NOVANTACINQUE MINUTI DA BRAVEHEART … CHE IMPRESA FIORENZUOLA!
Alle ore 13 gli avversari sono già sul manto verde del Comunale a fare riscaldamento. Immaginatevi voi quanto era
sentita questa super sfida al vertice dalla compagine reggiana, seconda in classifica e cinque lunghezze dal Fiorenzuola
del presidente Luigi Pinalli. Scandiano squadra di rango, squadra composta da ottimi giocatori: il trentacinquenne Ferri,
Mauro Ghillani compagno di squadra di Gigi Buffon ai tempi della Primavera del Parma, bomber di razza che al
Fiorenzuola segnava già nelle amichevoli degli anni 90’, l’attaccante Agostino Rabitti, il centrocampista Greci. La giornata
è fredda, sono le 14:30 e finalmente le due squadre fanno il loro ingresso in campo, con il lutto al braccio in memoria di
Gabriele Sandri, l’ultrà laziale ucciso in un area di sosta dell’autostrada A1. Il pubblico si aggira sulle 600 unità, con
buona rappresentanza ospite. La partite è di quelle importati. Non vale una stagione, ma ci manca poco. Dalla parte alta
della gradinata scende il bandierone rossonero: “Forza Magico Fiore”. Mister Perazzi manda in campo senza tante
sorprese la seguente formazione in maglia bianca: Carnevali, Fantini, Critelli, Orrù, Piva, Dragoni, capitan Melotti, Vojkic,
Rosi, Fermi, Valla. Il tecnico reggiano Francesco Salmi risponde con: Ferrari Ivan, Buccelli, Volpi, Orlandini, Castrianni,
Bulgarelli, Malagoli, Ferri, Ghillani, Greci, Rabitti.
Dopo soli cinque minuti i rossoblu passano in vantaggio. Dede Valla è a terra infortunato, il centrocampista Greci, con
poca sportività fa partire una staffilata da posizione impossibile. Carnevali leggermente fuori dai pali è sorpreso. La palla
va nel sacco. La reazione del Fiorenzuola è immediata e
al 10’ la parità è ristabilita. Luca Rosi lanciato a rete serve un assist d’oro a Marco Orrù che brucia in velocità un
difensore reggiano e con un perfetto pallonetto supera l’estremo difensore ospite. E’ grande e prolungata l’esultanza in
campo e sulle gradinate per il secondo centro stagionale del centrocampista piacentino. Alla mezzora ancora Rosi entra
in area, il portiere Ferrari in uscita lo stende. Per l’arbitro Serra di Torino è calcio di rigore. Batte capitan Melotti. Tiro
secco. Portiere da una parte, palla dall’altra. 2-1 per il Fiore! Lo Scandiano che ha carattere da vendere si scatena. Il
Fiorenzuola è preso alla sprovvista. Il numero otto Ferri fa impazzire Vojkic, più avanti il numero undici Rabitti è ovunque,
sembra morso da una tarantola. Nel giro di due minuti gli uomini di Salmi ribaltano il risultato a loro favore (2-3) per la
gioia dei supporters da salotto scandianesi assiepati in tribuna. La fulminea doppietta è di Ghillani, fra dormite generali e
regali natalizi dalla difesa rossonera.
La partita è spettacolare e vale fino all’ultimo centesimo i cinque euro del prezzo del biglietto. La reazione dei ragazzi
capitanati da Sandro Melotti non si fa attendete. Trascorrono venti minuti di stradominio rossonero. Che gli si erano
allargate le spalle a Marco, lo si era capito già dalle prime gare di campionato ma vedere Orrù chiudere, spingere,
recuperare palloni su palloni, impostare azioni è un vero spettacolo a scena aperta. Monumento Orrù. Come detto i
rossoneri sono indemoniati, neanche la dubbia espulsione del nostro stopper Dragoni per una entrata dura scalfisce lo
show del gruppo Perazzi che macina azioni su azioni ma il meritato gol del pareggio non arriva.
