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domenica 2 giugno 2019

Se ne va «Jack Rabona», l'incantatore di folle. Intervista a EMANUELE ANASTASIA

Forse è stata una magica illusione vissuta per l'intera stagione appena conclusa e coniata ora tra le pagine di questo blog con il nome «Jack Rabona», il bomber seriale che mai avremmo detto
Già stavamo pregustando il sogno di rivederlo trascinarci in C a suon di gol e assist e invece siamo già ai saluti. Costretti ad “innamorarci” di uno nuovo che verrà.
Ma era tutto maledettamente pronto. La t-shirt commemorativa per i tifosi da fare stampare. Davanti la scritta «Jack Rabona» con l’immagine di Ana mentre è intento nel suo gesto atletico più spettacolare: la rabona.
E’ stato per una stagione intera protagonista con la maglia del Fiorenzuola, serial killer di grandi giocate, abile illusionista, incantatore di folle con le sue New Balance ai piedi e i suoi colpi di genio. Emanuele Anastasia lascia Fiorenzuola per tornare in serie C. Abbiamo sentito forse per l’ultima volta EA11 :

Ciao Emanuele, innanzitutto grazie a nome di tutti i tifosi rossoneri per quello che hai fatto. Ci piacerebbe sapere qualcosa di più su di te e sullo splendido campionato appena concluso. Per iniziare, vuoi raccontaci la tua storia calcistica dagli inizi a oggi?
Con piacere. Ho iniziato nella squadra del mio paese, l'Aurora Pontecurone, per poi essere ingaggiato dall'Inter dove ho giocato per 4 anni. In seguito sono passato al Piacenza per 3 anni, fino al fallimento della società. Sono dunque approdato al Pavia dove ho giocato gli ultimi anni di settore giovanile, affacciandomi alla prima squadra allenata da Maspero. Ho esordito in Coppa Italia di serie C a 18 anni con mister Marcolini, e l'anno dopo ero un giocatore della prima squadra dove ho collezionato 13 partite segnando un goal. Purtroppo nel calcio non ci sono molte persone oneste, e anche da Pavia vado via causa il fallimento societario. Passo al Chieri in serie D dove agli ordini di Vincenzo Manzo vinciamo la Coppa Italia di serie C e in campionato gioco tutte le partite segnando 11 goal. L'anno successivo torno in serie C con la maglia del Cuneo disputando 13 partite e segnando 1 goal. A gennaio cambio società e vado al Casale, dove sono stati sei mesi difficilissimi per tutto. Infine sono arrivato al Fiorenzuola, una delle scelte più azzeccate mai fatte nella mia vita.
Emanuele e il calcio. A casa Anastasia hanno appoggiato la tua passione?


I miei genitori mi hanno sempre appoggiato per ogni cosa che ho fatto, soprattutto per il calcio che che è la mia grande passione. Hanno sempre fatto sacrifici per me, e mi hanno fatto sentire sempre il loro appoggio.
Questa cosa della rabona ha stupito un po' tutti. Non eravamo abituati a vedere cose del genere al Comunale. Da dove è nata questa tua attitudine spettacolare?
La rabona è un numero che mi piace particolarmente. Quando hai la fiducia dei compagni e della società trovi il coraggio di fare questi numeri senza neanche pensarci. Pensi solo a divertirti senza calcolare le conseguenze. Questo è il mio segreto.
Hai un modello di calciatore a cui ti ispiri?
 Ho un idolo: Leo Messi. Però non prendo ispirazione. Posso dire che mi piacciono molto nel mio ruolo  Neymar e Martial.
Come è avvenuta la trattativa con l’Us Fiorenzuola?
Il Fiorenzuola mi aveva cercato tramite il direttore sportivo Di Battista già lo scorso anno a giugno, e dopo a gennaio, ma alla fine non si era fatto nulla. Quest'anno a luglio ero ancora sotto contratto da professionista a Cuneo, ma c'era una situazione societaria non chiara, e ho deciso di cambiare. La scorsa estate il mio procuratore ha preso di nuovo contratti con il direttore ed è stato facile trovare subito l’accordo.
Come ti sei trovato da noi, in questo piccolo spicchio di Emilia?
A Fiorenzuola sono stato molto bene. Ho trovato una società seria e sana paragonabile a una famiglia che non ti fa mancare nulla. C'è tutto per lavorare bene con serenità. Posso affermare che ci sono tutti i presupposti per fare stagioni ottime, come è successo a noi quest'anno.
In rossonero sei arrivato dopo un lungo infortunio. Cosa ha rappresentato per te la stagione appena conclusa?
Sono arrivato con una frattura al quinto metatarso. Sono stato costretto a stare fermo 3 mesi. Ho giocato la mia prima partita ufficiale con il Fiorenzuola a fine ottobre a Carpenedolo contro il Calvina. Questa stagione è stata sicuramente per me la più importante. Mi sono tolto qualche sassolino dalla scarpa per tutte quelle persone che non hanno creduto in me.
E arriviamo ai gol che non sono mai mancati nel Fiorenzuola di Brando soprattutto grazie a te. Hai indicato il cuore con le dita per ben quindici 15 volte con lo sguardo rivolto alla tribuna. A chi era dedicato se si può dire?
L’esultanza col cuore era rivolta alla mia ragazza Martina che mi sopporta e supporta da 5 anni.
Quali ricordi più belli porterai con te in valigia?
Sicuramente la doppietta allo stadio di Braglia di Modena sarà un ricordo che porterò sempre nel mio cuore. Mi porto via anche tutte le immagini dei momenti in cui i miei compagni sono venuti ad abbracciarmi dopo ogni mio goal.
Non si è ancora aperto ufficialmente il calciomercato estivo che tu l'hai già infiammato. Come sono nati i contatti con la tua nuova squadra? Avevi ricevuto altre proposte?
Ho ricevuto diverse proposte dalla serie C, ma l'Arzignano mi ha colpito per il progetto e la serietà. Anche loro mi volevano da un paio d'anni. Adesso devo aspettare l'apertura del mercato per ufficializzare il tutto.
In verità non sarai un novello, la serie C l’hai già “assaggiata” a Pavia e a Cuneo. Che differenza c’è fra fra serie C e serie D? Cosa ti aspetti da questa nuova avventura che ti appresti a vivere?
mi aspetto di riuscire a confermarmi in categoria, di provare a essere protagonista e di divertirmi come ho fatto quest'anno. Ti dico la verità, per mia esperienza tra serie C e serie D cambia l'intensità durante gli allenamenti e le partite. In serie C trovi più squadre fisiche, ma noi quest'anno abbiamo dimostrato seppure in amichevole di poter tenere testa a squadre di categorie superiore, vedi la nostra mentalità e i risultati ottenuti contro l’Imolese e il Monza.
Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
I miei obbiettivi futuri sono arrivare più in alto possibile. Io nel calcio non smetterò mai di crederci.
L’ultima parola spetta a te…
Voglio ringraziare tutta la società e tutto lo staff tecnico per avermi aspettato dopo l'infortunio e aiutato a tornare in forma, per avere creduto in me dal primo giorno. Voglio poi ringraziare i miei compagni per l'anno magnifico appena concluso, per le emozioni che mi hanno regalato ogni giorno. 
Un grande abbraccio a tutti e naturalmente Forza Fiore!
il 10 novembre 2018 accade l'incredibile. Gli highlights di MODENA-FIORENZUOLA 1-4 con doppietta di Emanuele Anastasia :

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