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venerdì 16 settembre 2016

a tutta velocità

ALESSANDRO VAGGE protagonista nella sfida contro il Ravenna
Sfida all'autodromo "Enzo e Dino Ferrari" di Imola. Dentro il circuito dovremmo andare a mille per portare a casa qualcosa di importante. Dalle parti del nostro mister, al "Romeo Galli" un vero gioiello (come il nostro), bisognerà andare a tutta velocità per fare girare la testa ai rosso-blu del presidente Lorenzo Spagnoli.
Dopo Poggibonsi e Ravenna un'altra sfida contro una big. C'è chi si era già messo avanti e chi cattivo aveva pronosticato un Fiore, fiorellino piccino piccino al palo nelle prime tre gare. Fermo a zero punti visti gli impegni di campionato e invece qualcosa di buone si è raccolto.
Peccato per il gol che ancora manca, ma le occasioni propizie per sbloccarci non sono mancate questo va detto.
Non iniziavamo a secco di gol dalla stagione 1996-97 serie C1. Era il Fiorenzuola di Capuzzo che poi diventò di Cavasin. Pareggio ad occhiali sotto il diluvio a Ferrara contro la Spal con il nostro numero 1 Flavio Roma che parò un rigore all'ex Putelli; poi alla seconda giornata pareggio in casa senza reti contro il Saronno.
I precedenti fra Imolese e Fiorenzuola, a Imola sono 4 precedenti: il primo nella poule scudetto del campionato Interregionale 1989-90. Sbanchiamo il campo dei padroni di casa per 4 reti a 2 con i gol del bomber triste Valter Vercesi, del toscano Peselli, del bomber di Noceto Stefano Pompini e dell'esterno mancino Agostino Pecorario. Ci si rivede nel campionato di serie C2 girone B 1999-00, è la domenica dell'Epifania e il Fiorenzuola di Bruno Nobili pareggia con gol di un giovanissimo fiorenzuolano: Daniele Pizzelli. Nella tribolata stagione 2001-02 andiamo a Imola per la gara di esordio. La squadra in pratica è una formazione Beretti agli ordini di Fabio Querin. Usciamo con onore sconfitti di misura. Ci ritroviamo in serie D due anni fa. La gara vale punti importanti per la salvezza. Con gol di Michele Piccolo portiamo a casa l'intera posta in palio. Per la cronaca, Piccolo è attualmente in forza al Nibbiano&Tidone di Massimo Perazzi (in Eccellenza) con cinque centri all'attivo in due gare disputate.
Mister Salmi che è bolognese ha affrontato in carriera i rosso-blu diverse volte. In pratica un derby. L'ultima volta risale al campionato di Eccellenza 2010-11 quando allenava l'ambizioso Castenaso. Era dicembre del 2010 e gli fece vedere i sorci verdi. Ora l'Atletico Castenaso milita in Prima Categoria.
Il mercato dell'Imolese è stato di primo livello. L'allenatore è il toscano Baldini reduce dalla più che positiva esperienza alla Lucchese. Con i soldi che ha chiesto Selvatico ne abbiamo presi due di calciatori che corrono come dei matti. L'ex n°4 della Correggese era il sogno di tanti in Valdarda, ma alla fine il club rosso-blu è riuscito a mettere le mani sul regista superando una nutrita schiera di pretendenti. Davanti a lui un altro elemento di spiccata esperienza come Olivieri. In attacco, c'è l'argentino Gustavo Ferretti in gol su rigore alla prima di campionato contro la Sangiovannese. L'anno scorso ha realizzato la bellezza di 21 centri. Non c'è solo lui, ci saranno altri due "vecchi" del gol da tenere a bada: Sivilla e Ambrosini. In porta c'è il palermitano Stancapiano, classe 1987 un autentica saracinesca si dice. La difesa è retta dall'esperto Bertoli ex Correggese. In settimana è stato ingaggiato dall'Udinese il giovane centrocampista Omar Borgobello classe 1997. Insomma, per farla breve ci toccherà fare i conti con una squadra esperta, con età media elevata costruita per vincere il campionato.
Domenica l'Imolese è caduta a Rovigo (un big-match) incassando tre reti. La nostra sfida ai bolognesi arriva dunque in un momento poco favorevole, perché siamo certi che gli uomini di Baldini ce la metteranno tutta per riscattarsi davanti al pubblico amico.
Noi arriviamo dal bel pareggio con il Ravenna. C'era caldo, ancora più caldo al Comunale perché Vagge assieme all'accoppiata Bagaglini-Reggiani non hanno fatto passare neppure un filo d'aria. Il numero 1 bresciano arrivato in estate dal Feralpi Salò ha mostrato un repertorio di parate da categoria superiore. Alessandro Vagge a sorpresa è risultato monumentale salvando in più occasioni il risultato davanti a vecchi volponi del gol quali Innocenti e Graziani. Non solo parate e difesa arcigna ma anche gioco. Cose semplice ma fatte veramente bene da una squadra giovane e ordinata. Se riusciamo a tenere alti i ritmi come contro Ravenna, giocare la palla in velocità con la squadra corta possiamo veramente rendere difficile il compito dell'Imolese. E chissà..
In settimana è arrivato Ceccarelli a rinfoltire un reparto avanzato con i pezzi contanti. Pezzi comunque importanti quelli rimasti come Lorenzo che nonostante il dato anagrafico dell'età è tarchiato, sa tenere bene la posizione e puntare dritto alla porta. Poi si è visto Lorenzo Lari nella ripresa per poco, ma si è visto eccome. Il centrocampista di Carpi con tre anni di serie D alle spalle può rendere magico il Fiorenzuola dalla cintola in su. In pochi hanno visto il lavoro che ha fatto e le punizioni che sa tirare. La lista degli assenti di Francesco Salmi è aimè ancora lunga: Rizzo, Mezgour, Contini su tutti e in più Guglieri. L'espulsione di domenica si poteva evitare. Sarà un assenza pesante forse per diversi turni e se vogliamo veramente mantenere la categoria allora bisogna darsi una registrata.
.a tutta velocità FIORE !