Termina il primo tempo con il Fiorenzuola sotto di una rete e in inferiorità numerica. Intanto i protagonisti si dirigono verso
gli spogliatoi fra le vibranti proteste del pubblico rossonero rivolte per lo più verso il direttore di gara reo di aver rovinato
una partita spettacolare con la decisione assurda di allontanare dal campo Dragoni. Dopo qualche commento con amici,
colgo l’occasione per scambiare quattro chiacchiere con gli amici di Piacenza: Pescegatto’s, Iggy e Peppo fino a
quando si riparte. Perazzi ha deciso di togliere la punta Rosi per inserire Armani. Passano solo dieci minuti ed è di nuovo
patatrac. Rabitti il tarantolato, fa partire dalla destra una palombella all’apparenza innocua, Carnevali rimane immobile e
la palla si accoccola in rete. In tribuna stridono le trombe da stadio reggiane. Il pubblico di casa è per la terza volta gelato
con i fantasmi dello spareggio contro la Savignanese che tornano ad aleggiare. Jameson e la fedele DecinaUltras non si
danno per vinti. Il momento è difficile. I ragazzi hanno bisogno del loro sostegno. Si alza fortissimo: “Forza Vecchio
Cuore Rossonero! Forza Vecchio Cuore Rossonero! Forza Vecchio Cuore Rossonero!” L’inferiorità numerica pesa
come un macigno e lo Scandiano tiene bene il campo, non concede nulla. Entrano Zane e Franchi al posto del serbo
Vojkic e di Andrea Armani. Mossa azzeccata del “Difensore Legale di Jamenson”. Alla mezzora un attaccante
scandianese ha sul piede la palla del 5-2, pasticcia e la palla finisce sul fondo, poi il giocatore che fa, fa spallucce ai
compagni, se la ride tanto il vantaggio è ancora di due gol. La pericolosa occasione fallita da parte degli ospiti scuote la
truppa di Perazzi che nel momento di più difficoltà si trasforma in una furia. Al 70’ Franchi entra di soppiatto in area di
rigore, soffia un pallone che sembrava ormai perso al suo diretto marcatore che lo stende. Per l’arbitro è calcio di rigore.
Se ne incarica ancora una volta lo specialista Melotti. Il tiro di Sandro è angolatissimo, Ferrari stavolta intuisce ma ci
arriva troppo tardi. E’ il gol del 3-4 che suona la carica. Adesso squadra e tifosi ci credono veramente. Daniele Fermi va
a rubare un pallone nella trequarti rossoblu, s’invola, supera come birilli due difensori, arriva quasi a tu per tu con il
portiere ospite fino a quando non decide di trafiggerlo con un preciso rasoterra che va a morire nell’angolino basso della
rete mandando in delirio i Fiorenzuolani. Scoppia il tripudio al Comunale. Fermi si fa 70 metri di corsa, sventolando
la maglia numero 10 del glorioso Fiorenzuola decaduto in Eccellenza, per esultare sotto gli Ultras il meritato gol della
rimonta. Tutti addosso alla recinzione per festeggiare con gli 11 Leoni. 4-4 e palla al centro. “Ades la vegna bela!!!” il
Caste suda freddo, Filo UF e “Fam 1 rob” ansimano, Jameson ha le visioni celestiali con la sciolta in agguato, Ava è
cianotico, Baggio4forever alterna sbalzi di umore a rapidi istanti di sconforto, Bho? ha le vertigini, Dany the king of burp
ha la ridarola (gli ride pure il buco del ….), Mal fat è impietrito, Piacentino 66,66% ha le gambe per aria, Ceres ha perso
una corda vocale, Tabaglio accusa forti dolori alla testa, Ennio e Papua sono in rianimazione. “Lasmaaa staaa! Tieni giù
le mani! Devo andare a sventolare la mia bandiera rossonera!!!” ribatto io incazzato nero al volontario della Pubblica che
mi sta prestando i soccorsi, un massaggio cardiaco. Torno freneticamente con Ennio sottobraccio nella mia postazione:
“Fiore che fai? E’ una pazzia! Accontentati …basta il pareggio no ?!?!” Macchè l’impeto rossonera non si arresta,
ennesimo attacco serrato, il numero undici rossonero arpiona una palla a centro campo, in velocità percorre dieci metri, la
