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domenica 11 novembre 2018

Modena-FIORENZUOLA 1-4 Francesco Bigotto, Emanuele Anastasia (2), Emanuele Marra

La corsa sotto il settore ospiti, il FIORENZUOLA ha sbancato il Braglia (FOTO CAVALLI)
EMANUELE ANASTASIA
SOTTO PALAZZO DELINDATI - Dopo l’incredibile sconfitta casalinga con il Pavia pensavamo tutti di avere pochissime speranze di farla franca sul terreno di gioco della capolista Modena. C’è chi temeva fortemente di incappare in una goleada ricordando il passo e i numeri della squadra allenata da Apolloni. Alla vigilia poi l’ultima brutta notizia commentata sotto i portici, in fondo al coso davanti al condominio Delindati. Un'ulteriore mazzata ad alimentare ancora di più lo scetticismo generale con il forfait di capitan Ettore Guglieri, uno dei nostri più in forma in questa prima parte di campionato. Mister Lucio Brando senza remore, come un predicatore nel deserto, aveva annunciato ai microfoni che potevamo fare bene al Braglia.
TANTE NOVITA’, SI PASSA AL 4-3-3 - Il tecnico di Biella mette sul braccio di un ragazzo d’oro la fascia di capitano: Francesco Bigotto, e infila nell’undici titolare Paolo Contini a fare il terzino sinistro. Almeno un fiorenzuolano c'è dentro al campo a dare battaglia nella cornice dello stadio Braglia, dove qui circa un decennio fa giocavano la serie A con l’ex Rossonero Omar Milanetto in regia a dettare i tempi. L’ultimo calciatore fiorenzuolano a calcare uno stadio da ventimila posti forse è stato Daniele Pizzelli, anzi no è stato Pietro Pighi al Manuzzi di Cesena nel gennaio del 2015 in occasione di Romagna Centro-Fiorenzuola. Sempre in difesa purtroppo manca ancora Bruzzone e Brando si inventa Andrea Corbari, lo scorso anno in Eccellenza nelle fine del Pallavicino, nelle vesti inedite di stopper centrale al fianco di Fabio Varoli. Sulla corsia bassa di destra, manca l’infortunato Mora (2000) e per Bedino (1999) suona l’ora del debutto da titolare in serie D. Centrocampo a tre con Matera (2000), il peruviano Alvitrez e Bouhali. Tridente d’attacco composto da Bigotto, Saporetti e Anastasia. E’ la prima da titolare con la maglia del Fiorenzuola dell’attaccante di Portocurone con trascorsi nel Pavia, nel Chieri, nel Cuneo e nel Casale.
PUBBLICO DELLE GRANDI OCCASIONI - Un pubblico così numeroso nel capoluogo emiliano non lo avevamo mai visto. Per assurdo nei quattro precedenti di campionato degli anni 90’ in serie C1 ci fu un affluenza nettamente inferiore rispetto alla sfida di quest’anno in serie D. A bordo campo è presente Evelina Christillin membro Uefa nel consiglio Fifa e anche il frignanese Luca Toni, l’illustre doppio ex aveva promesso di non mancare all’appuntamento, ma c'è Omar Milanetto e scusatemi se è poco. La formazione avversaria disegnata dall’ex Parma Luigi Apolloni come annunciato mette i brividi a nomi. Ma questo e i circa 7mila spettatori non incutono timore ai nostri ragazzi. Dopo le prime battute di marca canarina, al primo affondo il Fiore colpisce.
BIGOTTO-GOL – Discesa imperiosa dalla sinistra di Paolo Contini che si beve due avversari entra in area e il terzo lo atterra. Non siamo più abbituati a questi stadi. Tutto para ovattato. Dal settore opposto manco lo abbiamo udito il fischio dell’arbitro causa il rumore assordante del tifo di casa. Penalty decretata sotto una curva Montagnani letteralmente gremita. Se ne incarica Francesco Bigotto, che non è uno specialista. Un rigore sbagliato in Coppa Italia a Budrio già messo alle spalle. I fischi della curva sono assordati. Parte Bigotto, palla da una parte e portiere dall’altra. Fiorenzuola in vantaggio a sorpresa al Braglia di Modena. L’attaccante meneghino non segnava da parecchie domeniche. Il gol realizzato con la fascia di capitano al braccio nella cornice dello stadio di Modena è il giusto premio per questo ragazzo d’oro. Il Modena incassato il gol forse pecca di presunzione nel credere di giungere presto al pareggio e al gol del sorpasso e il Fiore ne approfitta.
LUCIO BRANDO in sala stampa

