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lunedì 4 dicembre 2017

FIORENZUOLA-Trestina 1-1 Luca Benedetti


ROBA DA MORDERSI LE MANI – a pochi centimetri dal traguardo, quando tutto sembrava ormai scritto con il ritorno del Fiore al successo gli avversari hanno trovato il gol del pareggio. Un gol davvero rocambolesco perché fino a quel frangente i ragazzi erano stati bravi nel tenere il campo e controllare i timidi attacchi degli umbri. Sarebbero stati punti meritati e importanti. Un vero peccato. Ma il calcio è così. A volte è estremamente ingiusto. Ingiusto forse è un termine non appropriato in questo caso perché gli avversari ci sono e non stanno a guardare. Bravi quelli della Trestina a crederci fino alla fine e quando l'epitaffio e il necrologio sembravano ormai scritti è arrivato l’inatteso premio alla tenacia (d'altronde era capitato anche a noi a Carpaneto). Meno bravi noi nelle occasioni da gol del raddoppio non capitalizzate. Bastava infilarne una e ora saremmo tutti alla Felina a fare i bagordi a brindare e a fare festa (qualcuno c'è andato lo stesso e ha trovato il Salsomaggiore calcio). Poi quando vedi gli avversari a fine gara omaggiarsi del punticino conquistato in casa del Fiorenzuola festeggiando come se avessero vinto la partita della vita o la finale di champions league ti rendi ancora di più conto di che razza di campionato abbiamo fatto fino ad ora. E così ti senti di rincuoreare e applaudire lo stesso questi ragazzi dagli occhi lucidi e dai visi cupi. Non eravamo abituati a quadretti finali di questo tipo. Ci avevano abituati troppo bene. Passerà anche questa fase calante e vedrete che torneremo alla vittoria magari vincendo alcune partite dove forse non meriteremo. Il calcio è così: ti toglie e ti dà.
La profezia del Basolone per la gioia di tanti non si è avverata. Rimandata forse a più avanti. Le prime nevicate si sono fermate a Lugagnano, davvero copiose hanno imperversato da Vezzolacca in su. E così il rituale della domenica, quello più atteso, quello che ci accomuna, una fra le ultime cose davvero fiorenzuolane che ci sono rimaste è andato in onda anche stavolta. C’era tanta voglia di tornare a vedere il Fiorenzuola vincere, di tornare ad esultare e a fare festa tutti assieme dopo i pareggi contro Romagna Centro e Mezzolara. E' la domenica vicina al compleanno di Marco Burlini, tifoso speciale. Fa davvero freddo ma c'è un bel sole e cielo terso. Mister Dionisi non cambia il 4-3-3, non cambia la personalissima muta: bermuda rosso-neri e smanicato a far venire ancora più freddo ai circa 500 paganti. L'ex Borgosesia decide per l’inversione dei terzini (Nava e Contini) e regala una meritata mezza giornata di riposo a Collodel. Fiorenzuola che torna con il completo rosso come contro il Romagna Centro. Gli avversari vengono da un paese che non è nemmeno marcato sulla cartina. Si dice che hanno una difesa un po’ ballerina e un’attacco di tutto rispetto. Con una casacca stile contrada del Palio di Siena come ha sottolineato qualcuno, gli umbri ci sono sembrati da subito giunti in Valdarda armati di tutto punto ed equipaggiati a dovere per tentare di fare bene. C’è tranquillità dalle nostre parti, ma il peso inconscio dell’essere capolista forse c’è nella testa e nelle gambe dei ragazzi e poi ribadiamo il concetto espresso in apertura: chi gioca contro di noi, in questo grande stadio e con il pubblico di casa che ti urla nelle orecchie da dietro la panchina a pochi metri dal campo ti da l’impressione di giocare una partita diversa. Si è vista poi un auto di lusso partire a fine gara dal parcheggio dello stadio con lo sportellone aperto in sbanco. Conduttore sbadato o confuso dalla felicità per un risultato utile strappato a Fiorenzuola? Qualcuno afferma che quella auto era condotta dal patron della squadra avversaria e che quello sportellone è rimasto aperto fino a Città di Castello. E così tornando alla gara, questo Sporting fin dall'inzio ha tentato senza remore di farsi pericoloso dalle parti di Alessandro Vagge ma i Rossoneri non si sono fatti trovare impreparati. Sosteniamo con fermezza anche questa tesi: Alessandro Dionisi e il fido Diego Daldosso hanno programmato la preparazione per avere una partenza razzo in campionato e fare più punti possibili all’inizio. Una fase calante ad inizio inverno sarebbe potuta incombere. Forse non è da smentire questa tesi. Ci è sembrato di vedere: meno lucidità, meno ossigeno nei polmoni e corsa dall’inizio, forse ci escono quando ce la tirano fuori gli altri o in determinare circostanze (uno svantaggio, un gol che non arriva).
ASSEDIO ROSSONERO - A lungo andare la Trestina si scopre compagine modesta e il Fiore crea almeno quattro occasioni da gol dove il portiere ospite compie altrettanti autentici miracoli. Il gol non arriva così Dionisi tenta una mossa delle sue. Con gli inserimenti di Dario Bollini e Luca Cremonesi il Fiorenzuola cambia faccia e passo. Allo scorrere dei minuti con il gol che non arriva il Fiore diventa sempre più una furia. Da impazzire la traversa a portiere battuto colpita da Davide Bosio con una girata delle sue. Forse l’attaccante Rossonero va a cercare la conclusione perfetta invece di tirare di potenza strozzando in gola a tutti l’esultanza del gol. Poi quello spiovente magico calciato dal capitano Nicola Mazzotti sul quale si lanciano in maniera encomiabile varie casacche rossonere. Luca Benedetti che di mestiere fa il difensore centrale sfrutta tutti i muscoli e i centimetri a disposizione arrivando sulla sfera prima di tutti, spedendo nel sacco il gol tanto cercato. Una liberazione. Il forte stopper modenese come "Rambo" Ravasi, come Beppe Baronchelli corre dopo la seconda marcatura stagionale verso la panchina, abbracciando il Tm Luca Baldrighi e il resto dei compagni. Abbiamo pensato dalla gradinata: ora ci cacciano mezza squadra negli spogliatori per questa esultanza di gruppo prolungata e pazzesca. Dal gol in poi, si vedono i ragazzi davvero determinati nel voler difendere questo vantaggio e portare a casa la vittoria. Cambi in vista per il Fiorenzuola: esce bomber Bosio per l’ultimo arrivato l'italo-croato Matteo Bruzzone (difensore classe 1994), con Fabio Varoli che passa sulla corsia mancina. Il direttore di gara abbona almeno due cartellini rossi alla squadra di Fioriucci. Il tecnico degli ospiti non so quante sigarette abbia fumato di nascosto in panchina per la tensione accumulata. Va anche detto che applicando il regolamento, con l’uomo in meno per gli avversarsi forse la gara si sarebbe messa in discesa per noi. Gli ospiti restano in undici ma non impensieriscono più di tanto e subiscono alcuni contropiedi micidiali. Prima Contini e poi Bollini e Cremonesi hanno fra i piedi i palloni per assestare i colpi decisivi del k.o. e spedire al tappeto i bianconeri. Ma la porta difesa da Garbinesi rimane stragata, maladissa. Sprechiamo in malo modo con gli umbri che nell’ultimo dei quattro minuti di recupero trovano l’impossibile dalle parti di Vagge. E’ andata così, con la festa rimandata un’altra volta. Per assurdo siamo ancora in testa alla classifica. Fiore ricarica le forze, mercoledì si torna già in campo per l'impegno coppa Italia …FORZA RAGAZZI!

