Pagine

lunedì 8 ottobre 2018

FIORENZUOLA-REGGIANA: tornano i fasti di un tempo al Comunale

immagini che caricano a mille, VI VOGLIAMO COSI' RAGAZZI!
SFIDA DI CARTELLO - Dall’ospitare l’Arcetana o la Meletolese all’incontrare la Reggiana al Comunale ce ne passa. Una delle date marcate con più emozione sul lunario con le donne nude appeso nelle pareti delle nostre case è finalmente arrivata. Lo stadio Comunale è capiente, e ha tanta voglia di rivivere i fasti di una serie C che non sembra ancora alla nostra portata, ma siamo lì a dare battaglia nella colonna di sinistra della classifica, a cercare di dare fastidio e mettere in mostra i nostri giovani. C’è tanta voglia contro Reggio Emilia di grande calcio. Emozioni e ricordi rivissuti nel big-match dello scorso gennaio contro il Rimini. Fiorenzuola è piccola a confronto di queste città, ma nel calcio è stata grande e da un paio d’anni è tornata a farsi valere grazie a nuovi dirigenti e all’impegno della società. Negli ultimi anni le sfide di prestigio arrivano grazie ai fallimenti di società prestigiose, è un peccato e ci dispiace. Ma mettetevi nei nostri panni, sono occasioni uniche perchè la voglia di grande calcio dalle nostre parti non si è mai assopita. 
NON E’ LA PRIMA VOLTA - Fiorenzuola-Reggiana non è una prima assoluta. Ha dei precedenti da libro cuore per noi, menzionati addirittura nella storia del paese. Campionato di serie C 1930-31 (Prima Divisione girone B) allo stadio Aldo Milano (denominazione originaria dello stadio Comunale) perdiamo di misura. L’anno dopo un Fiorenzuola cinico e battagliero la porta a casa prima dell’ultimo precedente di campionato che risale all’annata 1932-33 in pratica prima della sparizione del calcio da Fiorenzuola per un lungo periodo. Quella domenica i compaesani fiorenzuolani si congedano stoppando a sorpresa per due reti a due i granata nella prima uscita di campionato. Ci ritroviamo faccia a faccia in gara ufficiale nella afosa estate del 2001 nel girone preliminare a 5 della Coppa Italia di serie C assieme a Spezia, Carrarese e Brescello in pratica i territori della fantomatica nuova regione Lunezia mai proclamata. Finisce in batosta. Ne prendiamo quattro. Segna il gol della bandiera uno dei tanti giovani di quel Fiorenzuola “linea verde” allenato da Fabio Querin: il terzino sinistro lucano Rocco Sabato. Nel frammezzo un amichevole estiva giocata dal Fiorenzuola di Alberto Cavasin (stagione 1997-98 serie C1) impattata 3 a 3 con le reti di Mazzoleni, Ferraresso su rigore e del difensore Vecchio. 
tutti uniti, oltre ogni ostacolo
QUEL POMERIGGIO DI AUTUNNO - Ricordo che era un pomeriggio grigio forse di autunno. Eravamo vestiti di bianco con il torpore sul volto di Pierluigi Busatta seduto in panchina. Gli avversari invece indossavano il classico completo con la scritta Arquati davanti. C’era penna bianca Ravanelli in campo, non c’era ancora quel nasone di Silenzi ma c’erano: De Falco, Sgarbossa, Dario Morello, Scienza diventato poi maestro di mister Brando al Feralpi Salò. In panchina sedeva Pippo Marchioro con la sua solita pacatezza. Non sono sicuro che seduto in tribuna ci fosse il presidente di allora Fiaccadori. Ricordo però che rimasero colpiti da Crippa che quasi ci fecero un pensierino alcuni dissero. Finì due a zero per loro. A dicembre di quell’anno poi ospitammo il Genoa di Osvaldo Bagnoli, degli stranieri ammirati sul teleschermo durante i mondiali di Italia 90’: Skuravy, Aguilera e Branco. Questo è il mio Fiorenzuola-Reggiana ben diverso da quello che sarà domenica, con in palio i tre punti. 
