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domenica 29 novembre 2020

Forlì ci ha tolto un'altra domenica di pallone...


Era tutto pronto: il pallone, l'erba rasata al punto giusto, il direttore di gara e i suoi collaboratori, gli addetti al campo e la squadra. 

La video-camera già installata in tribuna stampa per la prima streaming al Comunale. Un grande regalo della società a tutti noi tifosi impossibilitati di assistere al match. Anche a casa era tutto pronto. Una domenica di chiusura totale, di lockdown allietata però dalla partita della squadra del cuore. Avrebbe fatto bene alla salute di tutti. Una festa per tutti.

Senza gli infortunati: Stronati, Vita, Zaccariello e Colantonio (non calciatori da poco) il Fiorenzuola c'è. Il Forlì robusto di nome e rinforzato nelle ultime settimane no. Non si sente ancora pronto. E' la terza richiesta di rinvio da parte della società romagnola.

Un'altra domenica di calcio, di sano sport è stata cancellata. La notizia è arrivata nella notte di ieri (sabato, ore 23), a poche ore dall'inizio concordato del match, e suona come uno sberleffo, inutile nasconderlo.

A volte penso se avessero fatto la riforma. Forti di un secondo posto saremmo stati forse chiamati a fare parte dei "nuovi professionisti". Forse l'avremmo vissuta meno peggio questa stagione da incubo, con più regole da rispettare, più rigore e serietà come pretende il presidente Luigi Pinalli.
Ma l'Italia è questa e non si cambia. 
Con un protocollo per "semi-professionisti" che resta una chimera, il campionato puzza sempre di più di "congelamento stagionale" a primavera. Dalle serie C in su promozioni e retrocessioni convalidate. Dalla serie D attuale non si muove nessuno, ne in su e ne in giù, come per le categorie inferiori. Serie C 2021-22 a 16 squadre. Ci sbaglieremo ma di questo passo all'orizzonte potrebbe intravvedersi questo scenario finale.

Per Fiorenzuola e il Fiorenzuola il quarto livello del calcio nazionale è vissuto come un privilegio, un impegno oneroso vissuto con orgoglio, onorato da tutti ogni giorno della settimana.. piange il cuore vivere questa situazione

La serie D sarebbe bellissima se...

venerdì 27 novembre 2020

"L'attimo di gloria": la GAVIESE (quindicesima puntata)

Una serata con dedica speciale alla piccola realtà di confine piemontese capace di salire alla ribalta agli inizi degli anni Settanta.

Una storia che è una favola che ha inizio nel 1920, anno di fondazione della Polisportiva Gaviese. Tanti campionati minori nei gironi liguri con la maglia bianco-granata presi dal gonfalone comunale. Il campo di gioco dedicato negli anni Quaranta al giovane Franco Pedemonte, caduto in guerra.

Dalla promozione in Prima Categoria dell'anno 1967-68 grazie al secondo posto dietro la Corniglianese, inizia la rapida ascesa del club di Gavi Ligure, piccolo centro di 4mila anime in provincia di Alessandria.

Nel 1970-71 arriva a disputare la prima stagione in serie D conquistando il 6° posto. Nel 1972-73 addirittura trionfa centrando la storica promozione in serie C.

Ma come commenta al Francán la Gaviese non disputerà mai la C per causa della fusione avvenuta nell'estate del 1971 con la Novese di Novi Ligure dando vita alla Gavinovese sebbene a Gavi gli sportivi fossero decisamente contrariati, come si legge nella pagina di Wikipedia. La nuova società con maglia mista avrà vita breve, dopo la sofferta salvezza cederà il passo di nuovo alla Novese.

Nella puntata si è parlato di tanto altro. Sono riemersi nomi di club che hanno fatto la storia del calcio semiprofessionistico italiano e che partecipavano ai campionati di Promozione 1972-73: l'Ignis Varese, Juniorcasale, Morrone seconda squadra di Cosenza, l'Ate Tixa, Gigangomma di San Lazzaro di Savena e Panigal, la Pro Patria di San Felice, l'Industrie Felino primatista nel campionato di Promozione Emiliano, i tre club della città di Trieste: Ponziana, San Giovanni e Cremcaffè, la Maia Cat di Mentana divenuta poi Londigiani Calcio, il Quezzi Lanegatti e il Gruppo Sportivo C, Arredi Girgi Cantù, il Besozzo, il Balangero Parmalat, la Vis Sauro Pesaro, la Carletto Michelis, la Netina di Noto e la Termitana, il Lanciotto Ballerini, Tagliolese e Cardi Chievo e tante altre. 

Per riascoltare la puntata clicca il link: https://www.facebook.com/102559414913184/videos/358671275234013

mercoledì 25 novembre 2020

Sostieni una famiglia colpita dalla crisi

Sosteniamo le famiglie colpite dalla crisi, la colletta cittadina sostenuta da Agape

 

lunedì 23 novembre 2020

"Notti magiche inseguendo un gol", un fiorenzuolano all'Olimpico

Scrivere di calcio, scrivere di una passione viscerale come la nostra è bello a dismisura, come lasciarsi trasportare dai ricordi più marcati e condividere emozioni e sentimenti che si porteranno sempre nel cuore. 
La forma non è importante, il contenuto fa la differenza. Il calcio è fermo e il blog da spazio ai nostri lettori e ai tifosi (contattaci: blogfiorenzuola1922@gmail.com)
Ringraziamo l'amico Ivan per questo avvincente scritto :

"Notti magiche inseguendo un gol", un fiorenzuolano all'Olimpico 25 anni fa

Correva l’anno 1994, l’epoca del Fiorenzuola delle meraviglie, l’inizio di una stagione che per i colori rossoneri sarebbe stata indimenticabile, nel bene e nel male, culminata in quella maledetta domenica d’estate Bolognese del 25 giugno 1995, di cui si è già consumato abbastanza inchiostro dalle nostre parti… e di cui non vale nemmeno più la pena parlare.

Mese di Settembre, dal 19 mi aspetta una settimana di trasferta lavorativa in Abruzzo, la settimana di Roma-Fiorenzuola, 16mi di finale, gara di ritorno della Coppa Italia, in programma per il 22 all’Olimpico; all’andata ne abbiamo presi 3 in casa… era troppo anche per noi quella Roma li, con Lorieri in porta, Aldair, Giannini capitano ed un giovanissimo Totti che stava già mostrando quello che sarebbe stato il suo valore da grande.

