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lunedì 8 gennaio 2018

FIORENZUOLA-Rimini 0-1 (big-match)

 UNA DOMENICA DA RICORDARE - Era preannunciata speciale la super-sfida al vertice contro il Rimini Fc e le attese non sono state tradite. La prima in classifica contro la seconda, un solo punto di distacco. Tutti hanno fatto la loro parte in campo e sugli spalti regalando agli annali e alla storia Rossonera una domenica comunque memorabile nonostante la sconfitta immeritata incassata allo scadere dei ragazzi di mister Dionisi. Una partita che sarà ricordata a lungo dalle nostre parti, da conservare nell'album dei ricordi.
A volte invidio gli sport da parquet come basket e volley. Si gioca al chiuso, nei palazzetti ben riscaldati e con i rischi di rinvio delle partite in pratica azzerati. “Le previsioni meteo mettono maltempo da giovedì, il campo terrà? Si giocherà..?”. Ansie da big-match interminabili che non ci hanno dato pace per tutta la settimana. Ma forse il calcio del calcio è anche questo con le sue mille imprevedibilità. Gelo, nebbia, a volte neve, i panettoni da smaltire, il picco dell’influenza che fa sempre capolino a inizio anno: ma proprio il 6 gennaio andava programmata la gara contro Rimini? Se la rigiochiamo a marzo questa partita state certi che a gioire non saranno le casacche bianco-rosso ma quelle tutte nere dei nostri ragazzi. Bravi ieri, ma sfortunati e un po’ “salami” nel prendere quel gol evitabile a partita in pratica conclusa.
ATTENUANTI - Nel grande giorno non c’è solo il campo allentato che non agevola il gioco di corsa e palleggio dei Rossoneri, si ritorna in campo dopo la lunga sosta natalizia, c’è da sopperire alle pesanti assenze di centrocampo: Cosi e Mazzotti e del contropiedista Dario Bollini. Elementi importanti per questo Fiorenzuola. Poi Ettore Guglieri rientrato da capitano per la prima volta dopo due mesi di stop per infortunio. Collodel e Contini febbricitanti per gran parte della settimana. Non stiamo cercando attenuanti, ma per quello che si è visto in campo, se la rigiochiamo a marzo questa partita finisce in un altro modo. E’ andata così. Il campionato è ancora lungo e le parole del vice-presidente Daniele Baldrighi nell’intervista di LIBERTA’ di venerdì devono essere prese alla lettera: “Qualunque sia il risultato finale, non dobbiamo esaltarci o deprimerci. Fiorenzuola-Rimini cade alla prima giornata e il campionato è ancora tutto da giocare.”
Perenzoni di Rovereto è il fischietto designato per questa delicata sfida. Un solo precedente a Mapello Bonate con la giacchetta trentina, nella sciagurata annata 2015-16, in attacco quella domenica schieravamo il marsigliese Antoine Kisaku, attaccante da trasmissione tv: "Chi l'ha visto?"
Il Rimini non è la corazzata di tre anni fa. Sirene croate parlano di un possibile passaggio di consegne nei vertici societari. Mister Gian Luca Righetti, scelta interna dopo l’esonero di Muccioli torna a Fiorenzuola dopo tanti anni. Da calciatore era un attaccante che segnava poco nel Prato della famiglia Toccafondi e di bomber Califano. Righetti ha studiato bene la partita, con la fortuna di avere meno squalificati e ben tre attaccanti trentenni che vedono tanto la porta: il gigante Traini, il cigno Buonaventura e l’ex Imolese Ambrosini.
PUBBLICO D'ALTRI TEMPI - Alessio Dionisi non è uno che piange, fa sempre tesoro di quello che ha e cerca di farne uscire il meglio. La formazione è pronta e all’altezza dell’avversario. L’undici Rossonero petto in fuori, testa alta e sguardi decisi fa il suo ingresso in campo in uno stadio Comunale che registra il record assoluto di incasso (sull'ordine delle 2000 presenze, ben oltre le previsioni della vigilia). Il Fiorenzuola capolista in serie D ha fatto riscaldare i cuori. Una folla, una partecipazione locale, una cornice di pubblico così non si vedeva da tanto tempo. Dagli anni della serie C. Giovani, anziani, famiglie, tifosi che sono tornati dopo tanto tempo. Tutto magicamente spontaneo per inseguire un sogno e dare un contributo. La coreografia ben riuscita di inizio gara, le bandiere, le sciarpe rossonere, i fumogeni. Tutti hanno risposto all’appello incitando incessantemente l’Uesse fino al triplice fischio finale. Folta anche la rappresentanza riminese salita lungo la via Emilia fin su a Fiorenzuola con uno spiegamento di forze dell’ordine in assetto anti-sommossa non indifferente. Anche i romagnoli forse non si aspettavano "un clima" così a Fiorenzuola. Abbiamo la fortuna di avere in paese uno stadio che è uno stadio vero, attrezzato per accogliere e ospitare partite di grande richiamo. Con il grande parcheggio diviso a zone, gli stewards in pettorina fluorescente agli ingressi, la riapertura del settore ospiti sembra di fare le prove per la serie C. Tanti gli addetti ai lavori e i dirigenti sportivi intravisti nella bella tribuna “Eugenio Villa”: Scorsetti e Armenia per esempio, gli ex Rossoneri Bobo Maccoppi, Andrea Ciceri, Ermanno Fumagalli e tanti altri. Squadre a centro campo con lo stadio trasformato prima in un purgatorio poi in un inferno di tifo e colori dei fumogeni accesi dai giovani fiorenzuolani assiepati in gradinata. L’inizio viene posticipato di alcuni minuti perché la visibilità è pari a zero. Sventolano le bandiere, battimani e cori da entrambi le fazioni del tifo.
PIU' RIMINI NEL PRIMO TEMPO - La partita può entrare nel vivo. E subito impazza il duello Nava-Geibre sulla corsia di destra. Una mezza girata del nostro bomber Bosio è intercettata a stento dal portiere Scotti. Poi è Alessandro Vagge a immolarsi in almeno due interventi decisivi dei sui che mantengono congelato il risultato in parità. Partita molto tattica. Forse più Rimini che Fiorenzuola nel primo tempo. Prima dell’intervallo un’altra grana: Marco Nava chiede il cambio lasciando la fascia destra all’orgoglio fiorenzuolano Paolo Contini che ha ancora addosso i postumi influenzali. La pioggerella fitta fitta che ad inizio gara ha dirottato una fetta di pubblico dalla gradinata alla tribuna coperta non da tregua.
Dionisi prova ad effettuare qualche mossa mettendo nel motore l’ultimo arrivato: Matteo Perrotti (classe 1999) al posto di Bart Lo Bello. Ed è proprio l’esterno mancino nei minuti iniziali a finalizzare una bellissima azione corale dei Rossoneri nata dai piedi di Bosio spedendo la palla a fil di palo che sembrava gol con Scotti battuto. Se la palla fosse entrata nel sacco sarebbe venuto giù lo stadio. Altri cambi: dentro l’altro neo-acquisto Rossonero il centrocampista Lorenzo Cesari al posto di Bramante e in avanti passaggio di testimone fra Bosio e Emanuele Marra. Nel Rimini dentro Pasquini e l’estroso macedone Cicarevic. Il Fiorenzuola fa il gioco per una buona mezz’ora con il Rimini che ha calato vistosamente i ritmi. Tiracci da parte dei romagnoli, gesti di stanchezza, è forse tattica?
FINALE AMARE - Quando l’avversario domato sembrava quasi a benzina esaurita, quando l’assalto biancorosso alla testa della classifica sembrava oramai respinto con la gara incanalata sul risultato di un giusto zero a zero la disattenzione che ci costa veramente caro. E’ Alex Ambrosini, attaccante di esperienza e di peso entrato da poco in campo dopo due mesi di stop ad appoggiare di testa in rete un pallone facile facile mandando in delirio tutto il popolo riminese presente al Comunale. Ambrosini quando scende al Comunale ci fa sempre gol. C’è in pratica solo il tempo di portate la palla a centrocampo e dargli un calcio. Fiorenzuola sconfitto, ma a testa alta con il numeroso pubblico Rossonero ad applaudire i ragazzi sotto la gradinata. Bandiere al cielo che sventolano lo stesso, in una domenica amara per il risultato ma allo stesso tempo ricca di emozioni, con il pubblico rossonero che ha saputo tenere testa a una città di oltre centomila abitanti e campionati di serie B alle spalle.

