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giovedì 21 novembre 2019

Contro Mantova, a un passo dall’impresa

Prosegue la tradizione che ci conferma specialisti in prestazioni esaltanti al cospetto degli avversari più blasonati del girone. Dopo Modena e Reggiana nello scorso campionato, anche il Mantova deve accontentarsi di un pari contro il Fiorenzuola. E ai virgiliani è andata bene, con i rossoneri vicinissimi alla grande impresa.
PROVA DI SPESSORE - Mancavano: capitan Guglieri, il motorino Guerrini, il difensore Bajic, ma nonostante le defezioni la coperta lunga a disposizione di mister Tabbiani ha avvolto le spalle dei protagonisti in maglia neroscudata offrendo garanzie e personalità all’impianto di gioco valdardese. Partita giocata a viso aperto. Ultima in classifica o prima della classe, per l’U.s. Fiorenzuola Calcio non fa differenza. E l’atteggiamento messo in campo ha premiato i nostri protagonisti regalando ai presenti un gran pomeriggio di sport.
Dicevamo della partenza a viso aperto del Fiore. Un inizio sprint che ha messo inaspettatamente alle corte i padroni di casa.
ESTASIANTE BOILO - Aspettavamo il suo gol. Finalmente è arrivato, di destro, chirurgico, micidiale. Gabriele Boilini, un calciatore che sa esaltarsi nei grandi stadi. Per chi non lo sa ha assaporato la C a Lucca e giù al Sud a Napoli. Compassato e imballato nella gara contro il Mezzolara “di picadur”, qualcuno aveva storto il naso sugli spalti cancellando già il ricordo dell’ottimo sprazzo di gara offerto dall’ambidestro modenese nella prima uscita contro Breno. Un gol del vantaggio sublime. Azione partita dal pacchetto arretrato. Il giovane e temerario Olivera sulla destra filtra per il numero 10 che converge in mezzo infilando con un colpo di bigliardo la porta di Adorni. Passa niente e ancora Boilini esalta il numero che porta sulle spalle imitando Maradona. Tiro potente a giro che si stampa sulla traversa proprio sotto il muro mantovano, gelando il febbricitante pubblico di casa. Ci siamo chiesti più volte come sarebbe finita se fossimo andati sul 2 a 0. Queste cose le fa vedere in Italia solo Insigne, due barra tre volte all’anno. Meditate.
TABBIANI NON AVEVA TORTO - Il ritorno biancorosso non si è fatto attendere. Ma il primo sprazzo porta i colori degli ex del Savona in maglia tutta nera. Andrea Corbari, tanta roba con i terreni pesanti di prepotenza arpiona un pallone d’oro da mandare fra i piedi di Tognoni. Il destro del massese non è dei migliori ma basta per superare per la seconda volta Adorni.  Il finale di primo tempo lo sappiamo. Poteva essere gestito in miglior modo. Il tabellone luminoso non serve a niente. L’arbitro si è fatto forse condizionare. Il minutaggio del recupero era già concluso. Pace. Peccato solo per Tabbiani, sarà confinato in gradinata nella delicata sfida contro lo Sporting.
Nella ripresa è stata ancora partita da prime della classe. Con un attacco così a prendere gol ci si mette un attimo. Andiamo sotto per 3 a 2, ci negano un calcio di rigore sacrosanto, identico a quello fischiato contro di noi e a favore del Mezzolara (perché?). Nessuno impreca, nessuno si scompone e a testa basta, complice anche una difesa un po' troppo ballerina, Arrondini colpisce. L’airone rossonero ha dieci anni in meno degli avanti virgiliani, crede nel momento giusto a un pallone vagante. E’ più forte della trattenuta degli avversari, e da vero bomber infila sotto porta e sotto gli occhi dei fiorenzuolani in curva in gol del 3-3. Dicono che a Genova abbiano il braccio corto. A noi non sembra. Tabbiani è uomo di mare, visione aperta, solare, da avventuriero. Da calciatore c’è venuto spesso in questo tempio. Prima con la maglia della Cremonese, poi con quella del Bari e infine con la bluceleste del Lecco. Per la cronaca, non è mai riuscito a vincere qui e ci ha pure perso una finale play-out per la permanenza fra i professionisti. Ci teneva. E stavolta possiamo, dobbiamo portarla a casa avrà detto ai suoi.
ZAC E TOMMY - Il pareggio a questo punto non basta. Quando Zaccariello ha il coraggio di scagliare quel fendente dalla distanza, siamo andati avanti in una frazione di secondo con la fantasia disegnandolo dentro: il 4 a 3 della gloria. Quanto lo avrebbe meritato Antonio questo gol.. sarà per domenica (gara importantissima in equal modo). Adorni stavolta c’è ed è decisivo. Poi incredibile, cosa fai Tommy? Sei impazzito? Anche Cavalli tenta di imitare Santa Maradona come Boilini. La palla finisce dentro la porta come nell’82 ma l’arbitro già prevenuto di suo vuoi che non se ne sia accorto? E poi metti che succedeva non ci avrebbero fatto andare a casa. Nel finale si soffre. Terne arbitrali che non si fanno influenzare dalla pressione di certe piazze non ne conosciamo. 6 minuti di recupero abbondati per dare la speranza al Mantova decaduto di portare a termine l’obiettivo prefissato. Battere senza storie la seconda della classe: il Fiorenzuola. Battaiola che ha dimostrato in questi mesi di essere un grande numero 1 c’è, Cavalli, Bruzzone e company idem. Termina 3 a 3, a un passo dall’impresa.
Quanto è stato importante il ritorno di Piraccini non è quantificabile. Bene anche Nicolò Carrara sulla mancina bassa. Poi Guglieri il capitano, non stava più nella pelle. Come si fa a non giocare partite come queste? E’ entrato, ha lottato nonostante non fosse al meglio. Ancora una volta, che contributo per la causa da parte del Capitano.
A MANTOVA … - A Mantova, i gradoni sono pitturati ancora di rosso come una volta. Rispetto a noi, la pista di ciclismo è stata maltrattata, violata per dare ulteriore sbocco ai posti a sedere. Venire a giocare a Mantova dopo tanto tempo era speciale. Dal biancorosso arrivò il primo rinforzo per fare la serie C2: l’asolano Silvano Mazzi. Piaceva molto anche l’altro illustre mantovano. L’attaccante Benetti. A Mantova, il Fiorenzuola che fu (grande) aveva sempre raccolto poco. Quest’anno siamo stati ad un passo dalla vittoria di prestigio. Dando dimostrazione a tutti di meritare l’attuale secondo posto.
CHE RIMPATRIATA – In riva il Mincio c’erano tutti. Tanti ex del Borgosesia che sembra che Diba abbia messo lo zampino pure nella campagna acquisti virgiliana. C’erano tutti e soprattutto il presente e il passato rossonero con Alessio Dionisi in tribuna. E’ stato bello rivedere il mister di Piancastagnaio. E’ stato bello rivedere Lucio Brando (anche Nicola Mazzotti). Siete primi a +5, per il gioco “divertente, vincente e perfetto” che tutti sognano oggi giorno, serve tempo. Dategli tempo e vedrete.
NON SIAMO DISTANTI – togli i due gol non validi “regalati” al Cili, convalida il gol regolare di Guglieri al Fanfulla. Senza aggiungere il gol regolare del pareggio inferto al Mezzolara avremo tre punti in più in classifica. Se il Mantova non lamenta torti arbitrali, il Fiorenzuola recrimina fra i denti e a conti fatti la differenza di punti galleggia sulle due lunghezze. L’Ac Mantova ha delle grandi individualità e alcuni problemucci dietro, noi abbiamo i nostri piccoli problemi risolvibili e un grande collettivo. Non siamo poi così distanti. Anche i numeri e non solo il campo dicono questo.
SPORTING AL VARCO - Ora bisogna guardare avanti. C’è un altrettanto impegno non facile in vista. Arriva lo Sporting Franciacorta al Comunale di un altro trio d’attacco delle meraviglie. Mangiarotti, Bertazzoli, Bardelloni tutta gente che storicamente ha sperimentato e trovato fortune in termini di gol nelle sfide passate contro di noi. Domenica la musica deve cambiare, e sicuramente non troveremo un portiere avversario in palese difficoltà come al Martelli. La squadra di Sergio Volpi è strutturata per raggiungere un risultato stagionale importate.
Domenica è importante, tutti al Comuale!


