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lunedì 10 giugno 2019

il saluto di Lucio

ANCORA UNA VOLTA - La cosa si ripete. L'anno scorso Dionisi. Quest'anno Brando. Gli allenatori fanno bene a Fiorenzuola, salgono agli onori delle cronache e diventano uomini mercato.
Arrivato a Fiorenzuola da lontano e senza alcuna esperienza in categoria, aveva suscitato qualche perplessità con addosso l'incombenza non facile di dare continuità al lavoro e ai risultati del collega partente Alessio Dionisi. 
Passo dopo passo con il lavoro e l'impegno Lucio si è impadronito di quello che aveva tra le mani e soprattutto ha messo dalla sua parta la fiducia dell'ambiente. E alla fine è riuscito a costruire quello che tutti speravamo: confermare il Fiorenzuola nel gruppone delle big della serie D.
IL LAVORO PAGA - La squadra messa a disposizione era davvero una buona squadra. Però Brando ha avuto il suo da fare, cercando di ottenere da subito i risultati con un undici in costruzione. La coppia di attaccanti scelta in estate (Marra-Ceria) è stata presto rimpiazzata con una fase di transizione non breve. L'organico ha cambiato volto a più riprese e ha raggiunto la sua fisionomia vincente con il passare del tempo, raggiungendo l'apice di forza nella fase finale del campionato fondendo qualità individuali al processo di crescita studiato da Lucio.
MISSIONE COMPIUTA - I risultati ottenuti sono sati da incorniciare: 5° posto in classifica, squadra giovane e valorizzata, gioco, equilibrio e continuità di risultati, l'impresa di Modena e quella finale play-off negata da un gol regolare cancellato all'ultimo secondo. 
 Al di là di alcune sfumature su scelte tecniche e interpretazioni quello che ha fatto è stato qualcosa di davvero importante e il suo nome andrà ad impreziosire i capitoli della storia quasi secolare dell'Us Fiorenzuola Calcio e la scuola dei maestri allenatori di Biella (Braghin, Prina, ora anche Brando).
IL CONGEDO - Fai bene a Fiorenzuola e le squadre a fine campionato bussano alla porta. Se poi ci si lascia bene il dolore emozionale si acuisce. E alla fine si è anche orgogliosi perché il calciatore che ha indossato la maglia dell'Uesse o l'allenatore andrà a fare carriera.
"Per me in questo momento lasciare Fiorenzuola è come andare via da casa, a prescindere da dove si vada. Ringrazio tutti per quello che è stato. …Chi lo sa cosa riserva la vita, ma il Fiore andrà avanti e noi continueremo a tifarlo." le parole che accompagnano il saluto di Lucio Brando. 
Qui di seguito l'intervista rilasciata a Franco Polloni del quotidiano LIBERTA' nella serata di sabato scorso:



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