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lunedì 8 luglio 2019

dal Lago Maggiore a Fiorenzuola, PIRACCINI nuovo attaccante Rossonero

L'attaccante nuovo di pacca del Fiorenzuola di Tabbiani arriva dal lago Maggiore e più precisamente dalla cittadina di Stresa.
Ma cosa ha spinto un calciatore di lungo corso a lasciare un luogo soave e ridente per trasferirsi per una stagione intera dalle nostre parti dove a luglio l'afa ti si appiccica addosso e d'inverno la nebbia e il freddo ti entrano dentro? Cosa l'ha convinto a dislocarsi in questa patria di autotrasportatori? Presto lo sapremo.
L'accordo è stato raggiunto nella giornata di venerdì scorso quando in sede si sono trovati a tu per tu lui e Boilini, i calciatori di maggior esperienza dell'ossatura del nuovo Fiorenzuola di mister Tabbiani.
Alla notizia dell'ingaggio di LUCA PIRACCINI, tutti ci siamo sentiti un po' spiazzati, vuoi per l'anno di nascita del nuovo numero 9, vuoi perché non lo abbiamo mai incontrato da avversario e rappresenta dunque una novità assoluta.
E' un ex Borgosesia, e la cosa che più colpisce di questa scelta è l'episodio accaduto nel dicembre del 2015. Piraccini chiama il suo direttore sportivo e gli comunica che avrebbe lasciato la squadra per raggiungere il suo ex mister Melosi al Varese una categoria sotto e fare da spalla a un tipo ingombrante come Carmine Marrazzo. Come l'avrà presa il direttore sportivo quella volta? Chi è il nuovo attaccante del Fiorenzuola, sconosciuto ai più in Valdarda?
Il papà era già avanti negli anni alla Lazio quando in serie A sfoggiava un taglio con frangia che esulava con i canoni estetici dei calciatori di allora.
Luca nasce ad Arona nel 1987 e si forma calcisticamente nel Novara. Matura esperienze in serie C2 e C1 nei primi anni di carriera, ma con poco minutaggio e pochi gol. Il nuovo attaccante rossonero nasce come punta esterna. Sfogliando la carriera non ci sono grosse somme di gol eccetto l'annata di serie D 2014-15 dove sotto la guida di Vincenzo Manzo mette a segno un cospicuo bottino di reti (17, record personale). Ci viene dunque da pensare che Piraccini è il tipico attaccante che si fa il mazzo, che non vive solo per il gol ma si rimbocca le maniche per il gruppo. E' stato chiamato in piazze importanti come Novara, Como, Ravenna e Varese e in più di un occasione gli è stata consegnata la fascia di capitano da legare al braccio. Per cui nel caso in cui Tabbiani gli affibbiasse qualcosa di più della risoluzione delle pratiche da attaccante possiamo sbilanciarci e affermare che potrebbe non subire il peso delle responsabilità.
Nella sua storia calcistica la stagione 2012-13 potrebbe essere definita spartiacque. Dopo gli anni altalenanti della serie C e l'avventura non proprio positiva nel Ravenna di Giorgetti decide di riavvicinarsi a casa scendendo in Eccellenza. A Borgomanero vince in campionato e l'anno successivo sempre agli ordini dell'ex Chievo Paluani Melosi è protagonista di una splendida salvezza (segna anche al Piacenza di Viali). I tredici gol realizzati lo mettono al centro dell'attenzione di numerosi addetti ai lavori tra cui, Simone Di Battista direttore sportivo del Borgosesia. E proprio il dirigente di Trivero riesce a convincerlo a vestire i colori granata. Nell'undici di Vincenzo Manzo, assieme a Matteo Bruzzone e Libertazzi vive l'annata più prolifica in termini di realizzazioni. E' il momento degli incroci liguri-piemontesi nel girone A con il Vado di mister Tabbiani al quale non segnerà. Nell'annata di Borgosesia con Alessio Dionisi come allenatore, resta come detto fino al termine del girone di andata per poi passare al Varese che vuole tornare nel calcio che conta, con un Diba sedotto e abbandonato. I biancorossi vincono il campionato con Piraccini che di gol ne fa dieci in quindici partite. Resta anche l'anno dopo ma la rottura del quinto metatarso ne codiziona la stagione. Torna alle dipendenze di Manzo nel Chieri (33 presenze e 8 reti) campionato di serie D 2017-2018. L'anno scorso era nell'ambiziosa Caronnese allenata da Mazzoleni: 31 presenze, 6 reti e tanto lavoro per la squadra.
Ma cosa chiedono i sostenitori rossoneri al nuovo numero 9? Dire i gol è scontato. La vaga somiglianza in volto con Fausto Ferrari non preoccupa più di tanto. Sappiano su che su basi competenti poggiano le scelte di mercato dell'Us Fiorenzuola, nostra grande passione.




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