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lunedì 20 maggio 2019

Modena-FIORENZUOLA 3-2 Lorenzo Rivi, Paolo Matera, (Luis Kacorri)


Dai, è lampante quanto accaduto ieri allo stadio Braglia. Per noi la “vera” semifinale play-off si è conclusa al minuto 94’, non oltre. Kacorri ha appena firmato la rete regolarissima del sorpasso al termine del quarto minuto di recupero. E che non provino a venirci a dire quelli di Modena che il nostro centravanti era in posizione di off side. Che non ci vengano a dire che hanno pienamente meritato il passaggio del turno e la finale play-off.

Da esaurire le scorie residue di sfiga accumulate nella stagione 2018-19, chiaramente non esentabili. Fra l’imperversare della costante mal tempo e gli infortuni occorsi ai big dell’undici di Lucio Brando la sfiga ha proprio deciso di non scontarci nulla.
E‘ stata una settimana ricca di sorprese: il mancato recupero post trauma cranico di Libertazzi e l’infortunio alla caviglia dell’ultimo minuto per il nostro bomber Emanuele Anastasia. Con molta probabilità due fra i grandi protagonisti dello sprint finale di campionato verso la qualificazione play-off del Fiorenzuola non saranno della partita. Proprio Libertazzi e Anastasia, i due elementi più temuti dai nostri avversari che hanno ancora nella testa gli incubi del quattro a uno della gara di andata. Ci tenevamo tutti a fare bella figura a Modena. Di Battista lo aveva dichiarato a nome di tutti ai giornali. Ci tenevamo arrivati fino a qui a fare bene come un anno fa, quando da Forlì uscimmo dalla competizione a testa altissima, senza sconfitta, dopo la resa sullo 0 a 0 al termine dei tempi supplementari. Ricordiamo tutti i sorrisi soddisfatti nonostante l’uscita di scena, il traffico del rientro lungo la direttrice autostradale di Bologna. Un anno dopo ad accompagnarci non c’è il caldo desaparecido di maggio. Siamo partiti dalla Val d’Arda con l’anomala apertura della campagna di spinaroli e prugnoli, preziosi doni solitamente autunnali del sottobosco delle nostre montagne. Si va a Modena, con vista autostradale su canali e torrenti straboccanti. Gli sporadici squarci di sole che entrano dai finestrine del torpedone di Ziliani ci fanno ben sperare.

