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lunedì 6 maggio 2019

FIORENZUOLA-Mezzolara 5-1 Lorenzo Rivi (2), Francesco Saia, Emanuele Anastasia (2)

SEGNO DEL DESTINO - Anche per le duecento di Dennis Piva diluviava. Sarà destino. Era marzo quella volta e ospitavamo la Lupa, creatura embrionale dell’attuale Piacenza Calcio dei fratelli Gatti, che allora era in procinto di iniziare il suo ciclo vincente giunto ad oggi e reduce nella giornata di sabato dal tonfo di Siena. A testimonianza che nulla nel calcio è scontato.Stavolta siamo a maggio, tempo di cresime bagnate, di festa al Darwin. Siamo a maggio e non ci siamo proprio fatti mancare niente con la neve che scendeva copiosa da Vernasca in su stamane. Meglio così, è bello riprendere dell’armadio per un’ultima volta la sciarpa rossonera. A Fiore c’è da scendere in campo per l’ultima di campionato e diluvia. Diluviava anche quella volta al Comunale contro il Crociati Noceto. Era campionato di Eccellenza ed eravamo rimasti incantati da quel piccoletto conosciuto che sulla sinistra a centrocampo le combinava di tutti i colori con l’acqua che schizzava ovunque. Ci era voluto un super Valizia tra i pali (ma quanti bravi portiere sono passati dalle nostre parti?) e l’ingresso in campo dell’ex Palermo Giuseppe Casisa per avere la meglio dell’avversario trascinato da quel piccoletto mancino. L’anno dopo quel satanasso originario di Farini lo abbiamo portato in Val d’Arda e oggi alla veneranda di trentacinque anni primavere è ancora qui, a correre più di un diciannovenne, festeggiato dalla società e dai sostenitori rossoneri per le 150 partite con la maglia dell’Us Fiorenzuola.

CHE TERRENO DI GIOCO – Devo andare in campo a mettere gli striscioni e già mi immagino i miei piedi affondare nel fango come quest’inverno. Varcare la porta del Comunale e rimanerci di stucco trovandosi davanti a un campo che è letteralmente l’opposto di quello su cui abbiamo lottato per l’intero inverno, fa bene a chi non crede ai sogni. Erba verde e soffice così non si incontra facilmente in giro (a Crema e a Reggio Emilia sì). E non c’è ombra di pozzanghera nonostante i tanti centimetri di pioggia caduti, con una tenuta che è qualcosa di davvero eccezionale. Un campo da favola, una sorpresa di giornata meravigliosa per pubblico e ventidue in campo. Ecco, forse il miglior acquisto del Fiorenzuola del mercato invernale è stato proprio il ritorno di Claudio Botti. Esperto addetto al campo da una vita a Fiorenzuola.
SCELTE GIUSTE - Messo il nostro stemma con le tre rose nel gruppo delle grandi del girone con la qualificazione play-off conquistata meritatamente con una domenica di anticipo sembra essere quella con il Mezzolara la classica partita di fine anno, dove non si ha più niente da dire. E invece il dono che di qui a poco offrirà il Fiorenzuola di Lucio Brando ai suoi fedelissimi sostenitori e ai dirigenti è qualcosa di davvero ammirevole. Il tecnico piemontese si appresta a raggiungere la sua postazione in panchina con cuffia “Nuova Caser” e sciarpa Fiore Supporters al collo. In vista degli spareggi, dove si dovrà cercare di non fare brutte figure, si opta per lasciare a riposo i tanti diffidati (Bruzzone, Guglieri, Zaccariello, Kacorri e Saporetti). Sono tutti presenti in panchina preservandoli però da eventuali squalifiche alla faccia del famigerato articolo 48 tanto chiosato e impugnato negli strani finali di stagione. La scelta di Brando spalanca le porte ai giovani e a chi senza demeriti ha lavorato tanto e sodo ma ha avuto meno spazio. Fra i pali torna Matteo D’Apolito; linea difensiva che vede a destra Bedino e a sinistra Contini con la fascia da capitano al braccio, in mezzo duo tutto parmigiano composto da Fabio Varoli e Federico Davighi. Centrocampo a tre con Andrea Corbari in mezzo, Luca Colantonio e il giovanissimo Alex Hathaway sulle sponde laterali. Attacco composta dal duo  Anastasia – Rivi, con Bouhali libero di spaziare nella terra di mezzo fra centrocampo e attacco.