La passano sulla RAI: dai, almeno per una sera sappiamo cosa guardare in TV!

La settimana scorre tranquilla, il tram-tram di chi è in trasferta per lavoro, in azienda per tutto il giorno e a concedersi il giusto ristoro alla sera, in un 4 Stelle dalla cucina straordinaria.

Il Mercoledì 21 pomeriggio, in azienda, si paventa la possibilità di uno sciopero generale: Texas Instruments ha messo in vendita ad un altro Gruppo americano lo stabilimento e sembra che gli acquirenti vogliano trasformare i processi produttivi; la Gente Marsicana (siamo ad Avezzano, nella piana del Fucino) non ci sta e Giovedì 22 sarà sciopero generale!

Ovviamente, in qualità di Consulente esterno, vengo caldamente invitato a non presentarmi al lavoro il giorno dopo… li i picchetti li fanno sul serio e le gomme delle macchine sono le prime a pagare dazio per chi non rispetta la loro protesta. 

Faccio quindi tesoro del consiglio ricevuto e non ci penso nemmeno a presentarmi in azienda l’indomani… anche perché è proprio il giorno di A.C. Roma - U.S. Fiorenzuola, e mi trovo a meno di 100 Km dall’Olimpico!

Scatta in fretta e furia la fase organizzativa; tramite un amico rintraccio il cellulare di Trapella, il quale mi garantisce l’accredito per la gara: Fiorenzuolani in trasferta non ce sono, i biglietti disponibili per i nostri giocatori si sprecano nelle biglietterie giallorosse.

Arriva la chiamata: accredito confermato, ritirare la busta a nome di Cristian Trapella.

Giovedì primo pomeriggio si parte: da Avezzano, direzione Roma… e senza autovelox i tempi di viaggio sarebbero oggi impensabili.

Passeggiata tra la Farnesina, il Foro Italico e tutto il complesso del CONI Nazionale, lo Stadio dei Marmi è sempre un’emozione… ma il pensiero è fisso dietro a quell’enorme ovale che sovrasta la zona, dove alla sera sarebbero scesi in campo i nostri Ragazzi.

Rubini, Martinelli, Perini, Crippa, Galletti, Da Rold, Scazzola, Trapella, Bellucci, Vecchi, Clementi

In Piazzale Olimpico si trovava uno dei migliori porchettari della Città: paninazzo con birra media verso le 18:30, in attesa che aprano le biglietterie… e finalmente eccoci dentro all’Olimpico: Tribuna Monte Mario, Centrale, zona d’onore. Accanto a me le mogli di alcuni giocatori della Roma e sotto un paio di file il Pres. Antonio Villa ed il D.S. Riccardo Francani; la serata è quelle da pelle d’oca: non solo per l’emozione di vedere i ns. ragazzi in rossonero Rocco & C. scendere all’Olimpico, ma anche perché i Ragazzi della Curva Sud stanno dedicando la serata al ricordo di un grande giallorosso, Agostino Di Bartolomei, scomparso alcune settimane prima… sarà un coro continuo, per tutta la durata della partita, dedicato al loro indimenticato Capitano.

Si dà lettura delle formazioni, ed un altro brivido mi corre lungo la schiena:

AS ROMA: Lorieri, Aldair, Colonnese, Thern, Petruzzi, Rossi D., Cappioli, Piacentini, Totti, Giannini, Muzzi. All. Carletto Mazzone

U.S. FIORENZUOLA: Rubini, Martinelli, Perini, Crippa, Galletti, Da Rold, Scazzola, Trapella, Bellucci, Vecchi, Clementi. All. D’Astoli

Cerchiamo di prenderne il meno possibile è il primo pensiero. 

La partita scorre via liscia, per la Roma è poco più di un allenamento… noi invece ce la mettiamo tutta per ben figurare; al 28' segna Cappioli ed al 67' con una magia il ragazzino Francesco Totti fa sedere due dei nostri ed insacca alle spalle di un incolpevole Rubini. 

Ma noi non molliamo e quel diciannovenne terribile, romano (e credo romanista), che da li a qualche settimana la Sampdoria ci avrebbe “scippato” per il debutto in A, di Claudio Bellucci, al 80’ la mette: GOAAAAAL. Abbiamo segnato all’Olimpico, seppur davanti a non più di 6000 spettatori, abbiamo segnato all’Olimpico… e credo di aver esultato come se fossimo stati in finale di Champions. E lo stesso Bellucci, allo scadere, non pago cerca ancora la rete del pareggio: PALOOOOOO.

Il Presidente e il D.S. si guardano compiaciuti, come ad immaginare in anticipo la stagione che avremmo vissuto. Un cenno di saluto e via, il deflusso dei pochi spettatori non crea problemi ed in meno di un’ora sono di nuovo in Hotel.

Ma l’emozione di aver visto i ns. Ragazzi all’Olimpico, i cori di quella notte, la magia che solo la Capitale può regalare, anche per una semplice partita di calcio, sono cose che ancora a distanza di oltre 25 anni mi porto nel cuore.

Ivan Menta, tifoso


sabato 21 novembre 2020

un bravo fiorenzuolano senza balon...

Un bravo sportivo fiorenzuolano senza balon alla domenica cosa fà?
Il bar è chiuso, tempi duri in periodo di lockdown. Il cine Capitol è chiuso. La Zobia non si farà, nessuna premura per il carretto. Siamo sul finire di Novembre, i bargnoli sono già stati raccolti. Portare fuori il dogghi ok ma poi?

C'è una cosa importante da fare, una tradizione irrinunciabile. Dicembre è alle porte e chi ha detto che sarà un Natale sotto tono?
Il bravo sportivo fiorenzuolano amante del balon, senza il calcio e la domenica allo stadio pensa a soddisfare la donna ma non solo, ha un tarlo in testa. Indaffarato pensa a reperire la materia prima,  prepara i cabarèt, chiede alla cara nonna, alla vicina di casa o alla gastronomia di fiducia per fare scorta e riempire il freezer di cose preziose: gli Anvën !

Gli ingredienti degli ANOLINI IN BRODO, i nostri, quella della Val d'Arda. Rigorosamente senza carne nel ripieno interno.

