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sabato 29 giugno 2019
giovedì 27 giugno 2019
Un Rossonero mancato
Quando transito come un missile lungo la Venezia-Milano per raggiungere il prima possibile casa, me lo trovo affacciato sulla destra, sempre imponente e sgargiante, con la scritta cubitale in bella mostra: FERALPI. Come una star, a testimoniare che loro i soldi per fare quell'arma a doppio taglio chiamata serie C li hanno.
Corre l'anno 2008, è inverno a Desenzano sul Garda e noi ci presentiamo da primi della classe. La matricola terribile come si suol dire.
Come
avversario in quell'ambizioso Feralpi Lonato guidato dall'ex D'Astoli c'è un
compaesano. Sul giornalino gratuito consegnato allo stadio la prefazione
alla gara porta la firma del mancato Rossonero, sogno di mercato del Fiore decaduto
dalla serie C all'Eccellenza dal 2003 al 2007. Un desiderio a a ruoli invertiti. Non è più il centravanti a sognare dal basso la maglia blasonata del Fiorenzuola ma è a chi sta cuore il Fiore a bramare dal basso di vedere Pane in Rossonero. Ma il bomber costa troppo per l'Uesse rifondato.
Gol e muscoli con gli amici del bar Paradiso e del bar Snack che sono i primi ad informarsi su quanti gol ha fatto Daniel la domenica. Dopo il settore giovanile grigiorosso, dopo aver fatto le fortuna del Fidenza, e strapotere nel reggiano per la gioia dei dirigenti di Bagnolese e Castellarano approda nella squadra rivelazione del paese di Sarri, il Figline. La prima vera esperienza lontano da casa da calciatore professionista prima di firmare il contrattone con la Feralpi.
Ma quella domenica eravamo forti e soprattutto avevamo un super Franchi.
Invidia zero quella volta sul
lago.
FIORENZUOLA D'ESTATE: Vernasca Silver Flag (la Castello-Vernasca)
Nel fine settimana più rovente dell'estate, forse lo sarà anche per il calciomercato, è in programma la 24esima edizione della VERNASCA SILVER FLAG.
Qualche disagio per quanto concerne la viabilità lo crea, soprattutto per chi di Fiorenzuola ha la casa a Castello o più su in alta Val d'Arda, ma è una gemma che impreziosisce annualmente la nostra estate.
L'edizione 2019 della gara di velocità in salita riservata a vetture storiche sarà dedicata al tema “La Fiat va di corsa”. Un ritorno alle origini in quanto fu proprio una Fiat, nel 1953 con Giovanni Corazza, a vincere la prima edizione della Castell’Arquato-Vernasca (da cui deriva la Vernasca Silver Flag).
martedì 25 giugno 2019
il punto sul mercato Rossonero
di Gerri Manipolini
Nell'attesa dell'annuncio dei primi movimenti di mercato in entrata, si lavora per dare una base solida all'organico da affidare al nuovo mister Luca Tabbiani puntando le attenzioni sugli elementi già in dotazione dallo scorso anno.
Con l'accordo raggiunto con Zaccariello, sono salite a 5 le conferme in casa Fiorenzuola. Nel dettaglio: un difensore esterno, il capitano ETTORE GUGLIERI; più tre centrocampisti: CORBARI classe 1994 e i giovani COLANTONIO e ZACCARIELLO che rientrano ancora nella regola degli under e il duttile attaccante FRANCESCO BIGOTTO. Ma la macchia dei calciatori riconfermati potrebbe allargarsi nei prossimi giorni. Lo scorso anno le conferme di Varoli e Bruzzone arrivarono a luglio.
All'accordo raggiunto con il centrocampista di Sesso ha fatto riflesso l'addio di AIMEN BOUHALI. Il jolly tunisino saluta Fiorenzuola dopo tre anni da protagonista. Lo avevamo incrociato per la prima volta giovanissimo nelle vesti di fantasista nella Correggese di Salmi (campionato di Eccellenza 2011-12). Sempre Salmi lo portò a Fiorenzuola. Da noi ha fatto la mezz'ala, il terzino, l'uomo della terra di mezzo fra centrocampo e attacco. 89 presenze e 6 reti. Asciutto e longilineo, con una tenuta atletica eccezionale. Mai una frase fuori luogo. Con più carattere la serie D sarebbe stata forse solo di passaggio. Ieri mattina la notizia nel web, Salmi si riprende Bouhali. Il prossimo anno il ragazzo vestirà la maglia dei rivali del Lentigione.
Sempre nell'ambito delle partenze: DAVIGHI giocherà in quota. Il difensore di Parma ha raggiunto l'accordo con il Felino Calcio (campionato di Eccellenza). Sirene mantovane per l'attaccante LORENZO RIVI che ha fatto veramente bene da noi lo scorso anno.
La festa al quartiere Cantone della Cortina è stata luogo casuale per fare il primo punto della situazione. Rispetto al 2017 e 2018 siamo in controtendenza. Già il 7 giugno dell'estate 2017 fu annunciato il primo acquisto di mercato: Luca Cremonesi. Di seguito arrivarono in stecca: Bigotto e Bosio a completamento del reparto avanzato. Mentre nella passata stagione i primi due colpi: Alvitrez e Corbari furono dichiarati il 12 giugno. Ricordiamo che i contratti ufficiali possono essere stipulati a partire dal primo luglio. Il tempo dunque c'è e nell'attesa delle prime novità ci godiamo l'estate.
lunedì 24 giugno 2019
ZAC ancora in Rossonero
"te la senti di vestire la maglia numero 4 del Fiorenzuola?" L'abbiamo immaginati così la domanda fatidica rivolta nel dicembre scorso a questo giovane centrocampista dell'anno 1999 di bellissime speranze.
Non era facile inserirsi nei meccanismi del Fiorenzuola di Lucio Brando a stagione in corsa ma ANTONIO ZACCARIELLO si è calato benissimo nella parte. Ha dimostrato perspicacia assoluta e intelligenza tattica, impossessandosi del centrocampo Rossonero in breve tempo, tanto da convincere i dirigenti Rossoneri ad averlo a Fiorenzuola anche per il campionato 2019-20.Per tutto il girone di ritorno non ci ha fatto rimpiangere la partenza di Alvitrez e la scelta di non aver ingaggiato un mediano di esperienza. Tenace e dotato di buoni mezzi tecnici, nel 4-3-3 del tecnico di Biella si è trovato a meraviglia. E' mancato solo il gol, con quei tiri dal limite velenosissimi e l'assenza per infortunio nella semifinale play-off contro il Modena.
ZAC e il pallone: sette anni di settore giovanile granata, la fascia di capitano della formazione Berretti allenata da Massimiliano Rosa e Andrea Tedeschi; la partecipazione da protagonista al Torneo di Viareggio nella primavera del 2017, il debutto in serie C con addosso la maglia della squadra del cuore. Inizia nel Reggio Audace di Antonioli in serie D per poi passare da noi.
Nella scorsa settimana è arrivata l'intesa con i vertici della Reggiana e la volontà della società di via Campo Sportivo n.1 è stata esaudita: ANTONIO ZACCARIELLO sarà ancora un giocatore del Fiorenzuola per la stagione 2019-20.
sabato 22 giugno 2019
VULLO alla guida della Juniores
MATTEO VULLO a sinistra con Cammaroto e mister Tabbiani (foto SPORTPIACENZA.IT) |
MATTEO MARIA VULLO raccoglie il testimone lasciato da Nicola Binchi: la guida tecnica della formazione Juniores Rossonera.
Vullo è un nome importante nella storia del calcio italiano. Per chi dalle nostre parti tifa Bologna o Torino si ricorderà del padre: Salvatore Vullo, difensore siciliano, alla Vetere in campo e fuori ha esclamato qualcuno.