LE 150 PARTITE DI ETTORE GUGLIERI - Si alza il sipario con il presidente Giovanni Pighi e il Team Manager Luca Baldrighi in campo a premiare Ettore Guglieri dietro lo striscione confezionato dai tifosi della gradinata: “dalla montagna con furore un capitano tutto cuore”. Un grazie a Tonio e Ivan, tifosi di lunga data per l’ispirata vena poetica. Sarà una gara da vivere con la coda dell’occhio puntata sullo smart phone a caccia degli aggiornamenti dagli altri campi. Modena, Pergolettese o Reggiana, da questo trio blasonato uscirà il nome l’avversario da affrontare ai play-off. Lo scopriremo solo nel tardo pomeriggio, a bocce ferme al Bar del Bocciodromo. Consegnata la targa al Capitano, al Comunale ora si può iniziare a menare le danze contro un Mezzolara forte dei quindici anni consecutivi in serie D ma oggi in situazione veramente disperata. Disperata quanto quelle di Axys Zola, Calvina, Pavia, Sasso Marconi, San Marino e Classe. E allora i rossoneri devono essersela promessa in settimana. Perché non giocare con l’impegno sempre messo in campo per tutto l’arco della stagione? Perché non onorare fino all’ultimo l’impegno e la gloriosa maglia dell’Uesse? Perché non rispettare le regole del gioco più bello del mondo?
LE PARATE DI D’APOLITO E I GOL DI RIVI - E così nonostante si ritrovino in campo alcuni fra i compagni che hanno giocato assieme solo nelle partitelle di allenamento, pungolati nell’orgoglio dalla voglia matta di mettersi in mostra, siamo noi con i nostri giovani talenti a imporre il gioco andando vicini al gol del vantaggio in due occasione. E’ il preludio alla marcatura di Lorenzo Rivi da Correggio, minuto numero ventiquattro. Il Mezzolara del gaucho Romulo Togni prova una reazione e D’Apolito compie un grande intervento, ma è sempre il Fiore a tessere il gioco e a creare le occasioni, divorandosi due gol già fatti con bomber Anastasia. Il primo tempo si chiude sull’uno a zero. Sugli spalti il pubblico non è delle grandi occasioni con i giga del telefono rimasti che iniziano già a scarseggiare. Ma va bene così perché si è estremamente gioiosi e felici del campionato del Fiore, e anche oggi ci si diverte. Che spasso avere come speaker Franco Polloni. Quando ricorda l’avvicinarsi del centenario vedo il petto di diversi fiorenzuolani presenti gonfiarsi a dismisura come quelli dei pavoni sotto a smanicati con cerniere messe a dura prova. Il neo-entrato Francesco Saia, attaccante dell’anno 2000 che avevamo visto in campo nel finale di un Fanfulla-Fiorenzuola di inizio stagione ha appena spinto in rete il gol del raddoppio. Primo gol in serie D. Che soddisfazione per questo ragazzo della montagna di Parma pescato in Toscana dal Margine Coperta di Gianluca Peselli, ex bomber rossonero degli anni ottanta. Nel frattempo sembra che il Fanfulla stia perdendo in casa. In tal caso, con un balzo al quarto posto saremo contro la Reggiana, di nuovo al Mapei Stadium.
DOPO SAIA ANCORA ANASTASIA - Ma lo spettacolo offerto al Comunale non è esaurito. Emanuele Anastasia sembra avere dal primo tempo un conto in sospeso con la porta difesa da Malagoli. L’attaccante pavese ex del Chieri e del Cuneo (in serie C) sembra avere addosso il fervido desiderio di salire ancora più in alto nella classifica cannonieri. E fa bene. Parta dalla fascia palla al piede accentrandosi verso il cuore dell’area di rigore avversaria. Imprendibile per tutti, punta l’estremo difensore ospite. Sfera nell’angolino basso al 65’ e nove minuti dopo dal dischetto arriva il poker rossonero che porta ancora la sua firma. Due lampi che fanno salire a quota 15 reti Emanuele Anastasia, arrivato ad agosto ma sceso in campo solo da ottobre. 24 gettoni totali di presenza e tanti acciacchi e infortuni. Una media reti davvero impressionante. Sarebbe bello ripartire dal suo estro nel Fiorenzuola che sarà.
I NOSTRI GIOVANI E I GIGA FINITI – Il Pergocrema sta pareggiando a Sasso Marconi. Cambia ancora tutto sotto la pioggia che scroscia. Ombrelli aperti in gradinata con il 2001 Giulio Vago (stopper) a fare il suo ingresso in campo. Ed è veramente bello quando qualcuno in gradinata esclama: “che forza i nostri giovani. E questo numero 7  dal gran fisico e il cognome anglosassone che Miserotti fa una fatica da bestia a ricordare, chi è? Hathaway? Questo ragazzo sarà ancora giovane per altri quattro anni in serie D”. Speriamo non si bruci però. E' un attimo. Il Fiore non sta fermo un attimo e Lorenzo Rivi trova la marcatura personale numero 7. Che spettacolo questo incredibile cinque a zero che nessuno si aspettava. Non si gustava una cinquina al Comunale forse dai tempi dell’Eccellenza. Per fare un gol a questo Fiorenzuola ci vuole una punizione calciata magistralmente dal numero 9 ospite. Un gol che strappa applausi anche se messo nel sacco dagli avversari. Dallo stadio Braglia di Modena e da Sasso Marconi non si hanno più notizie. I nostri maledetti giga sono finiti da tempo. 
Grazie Ragazzi per questo anno fantastico.. ci rivedremo ai play-off !


