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lunedì 23 novembre 2020

"Notti magiche inseguendo un gol", un fiorenzuolano all'Olimpico

Scrivere di calcio, scrivere di una passione viscerale come la nostra è bello a dismisura, come lasciarsi trasportare dai ricordi più marcati e condividere emozioni e sentimenti che si porteranno sempre nel cuore. 
La forma non è importante, il contenuto fa la differenza. Il calcio è fermo e il blog da spazio ai nostri lettori e ai tifosi (contattaci: blogfiorenzuola1922@gmail.com)
Ringraziamo l'amico Ivan per questo avvincente scritto :

"Notti magiche inseguendo un gol", un fiorenzuolano all'Olimpico 25 anni fa

Correva l’anno 1994, l’epoca del Fiorenzuola delle meraviglie, l’inizio di una stagione che per i colori rossoneri sarebbe stata indimenticabile, nel bene e nel male, culminata in quella maledetta domenica d’estate Bolognese del 25 giugno 1995, di cui si è già consumato abbastanza inchiostro dalle nostre parti… e di cui non vale nemmeno più la pena parlare.

Mese di Settembre, dal 19 mi aspetta una settimana di trasferta lavorativa in Abruzzo, la settimana di Roma-Fiorenzuola, 16mi di finale, gara di ritorno della Coppa Italia, in programma per il 22 all’Olimpico; all’andata ne abbiamo presi 3 in casa… era troppo anche per noi quella Roma li, con Lorieri in porta, Aldair, Giannini capitano ed un giovanissimo Totti che stava già mostrando quello che sarebbe stato il suo valore da grande.

La passano sulla RAI: dai, almeno per una sera sappiamo cosa guardare in TV!

La settimana scorre tranquilla, il tram-tram di chi è in trasferta per lavoro, in azienda per tutto il giorno e a concedersi il giusto ristoro alla sera, in un 4 Stelle dalla cucina straordinaria.

Il Mercoledì 21 pomeriggio, in azienda, si paventa la possibilità di uno sciopero generale: Texas Instruments ha messo in vendita ad un altro Gruppo americano lo stabilimento e sembra che gli acquirenti vogliano trasformare i processi produttivi; la Gente Marsicana (siamo ad Avezzano, nella piana del Fucino) non ci sta e Giovedì 22 sarà sciopero generale!

Ovviamente, in qualità di Consulente esterno, vengo caldamente invitato a non presentarmi al lavoro il giorno dopo… li i picchetti li fanno sul serio e le gomme delle macchine sono le prime a pagare dazio per chi non rispetta la loro protesta. 

Faccio quindi tesoro del consiglio ricevuto e non ci penso nemmeno a presentarmi in azienda l’indomani… anche perché è proprio il giorno di A.C. Roma - U.S. Fiorenzuola, e mi trovo a meno di 100 Km dall’Olimpico!

Scatta in fretta e furia la fase organizzativa; tramite un amico rintraccio il cellulare di Trapella, il quale mi garantisce l’accredito per la gara: Fiorenzuolani in trasferta non ce sono, i biglietti disponibili per i nostri giocatori si sprecano nelle biglietterie giallorosse.

Arriva la chiamata: accredito confermato, ritirare la busta a nome di Cristian Trapella.

Giovedì primo pomeriggio si parte: da Avezzano, direzione Roma… e senza autovelox i tempi di viaggio sarebbero oggi impensabili.

Passeggiata tra la Farnesina, il Foro Italico e tutto il complesso del CONI Nazionale, lo Stadio dei Marmi è sempre un’emozione… ma il pensiero è fisso dietro a quell’enorme ovale che sovrasta la zona, dove alla sera sarebbero scesi in campo i nostri Ragazzi.

Rubini, Martinelli, Perini, Crippa, Galletti, Da Rold, Scazzola, Trapella, Bellucci, Vecchi, Clementi

In Piazzale Olimpico si trovava uno dei migliori porchettari della Città: paninazzo con birra media verso le 18:30, in attesa che aprano le biglietterie… e finalmente eccoci dentro all’Olimpico: Tribuna Monte Mario, Centrale, zona d’onore. Accanto a me le mogli di alcuni giocatori della Roma e sotto un paio di file il Pres. Antonio Villa ed il D.S. Riccardo Francani; la serata è quelle da pelle d’oca: non solo per l’emozione di vedere i ns. ragazzi in rossonero Rocco & C. scendere all’Olimpico, ma anche perché i Ragazzi della Curva Sud stanno dedicando la serata al ricordo di un grande giallorosso, Agostino Di Bartolomei, scomparso alcune settimane prima… sarà un coro continuo, per tutta la durata della partita, dedicato al loro indimenticato Capitano.

Si dà lettura delle formazioni, ed un altro brivido mi corre lungo la schiena:

AS ROMA: Lorieri, Aldair, Colonnese, Thern, Petruzzi, Rossi D., Cappioli, Piacentini, Totti, Giannini, Muzzi. All. Carletto Mazzone

U.S. FIORENZUOLA: Rubini, Martinelli, Perini, Crippa, Galletti, Da Rold, Scazzola, Trapella, Bellucci, Vecchi, Clementi. All. D’Astoli

Cerchiamo di prenderne il meno possibile è il primo pensiero. 

La partita scorre via liscia, per la Roma è poco più di un allenamento… noi invece ce la mettiamo tutta per ben figurare; al 28' segna Cappioli ed al 67' con una magia il ragazzino Francesco Totti fa sedere due dei nostri ed insacca alle spalle di un incolpevole Rubini. 

Ma noi non molliamo e quel diciannovenne terribile, romano (e credo romanista), che da li a qualche settimana la Sampdoria ci avrebbe “scippato” per il debutto in A, di Claudio Bellucci, al 80’ la mette: GOAAAAAL. Abbiamo segnato all’Olimpico, seppur davanti a non più di 6000 spettatori, abbiamo segnato all’Olimpico… e credo di aver esultato come se fossimo stati in finale di Champions. E lo stesso Bellucci, allo scadere, non pago cerca ancora la rete del pareggio: PALOOOOOO.

Il Presidente e il D.S. si guardano compiaciuti, come ad immaginare in anticipo la stagione che avremmo vissuto. Un cenno di saluto e via, il deflusso dei pochi spettatori non crea problemi ed in meno di un’ora sono di nuovo in Hotel.

Ma l’emozione di aver visto i ns. Ragazzi all’Olimpico, i cori di quella notte, la magia che solo la Capitale può regalare, anche per una semplice partita di calcio, sono cose che ancora a distanza di oltre 25 anni mi porto nel cuore.

Ivan Menta, tifoso


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