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lunedì 14 ottobre 2019

FIORENZUOLA-Forlì 1-0 Piraccini


MOMENTO MAGICO - Contro il Forlì, è arrivata un’altra vittoria da incorniciare. Sofferta, bella, importante. Una vittoria che ci permette di mantenere il fiato sul collo della capolista Mantova.
Il cambio di stagione non mette in difficoltà la ciurma del genoano Tabbiani, nemmeno l’anomalo 4-2-3-1 ideato dal marchigiano Paci, nella sfida fra tecnici emergenti. Al Comunale il sole ha lasciato spazio all’atmosfera tediosa autunnale tanto cara a chi è appassionato di football.
Il Fiorenzuola arriva alla sfida contro il Forlì dopo aver sempre fatto punteggio pieno al Comunale, roba da abituare fin troppo bene i palati fiorenzuolani. Tabbiani ripropone l’undici delle ultime uscite con un solo ritocco: il ritorno di Arrondini al centro dell’attacco con Piraccini spostato sulla corsia mancina.L’IMBOTTITURA - Oltre al modulo, l’avversario ha scelto le maglie personalizzate per mettere in confusione le squadre rivali. Non più squadra da vertici come due anni fa anche se uomini di esperienza e giovani di qualità non mancano. Noi non facciamo una piega, partiamo bene, anche se ad avvicinarsi con più pericolosità per primi verso la porta sono i romagnoli. E’ il numero 30 Buonocunto a tentare di capitalizzare un contropiede velenoso, con diagonale che esce di pochissimo. Il Forlì è squadra, disposta bene, con punti di riferimento che danno solidità. Dietro, quando impostano, non sbagliano un pallone. Il Fiorenzuola si trova in pratica davanti a un muro dove il suo tiki taka che parte dai piedi di Bruzzone ci va a sbattere contro. Non sarà facile stavolta, ma siamo consapevoli che i ragazzi ci proveranno, con la sana e saggia tranquillità, attendendo il momento giusto. L’importante per fare però è non prenderle, e con gente come Battaiola fra i pali, Cavalli e Bruzzone coppia centrale l’imbottitura non manca.
ARRONDINI CI PROVA - La cosa più bella da vedere lontano dalla nostra metà campo arriva quando Piraccini se la svigna, servendo un pallone magico ad Arrondini. L’attaccante pesarese con un movimento si aggiusta la palla e la colpisce per una parabola imprendibile che avrebbe potuto fare veramente male ai biancorossi forlivesi. In altri due frangenti, la palla ghiotta in area piccola è arrivata ma è sempre mancato l’uomo giusto al posto giusto. Si va al riposo comunque fiduciosi.
Ripresa che vivremo con il loro numero 2 sotto la gradinata. E’ Zamagni, ex Romagna Centro di un paio di anni fa. Uno che con la sua acerrima caparbietà può farti immattire. Come immattì quella volta uno come Marco Nava. Senza però perdere il duello. Al ritorno in campo dagli spogliatori, ci si aspetta subito un Fiore sprint e invece è il Forlì a tentare il colpaccio. Da uno schema congeniato su palla inattiva, la palla vola dietro le spalle di Battaiola, che dolore provato per alcuni istanti. Il gol è in fuorigioco per fortuna nostra.
ANCORA PIRA-GOL - Bisogna fare molta attenzione e cercare di capitalizzare. E il Fiorenzuola è chirurgico come non mai al minuto XX quando un’azione fulminea permette a Tognoni di bruciare in velocità il suo diretto marcatore e servire uno spiovente maligno in area di rigore. Stavolta un rossonero sembra essere appostato, ma deve fare un  passo indietro con la vita mezza rivolta verso la parte opposta della sfera. La maglia è la numero 11, quella di Luca Piraccini. L’attaccante di Stresa si avvita per poi colpire di collo pieno la sfera che diventa di fuoco. Imprendibile. De Gori estremo difensore del Forlì è battuto per il tanto atteso vantaggio rossonero che è una liberazione. Ora i ruoli si invertono. E’ il Forlì che deve fare la partita. Addomestichiamo bene i tentativi dei ragazzi di Paci, con tutti i componenti chiamati in causa a partita in corso che fanno quello che dice Luca Tabbiani alla lettera. Colantonio dentro per dare peso al centrocampo, Tunesi per aumentare i ritmi nella fase di non possesso e nelle ripartenze, il 110 e lode Bigotto a tenere su la squadra mettendo preziosi minuti nella testa e nelle gambe, Hathaway a mordere le gambe nella zona nevralgica del velluto del Comunale, Bajic per mettere una torre di vedetta in più nella nostra area. 
NESSUNO E’ PERFETTO - Non si può essere perfetti però, il Forlì è squadra vera ed esperta, e una occasione per pareggiare capiterà. Battaiola però c’è ed è immenso nel respingere la conclusione ravvicinata. Nei minuti finali siamo meno brillanti del solito, aumenta la stanchezza, alcuni palloni regalati potrebbero farci capitolare. E invece c’è sempre quello che ci mette la pezza, senza patemi. Dopo i cinque minuti di recupero possiamo volare a 17 punti, festeggiano il quarto successo consecutivo su quattro gare allo stadio Comunale.
FIORENZUOLA-FORLI’ 1-0
FIORENZUOLA (4-3-3) Battaiola; Oliveira, Bruzzone, Cavalli, Guglieri; Amore, Zaccariello, Guerini; Tognoni, Piraccini, Arrondini. (Bertolazzi, Carrara, Vago, Bajc, Colantonio, Moukam, Tunesi, Bigotto, Pozzebon). All. Tabbiani
FORLI’ (4-2-3-1) De Gori; Zamagni, Bisiol, Sedioli, Gkertsos; Albonetti, Ballardini; Pastorelli, Buonocunto, Baldinini; Gomez. All. Paci
Arbitro: Leone di Barletta
Marcatori: Piraccini all’ 11’ s.t.
Note: giornata nuvolosa ma non fredda, terreno in ottime condizioni, spettatori 400 circa

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