QUELLA VOLTA CHE...
POKER DEL CASTENASO CONTRO L'IMOLESE
IMOLESE-CASTENASO 0-4
IMOLESE: Sartiani, Lagorio, Gallina, Zaganelli, Tosi, Battistini, Spagnoli (31’st Semeraro), Domini, Belluzzi, Fabbi (14’st Biondini), Salomone. All.: Mastrocinque.
A disp: Zannoni, Mascherini, Semeraro, Tedeschi, Naldi, Mongardi.
CASTENASO: Giovannini, Capasso, De Brasi S. (26’st Cavallo), Pappalardo, Cazzola, Puggioli, Cusato, Cacciari (24’st Campi), Cataldi (31’st Di Candilo), Barnabe, De Brasi D. All.: Salmi.
A disp: Griggio, Bisconti, Muccini, Graziosi.
ARBITRO: Zanolla di Belluno. Assistenti: Paganelli (Rimini) e Tonti (Rimini).
Marcatori: 31’pt Pappalardo, 10’st De Brasi D., 24’st Cataldi, 34’st Campi
Ammoniti: Giovannini, Domini, Cacciari, Cusato, Belluzzi, Spagnoli, Biondini.
Il Castenaso espugna il Romeo Galli con un poker, i ragazzi di Salmi si confermano padroni del campionato, i rosssoblù sono stati bocciati su tutta la linea. Un poker sonante che sa di ridimensionamento in chiave corsa promozione, ora i bolognesi sono a +6 in graduatoria e devono pure recuperare una partita rinviata un paio di settimane fa. Certo il torneo è ancora lungo e le possibilità di recuperare sono tante, ma il pesante ko casalingo ha un sapore amarissimo. Partita che stenta a decollare, la prima azione arriva al 20’, Battistini lancia Belluzzi che tira debolmente fra le braccia di Giovannini. Il risultato si sblocca al 31’, cross di Davide De Brasi, Sartiani sbaglia l’uscita e Pappalardo, lasciato colpevolmente solo, segna l’1-0 ospite. L’Imolese reagisce subito, Salomone per Belluzzi che si fa anticipare da Giovannini in uscita. Nel finale di frazione i padroni di casa ci provano, Giovannini fa buona guardia. Nella ripresa l’Imolese gioca con concentrazione, ma non basta perché alla prima disattenzione Cataldi serve per Davide De Brasi che batte per la seconda con un comodo colpo di piatto Sartiani. Al 15’ una rovesciata di Belluzzi finisce fuori di poco. Il Castenaso fa tris con una punizione di Cataldi che finisce all’incrocio dei pali (24’). I bolognesi chiudono definitivamente i conti al 34’ con un tiro da fuori area di Campi che finisce ancora nel sette. Un poker indigesto per l’Imolese, apparsa si volenterosa, ma che ha concesso troppo agli ospiti, ora la vetta è +6 e il Castenaso può incrementare ancora nel recupero.
8 DICEMBRE 2010
http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/sport/2010/12/09/426595-poker_castenaso_contro_imolese.shtml