MANTOVA-FIORENZUOLA 3-3
Mantova: Adorni; Galazzini, Carminati, Aldrovandi (80' Venturini), Pavan (63' Giorgi); Valentini, Mazzotti (75' Finocchio), Lisi (71' Haveri); Guccione; Altinier (90' Navas), Scotto. A disp.: Athanasiou, D’Iglio, Giorgi, Carnicelli, Marani. All.: Brando.
Fiorenzuola: Battaiola, Olivera, Carrara (50' Guglieri), Zaccariello, Bruzzone, Cavalli, Tognoni, Amore (82' Pozzebon), Piraccini (82' Bigotto), Boilini (55' Arrondini), Corbari (61' Colantonio). A disp.: Bertolazzi, Vago, Tunesi, Moukam. All.: Tabbiani.
Marcatori: 4' Boilini, 42' Altinier, 43' Tognoni, 46' pt Lisi, 60' Scotto, 71' Arrondini
Arbitro: Valerio Crezzini di Siena (assistenti: Tricarico di Udine e Dellasanta di Trieste)
Note: giornata nuvolosa, terreno pesante. Espulso al 46' pt Tabbiani (allenatore Fiorenzuola) per proteste. Ammoniti: Boilini, Mazzotti, Carrara, Bruzzone, Pavan, Cavalli. Calci d’angolo: 8-4. Recupero: 1' + 8




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