SFOGLIA:
500 grammi di farina
3 uova
acqua
RIPIENO:
100 grammi di pangrattato
300 grammi di formaggio Grana Padano stagionato
2 uova
noce moscata in polvere
sale
BRODO:
cappone (o pollo)
manzo e petto di vitello
formaggio Grana Padano         

I componenti non fanno un buon anolino. Per ottenere il massimo serve avere conoscenza e mani uniche per plasmare un'opera d'arte della tavola e soprattutto tanta maestria nel tirare la sfoglia.

Questo scritto è a tutela di tutte le nonne fiorenzuolane e della Val d'Arda, vero patrimonio dei nostri cuori, della nostra memoria e del nostro territorio.

venerdì 20 novembre 2020

Ragazzo, non smettere

Non smettere di sognare di correre dietro al pallone, di calcare un giorno il velluto del Comunale

Non smettere di sognare di fare gol, di parare un calcio di rigore, di abbracciare un compagno

Non smettere di sognare di tornare a indossare la maglia rossonera

 Non smettere di sognare di arrivare un giorno a giocare in prima squadra

Presto tutto tornerà come prima. Non smettere ragazzo

giovedì 19 novembre 2020

"L'attimo di gloria": la TURRIS (undicesima giornata)

 Dall'assemblea popolare al teatro Garibaldi per dare sostegno al football locale, fino all'accordo "calciastico" fra i quattro signori della città al Gran Caffè Palumbo di Torre del Greco. Francesco Coscia, Raffaele Carbone, Amerigo Liguori, Aniello Mazza. Nasce la Turris 1944.

Con l'immancabile completo rosso corallino i campani conquistano la serie C al termine della stagione 1971-72. La Turris resta in pianta stabile nel calcio che conta per trent'anni. Il miglior piazzamento al termine del campionato 1972-73. Indimenticabili gli accesi derby con i rivali dell'altra Torre e la sua squadra: il Savoia. L'ultima apparizione della Turris in serie C risale al campionato 2000-2001.

I nostri ricordi rossoneri non trovano difficoltà nel rammentare Antonio Merolla, il vice Lucignano, il centravanti Ciccio Micciola autentiche icone della Turris anni novanta di passaggio al Fiorenzuola datata 1997-98. 

Fra i palazzoni alti che cingono lo stadio Amerigo Liguori, con le terrazze affollate di tifosi alla domenica, hanno indossato la muta corallina altri ex rossoneri: Gianni Matticari, Manolo Manoni, Massimo Pavanel, Benigno De Grandi, Massimo Perna, Roberto Occhiuzzi.

Rivivi la puntata 11 del Calcio a Dadi minuto per minutohttps://www.facebook.com/102559414913184/videos/844954889573883

mercoledì 18 novembre 2020

Accadde oggi: Fiorenzuola-Scandiano 5-4

Alle ore 13 gli avversari sono già sul manto verde del Comunale a fare riscaldamento. Immaginate voi quanto era sentita questa super-sfida di alta classica dalla compagine reggiana, seconda in classifica e cinque lunghezze dal Fiorenzuola del presidente Luigi Pinalli. Scandiano squadra di rango, squadra composta da ottimi giocatori: il trentacinquenne Tedeschi, l'estroso Ferri, il centrattacco Mauro Ghillani compagno di squadra di Gigi Buffon ai tempi della Primavera del Parma, bomber di razza che al Fiorenzuola segnava già nelle amichevoli degli anni 90’, l’attaccante Agostino Rabitti, il centrocampista Greci. 

18 Novembre 2007. La giornata è fredda, sono le 14:30 e finalmente le due squadre fanno il loro ingresso in campo, con il lutto al braccio in memoria di Gabriele Sandri, l’ultrà laziale ucciso in un area di sosta dell’autostrada A1. Il pubblico si aggira sulle 600 unità, con buona rappresentanza ospite. La partite è di quelle importati. Non vale una stagione, ma ci manca poco. Dalla parte alta della gradinata scende il bandierone rossonero: “Forza Magico Fiore”. Mister Perazzi manda in campo senza tante sorprese la seguente formazione in maglia bianca: Carnevali, Fantini, Critelli, Orrù, Piva, Dragoni, capitan Melotti, Vojkic, Rosi, Fermi, Valla. Il tecnico reggiano Francesco Salmi risponde con: Ferrari Ivan, Buccelli, Volpi, Orlandini, Castrianni, Bulgarelli, Malagoli, Ferri, Ghillani, Greci, Rabitti. 



Dopo soli cinque minuti i rossoblu passano in vantaggio. Dede Valla è a terra infortunato, il centrocampista Greci, con poca sportività fa partire una staffilata da posizione impossibile. Carnevali leggermente fuori dai pali è sorpreso. La palla va nel sacco. La reazione del Fiorenzuola è immediata e al 10’ la parità è ristabilita. Luca Rosi lanciato a rete serve un assist d’oro a Marco Orrù che brucia in velocità un difensore reggiano e con un perfetto pallonetto supera l’estremo difensore ospite. E’ grande e prolungata l’esultanza in campo e sulle gradinate per il secondo centro stagionale del centrocampista piacentino. Alla mezzora ancora Rosi entra in area, il portiere Ferrari in uscita lo stende. Per l’arbitro Serra di Torino è calcio di rigore. Batte capitan Melotti. Tiro secco. Portiere da una parte, palla dall’altra. 2-1 per il Fiore! Lo Scandiano che ha carattere da vendere si scatena [...]

Rivivi le emozioni, rileggi il post integrale a questo link: http://fiorenzuola1922.blogspot.com/2009/03/fiorenzuola-scandiano-5-4-in-rimonta.html

lunedì 16 novembre 2020

Seravezza Pozzi-FIORENZUOLA 0-1

DIEGO VITA match-winner di giornata nella sua Toscana (immagina pagina FB Fiorenzuola Calcio)

Che sensazione strana riprendere a giocare al pallone nell'attuale periodo di incertezza globale e così prossimi al Natale. Le feste invernali si avvicinano e abbiamo disputato solo 5 incontri (su 9). La gara con il Forlì (non ancora pronto) di nuovo rimandata, e qui a furia di tirare la corta può essere che si spezzi anche perchè la Lega sembra essersi interessata seriamente del caso.
Con il cielo domenicale tinto di grigio i ricordi non faticano a correre agli ultimi finali passati. Tre anni fa eravamo tutti bardati a ripararci dal freddo ma festanti mentre omaggiavamo ad occhi lucidi i ragazzi di Dionisi abili nello sbarazzarsi del Montevarchi portando da Amedeo il titolo di campioni di Inverno. L'anno dopo con Lucio Brando al volante era l'anti-vigilia di Natale. A Budrio si scatenano Anastasia e Colantonio e non ce n'è più per nessuno. Lo scorso anno avevamo concluso a Correggio a casa Bernardi. Doppietta di Pozzebon che non ti aspetti in una partita spettacolare conclusa con un risultato da ricordare. La tradizione continua, non siamo alla fine (o forse sì) e ci ritroviamo in vetta alla classifica appaiati al super-favorito Prato della famiglia Toccafondi.