Matteo ha 37 anni, risiede nel parmense, a Traversetolo. Ha iniziato ad allenare giovanissimo, prima ancora da collaboratore del padre nell'Avellino e nella Juve Stabia. La prima esperienza in Abruzzo alla guida della Berretti del Celano, poi la chiamata in Eccellenza sulla panchina della Civitella Roveto a soli 32 anni. Sempre nel campionato di Eccellenza ha allenato a Viggiano e al Boville.
Dalle nostre parti è stato allenatore della juniores del Brescello e ha guidato la prima squadra del Borgo San Donnino in Promozione. E' reduce dall'esperienza all'Arcetana sempre nel campionato di Promozione; ora il Fiorenzuola e sappiamo quanto la società ha a cuore il progetto giovani.
Nella passata stagione i motivi di soddisfazione sono stati tanti. I piazzamenti in classifica, i risultati ottenuti sotto l'aspetto tecnico ed educativo di crescita dei ragazzi, l'esordio in prima squadra nel campionato di serie D dei giovani Vago e Hataway.
Ora il testimone passa a VULLO e la storia insegna che fare bene con i giovani aiuta ...vedi la storia avvincente di DEVIS MANGIA o quando nei lontani anni ottanta un giovane RINO LAVEZZINI originario di Fidenza, viveva le prime esperienze da allenatore nel settore giovanile del Fiorenzuola. Il Lavezzini non più ragazzo dei giorni nostri è collaboratore e tecnico affermato.
RINO LAVEZZINI ex giovanili dell'US FIORENZUOLA |
venerdì 21 giugno 2019
FIORENZUOLA D'ESTATE: Notte Bianca a Castello
A pochi chilometri dal Capoluogo della Val d'Arda.
Oggi, sabato 22 giugno a partire dalle ore 18 la NOTTE BIANCA di Castell'Arquato.
Tante iniziative in uno dei borghi medievali più belli d'Italia :
giovedì 20 giugno 2019
Le prime parole di Luca Tabbiani da allenatore del Fiorenzuola 3.0
Nel pomeriggio di ieri si è tenuta in sede la presentazione ufficiale del nuovo mister scelto dal Direttore Sportivo Simone Di Battista per la guida tecnica di una nuova avventura ricca di sfide che potremmo definire Fiorenzuola 3.0
Tabbiani infatti è il quinto allenatore nominato alla guida del Fiorenzuola negli ultimi quattro anni. Una scelta non cercata ma dovuta dalla società di via Campo Sportivo 1 che negli ultimi due anni ha visto allenatori e calciatori lasciare la Valdarda dopo esperienze e risultati eccezionali per fare il salto di categoria o abbracciare nuovi progetti in piazze più importanti della nostra.
Dopo il Fiorenzuola di Dionisi e quello di Lucio Brando ecco la versione 3.0 del Fiorenzuola che avrà la firma di questo tecnico genovese che vanta già sei anni di esperienza in categoria (due da calciatore e quattro da allenatore) e che a detta di Di Battista era già seguito e conosciuto da tempo dalla dirigenza rossonera.
Sembra ieri quando il vice presidente fiorenzuolano Giovanni Pighi rilasciava un intervista al termine della stagione 2015-16 chiusa con l'inattesa retrocessione in Eccellenza. "Mi aspetto un forte cambiamento, e un Fiorenzuola capace di scegliere e puntare su giovani di talento" le parole di Pighi di allora. Quanto visto in questi ultimi due anni, e il sermone di ieri del Direttore Sportivo sui programmi futuri rispecchiano appieno la volontà di allora del vice presidente, presente ieri in prima linea alla presentazione del nuovo mister assieme al Tm Luca Baldrighi.
"lavorare per proporre un calcio propositivo e offensivo, alla ricerca del domino del gioco" è stata la risposta di Luca Tabbiani alla domanda su come sarà il suo Fiorenzuola. "Voglio una squadra aggressiva, capace di aggredire alto". Ha aggiunto. "La società mi ha chiesto di migliorare quanto fatto in questo ultimi anni e di vincere proponendo un calcio offensivo".
Nel frattempo la notizia della firma dell'ex centrocampista ha fatto notizia nella vicina Cremona dove il nuovo mister ha amicizie legate ai suoi trascorsi in grigiorosso.
Luca Tabbiani non sarà dunque "solo" in questa avventura; e porta con se dalla Ligura Vincenzo Cammaroto che avrà l'incarico di vice allenatore. Un ex difensore centrale con alle spalle tanta serie C che Tabbiani ha avuto alle dipendenze a Vado. Cammaroto è del 1984 e qualcuno ha commentato che avrebbe potuto fare al caso nostro se non si raggiungerà l'accordo con Matteo Bruzzone. Vi ricordate del navigato Fasano arrivato dalla Novese?
Il nuovo mister avrà residenza a Fiorenzuola. Lascia per la prima volta da allenatore la sua Liguria, terra di campi da calcio sintetici e spazi stretti. Dopo tanta serie C e serie B, come detto sei intensi anni di serie D vissuti fra la riviera tirrenica e la Toscana. Solo l'anno scorso una sortita nel girone A con assaggi di Piemonte e Lombarda. Se sarà ancora girone D per il Fiorenzuola sarà una novità assoluta per il Tabbiani allenatore. Il primo coach ligure nella storia del Fiorenzuola Calcio.
Abbiamo avuto però dei bravi calciatori liguri e soprattutto genovesi: Gianluca Nistri, il proiettile della fascia destra; il roccioso Fabrizio Anzalone e Davide Della Bianchina (compagni di Tabbiani alla Primavera del Genoa, soprattutto il biondo Anzalone compagno anche nel Sestri Levante); Stefano Vecchio altro biondo stopper genovese, Daniel Terrera, Gianluca Scazzola, uno alla Sestu per intenderci; il blucerchiato Lanati; il jolly di centrocampo Roberto Poggi consigliato da Boiardi presidente mancato; il nostro Luca Colantonio.
Tutta gente spiccia, che badava al sodo, guardava dritto all'obiettivo.
IL CALCIOMERCATO ENTRA NEL VIVO - Nel frattempo il Calciomercato sta entrando nel vivo e si registrano i primi movimenti di mercato delle nostre rivali.
Il Lentigione sembra attivissimo, uscito allo scoperto con alcuni colpi: c'è la promessa di Parisi ex Modena per esempio. La Correggese ingaggerà l'ex bomber rossonero Davide Bosio reduce dalla sfortunata esperienza di Trento.
Alla fine fra Reggiana e Mantova, l'hanno spuntata i virgiliani: il nostro Lucio Brando ha accettato la proposta del blasonato club lombardo.
Tornando a noi: oggi si legge nel dettagliato articolo del quotidiano Libertà riservato ai Rossoneri che il Fiorenzuola e il portiere Libertazzi sono sempre più lontani. Firmerà per l'Arzignano (serie C, con Anastasia).
Sembrano in partenza anche i giovani piemontesi Matera e Bedino e l'attaccante ravennate Simone Saporetti. Il difensore Federico Davighi sembra essersi accasato al Felino in Eccellenza, mentre l'attaccate Francesco Saia vestirà la maglia del Borgo San Donnino sempre in Eccellenza agli ordini del neo-tecnico Matteo Rastelli.
Scelto e presentato il nuovo mister, ora tocca al Direttore Sportivo Di Battista tuffarsi a capofitto nella sessione di calciomercato estivo per allestire una nuova squadra forte e competitiva.
Tabbiani infatti è il quinto allenatore nominato alla guida del Fiorenzuola negli ultimi quattro anni. Una scelta non cercata ma dovuta dalla società di via Campo Sportivo 1 che negli ultimi due anni ha visto allenatori e calciatori lasciare la Valdarda dopo esperienze e risultati eccezionali per fare il salto di categoria o abbracciare nuovi progetti in piazze più importanti della nostra.
Dopo il Fiorenzuola di Dionisi e quello di Lucio Brando ecco la versione 3.0 del Fiorenzuola che avrà la firma di questo tecnico genovese che vanta già sei anni di esperienza in categoria (due da calciatore e quattro da allenatore) e che a detta di Di Battista era già seguito e conosciuto da tempo dalla dirigenza rossonera.
