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martedì 2 giugno 2020

il predestinato

In pochi lo ricorderanno. Il numero 7 sulle spalle, fisico possente. Roba da veri esperti in materia di storia rossonera.
Era approdato a Fiorenzuola nel dicembre del 2001, risalendo tutto lo stivale. Una brevissima parentesi da noi. La prima esperienza assoluta al Nord. Una missione disperata agli ordini di mister Ficcadenti conclusasi male. Titolare negli spareggi play-out contro il Trento di un giovane coetaneo, Luca Tabbiani.
Ed ecco dopo quasi vent'anni rispuntare il suo nome dalla Gazzetta dello Sport. Dopo l'esonero di Bepi Pillon la guida tecnica del Cosenza è passata quasi a sorpresa nelle sue mani. Dunque oltre ad Alessio Dionisi si aggiunge un altro ex rossonero alla schiera degli allenatori impegnati nel campionato cadetto. Stessa classe, quella dell'anno 1979 come il mister di Piancastagnaio e Luca Tabbiani. E nella città che ha dato i natali a D'Astoli già si sente parlare di ROBERTO OCCHIUZZI come del  predestinato.
Cresciuto nel settore giovanile rossoblu, l’esordio in B e la vittoria di due campionati da calciatore. Roberto Occhiuzzi, 40 anni compiuti lo scorso 11 novembre. Nato a Cetraro, calcisticamente è cresciuto nel settore giovanile del Cosenza squadra con la quale ha esordito anche in Serie B nella stagione 1998-1999 sotto la guida di Walter De Vecchi. Quindi una lunga gavetta fra serie C e serie D, fino al ritorno nel capoluogo calabrese con due campionati vinti tra il 2007 e 2099, dalla Serie D all’ex Serie C1. E nuovamente il distacco.
Il Cosenza lo ha richiamato nel 2014 per ricoprire il ruolo di allenatore dell’Under 17. Nel dicembre 2016, è stato promosso a vice allenatore della prima squadra al fianco di Stefano De Angelis, dopo l’esonero di Giorgio Roselli.
Con il successivo approdo di Piero Braglia sulla panchina dei Lupi, Roberto Occhiuzzi da secondo allenatore è diventato sempre più figura importante per staff, squadra e spogliatoio. Ora la grande occasione, tentare di salvare il nobile Cosenza dalla retrocessione in serie C.

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