distanza è proibitiva, dal destro di Dede Robot parte un missile. La palla sbatte violentemente sulla faccia interna della
traversa (quinto legno stagionale di Davide Valla) poi cade a terra, poi è lenta, lenta, sempre più lenta, io grido: “vai
dentro stronzaaaa!!!!” E la palla va dentro! Va dentro! Va dentro! Va dentro! Va dentro! Va dentro! … Non ci posso
credere! Non ci credo! Non ci credo 5-4! Che impresa ragazzi! Non ci credo! …E tutta la gradinata tocca il cielo con un
dito. C’è gente di quarantanni e passa che non ci sta più dentro, scala la recinzione per esultare con gli undici Leoni. Si
ferisce pure le mani perché la recinzione in sommità ha il filo spinato. In panchina Perazzi, Busconi e Mancin (il
massaggiatore) sono fuori di testa, saltano di gioia. Abbracci, pacche, urla di gioia, sorrisi in gradinata. Sempre dal
settore adesso si alzano minacciosi fumi, sventolano in alto le bandiere rossonere. Quanto cazzo manca?!?! Mancano
cinque minuti più recupero. Intanto rimbomba forte più che mai “La Scandita di Ennio”. Bisogna ritornare alla calma
ragazzi! Davide Fantini, 21 anni, terzino destro sacrificato a marcatore non è più il ragazzino di tre anni fa, oggi sembra
un veterano in campo. Un soldatino impeccabile. Con il compagno Dennis Piva chiude l’area di rigore valdardese alle
ultime avanzate dei disperati scandianesi. L’avversario è quasi tramortito. A centro campo Orrù è Re Leone. Melotti
l’Ultimo Immortale. E’ la partita della vita. In attacco Fermi e Valla, i due Super Eroi, non si fanno prendere dalla
sbronza di emozioni, sono preziosissimi, con calma certosina tengono alta la squadra. Bruciano tutte le loro ultime forze
rimaste. Al 95’ l’arbitro Serra di Torino decreta la fine della supersfida. Un acuto si alza al cielo, è l’urlo liberatorio dei tifosi
rossoneri. Tutti gli 11 Leoni corrono a festeggiare con i compagni sotto la gradinata che è nel delirio più totale. Il capitano
dello Scandiano, che ha dato tutto è a centrocampo, straiato a terra, senza forze, stremato, sbigottito. In campo e in
gradinata la festa rossonera continua. “Salutate la Capolista! Salutate la Capolista!” Dede Valla con quel gol da
cineteca è il più festeggiato. Capitan Melotti e Luca Franchi saltano ancora sulla rete. Sprizzano gioia da tutti i
pori. “Al Comunale non si passa! Al Comunale non si passa!” Perazzi è un vulcano. “Siamo sempre con voi!
Siamo sempre con voi! Siamo sempre con voi! E non vi lasceremo mai!!!”
NEL SEGNO DEL DESTINO
“Fiorenzuola, una vittoria da leggenda” titola oggi il quotidiano Libertà quasi a caratteri cubitali. “Fiorenzuola, rimonta
epica” si legge invece nel lungo e dettagliato servizio de “La Cronaca”.
Ieri sera nei bar, non si faceva altro che parlare dell’impresa biblica del Fiorenzuola di Perazzi. I centralini della
trasmissione televisiva “L’Altro Calcio”, di Teleducato erano intasati dalle chiamate dei tifosi rossoneri che chiedevano di
avere la registrazione della partita.
La Fiorenzuola dello sport ieri ha trionfato e oggi gongola, sogna ad occhi aperti. La Fiorenzuola rossonera è tornata ad
essere viva.
Il 18 Novembre 2007 rimarrà una data da ricordare. Il fato lo ha voluto. 23 anni fa, il 18 Novembre 1984 un’intera città si
mobilitò per seguire il Magico Fiore nello scontro al vertice del campionato Interregionale. Il Fiorenzuola subì una sconfitta
che ne segno il cammino verso la lotta alla promozione. Ieri nello stesso giorno il Fiorenzuola ha lottato con il cuore
eguagliando gli eroi della rimonta di quel Fiorenzuola-Sant’Angelo 5-3 di 23 anni fa, gli eroi che furono ingiustamente
sconfitti una settimana dopo dall’Orceana promossa poi in serie C. Segno del destino? Mah chi lo sa? Non fatemi dire
altro!