Sembra ieri quando il vice presidente fiorenzuolano Giovanni Pighi rilasciava un intervista al termine della stagione 2015-16 chiusa con l'inattesa retrocessione in Eccellenza. "Mi aspetto un forte cambiamento, e un Fiorenzuola capace di scegliere e puntare su giovani di talento" le parole di Pighi di allora. Quanto visto in questi ultimi due anni, e il sermone di ieri del Direttore Sportivo sui programmi futuri rispecchiano appieno la volontà di allora del vice presidente, presente ieri in prima linea alla presentazione del nuovo mister assieme al Tm Luca Baldrighi.
"lavorare per proporre un calcio propositivo e offensivo, alla ricerca del domino del gioco" è stata la risposta di Luca Tabbiani alla domanda su come sarà il suo Fiorenzuola. "Voglio una squadra aggressiva, capace di aggredire alto". Ha aggiunto. "La società mi ha chiesto di migliorare quanto fatto in questo ultimi anni e di vincere proponendo un calcio offensivo".
Nel frattempo la notizia della firma dell'ex centrocampista ha fatto notizia nella vicina Cremona dove il nuovo mister ha amicizie legate ai suoi trascorsi in grigiorosso.
Luca Tabbiani non sarà dunque "solo" in questa avventura; e porta con se dalla Ligura Vincenzo Cammaroto che avrà l'incarico di vice allenatore. Un ex difensore centrale con alle spalle tanta serie C che Tabbiani ha avuto alle dipendenze a Vado. Cammaroto è del 1984 e qualcuno ha commentato che avrebbe potuto fare al caso nostro se non si raggiungerà l'accordo con Matteo Bruzzone. Vi ricordate del navigato Fasano arrivato dalla Novese?
Il nuovo mister avrà residenza a Fiorenzuola. Lascia per la prima volta da allenatore la sua Liguria, terra di campi da calcio sintetici e spazi stretti. Dopo tanta serie C e serie B, come detto sei intensi anni di serie D vissuti fra la riviera tirrenica e la Toscana. Solo l'anno scorso una sortita nel girone A con assaggi di Piemonte e Lombarda. Se sarà ancora girone D per il Fiorenzuola sarà una novità assoluta per il Tabbiani allenatore. Il primo coach ligure nella storia del Fiorenzuola Calcio.
Abbiamo avuto però dei bravi calciatori liguri e soprattutto genovesi: Gianluca Nistri, il proiettile della fascia destra; il roccioso Fabrizio Anzalone e Davide Della Bianchina (compagni di Tabbiani alla Primavera del Genoa, soprattutto il biondo Anzalone compagno anche nel Sestri Levante); Stefano Vecchio altro biondo stopper genovese, Daniel Terrera, Gianluca Scazzola, uno alla Sestu per intenderci; il blucerchiato Lanati; il jolly di centrocampo Roberto Poggi consigliato da Boiardi presidente mancato; il nostro Luca Colantonio.
Tutta gente spiccia, che badava al sodo, guardava dritto all'obiettivo.
IL CALCIOMERCATO ENTRA NEL VIVO - Nel frattempo il Calciomercato sta entrando nel vivo e si registrano i primi movimenti di mercato delle nostre rivali.
Il Lentigione sembra attivissimo, uscito allo scoperto con alcuni colpi: c'è la promessa di Parisi ex Modena per esempio. La Correggese ingaggerà l'ex bomber rossonero Davide Bosio reduce dalla sfortunata esperienza di Trento.
Alla fine fra Reggiana e Mantova, l'hanno spuntata i virgiliani: il nostro Lucio Brando ha accettato la proposta del blasonato club lombardo.
Tornando a noi: oggi si legge nel dettagliato articolo del quotidiano Libertà riservato ai Rossoneri che il Fiorenzuola e il portiere Libertazzi sono sempre più lontani. Firmerà per l'Arzignano (serie C, con Anastasia).
Sembrano in partenza anche i giovani piemontesi Matera e Bedino e l'attaccante ravennate Simone Saporetti. Il difensore Federico Davighi sembra essersi accasato al Felino in Eccellenza, mentre l'attaccate Francesco Saia vestirà la maglia del Borgo San Donnino sempre in Eccellenza agli ordini del neo-tecnico Matteo Rastelli.
Scelto e presentato il nuovo mister, ora tocca al Direttore Sportivo Di Battista tuffarsi a capofitto nella sessione di calciomercato estivo per allestire una nuova squadra forte e competitiva.
mercoledì 19 giugno 2019
La vicenda Tabbiani e il saluto del mister all'A.S.D. Genova
Le parole del neo tecnico del Fiorenzuola LUCA TABBIANI e del Direttore Sportivo Enrico Ascheri, intervistati da Maurizio Medulla. Il racconto della scelta del tecnico genovese nella pagina Facebook ufficiale della società ligure.
"Per me Fiorenzuola è un occasione importante. Vado via da casa per la prima volta da allenatore per provare a mettermi alla prova in un contesto nuovo. Lasciare l'A.S.D. Genova Calcio è stata una scelta difficile perché stavo lavorando bene con Enrico in una società corretta, a modo e nella quale si può lavorare bene"
Luca Tabbiani
Oggi mercoledì 19 giugno è prevista la presentazione agli organi di stampa della nuova guida tecnica dell'US FIORENZUOLA, nella sede sociale di via Campo Sportivo 1 alle ore 17
martedì 18 giugno 2019
COLA sei un grande
Poteva avvicinarsi a casa ma non l'ha fatto. Dopo il buon campionato agli ordini di mister Brando, LUCA COLANTONIO ha rinnovato per un altro anno con il Fiorenzuola.
La prima esperienza lontano dalla Liguria è stata davvero positiva per il ventunenne matuziano che può vantare già 115 presenze in categoria condite da 4 marcature.
Dal gol di Budrio nella domenica della 100esima presenza in serie D alla partitona nella semifinale play-off di Modena. E' entrato al Braglia all'andata nel momento clou della gara terminata in trionfo. A Crema contro la regina del campionato ha fatto capire di che pasta è fatto a un gigante come Cazzamalli.
Anche se è di fede juventina i colori rosso-neri devono invogliarlo a fare bene. Già nella prima esperienza in una prima squadra, all'Arma Argentina aveva fatto grandi cose. In Emilia si è confermato su alti livelli e ora con Tabbiani allenatore è pronto a raccogliere un'altra affascinante sfida.
Duttile, capace di mettere in pratica al meglio quello che gli viene chiesto, strutturato fisicamente il centrocampista di Riva Ligure ha tutti i requisiti per essere protagonista anche nella stagione 2019-20.
lunedì 17 giugno 2019
LUCA TABBIANI nuovo allenatore?
Giugno inoltrato. Dopo il sì di Gianpaolo al Diavolo si è conclusa a lieto fine anche la spay story fra Sarri e la Juventus. Ora nei pensieri e nelle preoccupazioni primarie della Fiorenzuola pallonara è rimasto solo il vuoto della casella di mercato dell'Uesse alla voce allenatore, punto di partenza, da cui poi prenderà il via il calcio mercato rossonero.
IL NOME NUOVO - Incontri occasionali in San Rocco, all'ombra di un condominio di tre piani di via Gorizia. Sguardi languidi di appassionati, di compagni di domeniche allo stadio, che si cercano da lontano. "Sai qualcosa?". "Macché, niente". Fa caldo d'estate in Val d'Arda. Meglio tenerle chiuse le persiane durante le ore calde della giornata. Intombati in casa si sta meglio con i sogni d'estate che possono frullare liberi nella testa. Lucio Brando è pronto a giocarsi la sua grande occasione sulla panchina del Mantova. "Chi sarà il nuovo allenatore del Fiore?". Che attesa ragazzi.
