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lunedì 4 marzo 2019

FIORENZUOLA-Modena 0-3

TANTO RAMMARICO - Stavolta la Zobia non è stata fedele alleata, ma contro questo Modena anche il più articolato dei sortilegi da offrire e somministrare agli ospiti avrebbe avuto ben poco effetto. Resta il rammarico per aver regalato troppi vantaggi agli avversari, fin da subito. Senza l’espulsione di Corbari e con Saporetti al suo posto, siamo convinti che gli oltre 1800 paganti accorsi allo stadio Comunale avrebbero assistito a tutt’altro spettacolo. Ma va bene, ci sta. E il tempo non manca per rialzarci e tentare di inserire il nostro stemma fra le prime squadre, le grandi del girone, disputando per il secondo anno di fila i play-off.
ARIA DI FESTA - Strade sporche a Fiorenzuola, di coriandoli e resti della baldoria del veglione di carnevale. Il My Way e lo Scacco Matto hanno chiuso i battenti da anni, ma ci si inventa diversivi per prolungare la festa fino all’alba. Si è svegliata assonata Fiorenzuola, in ritardo rispetto al solito causa i postumi della notte di Carnevale. Fa un caldo fuori stagione da manica corta che non ti sembra di essere in Valdarda, ma a Rio (mancano le brasiliane però). Di buon ora in paese, stavolta non c’è Apolloni a passeggio nei pressi della Locanda di San Fiorenzo di Cesena (vincitore del palio della Zobia 2019). C’è un tizio in tuta che si confonde meglio fra la gente del posto del jogging domenicale. Diciamola tutta, a noi Alberto Bollini piace di più anche perché lui adesso lo nega ma era promesso sposo al Fiorenzuola incompiuto del diesse Londrosi; e siamo convinti che i gialli abbiano fatto la scelta giusta per mettere ordine e tentare il sorpasso alla Pergolettese, riconquistando l’agognata serie C. 
MORALE ALTO - In casa Us Fiorenzuola il morale è alto. Si arriva alla sfida d’alta quota dopo cinque risultati utili consecutivi, filotto record per quest’anno. E dopo aver di recente domato la Reggiana al Mapei Stadium si cerca un’altra impresa, con i ricordi che corrono alle quattro storiche pere rifilate al Modena sul suo terreno di gioco, sotto gli applausi scroscianti di tutto il pubblico. Il Modana stavolta arriva al Velodromo Pavesi di gran carriera forte della fresca  quaterna rifilata al Fanfulla. Coach Bollini non ha problemi di formazione, e anche se li avesse la panchina è talmente lunga che non basterebbe Geppetto per adattarla a far accomodare tutti quanti specialmente nelle gare in trasferta. Il 4-3-3 del tecnico di Poggio Rusco si specchia in quello di mister Lucio Brando. Il tecnico di Biella rispetto alle ultime felici uscite decide di scompattare la collaudata coppia centrale difensiva Bruzzone-Varoli, orgoglio e vanto del momento, inserendo Andrea Corbari a fare il Rocco Crippa della situazione. Nicolò Bedino confermato per la maglia numero due. A centrocampo torna in cabina di regia Antonio Zaccariello e si rivede il talentuoso Mattia Tunesi. Tridente offensivo a secco da alcune domeniche composto dagli esterni Saporetti e Anastasia con Kacorri in mezzo. Si sente la mancanza di Francesco Bigotto dietro le punte. 
CHE BELLO RIVEDERE IL COMUNALE PIENO - Lungo la via Emilia è come essere a casa. Spinti dai circa 800 tifosi al seguito assiepati in gradinata, i ragazzi di Bollini si sentono in dovere di tentare di fare la gara. La partenza aggressiva è però presto smorzata da un Fiorenzuola attento e vivace nelle ripartenze. L’occasione più ghiotta capita proprio ai Rossoneri con Simone Saporetti che decide di rimandare la festa collettiva sparando sopra la traversa un’azione perfetta nata dai piedi di Corbari. L’attaccante di Lugo aveva bruciato in velocità il suo diretto marcatore, saltando pure l’estremo difensore Piras. L’azione si ripete quasi subito, ma stavolta dalla parte opposta forse viziata da un fallo di blocco di una volpe come Ferrario su Bruzzone. L'ex Primavera della Cremonese Tommaso Spaviero è libero di bruciare sul tempo Corbari involandosi verso lo specchio della porta difesa da Libertazzi. L’ex centrocampista del Pallavicino senza ragionarci su anto attera l’attaccante giallo-blu; sotto un mezzo boato di protesta il Sig. Galipò di Firenze non esita nemmeno un istante a estrarre il cartellino rosso all’indirizzo del numero 6 di Cremona. 
CI DISPIACE SAPO - Pochi attimi dopo, a noi è sembrato di vedere Saporetti in lacrime consapevole di dover lasciare il campo con il compagno di squadra. Sacrificio ingiusto ma necessario. La scelta difficile è capitata su di lui per rimettere Fabio Varoli dentro e mantenere la difesa a quattro. Nonostante il colpo subito e un arbitraggio quasi a sento unico dei primi venti minuti, il Fiore tiene il campo e grazie all’aiuto della Zobia la palla scagliata da Sansovini e deviata da Libertazzi non entra in porta ma va a sbattere sulla traversa. E così scampato il grosso pericolo ce ne andiamo negli spogliatoi tenendoci stretto stretto il pari. Nella ripresa sarà dura, il Modena tenterà di sicuro di prenderci di assedio, ma è la domenica della Zobia e tutto può accadere a Fiorenzuola. Alambicchi, fialette, narghilè, tegami e mestoli con strane sostanza fumose tutto è pronto e a disposizione per giocare il tiro gobbo di Carnevale. In molti si appellano anche ai precedenti: i canarini a Fiorenzuola le hanno sempre buscate, la storia insegna e si ripete. Incoraggiati da tutto questo e dalla fantasia mistico/folckloristica tanto cara dalle nostre parti e dalla consapevolezza dei mezzi che abbiamo a disposizione, ripartiamo tutti quanti fiduciosi. 
DUCA, SEMPRE LUI - Ma attenzione, c’è una novità in casa Modena, c’è l’ingresso in campo dell’attaccante esterno Edoardo Duca, viso che sembra sempre debilitato e sofferente, oggetto misterioso per tanti sotto la Ghirlandina ma non per noi che ce lo ricordiamo bene per quella partitona sciorinata al Comunale con la maglia del Pavia. Passano solo una manciata di minuti che Duca riesce a sprigionare tutta quella lucidità necessaria per superare uno come Libertazzi. E’ la soluzione più ardita possibile: lo scavetto che non diresti mai. Esplode il settore ospiti del Comunale. Il Modena galvanizzato dal vantaggio insite, e Libertazzi che è sempre nei primi posti della nostra lista dei super eroi compie il miracolo sulla conclusione del solito Sansovini salvando il passivo. Ma quelli colorati di rosa sono in agguato. Alla vigilia avevamo pronosticato il rischio di essere arbitrati da una terna condizionabile dal peso dell’avversario nella domenica dove i giochi per lo scudetto si sarebbero potuti riaprire. 
L'AIUTINO - E allora và cagà quando il segnalinee appostato sotto la tribuna se ne infischia di quelli che stanno dietro con la sciarpa rossonera al collo e un cuscinetto rossonero sotto il sedere. Se ne infischia di quelli in campo in completo tutto bianco che stanno dando l’anima per la causa. La bandierina fluorescente resta giù e Carlo Emanuele Ferrario fa il resto. Non uno qualunque ma il centravanti dal doppio nome da alta nobiltà, uno che sa tirare calci di rigore in movimento da qualsiasi posizione. Basta solo un movimento e pafh. All’andata le aveva provare di ogni sorta per bucare Libertazzi, ma niente. Troppo forte e in stato di grazia il portierone di Torino. Stavolta è andata diversamente. Una bella rivincita. Inutili le proteste di capitan Guglieri e Matteo Bruzzone all'indirizzo del collaboratore arbitrale. Le loro voci sono letteralmente coperte dell'esultanza pazzesca dei tifosi avversari. 
LINEA INTERNET IMPAZZITA - L'entusiasmo è al settimo cielo in gradinata con gli ottocento smart phone arrivati da Modena impazziti sulla linea internet che porta al derby della Dossenina tra il Fanfulla di Ciceri e la contendete Pergolettese. Per noi invece, ora è veramente dura. Ci perdiamo mestamente in un paio di azioni personali che avrebbero potuto far nascere qualcosa di interessante se gestite in altra maniera. Non sei tu Fiore, che ti succede? Anastasia grande protagonista della gara di andata ha latitato parecchio con l’uomo appiccicato addosso per tutta la gara. Kacorri, pochi palloni giocabili e poca verve. Al novantesimo arriva il tris modenese. L’autore è ancora con una volta sua maestà Carlo Emanuele Ferrario che stacca il ventesimo gol stagionale andando a colpire di nuovo la sfera come se fosse un calcio di rigore in movimento. Pala a fil di palo imprendibile per chiunque. Applausi anche dalla tribuna occupata dai tifosi di casa. Fiorenzuola sconfitto ma a testa alta.
CARLO EMANUELE FERRARIO contrastato da ANTONIO ZACCARIELLO e COLANTONIO (foto CAVALLI Liberta.it)