Quest'anno è diverso. Tutto è indecifrabile. Il Tm Luca Baldrighi sta facendo salti mortali nell'organizzare il tutto. Sono saltati letteralmente calendari e programmi al grido "si naviga a vista". Mai avremmo pensato di vivere anche nello sport un periodaccio così. Finalmente chiamati in causa, il Fiorenzuola di mister Tabbiani si è comportato nel miglior modo agli occhi di tutti. Come se non si fosse mai fermato. In Versilia il pullminista si è ripreso e i calciatori importanti (?) sono stati recuperati. Questo Feralpi Salò della Toscana forte del fattore campo vuole agganciare in classifica i rossoneri. Nonostante le assenze il Fiore si specchia nel suo presidente. Sportività, correttezza e rispetto delle regole prima di tutto. Scende in Toscana senza remore con l'animo pieno di lavoro settimanale e di voglia di giocare. Senza gli assenti Colantonio e Zaccariello, Tabbiani si inventa capitan Guglieri (36 anni) mezz'ala come ai tempi di mister Ciceri, per contrastare alto l'elemento di maggior rilievo dei versiliani: Gigi Grassi (37 primavere). Carrara prende la maglia numero tre, il virgiliano Salvaterra la due, mentre la casella di regia viene riempita dalla foga di mettersi in luce del giovanissimo play Perseu. In panchina l'ultimo arrivato, lo stopper classe 2000 Simone Potop.

Non ci siamo potuti mettere in marcia e darci appuntamento davanti alla biglietteria dell'impianto di Seravezza ma oramai ci siamo fatti il callo. Si segue da casa con ritrovo spostato sulla pagina Facebook degli avversari. Alzo gli occhi verso lo spigolo sinistro della finestra e il numero messo in sovrimpressione dal contatore dei partecipanti della diretta streaming continua a salire esponenzialmente. I miei occhi arriveranno a leggere il fatidico numero 300; ma da amante del calcio vero, quello da vivere in prima linea allo stadio non sono affatto contento. Lettore non disinnamorarti delle domeniche allo stadio. Inteso? È un mese che non si scende in campo in gara ufficiale così qualcuno ha detto: è uno zero a zero già scritto. Supposizione rimarcata al termine della prima frazione di gioco molto macchinosa, povera di vere occasioni da gol, ferma sul risultato ad occhiali. Un anno fa l'airone Arrondini, tornato nell'undici titolare, firmava una doppietta al Martelli di Mantova. I fans di Bruschi collegati alla diretta non si contato più e Tognoni che è di queste parti nonostante l'acciacco è in campo decisamente molto determinato. Il Fiorenzuola ha un altro passo rispetto alla creatura di faina Vangioni. Gioco, possesso palla, personalità. il resto lo fanno i piedi buoni della squadra dei Pres. Pinalli-Pighi-Baldrighi. Sono i magi del pallone nostrano: Bruschi e Vita. Il primo si incarica del tredicesimo calcio dalla bandierina. Distrae a braccia il pacchetto avversario pennellando a giro in area piccola qualcosa di veramente sublime. Diego Vita si è visto poco in questo primo scorcio di campionato. Questione di istanti e tornerà a correre verso la tribuna mostrando il gesto delle pistole inseguito dai compagni impazziti. Poco importa se la gara è a porte chiuse e la tribuna è vuota. Per un attaccante il gol è importante come è importante lo sfogo di gioia che segue. Senza sforzarsi troppo di fantasia, Vita sembra Quagliarella in quella corsa matta sotto la tribuna. Un passo in dietro. Un passo alla volta. L'esterno di Massa non è un gigante di statura ma ha intelligenza tattica e tempi di inserimento giusti per risolvere la disputa. Lo scatto e lo stacco sono fulminei con il pallone della vittoria depositato nella rete del Buon Riposo.
Vittoria importante, vittoria del gruppo. Grazie Ragazzi

Staff al completo in trasferta a Seravezza, da sinistra: Tognoli, Tabbiani, Baldrighi, Cammaroto, Bertoncini e Fanzini (immagine dalla pagina Facebook Us Fiorenzuola Calcio)

Le idee di mister Luca Tabbiani. L'undici di partenza di SERAVEZZA-FIORENZUOLA

Lo schieramento del FIORENZUOLA nel finale vittorioso di gara 

A.S.D. SERAVEZZA POZZI-FIORENZUOLA 0-1
Seravezza Pozzi: Orsini; Moussafi; Ferrante; Granaiola; Bortoletti; Bongiorni (60’ Verratti); Grassi; Podestà; Maccabruni; Bedini; Nelli (77’ Andrei). All. Vangioni
U.S. Fiorenzuola: Battaiola; Salvaterra; Carrara (72’ Esposito); Perseu; Cavalli; Ferri; Tognoni (75’ Vita); Guglieri; Arrondini (60’ Oneto); Stronati; Bruschi. All. Tabbiani
Arbitro: Pacella da Roma
Assistenti: Carbone da Aosta; Tuccillo da Pinerolo
Reti: 87’ Vita (F)
Ammoniti: Podestà (S); Vita (F)
Recupero 1' e 3'

il gol-capolavoro firmato da NICOLO' BRUSCHI e DIEGO VITA






sabato 14 novembre 2020

"L'attimo di gloria": il GIULIANOVA (nona puntata)

E' la squadra che ha legato la sua storia a quella del Fiat 621. Le maglie fatte confezionare dalle monache del monastero della città. Le porte e le reti allestite dai pescatori.

il 14 marzo del 1948, racconta Francán, avviene il fattaccio. Nella sfida interna contro l'Avezzano, i tifosi più agitati fanno invasione dandole di santa ragione al direttore di gara. La società viene subito radiata e per alcuni mesi non si correrà più dietro al pallone nella città abruzzese. Fino a quando Vincenzo De Felice decide di fondare una nuova società sulle ceneri della Giugliese: è la FRECCIA D'ORO nome preso dal mezzo di trasporto della squadra nelle domeniche delle trasferte, il camion Fiat 621.