Alle 22 di domenica 16 giugno arriva finalmente la soffiata da un amico giornalista di Urgnano. Urgnano non è in Liguria, ma evidentemente dalle loro parti si danno da fare. Freneticamente ci si impossessa del laptop e della linea router per tornare allo strimpellio compulsivo e frenetico a caccia di dettagli e informazioni su internet.
Il nome del nuovo allenatore potrebbe essere LUCA TABBIANI. Quarantenne genovese. Un passato da calciatore professionista di un certo livello. Una storia da allenatore ancora tutta da scrivere, con le prime pagine che hanno un contenuto molto simile a quello della storia avvincente del predecessore Alessio Dionisi.
QUEGLI ANTICHI INCROCI - Gli inizi a Vado, poi la Lavagnese, la grande occasione mancata di Savona e il ritorno a Lavagna. Due esoneri ma anche due salvezze ottenute da protagonista e soprattutto i play-off conquistati un anno fa con la Lavagnese. Ma partiamo dall'inizio. Tabbiani e il Fiorenzuola si sono sfiorati più volte in passato. Il suo nome era già desiderio nell'estate del 1998. La società del presidente Villa aveva appena stretto una collaborazione con il Genoa di Dalla Costa e Mauro che avrebbe dovuto portare in Valdarda fior fiore di talenti. Ma dal Genoa non arrivò nessuno, tantomeno Tabbiani ma il centrocampista offensivo però una scappata a Fiorenzuola la farà anni dopo in uno dei giorni più tristi della storia dell'Uesse. Spareggio retrocessione Fiorenzuola-Trento campionato di serie C2 2001-02. Tabbiani maglia gialloblu numero 6 sostituito al minuto numero 61 da Pezzoli. Il Trento si salva una settimana dopo e il Fiore allenato da Massimo Ficcadenti sprofonda nei dilettanti. L'anno dopo si accasa a meno di trenta chilometri dal capoluogo della Val d'Arda. A Cremona vi resta per 4 anni con due promozioni e il ritorno nel campionato di serie B assaggiato nei primi anni al Genoa. Sempre grazie ad internet si scopre che i due suoi grandi maestri sono stati Rolando Maran e Giorgio Roselli. Ed è proprio Roselli a portarselo dietro in giro per l'Italia, formandolo. Nel biennio 2007-08 e 2008-09 arriva a vestire la maglia del Bari di Matarrese. E' l'apice della carriera. Dopo l'esperienza alla Triestina torna a giocare in serie C. Nel 2014 decide di appendere le scarpette al chiodo. La sua carriera parla di 334 presenze da professionista di cui 149 in serie B. 38 reti.
CARRIERA DA ALLENATORE - Il tempo necessario a capire cosa si vuole fare da grandi è brevissimo. L'ex esterno offensivo inizia come secondo allenatore nell'FC Vado nel campionato di serie D 2014-15, e la grande occasione arriva già dicembre con Tabbiani che non se la fa scappare prendendo le redini della squadra dopo l'esonero di Buttu. Il Vado si salva con i testate sportive locali che parlano di "miracolo sportivo" e il tecnico di Genova viene confermato. Ma a dicembre della stagione seguente viene esonerato. Passa alla Lavagnese (altro club con una storia centenaria alle spalle) dove conquista i play-off. In semifinale i bianconeri devono affrontare il Savona ed è proprio il club bianco-blu a ingaggiarlo l'anno successivo per puntare al ritorno in serie C. L'avventura nel club rivierasco dura poco, a novembre arriva l'esonero. Torna alla Lavagnese conquista la salvezza nell'ultimo campionato di serie D. Decide di scendere di categoria, sposando la proposta dell'ambizioso A.s.d. Genova prima della chiamata del Fiorenzuola.
IL 4-3-3 TANTO CARO - Dopo un mister toscano e uno piemontese, è giunta l'ora di un ligure? Forse il primo nella storia quasi secolare dell'Us Fiorenzuola. Ma come si è arrivati a questo nome? Il giovane tecnico sembra prediligere quel 4-3-3 tanto caro dalle nostre parti e che ha fatto le fortune del Fiorenzuola negli ultimi anni. Sembra avere sempre fatto molto bene con squadre giovani. Analizzando i tempi e le tappe di questo possibile matrimonio si scopre che Tabbiani si presenta alla stampa come allenatore dell'ambizioso A.s.D. Genova il 4 giugno. Si deduce forse che il mister genovese non rappresentava la prima scelta per il ds rossonero Simone Di Battista.
ALTRA OPERAZIONE RILANCIO? - Nell'intervista rilasciata al portale Dilettantissimo.tv Tabbiani spiega i motivi della sua decisione. Parla di aver ricevuto diverse chiamate da società di serie D del Sud ma di avere sempre declinato fino all'offerta di una società ambiziosa che ha mire importati e agganci con società professionistiche. Si legge anche di una proposta definita irrinunciabile da parte di una società importante fuori regione. "Sono sempre stato ambizioso e questo è un treno importante che potrebbe cambiare il mio futuro".
Parole che riempiono di orgoglio chi legge e danno alcuni indizi sui programmi futuri del Fiorenzuola. Sì sa, dalle nostre parti siamo poco avvezzi a sbandierare proclami, ma sappiamo quanto sia chiaro e conciso Di Battista quando parla. E sicuramente anche con Tabbiani avrà usato la massima trasparenza nell'illustrare i piani rossoneri per la stagione 2019-20. Aumento di budjet da parte della società? Ancora un campionato di vertice nel mirino?
Come detto Tabbiani allenava lo scorso anno la Lavagnese dove hanno brillato il centravanti Oneto, il centrocampista camerunense Fonjock, il trequartista Di Pietro. O Marco Tognoni fra le altre ex Borgosesia? Potrebbero rientrare questi nomi negli obiettivi di mercato del nuovo Fiorenzuola?
IL NOME NUOVO - Incontri occasionali in San Rocco, all'ombra di un condominio di tre piani di via Gorizia. Sguardi languidi di appassionati, di compagni di domeniche allo stadio, che si cercano da lontano. "Sai qualcosa?". "Macché, niente". Fa caldo d'estate in Val d'Arda. Meglio tenerle chiuse le persiane durante le ore calde della giornata. Intombati in casa si sta meglio con i sogni d'estate che possono frullare liberi nella testa. Lucio Brando è pronto a giocarsi la sua grande occasione sulla panchina del Mantova. "Chi sarà il nuovo allenatore del Fiore?". Che attesa ragazzi.
Alle 22 di domenica 16 giugno arriva finalmente la soffiata da un amico giornalista di Urgnano. Urgnano non è in Liguria, ma evidentemente dalle loro parti si danno da fare. Freneticamente ci si impossessa del laptop e della linea router per tornare allo strimpellio compulsivo e frenetico a caccia di dettagli e informazioni su internet.
Il nome del nuovo allenatore potrebbe essere LUCA TABBIANI. Quarantenne genovese. Un passato da calciatore professionista di un certo livello. Una storia da allenatore ancora tutta da scrivere, con le prime pagine che hanno un contenuto molto simile a quello della storia avvincente del predecessore Alessio Dionisi.