L'ex Pavia EDOARDO DUCA entra duro sul nostro LUCA COLANTONIO (foto CAVALLI Liberta.it)


FIORENZUOLA-MODENA 0-3
US FIORENZUOLA: Libertazzi, Bedino (Colantonio al 64’), Guglieri (cap.), Zaccariello, Bruzzone, Corbari, Tunesi (Matera al 70’), Bohuali (Contini al 72’), Kacorri, Saporetti, Anastasia (Cosi all’85’). A disposizione: D’Apolito, Davighi, Varoli, Contini, Cosi, Colantonio, Matera, Saia, Rivi. All: L. Brando
MODENA: Piras, Rabiu (Vessori all’86’), Ferrario (Entra Letizia al 90’), Sansovini (Montella al 65’), Gozzi, Loviso (Boscolo al 90’), Calamai (Duca al 56’), Berni, Spaviero, Ndoj, Perna (cap). A disposizione: Dieye, Cortinovis, Bellini, Boscolo, Letizia, Duca, Montella, Messori, Ferretti. All: A. Bollini
ARBITRO: Simone Galipò (assistenti Paggiola, Mari)
RETI: Duca (M), Ferrario (M), Ferrario (M)
NOTE: Espulso Bruzzone al 18’(F), Ammoniti Colantonio (F) e Ferrario (M)


DAVIDE LIBERTAZZI ancora protagonista (foto CAVALLI Liberta.it)

ETTORE GUGLIERI e MATTIA TUNESI lottano sulla mancina (foto CAVALLI Liberta.it)

nonostante la concomitanza della Zobia la risposta del pubblico c'è stata (foto CAVALLI Liberta.it)

mister LUCIO BRANDO (foto CAVALLI Liberta.it)

SIMONE SAPORETTI fra i migliori in campo nel primo quarto d'ora (foto CAVALLI Liberta.it)





il seguito modenese al Comunale di Fiorenzuola (foto CAVALLI Liberta.it)

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