Poi l'adesivo. Adesivi per lasciare un segno, una traccia: sui muri, sui segnali stradali... Ovunque vai, guarda qui ....qui sono passati i tifosi del Fiorenzuola. E poi le magliette, le felpe, i cappellini, le cuffie, le bandiere e chi più ne a più ne metta.Il "materiale ultras" ha sempre rappresentato una grande passione. Un oggetto di culto per tanti giovani, con veri e propri totem e feticci scambiati e collezionati con la conseguenza per i più sfegatati collezionisti di ritrovarsi ben presto l'armadio pieno.
Il primo passo del gruppo. Perchè: "Se non hai materiale non hai identità" e allora ecco la caccia ai soldi per finanziarne la produzione ...piccoli prestiti, collette, tanta fiducia e sei poi viene male però sono cazzi ....la vendita che diventa bisness fuori dallo stadio, in gradinata, nei bar, per la città. Un modo utile per darsi un identità e per garantire l'autofinanziamento, per tirar su qualche quattrino in più per coreografia e trasferte.
Poi c'era come detto lo scambio e allora di sciarpe se ne compravano 2 o 3 alla volta perchè arrivavano i Pistoiesi, e le Brigate Arancioni per fare un esempio, ce l'avevano veramente bella... un circolo vizioso insomma. UNA GRANDE PASSIONE.



1) la prima partendo dall'alto è in raso con scritte in gotico e Zio Sam al centro come lo striscione, anno 1992.
2) la seconda è in lana, doppio lato, anno 1993. 200 pezzi andati subito a ruba. Colori poco accesi ma grande qualità nel disegno e nel tessuto.
3) la terza ...in lana, sciarpa da bancarella. Poca roba.
4) la quarta, in lana con scritte in latino, anno 1995. 200 pezzi fatti fare a Montecatini, deluse le attese.