QUEGLI ANTICHI INCROCI - Gli inizi a Vado, poi la Lavagnese, la grande occasione mancata di Savona e il ritorno a Lavagna. Due esoneri ma anche due salvezze ottenute da protagonista e soprattutto i play-off conquistati un anno fa con la Lavagnese. Ma partiamo dall'inizio. Tabbiani e il Fiorenzuola si sono sfiorati più volte in passato. Il suo nome era già desiderio nell'estate del 1998. La società del presidente Villa aveva appena stretto una collaborazione con il Genoa di Dalla Costa e Mauro che avrebbe dovuto portare in Valdarda fior fiore di talenti. Ma dal Genoa non arrivò nessuno, tantomeno Tabbiani ma il centrocampista offensivo però una scappata a Fiorenzuola la farà anni dopo in uno dei giorni più tristi della storia dell'Uesse. Spareggio retrocessione Fiorenzuola-Trento campionato di serie C2 2001-02. Tabbiani maglia gialloblu numero 6 sostituito al minuto numero 61 da Pezzoli. Il Trento si salva una settimana dopo e il Fiore allenato da Massimo Ficcadenti sprofonda nei dilettanti. L'anno dopo si accasa a meno di trenta chilometri dal capoluogo della Val d'Arda. A Cremona vi resta per 4 anni con due promozioni e il ritorno nel campionato di serie B assaggiato nei primi anni al Genoa. Sempre grazie ad internet si scopre che i due suoi grandi maestri sono stati Rolando Maran e Giorgio Roselli. Ed è proprio Roselli a portarselo dietro in giro per l'Italia, formandolo. Nel biennio 2007-08 e 2008-09 arriva a vestire la maglia del Bari di Matarrese. E' l'apice della carriera. Dopo l'esperienza alla Triestina torna a giocare in serie C. Nel 2014 decide di appendere le scarpette al chiodo. La sua carriera parla di 334 presenze da professionista di cui 149 in serie B. 38 reti.
CARRIERA DA ALLENATORE - Il tempo necessario a capire cosa si vuole fare da grandi è brevissimo. L'ex esterno offensivo inizia come secondo allenatore nell'FC Vado nel campionato di serie D 2014-15, e la grande occasione arriva già dicembre con Tabbiani che non se la fa scappare prendendo le redini della squadra dopo l'esonero di Buttu. Il Vado si salva con i testate sportive locali che parlano di "miracolo sportivo" e il tecnico di Genova viene confermato. Ma a dicembre della stagione seguente viene esonerato. Passa alla Lavagnese (altro club con una storia centenaria alle spalle) dove conquista i play-off. In semifinale i bianconeri devono affrontare il Savona ed è proprio il club bianco-blu a ingaggiarlo l'anno successivo per puntare al ritorno in serie C. L'avventura nel club rivierasco dura poco, a novembre arriva l'esonero. Torna alla Lavagnese conquista la salvezza nell'ultimo campionato di serie D. Decide di scendere di categoria, sposando la proposta dell'ambizioso A.s.d. Genova prima della chiamata del Fiorenzuola.
IL 4-3-3 TANTO CARO - Dopo un mister toscano e uno piemontese, è giunta l'ora di un ligure? Forse il primo nella storia quasi secolare dell'Us Fiorenzuola. Ma come si è arrivati a questo nome? Il giovane tecnico sembra prediligere quel 4-3-3 tanto caro dalle nostre parti e che ha fatto le fortune del Fiorenzuola negli ultimi anni. Sembra avere sempre fatto molto bene con squadre giovani. Analizzando i tempi e le tappe di questo possibile matrimonio si scopre che Tabbiani si presenta alla stampa come allenatore dell'ambizioso A.s.D. Genova il 4 giugno. Si deduce forse che il mister genovese non rappresentava la prima scelta per il ds rossonero Simone Di Battista.
ALTRA OPERAZIONE RILANCIO? - Nell'intervista rilasciata al portale Dilettantissimo.tv Tabbiani spiega i motivi della sua decisione. Parla di aver ricevuto diverse chiamate da società di serie D del Sud ma di avere sempre declinato fino all'offerta di una società ambiziosa che ha mire importati e agganci con società professionistiche. Si legge anche di una proposta definita irrinunciabile da parte di una società importante fuori regione. "Sono sempre stato ambizioso e questo è un treno importante che potrebbe cambiare il mio futuro".
Parole che riempiono di orgoglio chi legge e danno alcuni indizi sui programmi futuri del Fiorenzuola. Sì sa, dalle nostre parti siamo poco avvezzi a sbandierare proclami, ma sappiamo quanto sia chiaro e conciso Di Battista quando parla. E sicuramente anche con Tabbiani avrà usato la massima trasparenza nell'illustrare i piani rossoneri per la stagione 2019-20. Aumento di budjet da parte della società? Ancora un campionato di vertice nel mirino?
Come detto Tabbiani allenava lo scorso anno la Lavagnese dove hanno brillato il centravanti Oneto, il centrocampista camerunense Fonjock, il trequartista Di Pietro. O Marco Tognoni fra le altre ex Borgosesia? Potrebbero rientrare questi nomi negli obiettivi di mercato del nuovo Fiorenzuola?
domenica 16 giugno 2019
FIORENZUOLA D'ESTATE: una serata con Migone
"Completamente spettinato" è il frutto di un lungo percorso artistico ed umano.
Paolo Migone racconta, in chiave autobiografica e attraverso il filtro della sua comicità corrosiva, l'eterno gioco fra uomini e donne cardine imprescindibile del suo repertorio artistico.
Il comico ci porta per mano attraverso la sua vita alla ricerca di quelli che sono stati i momenti salienti della sua esistenza, alla scoperta di risposte che riemergono dal passato per spiegare il presente.
Sul palco così si affollano vari personaggi, alcuni appartenenti alla vita personale dell'artista altri provenienti dalla storia, il tutto presentato all'interno di una scenografia essenziale sulle tavole del palcoscenico.
Protagonista è la parola mordace, a volte irriverente nello stile di questo puro toscano, e la musica che accompagna e scandisce i tempi scenici e di narrazione creando forti suggestioni e picchi emotivi.
In "Completamente spettinato" alla risata spontanea si alternano momenti di riflessione sul teatro e sulla sua finzione, sulla vita e sulle esperienze che la segnano e la condizionano.
Grande prova di arte e sensibilità per questo artista che non approda oggi al teatro ma che ci torna con coscienza più salda dopo tanti anni.
fonte: http://www.apriteilsipario.it/archivio/panoramica04-05/schede/sch373.htm
Paolo Migone è un comico e cabarettista toscano, approdato a Zelig nel 2000.
Forte di un’esperienza teatrale di anni, camaleontico, dallo stile visionario, sul palco Paolo Migone ha la capacità di raccontare, attraverso una gestualità essenziale, situazioni e immagini rievocandole con l’ausilio di uno stile di scrittura sobrio e di grande impatto.
www.paolomigone.com
sabato 15 giugno 2019
Lo ammettiamo
Lo ammettiamo. Domenica scorsa davanti alla tv abbiamo tifato Triestina.
Rivedere MASSIMO PAVANEL protagonista nelle vesti di allenatore, in una cornice di pubblico a dir poco eccezionale ha fatto pendere l'ago della bilancia decisamente dalla parte degli alabardati.
Allo stadio Nereo Rocco ci siamo stati nel 1993-94 e fu una domenica indimenticabile con emozioni riassaporate di recente in Modena-Fiorenzuola 1-4 Come a Novembre dello scorso anno i Rossoneri vittoriosi lasciarono il campo fra gli applausi dei 7mila presenti.
Poi c'era il capitano dei friulani Alessandro Lambrughi fratello minore del nostro MARCELLO LAMBRUGHI. Ve lo ricordate nel Fiorenzuola di Perazzi?
Quando a fine gara abbiamo visto Frescatore a terra in lacrime, abbiamo rivisto per un attimo ROCCO CRIPPA, nel nostro spareggio di Bologna finale play-off dell'anno 1995.
La finale play-off di serie C è andata male per Pavanel. Peccato
Il Pisa. Che giocatore Di Quinzio.
Con i neroazzurri avevamo avuto a che fare nei nostri ultimi anni di serie C. Sicuramente chi era sul pullman dei tifosi fiorenzuolani diretto all'Arena Garibaldi si ricorda ancora il pareggio a reti inviolate imposto al club di mister D'Arrigo.
Il testa a testa fra il FIORENZUOLA di Gregorio Mauro e i toscani era stato davvero avvincente fino al termine del girone di andata, campionato di serie C2 girone A 1998-99. In quel Pisa c'era lo spilungone di PIERPAOLO LAURETTI terzini che poi sbarcò in Valdarda l'anno seguente.