BRAVI TUTTI!
Bravi Tutti! Squadra, società e tifosi! Un Bravo in più ai più giovani, perché parliamo sempre poco di loro, e la vittoria di
ieri è soprattutto la loro che non si sono fatti tradire dalle emozioni in una gara da cardiopalma. Lorenzo Critelli, Boris
Vojkic (il voto 5 della Cronaca è ingiusto!), Kadre Zane, Luca Rosi (lo considero non più tanto giovane non per
data di nascita ma per le buone prestazioni da titolare che sta mostrando), Elia Palazzina, Filippo Bongiorni,
Chiapparoli, Bertè, Vincini, Rancati …scusate se ho dimenticato qualcuno. Bravi Tutti!
NON MONTIAMOCI LA TESTA SUL PIU’ BELLO
Ragazzi la strada è ancora lunga. Abbiamo ottenuto un risultato molto importante maturato grazie alla prova d’orgoglio
(La partita della vita) di un gruppo che durante la settimana lavora duro per non deludere mai i propri sostenitori. Il
campionato è ancora lungo, non abbiamo ancora vinto nulla. Giusto godersi questa magica vittoria, ma rimaniamo con i
piedi ben saldi a terra. Io sono un tipo così, amo l’umiltà, l’umiltà è l’arma in più per ottenere i grandi successi. Lo
Scandiano ha dimostrato di essere una squadra molto forte, completa in ogni reparto. Che non mollerà di certo, dandoci
tanto filo da torcere.
Si! Noi stiamo vivendo un momento magico, un momento fantastico ma pensiamo ora alla gara di domenica contro il
Crevalcore, con umiltà, attaccamento ai colori, consapevoli di non essere arrivati. La strada è ancora lunga! Domenica
tutti a Crevalcore perché sarà di nuovo battaglia!
papua
Alle ore 13 gli avversari sono già sul manto verde del Comunale a fare riscaldamento. Immaginatevi voi quanto era
sentita questa super sfida al vertice dalla compagine reggiana, seconda in classifica e cinque lunghezze dal Fiorenzuola
del presidente Luigi Pinalli. Scandiano squadra di rango, squadra composta da ottimi giocatori: il trentacinquenne Ferri,
Mauro Ghillani compagno di squadra di Gigi Buffon ai tempi della Primavera del Parma, bomber di razza che al
Fiorenzuola segnava già nelle amichevoli degli anni 90’, l’attaccante Agostino Rabitti, il centrocampista Greci. La giornata
è fredda, sono le 14:30 e finalmente le due squadre fanno il loro ingresso in campo, con il lutto al braccio in memoria di
Gabriele Sandri, l’ultrà laziale ucciso in un area di sosta dell’autostrada A1. Il pubblico si aggira sulle 600 unità, con
buona rappresentanza ospite. La partite è di quelle importati. Non vale una stagione, ma ci manca poco. Dalla parte alta
della gradinata scende il bandierone rossonero: “Forza Magico Fiore”. Mister Perazzi manda in campo senza tante
sorprese la seguente formazione in maglia bianca: Carnevali, Fantini, Critelli, Orrù, Piva, Dragoni, capitan Melotti, Vojkic,
Rosi, Fermi, Valla. Il tecnico reggiano Francesco Salmi risponde con: Ferrari Ivan, Buccelli, Volpi, Orlandini, Castrianni,
Bulgarelli, Malagoli, Ferri, Ghillani, Greci, Rabitti.
