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lunedì 2 dicembre 2019

Crema-FIORENZUOLA 0-1 Arrondini

CHE CLASSIFICA - Che bellissima classifica, un regalo di Natale quasi anticipato che riaccende ancora di più speranze e sogni in questo scorcio di fine anno solare. Il Mantova è lì a sole tre lunghezze assottigliate. Dietro il Mezzolara insegue distaccato di cinque punti. Ma non è la classifica, non è questo che più conta. E’ il Fiorenzuola di Crema. La prestazione di carattere e personalità dei ragazzi di Tabbiani, culminata con una vittoria importantissima in termini di classifica ma soprattutto di maturità. Il Fiorenzuola non ha gli obiettivi del Mantova e i suoi assilli. Giocare con tranquillità è un grande punto a favore di questa squadra che si gode il momento magico e gioca al calcio divertendo e appassionando chi la segue.
RIMANEGGIATI - A inizio stagione la partenza sprint dei rossoneri sembrava santificata da quell’undici fisso titolare proposto e riproposto dal tecnico genoano. Si partiva con gli stessi effettivi per poi costruire le vittorie grazie all’unità di squadra, al passaggio del testimone fra chi entrava e chi lasciava il campo, all’apporto determinante di chi era chiamato in causa a partita in corsa. Tabbiani è preciso, attento ai dettaglio, costruisce calciatori e squadre, non li inventa. Con il passare del tempo sarebbero arrivati inevitabilmente infortuni e squalifiche e noi a chiederci con quella sana preoccupazione se il Fiore avrebbe continuato a tenere il passo vincente anche con un assetto di partenza modellato di volta in volta. A Crema, abbiamo dovuto fare a meno di due pezzi da novanta. Tommy Cavalli, stopper con un minutaggio di presenze fra i più alti dell’organico e la freccia nera Marco Tognoni assist-man, mattatore e finalizzatore all’occorrenza. Il processo di crescita del gruppo ha mandato segnali più che convincenti in questo ultimo mese. Mister Tabbiani non si è scomposto, collocando sulla destra dal primo minuto il giovane Enrico Pozzebon, e a fare da stopper il versatile Andrea Corbari che è cremonese e per lui questa gara rappresentava sicuramente un derby da motivazioni forti. Però c’è un particolare celato. L'attacco febbrile che ha colpito venerdì il centrale Matteo Bruzzone. Senza Cavalli, Bruzzo e Bajic come faremo? Il nostro difensorone italo-croato ha stretto i denti dimostrando ancora una volta la personalità da leader e l’attaccamento alla causa.
I RISCHI DI CREMA - A Crema la situazione non è facile. Al fischio di inizio i numeri di presenza del pubblico locale è ai minimi storici. Si è investito ancora una volta tanto in estate ma i risultati latitano. E’ la prima del lodigiano Dossena su una panchina. Quello che giocava nel Liverpool, nel Parma e nel Napoli. Per poi tornare e chiudere la stagione in biancorosso, ma con la maglia del Piacenza. Non ha neanche quarant'anni e un compito non facile, rivitalizzare una squadra forse sfiduciata prendendo il posto dell’ex Juventino Alessio Tacchinardi. Fa un certo effetto vedere i bianchi di casa non disporre del uomo-simbolo Pagano. Manca anche l’attaccante di esperienza Ferrari (4 gol quest’anno). Assente anche uno che porta nel Dna un po' del Fiorenzuola che fu, l’ex Piacenza Porcari. Fall è in panchina. C’è De Angeli però. Il difensore di Abbiategrasso non riporta alla mente bei ricordi rossoneri.
E’ SPECIALE - Abbiamo assenze importanti anche se il gruppo nel suo complesso è forte e unito. Il cambio di allenatore del Crema, la fame di riscatto dei panda, gli occhi (e i fucili) puntati su Boilini eroe di domenica scorsa che qui con la maglia dell’Axys aveva realizzato un gol pazzesco, sono motivi di preoccupazione sacrosanti. Non siamo tranquilli. Qui in estate qualcuno era venuto a caccia di zanzare su queste due tribune decentrate come a Lodi per assaggiare un po' di serie D e conoscere qualcosa di più del nuovo Fiorenzuola di Tabbiani impegnato contro la corazzata Crema grande protagonista nella scena estiva del calcio mercato. Cavalli che non c’è colpì una traversa e a passare il turno furono i padroni di casa grazie a una rete dell'ex Fanfulla Fall. Peggio il precedente di campionato del corso Lucio Brando. Con un gol regolare annullato a Kacorri, un clamoroso legno colpito da Bigotto e due rigore “regalati” a Pagano. Ma il Fiorenzuola di quest’anno è speciale, capace di tutto. E ora possiamo ammetterlo: già alla presentazione della squadra ci sembrava di assaporare quel qualcosa di speciale nell’aria che stiamo vivendo ora. Una sensazione confermata con il passare del tempo.
ANCORA L'AIRONE - Anche con l’espulsione di Piraccini siamo stati bravi a ridisegnarci senza spezzare gli equilibri. La squadra ha stretto i denti ed è stata grande nel colpire nel momento buono. Il coraggio di Tabbiani è stato premiato. Anche con l’uomo in meno il mister tirrenico ha messo dentro pedine offensive convinto della possibilità di fare risultato pieno. E in gol c’è andato Davide Arrondini, classe 1999 subentrato a Zaccariello al 56°, già 4 gol (l’anno scorso nel Classe aveva chiuso con 5 centri). L’acuto del centravanti pesarese è arrivato pochi minuti dopo quello di Saporetti al Martelli. L’ex rossonero ha saputo castigare il suo ex mister e chi non aveva creduto in lui ai tempi della sua breve esperienza virgiliana. 
Andrea Corbari imperioso a centrocampo (foto di CREMA NEWS)

Amore e Olivera tentano di contrastare Kouadio (foto di CREMA NEWS)

Olivera e Bruzzone in azione (foto di LA PROVINCIA DI CREMONA)
A.C. Crema 1908-FIORENZUOLA 0-1
A.C. Crema: Trapani; Baggi; Grea (82’ Kouadio); Dragoni; De Angeli; Palla (71’ Fall); Corna; Geroni; Corioni; Pignat; Fusi (65’ Rovido). All. Dossena
U.S. Fiorenzuola: Battaiola; Olivera; Guglieri; Zaccariello (56’ Arrondini); Bruzzone; Corbari; Pozzebon (71’ Tunesi); Amore; Piraccini; Guerrini (74’ Colantonio); Boilini (59’ Tognoni). All. Tabbiani.
Arbitro: Duzel di Castelfranco Veneto - Assistenti: Scifo; Menolli
Marcatori: 76’ Arrondini (F)
Note: Recupero: 0’ e 4’ Ammoniti: Piraccini (F); De Angeli (C); Guglieri (F); Rovido (C)
Espulsi: 52’ Piraccini (F)



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