Rivedere MASSIMO PAVANEL protagonista nelle vesti di allenatore, in una cornice di pubblico a dir poco eccezionale ha fatto pendere l'ago della bilancia decisamente dalla parte degli alabardati.
Allo stadio Nereo Rocco ci siamo stati nel 1993-94 e fu una domenica indimenticabile con emozioni riassaporate di recente in Modena-Fiorenzuola 1-4 Come a Novembre dello scorso anno i Rossoneri vittoriosi lasciarono il campo fra gli applausi dei 7mila presenti.
Poi c'era il capitano dei friulani Alessandro Lambrughi fratello minore del nostro MARCELLO LAMBRUGHI. Ve lo ricordate nel Fiorenzuola di Perazzi?
Quando a fine gara abbiamo visto Frescatore a terra in lacrime, abbiamo rivisto per un attimo ROCCO CRIPPA, nel nostro spareggio di Bologna finale play-off dell'anno 1995.
La finale play-off di serie C è andata male per Pavanel. Peccato
Il Pisa. Che giocatore Di Quinzio.
Con i neroazzurri avevamo avuto a che fare nei nostri ultimi anni di serie C. Sicuramente chi era sul pullman dei tifosi fiorenzuolani diretto all'Arena Garibaldi si ricorda ancora il pareggio a reti inviolate imposto al club di mister D'Arrigo.
Il testa a testa fra il FIORENZUOLA di Gregorio Mauro e i toscani era stato davvero avvincente fino al termine del girone di andata, campionato di serie C2 girone A 1998-99. In quel Pisa c'era lo spilungone di PIERPAOLO LAURETTI terzini che poi sbarcò in Valdarda l'anno seguente.
MARCELLO LAMBRUGHI ai tempi del Fiorenzuola |
venerdì 14 giugno 2019
giovedì 13 giugno 2019
quanti aggettivi, infiniti
Cosa rappresenta FRANCESCO BIGOTTO per noi, tifosi dell'Uesse?
Proviamo a riflettere un attimo.
Per quel gesto tecnico realizzativo che lo porta sovente a immortalare il Parola delle figurine Panini lo possiamo battezzare una volta per tutte: il bomber acrobata dalla rovega facile?
O per l'impegno e la professionalità che ci mette é forse la vera bandiere?
Per come si muove e intuisce le cose da fare potrebbe forse appresentare quel centravanti "intelligente" che tutti gli allenatori sognano di avere?
O per il suo rendimento costante e l'apporto alla causa è forse classificabile: splendida macchina da guerra tedesca?
Una macchina tedesca perché è diligente, "quadrata" e non accetta compromessi e quasi perfetta potremmo aggiungere in seconda battuta perché gli infortuni a cadenza biennale lo costringono a fermarsi sul più bello per poi ripartire e fare cose pazzesche per esserci più forte di prima l'anno dopo.
Gli aggettivi in questi due anni si sono sprecati per questo attaccante pendolare lungo tratta ferroviaria Milano-Fiorenzuola... e sarà bellissimo avere almeno ancora un anno a disposizione per confezionarne altri e poi altri ancora.
FRANCESCO BIGOTTO sarà ancora attaccante dell'US FIORENZUOLA 1922 per la stagione 2019-20 !
mercoledì 12 giugno 2019
Chi per il dopo Brando?
In questa attesa che non passa mai ci sentiamo un po' come la Juve e il Milan. Sovente i grandi club scelgono all'ultimo e il ruolo della guida tecnica non è da poco. Dalla scelta definitiva può dipendere l'esito di una stagione intera. Era dagli anni della serie C che non si ritardava così tanto a Fiorenzuola.
Lucio Brando andrà al Mantova con molta probabilità. Forse era destino l'interruzione del rapporto perché andando a rivedere la carriera del tutista di Biella raramente è stato per più di un anno nella stessa società. Fare la spola tra il Piemonte e l'Emilia per un anno intero non è il massimo, ma l'aspetto logistico sembrava ormai superato quando sono iniziate a piovere prospettive davvero allettanti. E il richiamo di una piazza come Mantova è stato decisivo nella scelta. Un'eredità quella di Morgia non facile da caricarsi sulle spalle, ma siamo sicuri che Lucio ha le credenziali per fare davvero bene anche in terra virgiliana.
LA RUBRICA DI DIBA - Pare che il nome di Brando fosse trascritto anche sul taccuino della Reggiana a lato di quello di Di Battista. Cosa che a momenti ci ha portati all'arresto cardiaco. Rientrato il pericolo siamo precipitati in questa attesa quasi spasmodica, con la fantasia di ognuno a correre da tutte le parti. Motori di ricerca intasati. Connessi costantemente al router in attesa di notizie.
La rubrica telefonica di Diba acquisisce in questi periodi del anno un valore inestimabile. Quasi come un quadro di Van Goog o di Monet.
TECNICO GIOVANE O ESPERTO? - A quanto si dice il nostro Direttore Sportivo sta lavorando veramente sodo e il nome del nuovo tecnico uscirà allo scoperto in settimana fra una rosa di tre o quattro profili. Un mister di esperienza o un giovane preparato e desideroso di emergere? Nomi se ne sono fatti e parecchi da Vincenzo Manzo che rimbalza ogni estate dalle nostre parti, all'ex vigorino Stefano Rossini e per ultimo quello di Pasquale Catalano. Quest'ultima ipotesi sembra al quanto remota; l'ex vice di De Zerbi a Palermo reduce dall'ultima esperienza alla Primavera del Parma ha richieste in serie C.
Le parole della scorsa settimana del presidente Pinalli sembrano però indirizzare ad un profilo simile a quello di Catalano. Allenatore giovane ed emergente con esperienza in panchine di formazioni Primavera di società di serie A.
E ALLA JUNIORES? - Di Battista non è solo impegnato nella ricerca della scelta giusta per la guida tecnica della prima squadra. C'è da riempire anche il posto lasciato da Nicola Binchi sulla panchina della formazione Juniores. L'ex terzino di Volterra ha risposto sì alla chiamata del diesse Riccardo Francani (che lo aveva portato ventenne in Valdarda dalla Primavera della Fiorentina) e il prossimo anno si cimenterà per la prima volta alla guida di una prima squadra: l'Agazzanese "dei miracoli" nel campionato di Eccellenza. Un nome giunto nelle ultime ore da Reggio Emilia: Matteo Maria Vullo? Allenatore sulle panchine di Arcetana, Fabbrico e Borgo San Donnino in Promozione e Brescello (Juniores).
Sappiamo quanto sta a cuore alla società il settore giovanile. Anche qui la certezza è che non sarà una scelta campata per aria o dettata dalla fretta.
TRA CONFERME E ADDII - Tornando alla prima squadra sono arrivate le prime conferme: capitan Guglieri e Andrea Corbari. Anche qui stanno continuando i colloqui. Detto di Anastasia salito nei professionisti, anche Libertazzi sembra stia cercando una squadra in serie C. Come l'anno scorso, quando la firma del portiere piemontese arrivò all'ultimo per questo motivo.
Sempre il Mantova del presidente Setti e del diesse Righi sembra avere messo gli occhi sul nostro attaccante Lorenzo Rivi.
L'arrangiatore di centrocampo Luca Colantonio sembra avere richieste dalla sua ex squadra, la Sanremese del tecnico Ascoli.
Di lavoro ce n'è e tanto. Di Battista forse è contento così. I cambiamenti innescano rinnovamento, scelte coraggiose e nuove scommesse. Il ruolo del diesse "vive" di queste materie. Come Monchi alla Roma, per una volta potrà succedere di sbagliare (e in tal caso di bonus ne ha accumulati parecchi dalle nostre parti). Però, di certo il coraggio e il fiuto non gli mancano.
