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venerdì 9 settembre 2016

La volta buona

capitan PETRELLI quarta stagione a Fiorenzuola, suona la carica in vista della sfida contro Ravenna
Sfida di prestigio domenica al Comunale con l'arrivo del Ravenna. Sono passati tanti anni da quelle epiche sfide di alta classifica degli anni 90'. Ricordi lontani, ma ancora nitidi nelle memorie e nei cuori di tanti sostenitori Rossoneri.
I precedenti allo stadio Comunale sono ben 9 con l'ago della bilancia che pende decisamente dalla parte degli avversari con ben 6 successi. Sono solo due i pareggi entrambi a reti inviolate. Il Fiorenzuola ha vinto solo una volta su 9 tentativi e dobbiamo andare nel lontano 1930 per scovarla (campionato di prima divisone, l'attuale serie C). Il primo precedente fu giocato nel campionato di seconda divisione 1928-29. Maggiore continuità a cavallo degli anni 90' con i giallorossi autentica bestia nera dichiarata da non incontrare nei maledetti spareggi per la serie B del campionato di serie C1 1994-95. Poi c'è un fattaccio tinto di giallo nell'unico precedente di Coppa Italia. Siamo nel 1979 o 1980 e militiamo nel campionato di Promozione Lombarda. Dobbiamo disputare il secondo turno di Coppa e ci mettono con i quotati giallorossi. Noi siamo tutto sommato forti. C'è Meraviglia, Mascheroni e bomber Bertelli in attacco e gli ex della Vogherese (Lozio, Ravara e Costa). Il mister è Walter Massone. E' inverno e il Ravenna in difficoltà causa infortuni dichiara non so quanti centimetri di neve caduti in Romagna. Non può raggiungere Fiorenzuola per la gara di ritorno e chiede il posticipo del match che riuscirà ad ottenere (vincendo di misura al Comunale). Ravenna sempre con sguardo beffardo dalle nostre parti.
Ho ancora negli occhi le scorribande sulla fascia mancina del sardo Sotgia. All'epoca un giocatore pazzesco per la categoria. Era il Ravenna del presidente Corvetta in odore di promozione in serie B. La prima volta giocata sul neutro di Salsomaggiore, al "Francani" perché al Comunale Poi c'era l'attaccante tedesco riccioluto Schwoch nel Ravenna di Novellino. I vari Francioso, Gadda e Pregnolato. Massimo Pavanel e Giovanni Rossi che poi passarono in Rossonero voluti da mister Busatta. Bei tempi per entrambi. Un Ravenna che ha fatto grande Fiorenzuola e il Fiorenzuola negli anni 90' portando in Valdarda fior fiore di allenatori e campioni quali: Del Neri, Cavasin, Guidolin.
Ora la musica è cambiata, domenica per la prima in casa al Benelli si sono contati circa 500 paganti, briciole a confronto dei numeri degli anni 90', non ci saranno più gli 8 pulman a condizionare la partita. Sono passati fallimenti e retrocessioni per entrambi. Fiorenzuola-Ravenna vent'anni dopo ha comunque il suo fascino.
In casa Fiorenzuola, la sfiga ha colpito ancora con l'infortunio al ginocchio capitato all'attaccante Mezgour elemento di spicco della campagna acquisti Rossonera. L'attaccante di Casablanca non sarà della partita al pari del portierino Rizzo (guai alla caviglia), del giovane terzino Contini. Sarà disponibile il bielorusso 1998 Yan Koliatko per la difesa. Il ragazzo ha scontato il turno di squalifica. Rinfoltire il centrocampo visti i numeri contati per l'attacco o inventarsi qualcosa di nuovo? A Francesco Salmi la scelta della miscela vincente. Domenica, nell'esordio di Poggibonsi avremmo meritato i tre punti, peccato per il rigore gettato alle ortiche da Napoli e per il legno colpito dal giovane Pezzi.
In casa Ravenna tutto fila liscio e il morale è decisamente alto.
Nella gara di esordio i giallorossi hanno superato per due reti a zero i toscani neopromossi della Rignanese. In gol: Ballardini su rigore e Graziani. In Coppa due vittorie su due. Non si può certo dire che i romagnoli non siano in forma.
Il Ravenna non è il Rimini schiacciasassi affrontato due anni fa ma una squadra comunque attrezzata per fare bene e lottare per i primi posti. In estate è cambiato il mister. E' sbarcato quel Mauro Antonioli centrocampista milanese di grande flemma nostro avversario ai tempi della C con le maglie di Varese, Chievo Paluani (dei miracoli) e Lumezzane. Per anni in Valdarda si era inseguito il sogno di averlo come numero 4 davanti alla difesa. Attenzione a bomber Ivan Graziani (non il cantante) classe 1982 portato in dote da mister Antonioli che l'ha voluto con se dopo le 19 reti realizzate in provincia con la casacca della Ribelle. Altri acquisti di spicco sono il centrocampista Daniele Forte e Alfonso Selleri punto di forza dell'Imolese dello scorso anno, che conosciamo bene per i suoi trascorsi nel Russi e nella Virtus Castelfranco. Nelle file dei veterani spiccano due figli d'arte: Davide Mandorlini (difensore 1983 e capitano) figlio di Andrea ex calciatore dell'Inter e tecnico del Verona e Elia Ballardini ravennate doc (9 gol lo scorso anno) figlio di Davide ex allenatore di Lazio, Genoa, Cagliari, Bologna e Palermo.
Il nostro Lorenzo Lari ritroverà dunque mister Antonioli che lo ha avuto alle dipendenze lo scorso anno nelle file della Ribelle. Speriamo che il trequartista di Carpi dia il suo contributo alla causa.
Avete visto come è andata la prima di campionato? Le nostre avversarie di Coppa che in alcuni frangenti ci hanno messo alle corde hanno entrambe vinto bene. Il Lentigione nel big-match contro Delta Rovigo e il neo-promosso Castelvetro delle lamentele ha sbancato la toscana superando la Colligiana. Noi che abbiamo comunque fatto bene con loro e a momenti si vinceva a Poggibonsi dobbiamo avere fiducia. Mettersi bene nella testa che sarà un altro anno di sofferenza, ma allo stesso tempo avere fiducia e credere nei nostri mezzi.
Se contro Ravenna si gioca per il pari o per non prenderle di sicuro le buschiamo, la storia recente insegna e poi con Salmi allenatore siamo certi che ogni domenica i Rossoneri tenteranno di impostare il proprio gioco invece di stare a guardare e subire. Il nostro alto tomo dei ricordi racconta che al Comunale non abbiamo mai vinto contro gli adriatici. Non chiamatela più bestia nera però ve ne prego, questa potrebbe essere la volta buona.

una fra le formazioni del RAVENNA più forti degli ultimi vent'anni

una partita al "Benelli" memorabile

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