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martedì 24 marzo 2009

2005/06, campionato di Eccellenza, gara di Coppa Italia, FIORENZUOLA-FIDENZA 2-2

Agosto 2005, DERBY di COPPA ITALIA al Comunale
La stagione calcistica 2005/06 del campionato di Eccellenza si apre come al solito con gli incontri di coppa Italia dilettanti. Il Fiorenzuola del tecnico Massimo Perazzi è inserito in un mini-girone a tre squadre con le parmigiane CrociatiParma e Fidenza.
La partita con gli odiati “cugini” del Fidenza si gioca in terra piacentina in un mercoledì sera di fine agosto. E’ il primo di una serie di tre derby che vedranno le due squadre darsi battaglia nell’arco della stagione. Non si raggiunge la cifra esorbitante di pubblico registrata nella partita interna di campionato. Gli spettatori saranno circa 500, comunque tanti per una partita di coppa dilettanti. Da Fidenza giungono un centinaio di persone (comuni spettatori). Si apre la stagione anche per i tifosi del Fiorenzuola che dopo le cocenti delusioni della passata stagione si presentano in buon numero alla prima uscita casalinga: circa una cinquantina. Nel mirino degli Ultras vi è ancora una volta l'attaccante del Fidenza, Rastelli, imbeccato per tutto l'incontro da cori offensivi e dalla dedica scritta su una bandiera a due aste che dimostra con poche parole tutto l'amore che gli vogliono gli sportivi fiorenzuolani. All'uscita dell'attaccante a metà ripresa vola addirittura una bottiglia di Becks in campo, a pochi metri da lui, e intanto la terna arbitrale annota. Non mancano cori offensivi anche per il centrocampista Franzini ex calciatore del Fiorenzuola. Ai "Fidenza, Fidenza vaffanc..o!!!" rispondono i parmigiani presenti in tribuna con insulti e commenti di sdegno. Discreta la coreografia di inizio gara con fumogeni rossi e bandiere. Il “Fiore” si presenta al proprio pubblico in maglia e calzoncini rossi con: Tabloni, Savarino, Pezza, Sozzi, Nani, Castagna, Orrù, Fantini, Dallagiovanna, Melotti e Alberici. I borghigiani in maglia bianca e calzoncini neri rispondono con: Brunoni, Pezzini, Mottola, Petrelli, Matteo Vincenzi, Donelli, Franzini, Mirri, Compiani, Manzani e Rastelli. La schiera degli ex è nutrita: Pezza nelle file del Fiorenzuola, Franzini, Rastelli e Ghilardelli (che è in panchina) nel Fidenza. La partita finisce con un pirotecnico 2-2. Sotto di due reti la squadra di Perazzi rimonta nella ripresa grazie al tifo trascinante dei tifosi rossoneri. Alle reti del Fidenza di Franzini (in sospetto fuorigioco) e Manzani (su calcio di punizione deviato dalla barriera) hanno risposto il centrocampista Orrù (colpo di testa su calcio d'angolo) e l'attaccante Dallagiovanna (ancora con un incornata vincente). Per il Fiorenzuola le cose migliori le ha fatte vedere il capitano Sandro Melotti. Genio estroso del centrocampo. Inseguito senza tregua dai dirigenti fidentini al pari dell’altro rossonero Castagna, per tutto il mercato estivo. A fine gare i giocatori di casa andranno sotto la gradinata a ringraziare il sostegno inaspettatamente incessante e caloroso degli Ultras. Da una finestra intanto volano nei locali interni dello spogliatoio ospiti alcune bottiglie. Spintoni e offese fra dirigenza del Fidenza e tifosi locali nel parcheggio dello stadio. Nella settimana successiva, sulle pagine del quotidiano piacentino "Libertà" verrà pubblicato un lungo articolo dedicato al ritorno numeroso del pubblico allo stadio Comunale, intitolato: "Fiorenzuola, il pubblico 12° uomo".


E’ nato a Cortemaggiore ma non per questo è odiato dai sostenitori del Fiorenzuola. Cresciuto nelle giovanili rossonere, esordisce in prima squadra a 18 anni nell’anno della C2 del Fiorenzuola targato Seghedoni. A quei tempi non c’era l’obbligo di schierare giovani e la società dell’ambizioso presidente Antonio Villa preferiva puntare sulle giocate di calciatori navigati. L’attaccante magiostrino si trova quindi a fare da riserva a calciatori di categoria quali Stefano Pompini e Giovanni Rossi. I numeri da buon attaccante li ha, ma è troppo giovane, non riesce a trovare spazio. Comincia a nutrire odio verso la società rossonera che non valorizza i giovani della zona come lui. Lascia la squadra che lo ha cresciuto sbattendo la porta per iniziare a girovagare per le squadre dilettantistiche piacentine. Intanto passano gli anni e inizia l’inesorabile declino del Fiorenzuola. Rastelli al contrario da attaccante acerbo diventa lo spauracchio di tutte le difese avversarie. Sale alla ribalta nei campionati dilettanti a suon di goal, guadagnandosi la fama di bomber di razza. Nella stagione 2002/03 Rastelli gioca nel Voghera avversario del Fiorenzuola in serie D. La squadra pavese è una vera corazzata costruita per vincere il campionato. Con lui militano anche i piacentini Franzini e Guglieri. Finalmente Il suo sogno si avvera. Affrontare da avversario la sua ex squadra rappresente una ghiotta occasione per dimostrare quanto vale a chi non credeva in lui agli inizi degli anni 90’. Nella partita al Comunale segna e va ad esultare in maniera offensiva sotto la gradinata. Sfoga tutto il suo rancore verso la maglia rossonera andando a provocare i tifosi fiorenzuolani. Rastelli diventerà la bestia nera del Fiorenzuola. Lasciando sempre la sua firma nei tabellini dei marcatori di giornata. Tutti lo vogliono, soprattutto le società che hanno ambizioni di vincere il campionato. In un intervista al quotidiano “Libertà” afferma che non ritornerà mai a vestire la maglia del Fiorenzuola (squadra che in passato non lo ha considerato minimamente). A Fiorenzuola i suoi comportamenti in campo e le sue esultanze provocatorie non le hanno mai dimenticate. Tutte le volte che Rastelli gioca contro la squadra valdardese i cori e gli insulti verso di lui non mancano. Nel incontro con il Voghera della stagione 2003/04 fu allestita una coreografia proprio contro l’odiato attaccante. Per l’occasione Il commento del quotidiano Libertà fu il seguente: “presente sugli spalti una irridente scala in carta pesta per l’attaccante Rastelli, con annessa fragola da raccogliere in ossequio alla storia che vuole gli abitanti di Cortemaggiore andare per fragole con …le scale”. Per la cronaca la partita finì 2-2 davanti a quasi 600 spettatori, con rete del pareggio ospite siglata in pieno recupero proprio da Rastelli, abile a procurarsi e a trasformare un rigore dubbio, contestato a gran voce dai dirigenti e dal pubblico locale. Per concludere a Fiorenzuola ringraziano Rastelli per due motivi. Il primo per non essere mai tornato nel Fiorenzuola (il suo rancore ci ha disgustato). Il secondo, di aver vestito di nuovo la maglia del Fidenza proprio nell’anno del derby (presi due piccioni con una fava!).