Lucio Brando andrà al Mantova con molta probabilità. Forse era destino l'interruzione del rapporto perché andando a rivedere la carriera del tutista di Biella raramente è stato per più di un anno nella stessa società. Fare la spola tra il Piemonte e l'Emilia per un anno intero non è il massimo, ma l'aspetto logistico sembrava ormai superato quando sono iniziate a piovere prospettive davvero allettanti. E il richiamo di una piazza come Mantova è stato decisivo nella scelta. Un'eredità quella di Morgia non facile da caricarsi sulle spalle, ma siamo sicuri che Lucio ha le credenziali per fare davvero bene anche in terra virgiliana.
LA RUBRICA DI DIBA - Pare che il nome di Brando fosse trascritto anche sul taccuino della Reggiana a lato di quello di Di Battista. Cosa che a momenti ci ha portati all'arresto cardiaco. Rientrato il pericolo siamo precipitati in questa attesa quasi spasmodica, con la fantasia di ognuno a correre da tutte le parti. Motori di ricerca intasati. Connessi costantemente al router in attesa di notizie.
La rubrica telefonica di Diba acquisisce in questi periodi del anno un valore inestimabile. Quasi come un quadro di Van Goog o di Monet.
TECNICO GIOVANE O ESPERTO? - A quanto si dice il nostro Direttore Sportivo sta lavorando veramente sodo e il nome del nuovo tecnico uscirà allo scoperto in settimana fra una rosa di tre o quattro profili. Un mister di esperienza o un giovane preparato e desideroso di emergere? Nomi se ne sono fatti e parecchi da Vincenzo Manzo che rimbalza ogni estate dalle nostre parti, all'ex vigorino Stefano Rossini e per ultimo quello di Pasquale Catalano. Quest'ultima ipotesi sembra al quanto remota; l'ex vice di De Zerbi a Palermo reduce dall'ultima esperienza alla Primavera del Parma ha richieste in serie C.
Le parole della scorsa settimana del presidente Pinalli sembrano però indirizzare ad un profilo simile a quello di Catalano. Allenatore giovane ed emergente con esperienza in panchine di formazioni Primavera di società di serie A.
E ALLA JUNIORES? - Di Battista non è solo impegnato nella ricerca della scelta giusta per la guida tecnica della prima squadra. C'è da riempire anche il posto lasciato da Nicola Binchi sulla panchina della formazione Juniores. L'ex terzino di Volterra ha risposto sì alla chiamata del diesse Riccardo Francani (che lo aveva portato ventenne in Valdarda dalla Primavera della Fiorentina) e il prossimo anno si cimenterà per la prima volta alla guida di una prima squadra: l'Agazzanese "dei miracoli" nel campionato di Eccellenza. Un nome giunto nelle ultime ore da Reggio Emilia: Matteo Maria Vullo? Allenatore sulle panchine di Arcetana, Fabbrico e Borgo San Donnino in Promozione e Brescello (Juniores).
Sappiamo quanto sta a cuore alla società il settore giovanile. Anche qui la certezza è che non sarà una scelta campata per aria o dettata dalla fretta.
TRA CONFERME E ADDII - Tornando alla prima squadra sono arrivate le prime conferme: capitan Guglieri e Andrea Corbari. Anche qui stanno continuando i colloqui. Detto di Anastasia salito nei professionisti, anche Libertazzi sembra stia cercando una squadra in serie C. Come l'anno scorso, quando la firma del portiere piemontese arrivò all'ultimo per questo motivo.
Sempre il Mantova del presidente Setti e del diesse Righi sembra avere messo gli occhi sul nostro attaccante Lorenzo Rivi.
L'arrangiatore di centrocampo Luca Colantonio sembra avere richieste dalla sua ex squadra, la Sanremese del tecnico Ascoli.
Di lavoro ce n'è e tanto. Di Battista forse è contento così. I cambiamenti innescano rinnovamento, scelte coraggiose e nuove scommesse. Il ruolo del diesse "vive" di queste materie. Come Monchi alla Roma, per una volta potrà succedere di sbagliare (e in tal caso di bonus ne ha accumulati parecchi dalle nostre parti). Però, di certo il coraggio e il fiuto non gli mancano.
DIONISI e BRANDO, i mister "lanciati in alto" da DI BATTISTA al Fiorenzuola. chi sarà il prossimo |
martedì 11 giugno 2019
CORBA ancora Rossonero
Chi ci avrebbe scommesso su quel giovane centrocampista che indossava la maglia del Pallavicino avversario del Fiorenzuola nelle sfide di Eccellenza del campionato 2012-13 ?
In pochi si ricordano ma Corbari aveva già calcato il terreno del Comunale nell'undici bussetano agli ordini di mister Ciceri. Dopo i primi calci nello Sported Maris, tanta gavetta fra Promozione ed Eccellenza prima dell'approdo e la consacrazione in serie D in Val d'Arda.
ANDREA CORBARI rappresentava assieme a mister Lucio Brando le vere scommesse della stagione 2018-19, entrambe vinte dalla società di via Campo Sportivo 1.
Dalla trasferta di Soliera ai pomeriggi magici allo stadio Braglia di Modena e al Mapei Stadium il salto poteva essere enorme, se non "mortale". Andrea ha dimostrato di non soffrire affatto di vertigini ripagando a mille la fiducia offerta dalla società rossonera.
Per come è stato impiegato (fra centrocampo e difesa) a tanti è parso di rivedere una sorta di Rocco Crippa in lui. Paragone non da poco.
2 reti all'attivo ma soprattutto 27 presenze alla prima esperienza in serie D, che sarebbero state sicuramente molte di più se non fosse arrivato l'infortunio alla spalla nel derby di Carpaneto a dicembre. Stop arrivato nel momento di massima forma e rendimento del jolly Rossonero.
L'entourage di via Campo Sportivo n.1 non ci ha pensato più di tanto nel proporre il rinnovo del contratto al venticinquenne originario di Cremona.
Ieri è arrivata "la firma" ...CORBARI potrà essere ancora protagonista con la maglia della nostra grande passione.
AVANTI ANDREA !
In pochi si ricordano ma Corbari aveva già calcato il terreno del Comunale nell'undici bussetano agli ordini di mister Ciceri. Dopo i primi calci nello Sported Maris, tanta gavetta fra Promozione ed Eccellenza prima dell'approdo e la consacrazione in serie D in Val d'Arda.
ANDREA CORBARI rappresentava assieme a mister Lucio Brando le vere scommesse della stagione 2018-19, entrambe vinte dalla società di via Campo Sportivo 1.
Dalla trasferta di Soliera ai pomeriggi magici allo stadio Braglia di Modena e al Mapei Stadium il salto poteva essere enorme, se non "mortale". Andrea ha dimostrato di non soffrire affatto di vertigini ripagando a mille la fiducia offerta dalla società rossonera.
Per come è stato impiegato (fra centrocampo e difesa) a tanti è parso di rivedere una sorta di Rocco Crippa in lui. Paragone non da poco.
2 reti all'attivo ma soprattutto 27 presenze alla prima esperienza in serie D, che sarebbero state sicuramente molte di più se non fosse arrivato l'infortunio alla spalla nel derby di Carpaneto a dicembre. Stop arrivato nel momento di massima forma e rendimento del jolly Rossonero.
L'entourage di via Campo Sportivo n.1 non ci ha pensato più di tanto nel proporre il rinnovo del contratto al venticinquenne originario di Cremona.
Ieri è arrivata "la firma" ...CORBARI potrà essere ancora protagonista con la maglia della nostra grande passione.
AVANTI ANDREA !
lunedì 10 giugno 2019
il saluto di Lucio
ANCORA UNA VOLTA - La cosa si ripete. L'anno scorso Dionisi. Quest'anno Brando. Gli allenatori fanno bene a Fiorenzuola, salgono agli onori delle cronache e diventano uomini mercato.
Arrivato a Fiorenzuola da lontano e senza alcuna esperienza in categoria, aveva suscitato qualche perplessità con addosso l'incombenza non facile di dare continuità al lavoro e ai risultati del collega partente Alessio Dionisi.