Cambierà ancora la denominazione, da Pro Italia a F.S. Giugliese, da Polisportiva Castrum a GIULIANOVA con 40 anni interrotti di serie C e il miglior piazzamento nel campionato 1972-73 quando i giallorossi allenati da Gibì Fabbri con Franco Tancredi tra i pali e Renato Curi a centrocampo sfiorarono la storica promozione in serie B.

Ma quanti nostri ex del Fiorenzuola hanno indossato anche la casacca a strisce giallo-rosse? Soprattutto attaccanti: Roberto Putelli, Francesco Micciola (10 reti, serie C1 1996/97) e Francesco Morga. Il difensore Nicola Binchi e il centrocampista Davide Drascek.

Si è parlato di questo nella nona puntata, di risultati di calcio a dado soprattutto e di Tito Cucchiaroni, calciatore blucerchiato che ha dato il nome al primo gruppo ultras della storia d'Italia.

LINK per rivedere la Nona puntata de "il calcio a dadi minuto per minuto" : https://www.facebook.com/Il-Calcio-a-dadi-minuto-per-minuto-102559414913184

venerdì 13 novembre 2020

C'era una volta il Bozzano...

C'era una volta il Bozzano lungo il cammino del Fiorenzuola.
Nella trasferta in terra lucchese a domicilio di una delle sorprese del campionato di Interregionale. Bozzano era un altro mondo, per le dimensioni ridotte del rettangolo di gioco, per il pubblico locale assiepato dietro la porta difesa dal numero 1 Costante Turchi. Indurre alla distrazione, all'errore l'estremo difensore ospite andava oltre la ricerca della migliore visuale ai gol di bomber Barsanti. Non sono mai stato un asso in algebra ma se il paesello contava solo duemila anime, dove li avranno trovati e messi tutti gli 800 paganti di quella domenica di ottobre? La risposta è nella definizione "il calcio che non c'è più" coniata dal grande e indimenticato Danilo Bertelli sui social commentando la ricorrenza di Fiorenzuola-Sant'Angelo 5-3.
Il Fiorenzuola di Chierico non sarà stato uno dei più belli della storia ma fu il primo a cimentarsi nei lunghi viaggi domenicali verso i terreni di gioco insidiosi della Toscana.
A distanza di anni, si torna a giocare in provincia di Lucca, senza i novanta minuti nelle gambe e con incerta lucidità di passaggio e sotto porta.
Ma non immaginate quanta voglia c'è di giocare la partita di domenica.
Il Seravezza ha 4 punti in classifica e non veste blu-arancio. Il Bozzano gioca in Prima Categoria e il Fiore di Tabbiani ha tanta voglia di tornare dalla Cisa con una gioia.

mercoledì 11 novembre 2020

Noi compriamo a Fiore

 Perchè è una cosa naturale l'acquisto a chilometro zero e un dovere in questo momento unico


Natale solidale è poco. Si spera almeno un anno intero solidale. Riscoprendo i valori di un tempo e il desiderio di farsi del bene a vicenda. Ti tenere viva una città. La nostra città.

Vuoi mettere un "freddo" acquisto online scaraventato dentro la porta di casa da uno sconosciuto corriere contro un pensiero ricercato nei nostri negozi e nelle nostre botteghe?

Dopo tante saracinesche abbassate, sabato scorso ha inaugurato la nuova libreria di Corso Garibaldi. Una scelta coraggiosa quella di puntare sulla nostra città e il nostro bacino della Val d'Arda.
Una scelta che incoraggia.

Io tifo per i colori della mia città anche per le spese. 
Io tifo Fiorenzuola, io compro a Fiorenzuola

martedì 10 novembre 2020

Accaddeva oggi 10 Novembre: Fiorenzuola-Sant'Angelo 5-3

Tu c'eri? Per tanti tifosi fiorenzuolani rappresenta ancora oggi LA PARTITA.
Per come maturò il risultato finale, per l'atmosfera e l'altalena di emozioni struggenti provate in quella magica domenica di novembre.
La settimana seguente fu poi vissuta con totale trasporto da tutto l'ambiente rossonero e dai club di tifosi (se ne contavano ben tre in città, per una squadra di Interregionale), complice il calendario che aveva infilato nel palinsesto della domenica successiva lo scontro al vertice contro l'Orceana. Sullo slancio del ribaltatone imposto dagli uomini di mister Masi ai santangiolini (dallo 0 a 3 al 5-3!) i tifosi rossoneri si misero in marcia in massa verso Orzinuovi cullando il sogno serie C. Traguardo raggiunto cinque anni più tardi al termine della stagione 1989-90.

Riviviamo quella domenica con il tabellino e l'articolo di giornale.

10 Novembre 1984, stadio Comunale di Fiorenzuola
FIORENZUOLA-Sant'Angelo 5-3
Fiorenzuola: Brevi, Mazza, Rosati, Ferrari, Vetere, D'Adda, Porcari C.,Granaglia (dal 46' Mussel), Livardi, Talignani, Bertelli. All. Masi
Sant'Angelo: Biolcati, Pozzi, Gandolfi, Bramè, Cadei, Granata, Corbetta, Gandini, Spelta (dal 74' Righi), Pischetola, Verona (dal 49' Furlosi). All. Guarnieri
Reti: al 16' Gandini, al 29' Pischetola, al 43' Pozzi, al 45' Bertelli, al 48' e al 55' Talignani, al 60' Livardi e al 85' Porcari.
Arbitro: Mantovani di Genova
Note: giornata tipicamente autunnale ma non fredda, terreno in buone condizioni; spettatori 2500 circa. Ammoniti: Gandolfi e Bertelli. Espulso al 56' Gandolfi per proteste. Angoli 6 a 3 per il Fiorenzuola.