il pubblico di fede rossonera presente sugli spalti del Comunale (foto Liberta.it)
il super duello di polmoni : Geibre-Nava  (foto Liberta.it)
il giovane Bart Lo Bello non si risparmia a centrocampo  (foto Liberta.it)
il settore ospiti con gli ultras del Rimini
FIORENZUOLA-RIMINI 0-1
FIORENZUOLA (4-3-3) Vagge; Nava (dal 41' p.t. Contini), Bruzzone, Benedetti, Guglieri; Bouhali, Collodel, Lo Bello (dal 1' s.t. Perrotti); Bramante (dal 13' s.t. Cesari), Bosio (dal 20' s.t. Marra), Bigotto. (D’Apolito, Cestaro, Varoli, Cremonesi, Andreoli). All. Dionisi
RIMINI (3-4-1-2) Scotti; Mazzavillani, Brighi, Petti; Viti, Valeriani (dal 39' s.t. Simoncelli), Montanari, Guiebre; Arlotti (dal 21’s.t. Pasquini); Buonaventura (dal 45' s.t. Ambrosini),Traini (dal 15' s.t. Cicarevic) . (Romani, Variola, Cola, Dormi, Di Stefano). All. Righetti
ARBITRO Perenzoni di Rovereto (Ricciardi-Vitale)
MARCATORE Ambrosini al 48' s.t.
Note: giornata molto umida, terreno allentato, spettatori 2000 circa (con rappresentanza ospite). 
Ammoniti: Traini (R), Bruzzone (F), Mazzavillani (R), Viti (R), Brighi (R), Geibre (R). Angoli 5-5. Recupero 2’ e 4’.

Matteo Bruzzone in azione  (foto Liberta.it)


Matteo Perrotti "si beve" il suo diretto marcatore  (foto Liberta.it)
Un uscita alta di Alessandro Vagge  (foto Liberta.it)

Davide Bosio controlla un pallone non facile  (foto Liberta.it)
Ettore Guglieri tornato sulla corsia di sinistra  (foto Liberta.it)

Emanuele Marra in azione  (foto Liberta.it)
Simone Bramante e Riccardo Collodel  (foto Liberta.it)

il saluto di mister Alessio Dionisi a fine gara  (foto Liberta.it)


la festa riminese a fine gara 

l'intervista al match-winner Alex Ambrosini sotto il settore del Fiorenzuola a fine gara.
L'attaccante marchigiano ha elogiato tifo e cornice di pubblico della partita.

la prima pagina di oggi di LIBERTA' è per l'US FIORENZUOLA

1 commento:

  1. Ma gli ultras Fiorenzuola con il suo capoultras Non tornano allo stadio? Qualcuno risponda

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