Dopo soli cinque minuti i rossoblu passano in vantaggio. Dede Valla è a terra infortunato, il centrocampista Greci, con
poca sportività fa partire una staffilata da posizione impossibile. Carnevali leggermente fuori dai pali è sorpreso. La palla
va nel sacco. La reazione del Fiorenzuola è immediata e
al 10’ la parità è ristabilita. Luca Rosi lanciato a rete serve un assist d’oro a Marco Orrù che brucia in velocità un
difensore reggiano e con un perfetto pallonetto supera l’estremo difensore ospite. E’ grande e prolungata l’esultanza in
campo e sulle gradinate per il secondo centro stagionale del centrocampista piacentino. Alla mezzora ancora Rosi entra
in area, il portiere Ferrari in uscita lo stende. Per l’arbitro Serra di Torino è calcio di rigore. Batte capitan Melotti. Tiro
secco. Portiere da una parte, palla dall’altra. 2-1 per il Fiore! Lo Scandiano che ha carattere da vendere si scatena. Il
Fiorenzuola è preso alla sprovvista. Il numero otto Ferri fa impazzire Vojkic, più avanti il numero undici Rabitti è ovunque,
sembra morso da una tarantola. Nel giro di due minuti gli uomini di Salmi ribaltano il risultato a loro favore (2-3) per la
gioia dei supporters da salotto scandianesi assiepati in tribuna. La fulminea doppietta è di Ghillani, fra dormite generali e
regali natalizi dalla difesa rossonera.
La partita è spettacolare e vale fino all’ultimo centesimo i cinque euro del prezzo del biglietto. La reazione dei ragazzi
capitanati da Sandro Melotti non si fa attendete. Trascorrono venti minuti di stradominio rossonero. Che gli si erano
allargate le spalle a Marco, lo si era capito già dalle prime gare di campionato ma vedere Orrù chiudere, spingere,
recuperare palloni su palloni, impostare azioni è un vero spettacolo a scena aperta. Monumento Orrù. Come detto i
rossoneri sono indemoniati, neanche la dubbia espulsione del nostro stopper Dragoni per una entrata dura scalfisce lo
show del gruppo Perazzi che macina azioni su azioni ma il meritato gol del pareggio non arriva.
Termina il primo tempo con il Fiorenzuola sotto di una rete e in inferiorità numerica. Intanto i protagonisti si dirigono verso
gli spogliatoi fra le vibranti proteste del pubblico rossonero rivolte per lo più verso il direttore di gara reo di aver rovinato
una partita spettacolare con la decisione assurda di allontanare dal campo Dragoni. Dopo qualche commento con amici,
colgo l’occasione per scambiare quattro chiacchiere con gli amici di Piacenza: Pescegatto’s, Iggy e Peppo fino a
quando si riparte. Perazzi ha deciso di togliere la punta Rosi per inserire Armani. Passano solo dieci minuti ed è di nuovo
patatrac. Rabitti il tarantolato, fa partire dalla destra una palombella all’apparenza innocua, Carnevali rimane immobile e
la palla si accoccola in rete. In tribuna stridono le trombe da stadio reggiane. Il pubblico di casa è per la terza volta gelato
con i fantasmi dello spareggio contro la Savignanese che tornano ad aleggiare. Jameson e la fedele DecinaUltras non si
danno per vinti. Il momento è difficile. I ragazzi hanno bisogno del loro sostegno. Si alza fortissimo: “Forza Vecchio
Cuore Rossonero! Forza Vecchio Cuore Rossonero! Forza Vecchio Cuore Rossonero!” L’inferiorità numerica pesa
come un macigno e lo Scandiano tiene bene il campo, non concede nulla. Entrano Zane e Franchi al posto del serbo
Vojkic e di Andrea Armani. Mossa azzeccata del “Difensore Legale di Jamenson”. Alla mezzora un attaccante
scandianese ha sul piede la palla del 5-2, pasticcia e la palla finisce sul fondo, poi il giocatore che fa, fa spallucce ai
compagni, se la ride tanto il vantaggio è ancora di due gol. La pericolosa occasione fallita da parte degli ospiti scuote la
truppa di Perazzi che nel momento di più difficoltà si trasforma in una furia. Al 70’ Franchi entra di soppiatto in area di
rigore, soffia un pallone che sembrava ormai perso al suo diretto marcatore che lo stende. Per l’arbitro è calcio di rigore.