La pandemia ci ha mestamente sottratto le care domeniche tipicamente autunnali, quelle in cui il Fiorenzuola si scatenava pungolato nell'orgoglio in sfide per cuori forti. Sprigionando qualcosa di veramente magico per tutti i presenti. 
Fiorenzuola-Sant'Angelo e non solo, nelle domeniche di Novembre della storia quasi centenaria della società di via Campo Sportivo 1. 
Sempre il 10 Novembre l'impresa recente del Braglia: Modena-Fiorenzuola 1-4, firmata dai rossoneri di mister Lucio Brando. 

Accettiamo la situazione e andiamo avanti. Avanti FIORENZUOLA!

lunedì 9 novembre 2020

Almeno non fermate loro

Ora che siamo fermi non ci resta che seguire loro. Basta fare andare forte i motori di ricerca di google ed eccoli apparire protagonisti anche lontano dal trampolino di lancio US Fiorenzuola, ed è vero orgoglio averli avuti in Rossonero e seguirle nelle cronache del lunedì della serie C

MATTEO BRUZZONE dopo tanta serie D con gli ultimi tre anni trascorsi in Val d'Arda si è messo sul braccio la fascia di capitano del Piacenza di Manzo padroneggiando la linea difensiva biancorossa. Sempre a Piacenza, la favola ANDREA CORBARI prosegue. Dai dilettanti alla serie C con un posto da titolare assicurato e già 3 reti in campionato

Anche RICCARDO COLLODEL ce l'ha fatta. Dopo la prima esperienza da calciatore a Fiorenzuola e la parentesi al Sud alla Vibonese è divenuto colonna del suo Novara

FABIO VAROLI due anni a Fiorenzuola e oggi punto fermo a Carpi dello scacchiere di Pochesci nelle prime gare di campionato. La compagine emiliana nonostante i cambiamenti ai vertici societari viaggia sempre in alto alla classifica della serie C

Non sentire il peso di sedere su una panchina importante come quella di Cesena è la storia recente di WILLIAM VIALI, con un passato importante prima da calciatore (iniziata a Fiorenzuola) e poi da allenatore

ERMANNO FUMAGALLI portiere fenomenale cresciuto nelle giovanili del Fiorenzuola, protagonista a Piacenza e ora al Sud al Foggia

STEFANO VECCHI dopo i trascorsi vincenti nelle giovanili dell'Inter, oggi alla guida tecnica dell'ambizioso SudTirol

MASSIMO PAVANEL da quest'anno allenatore di una Feralpi che ha ancora le possibilità per fare bene

FRANCESCO MICCIOLA "costruttore" del Matelica dei miracoli, i suoi gol in Val d'Arda non bastarono a salvare il Fiorenzuola di Cavasin

domenica 8 novembre 2020

"L'attimo di gloria": l'INTERNAPOLI (decima puntata)

L'Attimo di gloria rivissuto nella decina puntata del "Calcio a dadi minuto per minuto" è quello dell'INTERNAPOLI

Società di quartiere fondata nel 1964 dall'unione della CRAL Cirio e della Flegrea. Successi e risultati arrivano immediati nel campionato di serie C tanto che allo stadio Arturo Collana del Vomero la media spettatori si aggira attorno alle 12mila presenze.

Tanti campioni in erba hanno indossato la casacca bianca con banda diagonale azzurra prima di spiccare il volo vero la serie A: Giuseppe Massa, Cordoba, Pino Wilson, Giorgio Chinaglia. 

Anche un illustre ex Fiorenzuola ha fatto parte del grande miracolo partenopeo: Gianni Seghedoni alla guida tecnica nella stagione 1969-1970 chiusa al 3° posto in classifica.

Come tutte le storie belle, c'è una fine. Al termine del campionato 1972-73 l'Internapoli storica seconda squadra di Napoli retrocede in Seconda Categoria. La società si scioglie ripartendo con il nome di Nuovo Vomero Calcio.

riascolta qui la puntata: https://www.facebook.com/102559414913184/videos/389193485431144

sabato 7 novembre 2020

Castelnuovese-FIORENZUOLA 1-3 Zanini, Catuzzi, Martorana

E' il calcio a dadi di Matteo Francani.. il calcio che non si ferma

Castelnuovo, 1 Novembre 1972. Il Fiorenzuola di mister Bolledi sbancano il terreno di gioco di Castelnuovo Bocca d'Adda chiudendo il girone di andata del campionato di Promozione al sesto posto.
Per le difficoltà incontrare da neo-promossa all'avvio di stagione il risultato è davvero importante. Fondamentali gli ultimi tre successi di fila ottenuti a Chiari, al Comunale contro l'Audaces Nave e i gialloblu del basso lodigiano nell'ultimo impegno prima della pausa invernale.
Per la cronaca, le maglie rosse del Fiorenzuola erano talmente tanto usurate dal tempo da risultare di colore granata per l'inviato di un quotidiano lombardo, il giornalista sportivo Luca Di Gregorio.

CASTELNUOVESE : Paroli; Grana, Marchetto: Gaboardi. Zaniboni, Priori; Barbieri, Malanca, Vecchia, Tassi, Bulla; 12. Feroldi.
FIORENZUOLA: Santi; Granata, Puerari; Zanetti, Favari, Valenti; Testa, Veneziani. Martorana (Concari dal 68'), Catuzzi, Zanini; 12. Badricchi.
Marcatori: Zanini (F), Bulla (C), Catuzzi (F), Martorana (F)
Arbitro: Di Prete di Pisa.

venerdì 6 novembre 2020

Un futuro radioso per "il due"?