NICOLO' BEDINO 
(foto CAVALLI - LIBERTA.IT)
Dallo spicchio del settore ospiti dietro la Curva Montagnani si intravede la Ghirlandina. Che fatica a parcheggiare qui con l'impianto a due passi dal centro. Lo stadio Alberto Braglia è più di un monumento per la città di Modena per il valore storico che ha. Nel capoluogo emiliano non si è ancora smaltita del tutto l’amarezza per la sconfitta dello spareggio promozione di Novara e per un campionato che tutti si aspettavamo ben diverso. Dopo l’amaro inchino finale alla Pergolettese in viale Monte Kosica al civico numero 128 i pavimenti sono tornati a tremati. Sollevato dall’incarico mister Bollini (subentrato a suo volta ad Apolloni), dimissioni del diesse Doriano Tosi. La società giallo-blu ha deciso di distendere un poco i nervi e allungare la mano, varando prezzi stracciati per i tagliandi della gara. Poltronissime vip tribuna centrale a 15 euro. Anche i fiorenzuolani ne hanno approfittato. Tanti addetti ai lavori presenti: da Salmi a Max Taibi solo per citare alcuni nomi. Il cielo minaccia acqua a catinelle con le due squadre che fanno il loro ingresso in campo. Fiorenzuola in completo rosso, Modena con indosso la classica maglia gialla e i calzoncini blu. La curva di casa è in sciopero. Lapidario lo striscione esposto: “Una stagione da protagonisti rovinata da incompetenti, ora giocateli da soli i playoff dei perdenti”, “5573 volte vergognatevi”. Riprendendo e ricordando la quota eccezionale degli abbonati rimasti estremamente delusi. Dalla parte opposta lo striscione esposto dai supporters Rossoneri è di ben altri torni: "vincete per noi!"
Le formazioni. Noi senza Libertazzi, Anastasia e Zaccariello. Locali senza il reggiano Gozzi al centro della difesa, e Loviso, ma recupera Duca che contro di noi ha sempre fatto cose esagerate. La rammendatura di mister Lucio Brando è efficace, senza pieghe al prezioso tessuto di una squadra giovane che fa del collettivo e dell’unità una delle sue armi migliori. Matteo D’Apolito si frappone con tanto orgoglio fra i pali. In attacco torna titolare Simone Saporetti a fare coppia con Lorenzo Rivi. Non è il classico 4-3-3 ma il 4-3-2-1, il piano ”B” di Lucio Brando con il tunisino Bouhali a fare il bello e il cattivo tempo dietro alle punte. Centrocampo irrobustito dalle leve e dalla massa muscolare di Corbari e Colantonio, il terzo è il 2000 Tunesi. Difesa confermata in toto: con Bedino a destra, capitan Guglieri a sinistra, e Bruzzone e Varoli al centro. Il Modena lo sappiamo, è l’ipotetica squadra del fantacalcio che tutti gli adolescenti vorrebbero presentare all'avversario di turno. Al fischio di inizio il divario di età media e di stipendi fra i due schieramenti è stratosferico. In un clima di tensione che non può che rendere complicato il pomeriggio dei gialloblu ma allo stesso tempo pungolare nell’orgoglio gli strapagati canarini è il FIORENZUOLA a menare per primo le danze e con coraggio a farsi pericoloso dalle parti di Piras. E al quinto arriva il vantaggio Rossonero. E’ l’attaccante che al pari di Anastasia è andato più in gol in questo ultimo periodo. Lorenzo Rivi (vent'anni), è lesto a trafigge con inaspettato pelo da attaccante navigato la porta avversaria. Iniziano a piovere fischi minacciosi addosso l’undici di Maloverti. I locali spronati dal pubblico, cercano la via del pareggio. Sono brividi quando l’areoplanino della serie D Montella (Antonio) va a raccogliere in tuffo il preciso traversone di Sansovini. D’Apolito in pratica è battuto ma la palla va a morire a lato per nostra fortuna. Le ripartenze del Fiorenzuola sono sempre micidiali e al ventesimo trova gloria anche Saporetti ma l’arbitro annulla per fuori gioco. Alla mezz’ora inizia ad abbattersi il diluvio torrenziale ci accompagnerà per tutta la gara. fa il fumo. Un'acqua così non la ricordavamo da quel Lecco-Fiorenzuola dell'aprile del 1993, o Spal-Fiorenzuola del settembre 1996. Rispetto a questi precedenti terminati entrambi a reti inviolate almeno stavolta abbiamo preso l'acqua per qualcosa. Prima dell’intervallo ci capita la ghiottissima occasione per portarci sul due a zero