Se ne incarica ancora una volta lo specialista Melotti. Il tiro di Sandro è angolatissimo, Ferrari stavolta intuisce ma ci
arriva troppo tardi. E’ il gol del 3-4 che suona la carica. Adesso squadra e tifosi ci credono veramente. Daniele Fermi va
a rubare un pallone nella trequarti rossoblu, s’invola, supera come birilli due difensori, arriva quasi a tu per tu con il
portiere ospite fino a quando non decide di trafiggerlo con un preciso rasoterra che va a morire nell’angolino basso della
rete mandando in delirio i Fiorenzuolani. Scoppia il tripudio al Comunale. Fermi si fa 70 metri di corsa, sventolando
la maglia numero 10 del glorioso Fiorenzuola decaduto in Eccellenza, per esultare sotto gli Ultras il meritato gol della
rimonta. Tutti addosso alla recinzione per festeggiare con gli 11 Leoni. 4-4 e palla al centro. “Ades la vegna bela!!!” il
Caste suda freddo, Filo UF e “Fam 1 rob” ansimano, Jameson ha le visioni celestiali con la sciolta in agguato, Ava è
cianotico, Baggio4forever alterna sbalzi di umore a rapidi istanti di sconforto, Bho? ha le vertigini, Dany the king of burp
ha la ridarola (gli ride pure il buco del ….), Mal fat è impietrito, Piacentino 66,66% ha le gambe per aria, Ceres ha perso
una corda vocale, Tabaglio accusa forti dolori alla testa, Ennio e Papua sono in rianimazione. “Lasmaaa staaa! Tieni giù
le mani! Devo andare a sventolare la mia bandiera rossonera!!!” ribatto io incazzato nero al volontario della Pubblica che
mi sta prestando i soccorsi, un massaggio cardiaco. Torno freneticamente con Ennio sottobraccio nella mia postazione:
“Fiore che fai? E’ una pazzia! Accontentati …basta il pareggio no ?!?!” Macchè l’impeto rossonera non si arresta,
ennesimo attacco serrato, il numero undici rossonero arpiona una palla a centro campo, in velocità percorre dieci metri, la
distanza è proibitiva, dal destro di Dede Robot parte un missile. La palla sbatte violentemente sulla faccia interna della
traversa (quinto legno stagionale di Davide Valla) poi cade a terra, poi è lenta, lenta, sempre più lenta, io grido: “vai
dentro stronzaaaa!!!!” E la palla va dentro! Va dentro! Va dentro! Va dentro! Va dentro! Va dentro! … Non ci posso
credere! Non ci credo! Non ci credo 5-4! Che impresa ragazzi! Non ci credo! …E tutta la gradinata tocca il cielo con un
dito. C’è gente di quarantanni e passa che non ci sta più dentro, scala la recinzione per esultare con gli undici Leoni. Si
ferisce pure le mani perché la recinzione in sommità ha il filo spinato. In panchina Perazzi, Busconi e Mancin (il
massaggiatore) sono fuori di testa, saltano di gioia. Abbracci, pacche, urla di gioia, sorrisi in gradinata. Sempre dal
settore adesso si alzano minacciosi fumi, sventolano in alto le bandiere rossonere. Quanto cazzo manca?!?! Mancano
cinque minuti più recupero. Intanto rimbomba forte più che mai “La Scandita di Ennio”. Bisogna ritornare alla calma
ragazzi! Davide Fantini, 21 anni, terzino destro sacrificato a marcatore non è più il ragazzino di tre anni fa, oggi sembra
un veterano in campo. Un soldatino impeccabile. Con il compagno Dennis Piva chiude l’area di rigore valdardese alle
ultime avanzate dei disperati scandianesi. L’avversario è quasi tramortito. A centro campo Orrù è Re Leone. Melotti
l’Ultimo Immortale. E’ la partita della vita. In attacco Fermi e Valla, i due Super Eroi, non si fanno prendere dalla
sbronza di emozioni, sono preziosissimi, con calma certosina tengono alta la squadra. Bruciano tutte le loro ultime forze
rimaste. Al 95’ l’arbitro Serra di Torino decreta la fine della supersfida. Un acuto si alza al cielo, è l’urlo liberatorio dei tifosi
rossoneri. Tutti gli 11 Leoni corrono a festeggiare con i compagni sotto la gradinata che è nel delirio più totale. Il capitano
dello Scandiano, che ha dato tutto è a centrocampo, straiato a terra, senza forze, stremato, sbigottito. In campo e in
gradinata la festa rossonera continua. “Salutate la Capolista! Salutate la Capolista!” Dede Valla con quel gol da
cineteca è il più festeggiato. Capitan Melotti e Luca Franchi saltano ancora sulla rete. Sprizzano gioia da tutti i
pori. “Al Comunale non si passa! Al Comunale non si passa!” Perazzi è un vulcano. “Siamo sempre con voi!