Per tutti noi legati alla storia dell'Us Fiorenzuola appartiene ai luoghi del cuore. Punto di ritrovo estivo per scoprire la nuova squadra, e pomeridiano per la restante parte dell'anno. Per calciatori, dirigenti e staff tecnico è forse qualcosa di più, che va oltre la seduta di allenamento. Un officina in pratica, un fantastico laboratorio dove si prova per la domenica. Se i risultati si materializzano allo stadio Comunale è grazie alle ore di lavoro quotidiano sullo storico campo 2. Quello dei discorsi a centrocampo del presidente prima delle partite importanti, dei cazziatoni del mister ai ragazzi dopo una sonora sconfitta o uno schema eseguito male. La sede delle partita del sabato e della domenica mattina delle giovanili.
Se si va a sfogliare il libro dei ricordi si scopre che a metà degli anni ottanta si arrivò a giocarvi mezzo campionato di Interregionale. Personalmente ricordo un pomeriggio da tutto esaurito di un Fiorenzuola-Pergocrema amichevole fra pari categoria dell'estate 1990. Storica la fotografia che ritrae Don Luigi Bergamaschi accompagnato dal presidente Eugenio Villa e il Cavalier Granelli per la benedizione del campo ad inizio campionato prima di un Fiorenzuola-Pontolliese, campionato di Promozione.
Non solo calcio ma anche atletica, disponibile per la corsa lungo il suo anello esterno anche ai cittadini. I giochi della gioventù delle scolaresche a metà primavera. I concerti di Luciano Ligabue e i Pooh a metà degli anni Novanta. Punto di atterraggio strategico per l'eliambulanza diretta a Parma. 
"Il Due" consumato dal tempo e dal calcio da troppo tempo. sembra finalmente prossimo un progetto di riammodernamento di un impianto che fa parte della storia recente della città.

Campo sportivo due, la riqualificazione con un project financing dell'Us Fiorenzuola

La tribuna e la pista di atletica del campo sportivo due di Fiorenzuola saranno riqualificate grazie ad un project financing che la Giunta ha ricevuto sul tavolo la scorsa settimana dalla società Us Fiorenzuola. I costi previsti sono di circa 900mila euro per la tribuna e 400mila euro per la pista di atletica. Nelle scorse settimane la società Atletica Fiorenzuola era intervenuta sul tema chiedendo all’Amministrazione la partecipazione al Bando Sport e Periferie, lo stesso al quale il Comune aveva partecipato nel 2018 per finanziare i lavori necessari allo svolgimento delle attività sportive. Due anni fa l’Ente non risultò tra i vincitori del bando ministeriale, non ricevendo quindi alcun finanziamento. «Quest’anno il Comune parteciperà per richiedere i contributi utili a coprire i lavori su un altro impianto – ha detto l’assessore allo Sport Massimiliano Morganti, rispondendo ad un’interrogazione in Consiglio comunale, presentata dalla minoranza -. Per quanto riguarda tribuna e pista di atletica del campo due abbiamo preso in considerazione il project financing, che riguarda anche il campo uno, presentato dall’Us Fiorenuola». 

Con il project financing l’Ente dovrà corrispondere un canone a chi avrà in concessione i servizi, mentre gli investimenti saranno a costo zero. «Con il bando ministeriale – ha concluso Morganti – il Comune avrebbe potuto vincere su gli altri, ottenendo finanziamenti, ma con un progetto di importo minore in quanto viene premiato l’Ente che chiede meno cofinanziamenti. Non saremo riusciti a coprire con il bilancio comunale la restante parte dei lavori».“

giovedì 5 novembre 2020

La nostra campagna

Immagine e testo
dalla pagina Instagram Agriturismo Casa della Memoria Casella
alle porte della nostra Fiorenzuola, in Località Frascale

" Quando i nostri genitori pensavano di aprire la Casa della Memoria come museo contadino, hanno chiesto a noi ragazzini se eravamo pronti a condividere. Sí, a condividere con altre persone il nostro angolo di mondo. Questa porzione di cielo con le albe e i tramonti, che pensavamo fossero solo nostri, che solo noi pensavamo di poter conoscere da questa precisa angolazione.

Condividere questa piccola fetta di pianura incorniciata dagli Appennini, anche se a volte non si vedono perché coperti dalla nebbia, anche se a volte la linea dell'orizzonte scompare. Condividere questa porzione di terra, con l'aria e l'acqua del cielo inquinate forse, sí come l'aria e l'acqua di tutti, ma con la decisione di non andare ad aggiungere ulteriori veleni e coltivare perciò con metodo biologico. Questo microcosmo in cui le api sono felici e sane, e se sono sane loro anche noi lo siamo, in cui mille specie di piante e animaletti crescono spontanee.

Sapete cosa abbiamo risposto noi ragazzini? TO BE CONTINUED "

www.casadellamemoria.net

lunedì 2 novembre 2020

Devi stare molto calmo

LA FIBBRA E I TONI DURI - Anche se non si può andare allo stadio il fatto che il Fiorenzuola scenda ugualmente in campo è stato accettato chi più chi meno da tutti. Dopo l'assaggio sulla tavola di casa contro la Bagnolese tornare tifosi da dirette testuali non ha alzato grosse polemiche. In fondo la fibra in Val d'Arda l'hanno posata. Una buona linea internet a casa l'hanno tutti e con l'aumento della diffusione del Covid ce lo aspettavamo. Accettato a malincuore il posticipo toscano contro il Seravezza anche Forlì all'ultimo ha deciso di giocare la carta rinvio in vista della trasferta di Fiorenzuola. Un vero peccato, per la giornata mite di ieri e per la voglia di tornare a giocare. Disappunto anche da parte della società, con i toni duri del presidente Pinalli. 
MALEDETTA RESILIENZA - La resilienza è una brutta cosa. La stiamo vivendo nella vita di tutti giorni e ora anche nel calcio. Cosa possiamo fare? Cercare di restare calmi sembra l'unica soluzione. Punture di tranquillanti per i tifosi e nervi distesi e sorrisi in squadra. La squadra. La cosa più importante in questo momento. Vedere le cose in buona fede è d'obbligo. Abbiamo persone molto corrette. Potrebbe capitare anche a noi di vivere una situazione non facile. Il lavoro settimanale agli ordini di Tabbiani sul campo, non è tempo perso. Se si vive male la situazione, se ci si agita si rischia di abbassare il sistema immunitario e di tornare in campo troppo nervosi. Serve distensione, e vedere il calcio in primis come gioco oltre che opportunità importante. E sotto questo aspetto dovranno lavorare bene mister Tabbiani e il resto dello staff. 

