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domenica 16 febbraio 2020

Forlì-FIORENZUOLA 1-0

CHE COINCIDENZA - Che coincidenza. Essere spediti a Forlì nella settimana che precede il lancio del guanto di sfida dei rossoneri all'indirizzo del galletto di coach Paci. Nella scorsa estate ero passato in un bar in viale Roma,  vicinanze stadio, che poi si era rivelato grazie agli adesivi colorati affissi alle vetrate, punto di ritrovo dei tifosi. Stavolta viro verso il centro. Piazza Saffi è grande e bella. È la piazza centrale, il cuore della città. Ero tentato di andare a sbirciare agli allenamenti ma poi non l'ho fatto. Anche perché c'è da perdersi nei loro impianti. Sono rimasto cheto cheto sotto i portici. Mi gusto un buon caffè sfogliando le pagine locali dello sport. Andare in altre città e informarsi del calcio locale è usanza irrinunciabile per calciofili di provincia come noi. Sorseggio, apro, consulto. Ecco, Baldinini Filippo è rientrato. Il capitano ha visto il bicchiere mezzo pieno nell"immeritato stop di Mantova. "Siamo scivolati a tre punti dalla zona Play out ma siamo in linea con programmi e obiettivi estivi". Domenica? "Ci riprenderemo i punti  lasciati a Mantova contro il Fiorenzuola secondo in classifica". I venti di guerra non mancano. Che coincidenza: guarda te, ero presso una cooperativa di Forlì per lavoro anche due anni fa, nell'autunno del 2017, prima di quel magico Forlì-Fiorenzuola 0-1 firmato dal gol di Davide Bosio. Troppe coincidenze.. cara sorte, se stai mandando dei segnali torna a baciarci per una volta che ne abbiamo bisogno.
IL ROMAGNOLO MEDIO - A Forlì il mare dista solo 40 chilometri. Non vedono la serie B da tempo immemore. L'influenza bianconera del più nobile Cesena si fa sentire notevolmente. Sono un attento osservatore. A Forlì hanno tutti in dotazione il braccialetto d'ordinanza al polso. Non quello che ti mette il tribunale o la moglie per sapere sempre dove sei. Il braccialetto, o meglio i braccialetti da sfoggiare che fanno figo il romagnolo medio. Qui tutti li portano, da vero popolo di vanitosi, conquistatori di donne, e pluridecorati danzatori. Baciati dal sole e dal mare, e dalla non frenesia. Che fortunati. A volte penso quante cose uniche abbiamo noi in Italia. Pensate ora cosa accadrebbe se unissimo le nostre eccellenze. La malvasia o l'ortrugo al sangiovese. Le divine sprelle alle dolcissime zeppole, visto che siamo già in clima carnevalesco. La vostra piadina così asciutta, estiva e mondiale alla nostra bortellina, meno da turismo da passeggio perché così unicamente unta per fornire il giusto apporto di calorie nei mesi più freddi dell'anno. Insieme, conquisteremo il mondo. Ma in Italia non funziona così. Ognuno sta a casa sua (eccetto gli  stranieri). Siamo così divisi e opposti. Come nel calcio.
CHI L'AVREBBE DETTO MAI - Il "Tullo Morgagni" ha attorno al rettangolo verde di gioco la pista di ciclismo. Forse è in disuso, non l'ho trovata in ordine come la nostra. Forse dalle loro parti non hanno una figura come Claudio Santi. Bello stadio ugualmente, da visitare per chi è convinto che con la pista è brutto. E chissà cosa ha provato Filippo Facchini, protagonista con il coetaneo Filippo Romeo di questo scorcio di stagione. Due anni fa era qui da tifoso con noi a sostenere nel settore ospiti Guglieri e il Fiorenzuola di Dionisi. Boilini era avversario. Nostra prima semifinale play-off, di un triennio magico dopo anni non facili. Chissà se mai ha immaginato di venirci a giocare un giorno con addosso una maglia da titolare in serie D. Giannichedda lo vuole con sé al torneo internazionale di Roma. Partirà alla volta della capitale in settimana. Che bello che è  il calcio.
Rientrano i penitenti Olivera e Amore. Facchini appena maggiorenne confermato al centro della difesa anche a Forlì. In settimana come al solito mister Tabbiani aveva tranquillizzato tutti nonostante il deficit di combattenti, dando garanzie e rassicurazioni che ci sarebbe stata la prestazione della sua squadra anche sul difficile campo forlivese. Ma senza Corbari fermato dalla squalifica chi mettere nel ruolo cardine di centrale difensivo? Ivan, tifoso dell'anno, è andato a presenziare la rifinitura del sabato ed ecco la risposta giungere nella serata: giocherà Guglieri. Alla notizia, anche se il mancino di Farini non lo ha mai fatto, le orecchie si drizzano, gli occhi tornano a brillare per un attimo. Il petto torna a gonfiarsi. Se contro Calvina de Paperoni a momenti facciamo risultato con merito  perché non sognare in quel di Forlì? Siamo sinceri. Avremmo messo la firma sul pareggio. Un gol di Buonocunto. A Mantova i tifosi del galletto lo hanno tanto invocato ma niente. Replicano contro di noi, con uno schieramento a trazione anteriore. C'è anche Beduschi arrivato a gennaio. Un ex Pro Piacenza. Come contro Calvina facciamo una bellissima figura ma a fare festa sono gli altri. Basta un gol prima dell'intervallo arrivato ancora dove non riusciamo ad arrivare sui calci piazzati.
Proprio lui, quello che aveva parlato in settimana ai quotidiani e che avevo letto al bar martedì. Baldinini. Che maledetta coincidenza.



Forlì–Fiorenzuola 1-0
Forlì: De Gori, Zamagni, Baldinini, Sedioli, Bonandi, Gkertsos, Gomez, Corigliano, Beduschi, Calabrese, Buonocunto. All. Paci. A disp.: Semprini, Polini, Souare, Marzocchi, Pastorelli, Zabre, Vesi, Pacchioni, Ballardini.
Fiorenzuola: Battaiola, Olivera, Carrara, Zaccariello, Guglieri, Facchini, Tognoni, Tunesi, Piraccini, Guerrini, Boilini. All.: Tabbiani. A disposizione: D’Apolito, Romeo, Vago, Zaccariello, Amore, Moukam, Arrondini, Hathaway, Pozzebon.
Arbitro: Castellone di Napoli.

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