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martedì 16 ottobre 2018

Arrivano i baracconi ma noi si va in Romagna. Buon San Fiorenzo a tutti i tifosi Rossoneri

SIMONE SAPORETTI attaccante romagolo in forza al Fiorenzuola (foto DALPAPA liberta.it)
Ma si forse è meglio così: non aver offeso la prestigiosa porta difesa dal Narduzzo. Vincere contro la Reggiana al Comunale davanti al nostro pubblico? Robe da passare una intera settimana insonni noi che dobbiamo subito rimetterci a lavorare sodo per prepararci bene per la lunga e insidiosa trasferta di Classe, nel ravennate.
RITORNO AL PASSATO - Domenica sera, non ce l'ho fatta e bazzicando sul canale di TeleTricolore mi sono rivisto tutta la partita per intero. Una partita senza gol. Le inquadrature un po' sfocate dalla tribuna, sullo sfondo il settore ospiti gremito, il Fiore di Lucio Brando in casacca bianca che mette alle corde la Regia con il commentatore della gara a elogiare i nostri ragazzi. Mi sono venuti i brividi lungo la schiena. Sembrava di essere tornati indietro negli anni d'oro. Quando abitavo vicino a piazzale Darwin e al lunedì sera trasmettevano la replica della partita del Fiore del campionato di serie C1 su Telelibertà e non ci si stancava mai di rivederle. Appuntamento fisso.
Poi ripensando a domenica, non ho menzionato una delle tante cose belle di un magico pomeriggio fiorenzuolano di calcio vero. Durante il saluto-congedo della squadra a fine gara sotto il settore, capitan Ettore Guglieri a un certo punto è tornato indietro sulla pista, si è avvicinato alla recinzione per cercare di abbracciare uno spettatore speciale: Dennis Piva. Ecco, li ho capito tante cose. Piva me lo aveva detto nell'intervallo: "non sai cosa provo ad essere qui oggi". Ho capito: quanto è bello e ti può dare il calcio e quanto è unico e fantastico avere avuto ed avere ancora oggi dei leader veri in squadra, capaci di trascinare il gruppo, di prendere più responsabilità del dovuto. Leader non si diventa, si nasce.
CHE PERSONALITA' - Domenica abbiamo visto proprio un grande Fiore. Con Alvitrez tornato padrone indiscusso della mediana. Partitona anche per Varoli e Bruzzone che hanno fatto un ottimo lavoro in fase di marcatura e di impostazione. Benissimo anche Corbari, Colantonio e il giovanissimo Paolo Matera (definito il falso nueve del Fiorenzuola dal telecronista della tv reggiana). I tre hanno sofferto quei dieci minuti di show del loro rastafariano: Osuji. Per il resto hanno domato, macinato e reso solido un Fiorenzuola davvero bello. Bene Mora che è del 2000 e si sta comportando bene con la maglia da terzino numero 2. Anche i due del reparto avanzato seppur a secco di gol hanno fatto un grandissimo lavoro di corsa e sacrificio. Esattamente un anno fa annientavamo nel gioco il forte Lentigione in un sabato pomeriggio d'autunno al Comunale. Tantissimi sprechi sotto porta che se non c'era Mazzotti a materializzare in gol una punizione a giro da urlo la gara non si sarebbe schiodata dallo zero a zero. Il gol che non arriva non deve preoccupare. Poi come avevamo detto: Guglieri il capitano. Irraggiungibile per tutti tanto che più volte gli avversari si mettono a gridano "al lupo, al lupo!" inveendo verso di lui perché non è possibile una cosa del genere. E' certamente dopato. Libertazzi fra i pali ha dimostrato di saper tenere la concentrazione e i nervi saldi fino all'ultimo. Cosa che è andata a migliorare il gap rossonero che già era messo molto bene negli ultimi anni con il predecessore Vagge. Poi i ragazzi che sono entrati nel finale di gara non hanno fatto calare il ritmo e l'aggressività sui granata. La panchina (da Brando, al Dotto, passando per il Tm Luca Baldrighi): voto 9 per aver convissuto in isolamento un intera giornata assieme al nemico nella domenica più "calda" dell'anno. Questa Reggiana forse non sarà una corazzata ma ha nomi e organizzazione e assomiglia molto al Ravenna di Antonioli partita piano e poi vincente nel finale di campionato 2015-16. Giocare nell'ambiente di domenica non era facile. Abbiamo visto tutti una gran prova di personalità e di carattere da parte del Fiorenzuola.
INSIDIA ROMAGNA - Ora si va in Romagna, a Classe per affrontare una neopromossa che farà di tutto per tornare al successo. Gli uomini allenati da Evangelisti hanno tre punti frutto di una vittoria (ottenuta in casa con il Fanfulla) e quattro sconfitte. Sono sei le reti segnate e undici quelle subite. Il miglior realizzatore è il centrocampista classe 1995 Dario De Rose da quattro anni nei ranghi del Classe. Tredici gol lo scorso anno in Eccellenza. I colori sociali sono il bianco e il rosso. E la maglia a strisce orizzontali ricorda molto quella della scorbutica e battagliera Colligiana. La guida tecnica ha già visto un cambiamento con l'arrivo di Stefano Orecchia tecnico di provata esperienza al posto del dimissionario Evangelisti. Il Classe sta affrontando per la prima volta nella sua storia la serie D. Persi gli spareggi play-off il club bianco-rosso è stato ripescato in estate sognando i derby con Forlì e Cesena. Il paese non fa comune e possiede circa duemila abitanti, gli spettatori di Fiorenzuola-Reggiana.
Abbiamo speso tante energie fisiche e mentali nel match contro l'Audace Reggio, speriamo che Lucio Brando e il suo vice Andrea Contini riescano a rinvigorire le forze del gruppo. Per Simone Saporetti sarà un ritorno nelle sue zone. L'attaccante Rossonero è di Lugo di Romagna e in estate aveva iniziato la preparazione proprio nel USD Classe 1974.
Lasciamoci alle spalle le pacche e i complimenti ricevuti con la Reggiana. Concentriamoci sul prossimo impegno.Se pensiamo a domenica, guardando la classifica commettiamo l'errore più grosso che possiamo fare… 
BUON SAN FIORENZO A TUTTI !

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