DA OGGETTO MISTERIOSO A MATCH-WINNER - In una ripartenza nata dai piedi di Aimen Bouhali a centrocampo, con tre tocchi va in porta. Saporetti è l’uomo dell’ultimo passaggio per Emanuele Anastasia che palla sul sinistro e testa alta fa secco Dieye con un diagonale millimetrico che termina nell’angolino basso. Esultanza da pelle d'oca in campo e nella parte opposta dello stadio, nel settore "P" occupato dai tifosi Rossoneri increduli e in festa. Le due sberle incassate svegliano il Modena. Apolloni decide di rischiare il re dei bomber Carlo Emanuele Ferrario richiamando in panchina Lauria (non Federico, non l’ex Fiorenzuola). Un intervento prodigioso di Libertazzi e la traversa colpita dal missile di Boscolo Papo ci salvano, e nel finale di primo tempo in una ripartenza l’arbitro ci nega un secondo calcio di rigore sacrosanto per atterramento netto di Saporetti nel vertice dell’area di rigore. Episodio insabbiato, tolto dagli highlights della tv modenese non si sa bene il perchè. Si va negli spogliatoi con il Fiorenzuola clamorosamente avanti per due reti a zero e i cellulari dei fiorenzuolani presenti che sembrano esplodere per il numero di chiamate e messaggi in arrivo. Mi si avvicina un anziano del posto, sciarpa giallo-blu al collo e mi sussurra: "siete fortunati oggi è?" Mah va là va imbambulì. Il Modena arriva a questa sfida dopo sette vittorie e un pareggio in otto gare, l’ambiente non sembra affatto scosso. Sembra avere la convinzione che presto il risultato verrà ribaltato. Ma non è così.
ANASTASIA-SHOW - Al primo minuto della ripresa capita una cosa che non accadeva da tempo. Il giovane Paolo Matera, che prestazione quella del ragazzo ex Toro, sradica un pallone dai piedi di uno dei tanti over trenta ex pro del Modena e innesca lo scatenato Anastasia. L’attaccante di Pontecurone oggetto misterioso fino a ieri, fortemente voluto dal Diesse Simone Di Battista si invola verso la porta avversaria, si beve tre canarini nerboruti e calcia debolmente ma angolato quanto basta per superare per la seconda volta Dieye e mettere definitivamente il Modena sulla giostra. Il pubblico di casa inizia a spazientirsi ma è ammirevole perchè nonostante il passivo nel continuare a sostenere a gran voce la squadra del presidente Salerno. Il socio Romano Amadei ci conosce bene, ha sempre masticato amaro con noi negli ultimi anni. Perché non ha messo in guardia staff e calciatori? Dopo il gol di Anastasia, il Modena in campo precipita e il Fiore tenta di affondarlo definitivamente. Alvitrez non so quanti palloni ha rubato e quanti scatti ha fatto. Da un corner calciato dal folletto peruviano, il compagno Corbari va a cercarsi la gloria personale ma la traversa gli dice di no. Conto dei legni pareggiato. Così nessuno potrà dire che abbiamo rubacchiato. Poi è la volta di Simone Saporetti che fa tutto ottimamente come Anastasia ma a tu per tu con Dieye in uscita calcia troppo preciso e angolato e la palla sfiora il palo ed esce. A questo punto caro Simone perché non pensare a un nuovo tatuaggio? Un ferro di cavallo o un cornetto napoletano sul piede destro? Il tutto è accaduto davanti agli occhi dei supporters Rossoneri. Mancano ancora più di venti minuti alla fine. Corbari che ha dato tutto, a momenti perde l’occhio sinistro per il Fiorenzuola. Il ragazzo di Cremona deve chiedere il cambio, sostituito da Federico Davighi.
LA REINCARNAZIONE DI MATTICARI - I gialli del tecnico di Frascati provano a tentarle tutte e qui inizia lo show di Davide Libertazzi fra i pali. Con le spalle rivolte alla bolgia della curva gialloblu il portiere di Torino sembra esaltarsi ancora di più. Fischi, cori, insulti, Libertazzi risponde andando a prendere ogni pallone, stregando la porta. Per coraggio, forza e sicurezza sembrava di avere in campo Gianni Matticari con guanti e maglia numero uno. Libertazzi messo alle strette si fa male ma non vuole lasciare da vivo il campo. Bruno Sartori, il dottore, è quasi epico del prendersi tutti i fischi del settore del tifo gialloblu per andare ad prestare lu cure necessarie al n.1 Rossonero. Al minuto trentaquattro della ripresa, sotto assedio, Libertazzi richiamato dalla panchina deve lasciare il campo per stiramento quasi in lacrime. 
