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sabato 20 dicembre 2014

Quando non si vedeva un'emerita mazza

E' tornata. Candita, densa. Umida. Un muro bianco da tagliare con il coltello, come la tensione di certe partite.
Dai racconti dei nostri "vecchi" era consuetudine invernale. Guida prudente, tutti in colonna. Genitori in ansia per tutta la notte dei sabato sera quando tornava a fare capolino anni dopo. Fiorenzuola via Emilia e Autostrada del Sole. Un pronto soccorso al centro sempre in allerta. Luminarie natalizie sul Corso inghiottite da lei che "boffa".
Ricordo quando non avevamo i riflettori. Bisognava godere a pieni polmoni del primo tempo perchè poi nella ripresa la visuale era totalmente assente. Sai com'è ad una manciata di chilometri di aperta campagna da Baselicaduce (c'è il presepe meccanico). Verso la bassa. Correre in ritirata a ripararsi dalla grande umidità al Bocciodromo fra il primo e il secondo tempo. Atmosfere che rimandavano alla pubblicità Iodosan alla tv, con tifosi febbricitanti e costipati sugli spalti bardati di sciarpa rosso-blù.
Ricordo di un Fiorenzuola-Ospitaletto in serie C2 che è ancora un mistero oggi. Il cemento della gradinata era bianco, nuovo, fresco. Anche Fiorenzuola-Aosta, Suzzara-Fiorenzuola che intravvedevi di più i lombardi perchè avevano il bianco nelle casacche o le squadre ospiti con la seconda maglia tutta bianca. Un classico anni 80 e 90. Questo spiega perchè circolavano allora tante auto color bianco. Fiat Uno, Fiat Tipo, Golf GT, la Panda. Fiorenzuola vs Valdagno 0-0. La rovega di Stefano Pompini in quel Fiorenzuola-Varese indecifrabile. L'odore della polvere dei fumogeni che ti entrava nelle narici e in bocca assieme alla nebbia. Fiorenzuola-Benacense. Partite da pareggio. Meglio non rischiare. O da un golletto non di più è, dei più furbi.
Di recente ricordo in Eccellenza un Fiorenzuola-Reno Centese da dimenticare quel poco che c'è da ricordare. Gran gol di Errani, ci dissero. O un Fiorenzuola-San Secondo 0-1 che dalla gradinata non si vedevano neanche la tribuna. In porta c'era Paolo Amir Tabloni, quello delle onde anomale. Tirasso dalla distanza che si insacca nella nostra porta. Il San Secondo Parmense del presidente Ermelli era ultimo in classifica.
Meno nebulosi i ricordi in serie C. Marco Pozzi, "macho" Mazzi, Camillo Milani, oggi i nostri Dennis Piva, Fabio Legrenzi, Michele Piccolo tutti giocatori di zone autenticamente da nebbia. Il calcio si gioca non al chiuso di un palazzetto, ma all'aperto. Il suo bello è anche questo.




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