mister Dionisi avrebbe pagato per essere in campo nel finale
FIORENZUOLA-SPORTING TRIESTINA 1-1
Fiorenzuola (4-3-3): Vagge; Nava, Benedetti, Varoli, Contini; Cosi (27’ st Collodel), Mazzotti, Bouhali (15’ st Cremonesi); Marra (23’ st Bigotto), Bosio (35’ st Bruzzone), Bramante (1’ st Bollini). Panchina: D’Apolito, Lo Bello, Ferretti. All. Dionisi
Sporting Triestina (4-3-3): Garbinesi; Marconi, Pezzati, Nonni, Ascione; Marchi (38’ Vinagli); Chiavazzo (27’ st Gallozzi); Mancinelli; Salis (38’ Cordella), Ridolfi, Villanova. Panchina: Cosimetti, Maggioli. All. Fiorucci 6
Arbitro: Foresta di Nola (Allocco-Alibrandi)
Marcatori: 23’ st Nonni (ST) aut., 49’ st Cordella (ST)
Note: giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Spettatori 500 circa.
Ammoniti: Marchi (ST), Marconi (ST), Garbinesi (ST). Angoli 7-1.

Marco Burlini e Maurizio "Missio" Allegri, storici tifosi Rossoneri

sguardi decisi quelli di Marra, Bosio e Bouhali


Bigotto, Cremonesi e Paolo Contini. Il numero 3 fiorenzuolano ha corso davvero tanto anche stavolta
Nicola Mazzotti sta per accarezzare il pallone del vantaggio spedito a Luca Benedetti


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