, la festa salvezza al mare, avere avuto l’onore di indossare la fascia di capitano e aver giocato un derby con il Piacenza in campionato.

3- Se dico Fiorenzuola-Renate cosa ti torna in mente.. ?
Il mio primo (di 2) gol con la maglia del Fiore. Massimo Perazzi mi fece giocare mezzala destra in un centrocampo a tre. Su una rimessa laterale diretta a Luca Rosi che spizzò arrivai da dietro, portai avanti la palla e, quasi sulla linea di fondo, calciai in porta. La palla passò fra il palo e il portiere dei neroazzurri Amadori, quando vidi che la palla era finita in fondo alla rete ero felicissimo (anche perché di gol ne faccio un pò pochini). Peccato che la partita finì 1-1 e non fu un gol vittoria.

4- Nella formazione juniores rossonera di Alfredo Mazzoni ci pare di ricordare che eri un punto fermo del centrocampo. In prima squadra Perazzi ti ha inventato terzino. Quest’anno la conversione al centro della difesa voluta da Mantelli. Come ti sei trovato? Com’è il rapporto il mister ? 
Nelle giovanili ho sempre fatto il centrocampista centrale o il difensore centrale. In prima squadra mi sono dovuto adattare a fare il terzino perché si prediligono i giovani in questo ruolo. Quest’anno diciamo che sono tornato a ricoprire un ruolo che mi viene più naturale. Mi trovo meglio a giocare centrale rispetto a giocare sull’esterno ma ho sempre guardato quello che era meglio per la squadra e quindi mi sono adatto a quello che i vari mister mi chiedevano. Con mister Alberto Mantelli c’è un rapporto di stima e di rispetto dei ruoli. Ci stiamo conoscendo a vicenda piano piano.

5- All’andata, alla vigilia del match con il Pallavicino, alla domanda “qual è il calciatore del Fiorenzuola che più temi” il tuo ex compagno Armani ci ha risposto: “Biolchi e le sue stecche”, sei un difensore che bada al sodo vero? A che calciatore ti ispiri ?
Per il ruolo e la mia statura non posso che ispirarmi a Fabio Cannavaro ma il difensore italiano che mi piace di più in attività è Andrea Barzagli. (Marco è juventino, ndr). E’ vero che sono un giocatore concreto, non mi vergogno di spazzare in tribuna quando è necessario e non tiro mai indietro la gamba.

Marrazzo (Piacenza) e Marco Biolchi 
6- Sei stato uno dei più positivi in campo e sei uscito fra gli applausi nel Derby “impossibile”. Cosa hai provato durante Fiorenzuola-Lupa Piacenza ?
E’ la partita che ho sentito di più quest’anno perché non so se mi ricapiterà di giocare un derby con il Piacenza in carriera. Peccato per le condizioni atmosferiche, il terreno di gioco impraticabile e l’arbitro (che ci ha obbligato a giocare) che hanno rovinato in parte questa grande sfida. Secondo me meritavamo di più perché abbiamo lottato fino alla fine.


7- Quali sono gli attaccanti che ti hanno più dato da fare quest’anno ? 
Gli attaccanti della Correggese sono stati davvero ostici da affrontare insieme a Stefano Roncarati del Colorno. Tuttavia gli attaccanti più difficili da fermare sono in assoluto Lucci, Franchi e Cozzi in allenamento.

8- Un bilancio generale dell’attuale campionato del tuo Fiorenzuola ? 
Essendo la squadra della colonna di sinistra della classifica più giovane del campionato direi che stiamo facendo un ottimo campionato. Peccato per le 3 sconfitte consecutive di febbraio e il pareggio dell’andata con il Pallavicino e quelli con la Fidentina.

9- Invece ora un bilancio dei tuoi cinque anni a Fiorenzuola..
Personalmente sono molto soddisfatto dei miei cinque anni a Fiorenzuola. Mi sono sempre ritagliato un ruolo importante all’interno della squadra. Ho sempre avuto a che fare con un gruppo di giocatori sano nel quale ci si voleva bene anche al di fuori del campo. Con lo staff tecnico e il presidente Luigi Pinalli i rapporti sono sempre stati buoni  e tutte le persone all’interno del Fiorenzuola (compagni, mister, staff, dirigenza) mi hanno aiutato a crescere sia calcisticamente che come uomo.

10- Cosa c’è nel futuro di Marco Biolchi ? 

Una laurea triennale in Ingegneria Gestionale da finire entro un anno e cominciare a entrare nel mondo del lavoro. Calcisticamente spero di poter lottare con la maglia del Fiorenzuola per qualcosa di importante.

11- Come vedi la sfida-derby di domenica a Busseto, contro il Pallavicino ?
Sfida difficile perché all’andata al Comunale finì 1-1 e loro sono staccati da noi di sole 4 lunghezze. Peccato che non ci sia più “Arma” (Andrea Armani, ndr) da poter battere, comunque vogliamo vincere per poter finire al meglio il campionato.

12- Da qui alla trentaquattresima giornata… (obbiettivi)
Vincere più partite possibili per terminare alla grande il campionato dimostrando che siamo una squadra forte e inoltre per convincere la dirigenza a confermare gran parte del gruppo.

La grinta di capitano Marco Biolchi, stagione 2011-12 serie D
Marco Biolchi in Fiorenzuola-Castiglione Sterilgarda 0-0
BIOLCHI Marco
16/05/1991  Fiorenzuola d'Arda (PC)
Centrocampista (difensore-jolly)
2006/07 FIORENZUOLA ecc - -
2007/08 Piacenza B - -
2008/09 FIORENZUOLA D 20 -
2009/10 FIORENZUOLA D 27 1 r
2010/11 FIORENZUOLA D 26 -
2011/12 FIORENZUOLA D 34 1 r
2012/13 FIORENZUOLA ecc ? ?



Biolchi fra i migliori in campo nel derby Fiorenzuola-Lupa Piacenza
Il Fiorenzuola di capitan Biolchi espugna Pizzighettone, settembre 2011
Biolchi in azione contro la Correggese


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