Passo dopo passo con il lavoro e l'impegno Lucio si è impadronito di quello che aveva tra le mani e soprattutto ha messo dalla sua parta la fiducia dell'ambiente. E alla fine è riuscito a costruire quello che tutti speravamo: confermare il Fiorenzuola nel gruppone delle big della serie D.
IL LAVORO PAGA - La squadra messa a disposizione era davvero una buona squadra. Però Brando ha avuto il suo da fare, cercando di ottenere da subito i risultati con un undici in costruzione. La coppia di attaccanti scelta in estate (Marra-Ceria) è stata presto rimpiazzata con una fase di transizione non breve. L'organico ha cambiato volto a più riprese e ha raggiunto la sua fisionomia vincente con il passare del tempo, raggiungendo l'apice di forza nella fase finale del campionato fondendo qualità individuali al processo di crescita studiato da Lucio.
MISSIONE COMPIUTA - I risultati ottenuti sono sati da incorniciare: 5° posto in classifica, squadra giovane e valorizzata, gioco, equilibrio e continuità di risultati, l'impresa di Modena e quella finale play-off negata da un gol regolare cancellato all'ultimo secondo.
Al di là di alcune sfumature su scelte tecniche e interpretazioni quello che ha fatto è stato qualcosa di davvero importante e il suo nome andrà ad impreziosire i capitoli della storia quasi secolare dell'Us Fiorenzuola Calcio e la scuola dei maestri allenatori di Biella (Braghin, Prina, ora anche Brando).
IL CONGEDO - Fai bene a Fiorenzuola e le squadre a fine campionato bussano alla porta. Se poi ci si lascia bene il dolore emozionale si acuisce. E alla fine si è anche orgogliosi perché il calciatore che ha indossato la maglia dell'Uesse o l'allenatore andrà a fare carriera.
"Per me in questo momento lasciare Fiorenzuola è come andare via da casa, a prescindere da dove si vada. Ringrazio tutti per quello che è stato. …Chi lo sa cosa riserva la vita, ma il Fiore andrà avanti e noi continueremo a tifarlo." le parole che accompagnano il saluto di Lucio Brando.
Qui di seguito l'intervista rilasciata a Franco Polloni del quotidiano LIBERTA' nella serata di sabato scorso:
Arrivato a Fiorenzuola da lontano e senza alcuna esperienza in categoria, aveva suscitato qualche perplessità con addosso l'incombenza non facile di dare continuità al lavoro e ai risultati del collega partente Alessio Dionisi.
Passo dopo passo con il lavoro e l'impegno Lucio si è impadronito di quello che aveva tra le mani e soprattutto ha messo dalla sua parta la fiducia dell'ambiente. E alla fine è riuscito a costruire quello che tutti speravamo: confermare il Fiorenzuola nel gruppone delle big della serie D.
IL LAVORO PAGA - La squadra messa a disposizione era davvero una buona squadra. Però Brando ha avuto il suo da fare, cercando di ottenere da subito i risultati con un undici in costruzione. La coppia di attaccanti scelta in estate (Marra-Ceria) è stata presto rimpiazzata con una fase di transizione non breve. L'organico ha cambiato volto a più riprese e ha raggiunto la sua fisionomia vincente con il passare del tempo, raggiungendo l'apice di forza nella fase finale del campionato fondendo qualità individuali al processo di crescita studiato da Lucio.
MISSIONE COMPIUTA - I risultati ottenuti sono sati da incorniciare: 5° posto in classifica, squadra giovane e valorizzata, gioco, equilibrio e continuità di risultati, l'impresa di Modena e quella finale play-off negata da un gol regolare cancellato all'ultimo secondo.
Al di là di alcune sfumature su scelte tecniche e interpretazioni quello che ha fatto è stato qualcosa di davvero importante e il suo nome andrà ad impreziosire i capitoli della storia quasi secolare dell'Us Fiorenzuola Calcio e la scuola dei maestri allenatori di Biella (Braghin, Prina, ora anche Brando).
IL CONGEDO - Fai bene a Fiorenzuola e le squadre a fine campionato bussano alla porta. Se poi ci si lascia bene il dolore emozionale si acuisce. E alla fine si è anche orgogliosi perché il calciatore che ha indossato la maglia dell'Uesse o l'allenatore andrà a fare carriera.
"Per me in questo momento lasciare Fiorenzuola è come andare via da casa, a prescindere da dove si vada. Ringrazio tutti per quello che è stato. …Chi lo sa cosa riserva la vita, ma il Fiore andrà avanti e noi continueremo a tifarlo." le parole che accompagnano il saluto di Lucio Brando.
Qui di seguito l'intervista rilasciata a Franco Polloni del quotidiano LIBERTA' nella serata di sabato scorso:
sabato 8 giugno 2019
Quasi un patto di sangue
A questo punto è forse il caso di parlare di patto di sangue. Fra ETTORE GUGLIERI e il FIORENZUOLA è feeling consolidato. Un legame che si rinnova nonostante lo scorrere del tempo.
Tagliato il traguardo delle 150 presenze in Rossonero, il prezioso mancino di Ferriere ha rifiutato proposte di rimborso spese quasi da nababbo e si accinge così a indossare maglia numero 3 e fascia di capitano dell'Us Fiorenzuola per il sesto anno consecutivo.
Nonostante le trentacinque primavere sulle spalle di questo eterno condottiero, non tramonta mai la voglia di guidare i più giovani verso traguardi sempre più ambiziosi.
Che bella notizia esclamano esultando i sostenitori Rossoneri…
grazie GUGLIE !
Tagliato il traguardo delle 150 presenze in Rossonero, il prezioso mancino di Ferriere ha rifiutato proposte di rimborso spese quasi da nababbo e si accinge così a indossare maglia numero 3 e fascia di capitano dell'Us Fiorenzuola per il sesto anno consecutivo.
Nonostante le trentacinque primavere sulle spalle di questo eterno condottiero, non tramonta mai la voglia di guidare i più giovani verso traguardi sempre più ambiziosi.
Che bella notizia esclamano esultando i sostenitori Rossoneri…
grazie GUGLIE !
venerdì 7 giugno 2019
Estate 1988, i movimenti di mercato
Dalla serie C arrivano: CORTI (ex serie A nel Genoa), PECORARIO, VERCESI, LODA e DELLA VOLPE per puntare alla vittoria del campionati di Interregionale. Ma il vero colpo ad effetto è l'ingaggio del massese GIANLUCA PESELLI capocannoniere del girone toscano con 20 reti nelle file del Cecina neo-promosso in serie C. Dal Vigevano approdano il nazionale PEROTTI e il centrocampista lucano FABRIZIO SPAGNUOLO (nella foto accanto).
Singolare la storia di Spagnuolo, uno del Sud trapiantato al Nord nella provincia di Pavia. Esordiente in serie A con la maglia granata in Ascoli-Torino del 1980 poi sceso in serie C e al termine di un lungo girovagare divenuto oggetto dei desideri di numerose società di serie D. Curiosità: il centrocampista Della Volpe militava nel Kroton, denominazione degli anni ottanta dell'attuale Crotone Calcio.
Fondamentale la conferma di MARCO TORRESANI nella doppia veste di calciatore e responsabile del settore giovanile. Con lui prolungano il contratto anche i difensori RAVASI e CRIPPA, il centrocampista QUERIN e quell'esterno d'attacco di DARIO ACQUALI fresco di nomina di coordinatore tecnico dell'area agonistica nel Fanfulla.
A Fiorenzuola non c'era ancora il centro commerciale Cappuccini, il telefono aveva i fili, non c'era la tangenziale e internet. Ma eravamo felici: bevevamo litri e litri di latte Sole da stare male e soprattutto sognavamo la serie C.
CHI SI RICORDA
COME SI CONCLUSE LA STAGIONE 1988-89 ?
L'organico della formazione Under 18 (la juniores) allenata da GIANCARLO D'ADDA