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martedì 24 marzo 2009

SIAMO TORNATI

SERIE D, QUEST’ANNO CI SIAMO ANCHE NOI
L'antenata della Serie D nasce nel 1948 con la riforma del campionato di Serie C, al quale partecipavano un numero assolutamente spropositato di squadre.
Il IV^ livello del calcio italiano si chiamava Promozione Interregionale dal 1948 al 1952, IV Serie dal 1952 al 1957, Interregionale dal 1957 al 1958 e nuovamente IV Serie fino al 1959 quando assunse quello di Serie D.
Il Campionato di Calcio di serie D nasce ufficialmente nella stagione agonistica 1959-60 come campionato semiprofessionistico nazionale fondato sulla viciniorità e vi partecipano calciatori con lo “status” di dilettanti.
Nel 1978 diviene di fatto la quinta serie (V^ livello) del calcio italiano (con lo sdoppiamento della serie C in Serie C1 e Serie C2).
Nella stagione 1981-82 il Campionato di serie D viene soppresso e sostituito dal Campionato Interregionale gestito da una Commissione presso la Lega Dilettanti ed è una categoria a carattere dilettantistico. Ne fanno parte 192 società suddivise in 12 gironi da sedici squadre. La prima classificata di ogni girone è promossa neil campionato professionistico di serie C2. La 14^, la 15^ e la 16^ retrocedono nel campionato regionale di Promozione.
Nella stagione 1988-89 il numero di squadre per girone sale a 18. La prima di ciascun girone è promossa in C2; la 15^, la 16^, la 17^ e la 18^ retrocedono nel campionato regionale di Promozione.
Nella stagione 1992-93 viene cambiata ancora una volta la denominazione. Non più campionato Interregionale ma Campionato Nazionale Dilettanti (Cnd). Le ultime quattro di ogni girone retrocedono in Eccellenza. C’è da ricordare infatti, che nella stagione precedente erano nati i campionati regionali di Eccellenza con lo scopo di effettuare una “scrematura” dei “folti” campionati di Promozione (i massimi campionati regionali). In pratica però la nuova categoria declassò e non di poco la “storica” Promozione.
Nell’annata 2000/01 il campionato torna a chiamarsi serie D con l’introduzione dei play-off. La 2^, la 3^ e la 4^ classificata di ogni girone al termine del torneo danno vita ad un triangolare con gare di sola andata, le vincenti accedono agli spareggi nazionali per stabilire la graduatoria degli eventuali ripescaggi in serie C. Nella stagione 2003/04 i play-off sono allargati anche alla 5^ classificata e vengono introdotti i play-out a cui partecipano la 13^, la 14^, la 15^ e la 16^ per stabilire chi retrocede in Eccellenza con la 17^ e 18^ classificata.

A livello Nazionale il Nostro Fiorenzuola è la squadra che in tema di cambi di girone non ha eguali. Se ci si sofferma sui gironi dell'Interregionale degli anni Ottanta, dal 1985 al 1990 il Fiorenzuola è stato inserito in 6 gironi diversi, percorrendo in lungo e in largo l'Emilia, la Lombardia, il Veneto, il Piemonte, la Liguria, la Toscana e il Trentino Alto Adige. Ciò è dovuto alla posizione geografica di confine (tant'è vero che la squadra del nostro paese giocava sino al 1983 in Promozione Lombardia) che grazie al vicino nodo autostradale rende comodi i collegamenti soprattutto con la Lombardia ma anche con altre regioni limitrofe.
Dove lo mettiamo il Fiore? Di qua o di là? Fiorenzuola società tappabuchi dei vari gironi in un continuo girovagare per il Nord Italia anno per anno. Sempre alla scoperta di nuove realtà.
La prima volta del Fiorenzuola in serie D fu nel 1984/85 (allora si chiamava Interregionale). Seguirono sei campionati ciascuno in un girone diverso, molte volte unica compagine a rappresentare l’Emilia nel girone di appartenenza. L’esordio non si scorda mai e fu nel girone C con gli sconosciuti Talignani e Bertelli a far impazzire le difese lombarde e venete, poi nel D con sole due lombarde e le emiliane, poi nel B con solo squadre della Lombardia e noi unica rappresentante dell’Emilia, poi nel 1987/88 nell’E con le sorelle emiliane, le liguri e le toscane, poi dinuovo nel C e si torna a giocare in Veneto, in Lombardia, e si va in Trentino (solo noi dell’Emilia). Poi nell’anno della storica promozione in C2 (1989/90) siamo la sola Emiliana (ci tolsero i quasi-derby con Colorno e Brescello) a mettere in riga le compagini del basso Piemonte, della Liguria e della Lombardia. Nella stagione 2002/03 dopo dodici anni di professionismo torniamo in serie D e ci infilano nel girone A con le piemontesi e le lombarde, siamo ancora una volta l’unica emiliana. Nella stagione successiva, strano ma vero non ci spostano di girone ed è una novità assoluta. Nella stagione 2004/05, nostra ultima apparizione in serie D, aumentano le lombarde, ci mettono le trentine e qualche sorella emiliana, il girone è il D. Cinque volte su nove abbiamo fatto le valige per andare in un altro girone. Ci stiamo avvicinando rapidamente all’edizione 2008/09 e stavolta ci siamo pure noi di Fiorenzuola d’Arda, unica rappresentante piacentina nel massimo campionato dilettantistico nazionale. Chi affronteremo, in quali città faremo visita, che tifoserie ospiteremo? Al Comitato Interregionale l’ardua sentenza. Si parte domenica 24 agosto con la Coppa Italia. Domenica 7 settembre la prima di campionato.