ma Rivi spara stavolta addosso a Piras. La gara è una fantastica altalena. A tempo quasi scaduto restiamo gelati dalla punizione calciata da Sansovini. La traversa ci salva, anche se la manona di D’Apolito c’era. Pochi istanti dopo è il principe del gol Carlo Emanule Ferrario a scheggiare su colpo di testa la traversa, ma anche questa volta D’Apolito ci è parso toccare il legno. Si va negli spogliatoi avanti per una rete a zero. Ripresa senza cambi effettuati dagli allenatori. E’ subito Modena spietato ad approfittare di una nostra indecisione e a colpire con Ferrario (33 anni), per il gol del pareggio. Al quarto d’ora arriva la prima mossa. L’imprendibile Tunesi tallonato e “picchiato” a centrocampo per tutta la gara lascia il posto a Paolo Matera. Di li a poco entrerà anche Kacorri (punta centrale) al posto di Colantonio (un centrocampista). Al ventiquattresimo succede l’incredibile. Paolo Matera (diciannove anni) porta palla a centrocampo, alza la testa, veda la porta e dai venti metri trova il coraggio di scagliare un bolide imparabile verso la porta di Piras. La palla si insacca appena sotto il “sette” gelando tutto il Braglia. Il Fiore esplode di gioia e il balletto d’esultanza del centrocampista ex Torino autore del gol sotto il settore ospiti va oltre le sue esuberanti interpretazioni di Rocco Papaleo. I rossoneri e i tifosi fiorenzuolani presenti in ammollo ora iniziano a crederci per davvero, ma con l'ansiosa consapevolezza di dover soffrire fino al termine. E le emozioni non finiscono mai.
Al settantasettesimo i canarini ristabiliscono la parità. Uscita maldestra di D’Apolito che fino a quel momento aveva lavorato bene, Marco Sansovini (49 anni, 20 centri nel campionato di serie B 2012-13 nello Spezia) ha la lucidità e l’esperienza per arpionare il pallone “regalo” e scaraventarlo nel sacco (2 a 2). Il terreno ora è pesantissimo, la spia delle energie spese lampeggia da tempo, ma il vecchio cuore rossonero sono le maglie di questi giovani ventenni agli ordini di Brando batte ancora. I recuperi di Varoli (il migliore in campo votato sul pullman dei tifosi nel viaggio di ritorno) e di Bruzzone sono provvidenziali a tenere viva la speranza. Ripartenza  valdardese da batticuore, fraseggio rapido e splendido a centrocampo. Va forse Guglieri di forza alla conclusione. Piras respinge. Luis Kacorri partito in linea alla difesa ospite sbuca e di testa insacca allo scadere il gol del 3-2! Siamo in finale! Si aspetta solo il triplice fischio finale con un’altra pagina di storia è scritta… Siamo in finale!
LORENZO RIVI e la festa dei Rossoneri (foto CAVALLI - LIBERTA.IT)
la felicità di PAOLO MATERA autore del raddoppio rossonero  (foto CAVALLI - LIBERTA.IT)
MODENA-FIORENZUOLA 3-2 (d.t.s)
MODENA (4-3-3): Piras; Bellini, Dierna, Perna, Zanoni; Duca (11’’pts Berni), Pettarin (5’sst), Rabiu (38’st Messori); Sansovini, Ferrario (8’sst Boscolo Papo), Montella (27’st Ferretti). A disp.: Dieye, Magliozzi, Falanelli, Ndoj. All.: Malverti
FIORENZUOLA (4-3-1-2): D’Apolito; Bedino (32’st Contini), Bruzzone, Varoli, Guglieri; Colantonio (22’st Kacorri), Corbari, Tunesi (14’st Matera); Bouhali, Rivi (48’st Saia), Saporetti (28’st Davighi). A disp.: Bertolazzi, Vago, Cosi, Hathaway. All.: Brando.
Arbitro: Fabrizio Ermes Cavaliera di Paola. Assistenti: Marat Ivanavich Fiore (Genova) e Matteo Poggiola (Legnago)
Marcatori: 5’pt Rivi, 3’st Ferrario, 24’st Matera, 32’st Sansovini, 7’pts Sansovini
Ammoniti: Bedino, Sansovini, Pettarin, Bellini, Kacorri, Bruzzone, Messori
Note. Giornata piovosa, terreno in ottime condizioni. Recuperi 2’pt, 4’ st, 1’pts e 1’sst.

Un intervento di MATTEO D'APOLITO (foto CAVALLI - LIBERTA.IT)
La prova inconfutabile dell'errore arbitrale sul gol regolare di KACORRI
LUCIO BRANDO a testa alta e soddisfatto della prestazione della squadra (foto CAVALLI - LIBERTA.IT)

La grinta di capitan ETTORE GUGLIERI in campo per tutti i centoventi minuti (foto CAVALLI - LIBERTA.IT)
FABIO VAROLI e FEDERICO DAVIGHI all'opera (foto CAVALLI - LIBERTA.IT)
il quotidiano LIBERTA' titola oggi così...

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