FORZA E BLASONE - 3065 Audace Card staccate, un solo obiettivo lasciare questo purgatorio chiamato serie D per tornare almeno in serie C già dal prossimo campionato. Dal lottare per la serie B a finire cancellati dal panorama calcistico nazionale deve essere stato uno shock non da poco. Dopo il fallimento è stata una corsa contro il tempo per allestire una squadra da grido per risalire subito. Si è fatto un grande sforzo per trattenere un gruppo di calciatori e avere la base. Il mercato ha poi rinvigorito l’organico in ogni reparto. Domenica vedremo maglie dai numeri personalizzati addosso ai nostri avversari. Confermato fra i pali Narduzzo, un lusso per la categoria. La coppia di difensore centrali è composta da Cicagna e dal capitano Rozzio al rientro dopo la squalifica rimediata a Russi contro la neo-promossa Classe. A centrocampo spicca la presenza di Staiti che a Chiavari chiamavano la iena; la maglia numero 23. In attacco potrebbe esserci Boldrini assieme al rossonero mancato Broso. L’attaccante quando era al Chieri stato consigliato da Dibattista come rinforzo nel dicembre del 2016. Sempre Dibattista conosce bene l’ultimo arrivato in casa Reggiana: è il centravanti Zamparo ex Borgosesia. Uno che conosce bene come colpire la palla da indirizzare verso la porta di Davide Libertazzi. La partenza in campionato è stata rallenty per il gruppo allenato da Mauro Antonioli. Ora sembra averla imbroccata. Dopo la sconfitta di Crema, il pareggio casalingo con il modesto San Marino, è arrivata la vittoria di Classe a rigenerare l’ambiente. Domenica scorsa all’esordio al “città del Tricolore” davanti a oltre 4mila spettatori i granata hanno rifilato cinque reti alla Cazzamalli band, vittoria roboante che ha sconvolto un po' tutti. I gol: Spanò (doppietta), Zamparo (doppietta) e Staiti. La Reggiana è una squadra che ha una media realizzativa di due gol a partita. Dovremo stare molto attenti. 
UNA VOLTA NELLA VITA… - Cosa ci ha lasciato in dote la trasferta di Lodi di sabato sera? L’odore della vernice rossa e nera dello striscione per Lucio Brando. Il cambio di passo ad inizio ripresa della squadra.
I nervi saldi di tutti i ragazzi bravi a non cadere in eccessi di nervosismo nei momenti di massima aggressività degli avversari. Queste cose ci sono piaciute molto al pari della sgroppata di Matteo Bruzzone che partito dalla difesa si è fatto tutto il campo per cercare di portare avanti la squadra. O al cuore immenso di Capitan Guglieri. Bene anche l’unione del gruppo nonostante la serata avversa e le numerose defezioni per infortunio. Tutti hanno stretto i denti e hanno cercato la via del gol del pareggio fino alla fine. Complimenti a Paolo Matera per l’esordio in serie D da titolare. Indem per Francesco Saia, il giovane attaccante dell’anno 2000 di Bedonia ha fatto il suo primo ingresso in campo in prima squadra nel finale di gara. Domenica contro la Reggiana sarà un banco di prova davvero impegnativo. Dovremo fare i conti con le qualità tecniche di una squadra costruita per vincere, davanti a tanta gente. Si spera in una sfida ad armi pari, con una direzione di gara che non si faccia condizionare dal nome dei nostri avversari. Non hanno bisogno di aiuti o favore. Il calcio è sport. Siamo come il San Marino la squadra più giovane del girone. In tanti domenica giocheranno la partita che tutti sognano di giocare almeno una volta nella vita..
FINO ALLA FINE ..IL FIORENZUOLA! 




Nessun commento:

Posta un commento