I MAIFATTI - In questi mesi noi sostenitori ci siamo adattati sviluppando notevolmente il motore della fantasia. Saranno stati i maifatti a tavola sabato sera a provocare sonni irrequieti. Ho in pratica rivissuto nel sono un Cuneo-Fiorenzuola del 1992. Segna Pompini e poi Massimo Spezia, i biancorossi allenati da Lorenzo Barlassina (esonerato a fine gara) cadono al tappeto. Chissà perchè proprio il ricordo della vittoria di Cuneo? Domenica ho deciso di non guardare Fanfulla-Calvina alla tv (mi hanno detto doppietta di Anastasia). Visita al cimitero con i famigliari e risposo. Ho ripensato al cartoncino, alle squadre elencate nel calendario del girone D della serie D di dieci anni fa. Resistono: Mezzolara (un classico), Bagnolese e Ponsacco. Pontedera in serie C ok ma le altre? Che fine hanno fatto: Pizzighettone, Carpenedolo, Rudianese, Castel San Pietro, Forcoli, Virtus Pavullese, Borgo a Buggiano (capolista), Russi? Alla fine sono trascorsi solo dieci anni. Che fine hanno fatto? Trovo risposte dolorose. A volte penso con ossequio a queste nobili decadute o defunte e penso alla serie D che sarebbe bellissima se... E mi ritengo fortunato a tifare Fiorenzuola con le spalle coperte e spero che nonostante le difficoltà, Pinalli e il resto della società trovino sempre un motivo per continuare a fare calcio a questi livelli. 
VOGLIA DI FOOTBALL - Nel palinsesto della sesta giornata del gironeD si sono disputate solo due gare a porte chiuse: Lentigione-Sasso Marconi 3-0 e Progresso-Bagnolese 2-1. La situazione non è affatto rosea. E se ripenso al ricordo calcistico del  non lontano 1° Novembre del 2017 mi viene da cridare: la calca attorno al rettangolo di gioco di Carpaneto, le attese, il tifo, il gol di Cestaro in pieno recupero come quello di Bruschi. Penso troppo, ecco il vero problema. Pensiamo positivo e se tutto andrà bene affronteremo Corticella in anticipo sabato 7 Novembre. Sono andato a vedere sul sussidiario. Quando il Fiorenzuola consumava la sua prima retrocessione in Eccellenza al termine del campionato di serie D 2004-05, il Corticella del presidente Gino Bugiù titolare di una concessionaria, militava in Prima Categoria. Ne è passato di tempo e nell'agosto scorso il club di Bologna è stato ripescato dall'alta classifica dell'Eccellenza per iscriversi al suo primo campionato in serie D. La società bianco-azzurra ha un libro di storia ancora tutto da completare essendo stata fondata  solo nel 1945.
IN VIA SHAKESPEARE - prendendo spunto dalla via del campo di gioco che prende il nome dal celebre poeta e drammaturgo speriamo che i nostri ragazzi trovino la giusta ispirazione per tornare a scrivere le trame di un successo. Quando non si gioca con continuità non è facile. Non è facile fare scorrere il gioco. Non è facile sotto porta. L'avversario è però nelle nostre stesse condizioni avendo giocato senza stop le prime quattro partite di fila prima di restare al palo nelle ultime due settimane. Ha però solo un punto in classifica, maturato alla quarta giornata, grazie al pareggio interno in rimonta contro la Marignanese-Cattolica. Del centrocampista Grazia su tiro dagli undici metri il gol che ha cancellato il numero zero dalla classifica dei bolognesi per la gioia di sostenitori, dirigenti e della presidentessa Roberta Bonfiglioli. Il centrocampista classe 1992 con due marcature è il miglior realizzatore della squadra allenata da un ex portiere, il cinquantenne Alessandro Miramari. Segue con una rete l'attaccante Girotti ex Progresso. Il campo "Biavati" sembra piccolo, ma vuoi mettere tornare a correre dietro un pallone. Resto calmo e ascolto Neffa.
Calma e sangue freddo.. Forza Us Fiorenzuola!

domenica 1 novembre 2020

Partite da 1° Novembre, che ricordi...

Ieri Fiorenzuola-Forlì si doveva giocare

Su Youtube non abbiamo trovato niente, ma bastano poche immagine, il tabellino e un piccolo sforzo di memoria. Ricordi ed emozioni del 1° Novembre 2017. 

VIGOR CARPANETO-FIORENZUOLA 1-1

VIGOR CARPANETO (4-3-3) Mercuri; Zito, Fogliazza, Zuccolini, Barba; Rossi (dal 10' s.t. Terranova), Abelli, Mauri; Minasola, Franchi (dal 20' s.t. Lucci), Tinterri. All. Rossini 

FIORENZUOLA (4-3-3) Vagge; Nava (dal 39' s.t. Contini), Cestaro, Varoli, Guglieri; Collodel, Mazzotti, Sarzi (dal 1' s.t. Cosi); Marra (dal 17' s.t. Bollini), Bosio, Bigotto. All. Dionisi 

RBITRO Campagnolo di Bassano del Grappa 

MARCATORI Rossi al 3' p.t., Cestaro al 48' s.t. 

NOTE: giornata di sole, terreno in ottime condizioni, spettatori 650 circa





"L'attimo di gloria": il DERTHONA (ottava giornata)

L'ultima volta del drago con la rosa in mano di Tortona fra le coccarde delle squadre di C1 dell'album Panini. Nell'immagine sotto l'organico del Derthona allenato dall'illustre Giorgio Pelagalli, azzardo in ritiro non so dove, nell'estate del 1989. 

La denominazione del club presa dal toponimo latino della città. I colori sociali presi da quelli di Casale e Pro Vercelli. Gli anni migliori fra la prima e la seconda guerra mondiali. Dagli anni 60 agli inizi degli anni 90 ha sempre disputato campionati di serie C, prima del declino. Forse un piacentino: Narducci? nei ranghi della stagione 1989-90 con le partite casalinghe disputate nello stadio cittadino dedicato al campione del ciclismo Fausto Coppi.

Incroci di ex calciatori fra Derthona e Fiorenzuola: i centrocampisti Riccardo Cenci, Moreno Terzoni e Lussignoli; l'estremo difensore di Sarmato Claudio Ferrari; mister Giorgio Veneri.
Merita una citazione Raffaele Giglio, attaccante campano che non ha mai indossato i colori rossoneri (forse solo in prova) ma ha fatto le fortune sia dei Derthona che del Vigolo dei miracoli, in Val Chiavenna tra la metà e la fine degli anni Novanta.

Grazie a "L'ATTIMO DI GLORIA" del calcio a dado 8a giornata che ci ha fatto rivivere la storia della provinciale piemontese.

Per rivedere la puntata clicca qui: https://www.facebook.com/102559414913184/videos/347236526549102