Tornare in serie D significa:

• Tornare a farci conoscere in giro per l’Italia non solo come società sportiva ma anche come città.
• Tornare nel massimo campionato dilettantistico nazionale.
• Tornare sulle pagine tv del Televideo.
• Essere seguiti delle trasmissioni dilettantistiche nazionali di RadioRai.
• Essere seguiti dalla trasmissione televisiva PIANETA D su Raisport Satellite in collaborazione con la Rai ed il Comitato Interregionale. Settimanalmente vengono proposti i filmati dei vari gironi della Serie D, con gli highlights delle azioni più spettacolari e dei gol.
• Avere la possibilità di essere in diretta tv SU RAI SAT SPORT.
• Comparire sulle maggiori testate Nazionali di informazione: la Gazzetta dello Sport, TuttoSoprt, Corriere Stadio, ecc. con notizie di mercato, risultati, tabellini, rubriche di approfondimento, ecc.
• Tornare ad essere citati nell’album dei calciatori Panini 2007/08, e sull'ALMANACCO DEL CALCIO ILLUSTRATO ...per me rappresentano due istituzioni del calcio italiano.
• Superare i confini dell’Emilia-Romagna per affrontare compagini ben più blasonate di quelle affrontate da tre stagioni a questa parte.
• Approdare in una categoria semiprofessionistica.
• Con l’obbligo di schierare tanti giovani in campo, e in funzione alle ambizioni della società potremo tornare ad essere una fucina di talenti come lo è stato in passato.
• Avere la soddisfazione di crescere, valorizzare giovani calciatori che ambiscono alle categorie professionistiche; essere in contatto diretto con realtà professionistiche del panorama Nazionale.

La Serie D è il massimo campionato della Lega Nazionale Dilettanti ed è organizzato dal Comitato Interregionale.
Il torneo comprende 162 squadre, suddivise in 9 gironi, composti in base a criteri di opportunità geografica.
La Serie D è l'unico campionato che abbraccia l'Italia intera, senza escludere alcuna regione.
Le squadre prime classificate accedono di diritto tra i professionisti, con la partecipazione al campionato di Serie C2.

In onda PIANETA D su Raisport Satellite (canale 227 della piattaforma Sky) in collaborazione con la Rai ed il Comitato Interregionale. Settimanalmente vengono proposti i filmati dei vari gironi della Serie D, con gli highlights delle azioni più spettacolari e dei gol.
STADIO D: tutti i giovedì, fino al termine del Campionato, alle ore 17.00, sempre sul canale digitale terrestre de La7 va in onda la nuova rubrica ‘Stadio D’, sempre condotta da Emilio Piervincenzi.
RADIO UNO RAI: Ogni sabato alle ore 20.00 tutti i risultati degli anticipi giocati e la presentazione della giornata in programma il giorno successivo. I servizi dedicati alla SERIE D vanno in nda anche la domenica: il primo alle 18.30 circa per tutti i risultati della giornata ed il secondo intorno alle ore 20.00 per i commenti e le interviste dei protagonisti.


agosto 2008