CIVETTA CI VEDE LUNGO? LUPESCU TRA I PALI - Entra il classe 1999 Dragos Lupescu scoperto e consigliato al Fiorenzuola sembra da Civetta da Villanova sull’Arda. Quello che portò direttamente dalla Transilvania a Fiorenzuola anni fa l’esterno offensivo Radu Somodi. Agli allenamenti e al Comunale sempre in giacca e cravatta e spilla sul petto con un logo indecifrabile con i colori della Romania. Qualcuno nel viaggio di ritorno sul pullman ha detto che anche Andrei Radu e Puscas attaccante del Palermo sono sue scoperte. Sarà vero? Con questo ragazzo alle prime armi fra i pali la paura sale. Su una discesa dalla sinistra uno dei nostri atterra forse un mestierante come bomber Ferrario. Sul dischetto va proprio l’attaccante lombardo che spiazza Lupescu. Dalla tribuna lo speaker annuncia a gran voce “l’inizio della rimonta del Modena”. E' il minuto numero 92, questi sono pazzi. Dopo il gol incassato il Modena riuscirà a fare breccia in sole due occasioni e il numero 12 Lupescu dimostra di essere degno sostituto di Libertazzi salvando la porta Rossonera. Nei sei minuti di recupero succede un’altra cosa che non accadeva da tempo. In settimana Emanuele Marra era seduto in poltrona in negozio da Adelmo per una sistemata ai capelli in vista dell'impegno di prestigio di sabato. L’attaccante novarese punzecchiato e incalzato dal fiorenzuolani aveva dichiarato che sarebbe andato in gol proprio contro i giallo-blu. E’ il minuto numero 94’ e alla bandierina dell’angolo è pronto a calciare Edoardo Ceria. Il traversone è di quelli che non si possono sprecare e Emanuele Marra a freddo mette dentro il pallone del definitivo 4 a 1 mandando agli annali un pomeriggio storico passato sotto la Ghirlandina.
COME A TRIESTE NEL 1993 - Qualcuno l’ha paragonata alla vittoria di Trieste del Fiorenzuola di Veneri capace di dominare gli alabardati allo stadio Nereo Rocco nell’autunno del 1993. Nel vedere la nostra squadra uscire fra gli applausi di tutto il Braglia a fine gare alcuni hanno rivissuto le scene di quella magica volta a Trieste.  Vincere a Modena contro la capolista nella gara perfetta può essere una svolta nel campionato del Fiorenzuola. Tutto l’attacco che di botto ritrova il feeling con il gol. Il gioco, il carattere, il cuore, il cinismo, la personalità. Non si era ancora visto tutto questo in una volta sola nel Fiorenzuola di Brando. Vincere e compiere l’impresa allo stadio Braglia di Modena è stato veramente sbalorditivo. Di questo pomeriggio non rimarranno solo i titoli e gli stralci di cronaca sportiva. Rimarrà quel sorpasso di quella macchina al pullman dei tifosi fiorenzuolani nel tragitto di rientro da Modena con quel saluto orgoglioso e felice di clacson e sciarpa rossonera sventolata fuori dal finestrino. La festa collettiva a fine gara sotto i riflettori dello stadio, nei pressi del vetro dello spicchio del settore ospiti occupato dai tifosi rossoneri che non hanno mai smesso di incitare i ragazzi in campo. La festa con fumogeni e cori in viale Cappuccini all'arrivo del pullman dei tifosi. La foto ricordo del tabellone luminoso dello Braglia con l'incredibile risultato finale della gara a nostro favore. Le lacrime di gioia in campo di tanti dei nostri ragazzi per una impresa davvero indimenticabile. 
Partiti con poche speranze e tornati vincitori. Chissà fra vent’anni quanti di noi che erano a Modena, con qualche capello in bianco in più seduti al tavolo di un bar si ricorderanno con emozione di questo magico pomeriggio di Novembre. Secondo noi tutti quanti.
a Modena io c’ero! Grazie Magico Fiore !
 
