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mercoledì 4 maggio 2016

Nuovi Programmi in casa US FIORENZUOLA

Le parole vere, ponderate da uomo di calcio del Presidente Giovanni Pighi al quotidiano Libertà hanno risollevato non di poco il morale. Hanno rincuorato in un momento davvero difficile. Quando tutti davano per morto il Fiore..nessun epitaffio. Una retrocessione come quella di quest'anno avrebbe creato un terremoto anche nella società più solida e unita della storia del pallone e invece da noi sembra che i dirigenti Rossoneri siano pronti a rilanciare.
L'ambizioso piano triennale annunciato nella passata stagione non si infrange dunque mettendo in luce i valori professionali di un club quasi centenario, la parola data, la professionalità dei soci e delle forze in gioco. Nessuna uscita di scena di rilievo nei piani alti della società di via Campo Sportivo 1 e la repentina ripianificazione del progetto per tentare il riscatto e riprendersi quella categoria che sembra davvero maledetta per noi.
Già nella serata di lunedì, a retrocessione appena avvenuta, la società aveva dichiarato pubblicamente a ZonaCalcio la ferma intenzione di fare domanda di ripescaggio.
Domenica contro Sondrio, nella giornata delle deluse, la domenica del rompete le righe potrebbe fare comodo un successo. Non cambierà di molto ma, sarebbe l'ideale mantenere il terz'ultimo posto in chiave ripescaggio. Un uscita di scena un po' meno amara e farsi perdonare un filinino tante cose. Per essere ricordati nonostante tutto bene. Ma forse è chiedere troppo anche questo.
Sperare dunque senza grosse illusioni. Provando ad inseguire sotto il sole d'estate un ripescaggio che potrebbe non essere una chimera. Fiorenzuola per storia calcistica e impianti meriterebbe per davvero la serie D. Senza illudersi però, sia chiaro, come ha sottolineato qualcuno. Si può sperare e se non sarà serie D allora sarà Eccellenza.

"Riportare grande il Fiorenzuola..." l'obiettivo non cambia, nonostante tutto. Dall'amara retrocessione a una fusione scampata per un pelo, a una ripartenza che si dice ambiziosa. La scappatoia. Una fusione che ci avrebbe per assurdo catapultato in serie C (un sogno-ritorno, o almeno in serie D) con gli stessi colori ma un altro nome e un'altra matricola (ma cos'è sta matricola?), schivando gli scheletri che usciranno dagli armadi e le domeniche nei campetti più campetti che mai di provincia. Non mi convince. Ditemi, parlatemi di una fusione che ha portato del nuovo cancellato la storia che è andata a buon fine, che ha portato successi e trofei nella storia del pallone? Io non ne ricordo nemmeno una.
Quando le cose vanno davvero male e soffri per un anno intero, ci pensi però, ti balena nella testa. Ma poi alla fine ..No grazie. Il Fiore è il Fiore! e i 100 anni di sana e gloriosa storia sono ad un passo nel bene e nel male, qualunque sia la categoria.

Quante retrocessioni in questi anni. 2015-16 la più incredibile. Annate così capitano una volta ogni vent'anni. Un ciclo vincente di un gruppo che era finito già nel maggio scorso e nessuno se ne era accorto. Un filinino di pressione in più che non è stata retta fin dall'inizio. Una fila interminabile di infortuni, la gente sbagliata arrivata nel mercato estivo. Il rinforzo invernale su cui si erano riposte le speranze che si inceppa nel momento clou. Astinenza al gol (un record) e il mal di vittoria.
 Salutare la serie D per tornare in campi di parrocchia senza storia e senza passione è uno strazio ma questo è il Calcio. La grande festa l'hanno fatta a Bergamo, a Busto Garolfo, a Grumello, a Carate Brianza (ancora). Pazienza. Il calcio, lo sport premiano i più forti. Quest'anno tante cose non sono andate per il verso giusto dall'inizio. Si è fatto tanto per raddrizzare la situazione ma è andata così. Dagli errori si impara, dicono. Errori che se vogliamo possono diventare tesori.
Nel campionato che ci attende non sarà affatto facile costruire nell'immediato un gruppo di calciatori capace di vincere subito. La concorrenza locale è già rodata e forte. E la storia insegna che serve tempo, passione, cuore e soprattutto sudore. Trovare i calciatori giusti per creare le basi solide del rilancio è la sfida prossima che ci attende.

Mister Alberto Mantelli al timone per 4 stagioni intere ha tagliato un record nella storia calcistica dell'Us Fiorenzuola. Dopo aver riportato il Fiore in serie D a suon di record e buon calcio, ne ha vissute di cotte e di crude quest'anno. Soffrendo, piangendo, assumendosi responsabilità, commettendo inevitabilmente errori come tutti. Il DS non sarà più Mariano Guarnieri che lascia Fiorenzuola dopo quattro anni di lavoro intenso e professionale, segnati da una retrocessione ma anche da una vittoria trionfale nel campionato di Eccellenza 2014-15 con un gruppo vincente costruito in quattro e quattr'otto. Sarà presumibilmente confermato il responsabile del settore giovanile Luigi Galli anch'egli da 4 anni.

Chi ci sarà alla guida tecnica? chi sarà il nuovo DS? Chi verrà riconfermato dei calciatori di
quest'anno? Chi sarà il regista che manca a Fiorenzuola dai tempi di Sandro Melotti il grande? Chi sarà la punta di diamante che gonfierà due o tre volte la porta avversaria ogni maledetta domenica ? A breve sapreso perché..

Il calciomercato è alle porte, se non già iniziato. Sarebbe bello sentire dire ancora per i prossimi anni: "A Fiorenzuola ci sto bene..", "A Fiorenzuola si sta veramente bene"  al di là dei risultati è un segno di serietà che ha contraddistinto il nostro club da anni. Si è detto che cambieranno molte cose.. A breve lo scopriremo. Sperando di trovare la gente giusta a cui affidare la gloriosa casacca rossonera, sperando di fare scelte giuste e univoche, di lavorare con unità di intenti.

Qualcuno ha detto che sono già a lavoro.
E per i più delusi, quelli della domenica al campo, quelli che non hanno mai abbandonato, il tempo per staccare, per dimenticare le delusioni di quest'anno c'è.

" Ho detto, e ridetto e dico che non mi piace il campionato di Eccellenza, che sono stanco e che non andrò più allo stadio ma poi so già come andrà a finire perché davanti al richiamo di quella maglia io cedo, a casa non so stare ..perché io a quella maglia non so resistere.. "
M.M.