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sabato 5 dicembre 2015

Trovami le differenze

Trovami le differenze se sei capace, tifoso
tu che c'eri ieri e ci sei oggi.
Dove non ci arrivano con la tecnica ci arrivano con l'agonismo, le spalle larghe, il carattere, i muscoli. Cercare il confronto ogni domenica. Lottare sempre alla dannazione se poi il gol personale non arriva non è un problema. A volte i parastinchi non bastano. Lividi, graffi, botte, segni. Uscire dal rettangolo di gioco ogni domenica malconci. Portarsi i segni addosso per tutta la vita. Essere tenaci, sprezzanti del pericolo non è da tutti Si nasce. Delinquenti prestati al pallone si suol dire oggi io direi eroi prestati al gioco del pallone. Angeli custodi dei compagni più fragili.
Stesso ruolo, stessa maniera di porsi al servizio della squadra. Uno nato nel 1966 a Narni in Umbria, l'altro piacentino nato vent'anni più tardi nel 1986. Entrambi biondi e sopra il metro e novanta di altezza.
Quando il gioco si fa duro i duri salgono in cattedra. E allora andare a prendersi e realizzare il rigore del pareggio al 90' non è un problema. Farsi rispettare sempre. Saltare più in alto di tutti. Stingere, serrare, digrignare i denti, mostrandoli agli avversari. Sporcarsi di fango più degli altri. Promettersele per tutta la gara al diretto marcatore di giornata.
Quante analogie ma io ancora oggi alla storia che risale al 1997 delle pomate urticanti non ci credo. Credo a quello che vedo in campo alla domenica. Gli attaccanti da missioni impossibili, da missioni disperate. Merce rara.

Trova le differenze, tifoso.