prima pagina di oggi del quotidino LIBERTA'
L'esultanza in campo dopo il raddoppio di Anastasia (FOTO CAVALLI Liberta.it)
F.C. Modena-U.S. Fiorenzuola 1922 1-4
F.C. Modena 2018: Dieye; Pettarin (55’ Loviso); Dierna; Rabiu; Boscolo (50’ Sansovini); Lauria (26’ Ferrario); Zanoni (61’ Cortinovis); Baldazzi; Ndoj; Montella; Perna. All. Apolloni
U.S. Fiorenzuola 1922: Libertazzi (78’ Lupescu); Bedino; Contini (85’ Ceria); Alvitrez; Corbari (69’ Davighi); Varoli; Matera, Bouhali; Bigotto; Saporetti (67’ Colantonio); Anastasia (59’ Marra). All. Brando


Reti: 8’ Bigotto (rig.); 12’ Anastasia; 46’ Anastasia; 84’ rig. Ferrario (M); 92’ Marra

Arbitro: Filippo Giaccaglia di Jesi (AN) con assitenti il Sig. Nicola
Penasso di Albenga (SV) e il Sig. Ciro di Maio di Molfetta (BA).
Note: giornata nuvolosa con cielo coperta ma non fredda. Terreno in buone condizioni. Spettatori paganti 1412, abbonati 5779. Ammoniti: Perna (M), Matera (F), Varoli (F), Alvitrez (F), Contini (F).



Sinonimi e contrari Rossoneri 

LIBERTAZZI  impavido e immenso. Come Matticari ad Alessandria.
BEDINO prezioso e preciso.
CONTINI un rigore d'oro procurato. Personalità e eleganza.
ALVITREZ in campo come lo abbiamo sempre sognato. Al top.
CORBARI  la sorpresa più bella di questo inizio di campionato
VAROLI con lui Ferrario non passa. Ho già detto tutto.
MATERA con lui il Fiorenzuola sembra non schierare il 2000 in campo.
BOUHALI senatore e cervello della squadra.
BIGOTTO capitano per una volta, freddo e generoso.
SAPORETTI deve sempre fare a cazzotti con la sfortuna.
ANASTASIA una doppietta che entrerà nella storia.

sono entrati:
LUPESCU nervi saldi e riflessi pronti. Bravo Dragos!
DAVIGHI diligente e attento
COLANTONIO da il suo apporto in mezzo al campo
MARRA finalmente è tornato al gol Marra-dona


l'abbraccio a fine gara fra mister LUCIO BRANDO e DRAGOS LUPESCU (FOTO CAVALLI)
EMANUELE ANASTASIA in azione (FOTO CAVALLI)
il Team Manager ha sempre creduto in lui. MARRA e BALDRIGHI LUCA festeggiano assieme nel finale (FOTO CAVALLI)

EMILIO TONOLI e DAVIDE LIBERTAZZI i due maestri, abbracciano a fine gara LUPESCU (FOTO CAVALLI)
LUIGI APOLLONI al termine della gara non trova giustificazioni (foto Modenasportiva.it)

Torce, cori e fumogeni. La festa improvvisata in tarda serata in viale Cappuccini


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