« In una notte dell'estate del 1947 questo gruppo di pionieri, camminando in via Romeo Galli, una stradina che congiungeva le Acque Minerali al ponte sul Santerno, disegnò un piccolo circuito: via dei Colli, raccordo dalla Tosa alla Piratella, via Romeo Galli »
(Ricordo di Claudio Costa, figlio di Checco)

L'autodromo Enzo e Dino Ferrari, comunemente noto come autodromo di Imola, è un circuito automobilistico situato nel comune di Imola. L'autodromo è intitolato a Enzo Ferrari, fondatore dell'omonima casa automobilistica, e al figlio Dino. Prima della morte di Enzo Ferrari, avvenuta nel 1988, era chiamato "Autodromo Dino Ferrari". Ha ospitato il Gran Premio d'Italia di Formula 1 nel 1980, tutte le ventisei edizioni del Gran Premio di San Marino di Formula 1 (dal 1981 al 2006), tutte le quattro edizioni del Gran Premio Città di Imola del Motomondiale (dal 1996 al 1999), due edizioni del Gran Premio di San Marino del Motomondiale (nel 1981 e nel 1983) e attualmente ospita il Gran Premio d'Italia di Superbike, oltre a molte altre corse motociclistiche e automobilistiche di caratura mondiale. È uno dei pochi tracciati in cui si corre in senso antiorario. Dal 30 giugno 2013 l'autodromo ospita il Museo "Checco Costa"; nell'esposizione sono raccolti documenti, immagini e mezzi che raccontano la storia dell'autodromo. Nel 1946 fu redatto dal Comune d'Imola un progetto per la costruzione di una strada in destra Santerno di congiunzione dei due ponti esistenti sul fiume. Alfredo Campagnoli, giovane geometra dell'ufficio tecnico comunale, parlò di questo progetto con alcuni amici. Sembrò concretizzarsi l'idea di costruire un circuito sulle pendici di Imola al di là del fiume Santerno, nella zona di monte Castellaccio. Nell'Italia di allora esisteva un solo circuito permanente: quello di Monza. Nelle altre città si organizzavano corse di velocità in circuiti provvisori su strade aperte al traffico. Si ritenne conveniente quindi redigere un progetto per la costruzione di un autodromo permanente. Nel 1947 i promotori (Alfredo Campagnoli, Tonino Noè, Graziano Golinelli, Ugo Montevecchi e Graziano Golinelli) proposero inizialmente un tracciato extra urbano di km 3,800 sul quale organizzare alcune gare all'anno, sia di motocross sia di velocità. Ad essi si aggiunsero Checco Costa, presidente del Moto Club Imolese e Gualtiero Vighi (membro consigliere del Moto Club e valente pilota). In breve tempo fu costituita una società per la realizzazione e gestione del circuito. Il 25 novembre 1947 fu fondato l'«Ente Sport e Turismo Imola» (ESTI). Il 1º febbraio 1948 il ragioniere Tommaso Maffei Alberti ne divenne presidente (rimase in carica ininterrottamente fino al 1973). Nello stesso anno Enzo Ferrari si interessò per la prima volta al circuito romagnolo. Si recò personalmente ad Imola e partecipò, insieme ad altri costruttori, ad un sopralluogo della zona in cui sarebbe stato realizzato il tracciato Nel 1949 la lunghezza totale del tracciato fu portata a 5 km in ottemperanza alle nuove norme internazionali. Il progetto definitivo venne approvato dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) il 27 ottobre dello stesso anno. Per le caratteristiche peculiari del tracciato, nel 1950 il CONI decise di costruire proprio a Imola il primo impianto permanente prototipo per gare motoristiche. Da allora il tracciato fu denominato “Prototipo CONI”. Il 6 marzo 1950 fu dato l'inizio ufficiale ai lavori. Nei documenti dell'epoca il tracciato era chiamato "circuito del Castellaccio". Il percorso, misto-veloce, misurava 5.017 metri da percorrere in senso antiorario. Fu ricavato collegando tra loro strade già esistenti che si snodavano sulle colline prospicienti la città di Imola con tratti di strada nuovi.