Siamo sempre con voi! Siamo sempre con voi! E non vi lasceremo mai!!!”
NEL SEGNO DEL DESTINO
“Fiorenzuola, una vittoria da leggenda” titola oggi il quotidiano Libertà quasi a caratteri cubitali. “Fiorenzuola, rimonta
epica” si legge invece nel lungo e dettagliato servizio de “La Cronaca”.
Ieri sera nei bar, non si faceva altro che parlare dell’impresa biblica del Fiorenzuola di Perazzi. I centralini della
trasmissione televisiva “L’Altro Calcio”, di Teleducato erano intasati dalle chiamate dei tifosi rossoneri che chiedevano di
avere la registrazione della partita.
La Fiorenzuola dello sport ieri ha trionfato e oggi gongola, sogna ad occhi aperti. La Fiorenzuola rossonera è tornata ad
essere viva.
Il 18 Novembre 2007 rimarrà una data da ricordare. Il fato lo ha voluto. 23 anni fa, il 18 Novembre 1984 un’intera città si
mobilitò per seguire il Magico Fiore nello scontro al vertice del campionato Interregionale. Il Fiorenzuola subì una sconfitta
che ne segno il cammino verso la lotta alla promozione. Ieri nello stesso giorno il Fiorenzuola ha lottato con il cuore
eguagliando gli eroi della rimonta di quel Fiorenzuola-Sant’Angelo 5-3 di 23 anni fa, gli eroi che furono ingiustamente
sconfitti una settimana dopo dall’Orceana promossa poi in serie C. Segno del destino? Mah chi lo sa? Non fatemi dire
altro!
BRAVI TUTTI!
Bravi Tutti! Squadra, società e tifosi! Un Bravo in più ai più giovani, perché parliamo sempre poco di loro, e la vittoria di
ieri è soprattutto la loro che non si sono fatti tradire dalle emozioni in una gara da cardiopalma. Lorenzo Critelli, Boris
Vojkic (il voto 5 della Cronaca è ingiusto!), Kadre Zane, Luca Rosi (lo considero non più tanto giovane non per
data di nascita ma per le buone prestazioni da titolare che sta mostrando), Elia Palazzina, Filippo Bongiorni,
Chiapparoli, Bertè, Vincini, Rancati …scusate se ho dimenticato qualcuno. Bravi Tutti!
NON MONTIAMOCI LA TESTA SUL PIU’ BELLO
Ragazzi la strada è ancora lunga. Abbiamo ottenuto un risultato molto importante maturato grazie alla prova d’orgoglio
(La partita della vita) di un gruppo che durante la settimana lavora duro per non deludere mai i propri sostenitori. Il
campionato è ancora lungo, non abbiamo ancora vinto nulla. Giusto godersi questa magica vittoria, ma rimaniamo con i
piedi ben saldi a terra. Io sono un tipo così, amo l’umiltà, l’umiltà è l’arma in più per ottenere i grandi successi. Lo
Scandiano ha dimostrato di essere una squadra molto forte, completa in ogni reparto. Che non mollerà di certo, dandoci
tanto filo da torcere.
Si! Noi stiamo vivendo un momento magico, un momento fantastico ma pensiamo ora alla gara di domenica contro il
Crevalcore, con umiltà, attaccamento ai colori, consapevoli di non essere arrivati. La strada è ancora lunga! Domenica
tutti a Crevalcore perché sarà di nuovo battaglia!
papua