FIORENZUOLA-MEZZOLARA CALCIO 5-1
U.S. Fiorenzuola 1922: D’Apolito; Bedino; Contini; Corbari (59’ Cosi); Davighi (68’ Vago); Varoli; Hathaway; Colantonio; Rivi; Bouhali (59’ Saia); Anastasia (80’ Kacorri). All. Brando.
Mezzolara Calcio: Malagoli; Mutti; Ferrari (51’ Kharmoud); Chmangui (68’ Astolfi); Menarini; Nicoli; Rinaldi; Roselli; Grazhdani; Sala (74’ Bertetti); Mezzetti (62’ Sereni). All. Togni.
Marcatori: 24’ Rivi (F); 62’ Saia (F); 65’ Anastasia (F); 74’ rig. Anastasia (F); 76’ Rivi (F); 86’ Grazhdani (M)
Ammoniti: Corbari (F); Hathaway (F); Davighi (F); Bedino (F)
Note: giornata piovosa. Terreno in ottime condizioni. Spettatori 300 circa.




il riconoscimento a capitan Guglieri a inizio gara (foto CAVALLI Liberta.it)

LUCIO BRANDO e il vicepresidente GIOVANNI PIGHI (foto CAVALLI Liberta.it)
la classifica finale del girone D di serie D :
Verdetti: sarà spareggio promozione fra Pergolettese e Modena. La perdente andrà a disputare i play-off ospitando il Fiorenzuola.
Reggio Audace-Fanfulla l'altra gara.
In Eccellenza retrocedono: OltrepoVoghera e Classe. Play-out: Pavia-San Marino e Mezzolara-Sasso Marconi.


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