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giovedì 28 novembre 2019

è tempo di bargnoli

Non Brognoli (del Fanfulla) ma i bargnoli. Quelli che poi trattati con il segreto della ricetta tramandata di padre in figlio regalano momenti magici come quando vince il Fiore.

Siamo alle porte di dicembre, abbiamo aspettato già fin troppo. Le piogge sono cessate, la fungomania seguita dalla castagnamania sono terminate da tempo. Indosseremo gli stivali e risaliremo le pendici delle colline/montagne della nostra bella valle per raccogliere questi piccoli frutti del peccato che abbinati all’alcool fanno apparire sulle tavole quelle belle e lunghe bottiglie a tinte di rosso marcato.
E come per i funghi, chi sa la zona migliore non la dice nemmeno al cugino o al fratello. Su in quota, a Settesorelle proliferano. Ma anche vicino alla città un tempo, in zona Biffi si facevano belle raccolte.

Bella sfida contro nocino e limoncino. Gusto intenso e dolce. Lo sai ? Fatto in casa è ancora più prezioso.

Viva il bargnolino, digestivo locale perfetto, immancabile sulle tavole dei fiorenzuolani nei giorni di festa

mercoledì 27 novembre 2019

i jeans chiari e la voglia di restare in alto

E’ stato bello ascoltare quel lieto ritornello “Tutti a Crema...” canticchiato da un tifoso di mezza età fuori dal Bocciodromo, nel post-partita di domenica. Abbiamo vinto contro Franciacorta, siamo rimasti in scia di un Mantova inarrestabile che per assurdo sembra a volte una pentola a pressione pronta a saltare per aria da un momento all’altro.
i migliori votati dai tifosi
Contro il Franciacorta di Sergio Volpi si è visto nell'acquitrino del Comunale una grande squadra, abile nel tornare al successo contro un avversario attrezzato dopo un mese di astinenza dai tre punti.
THUMB UP! - Un Fiorenzuola pratico e determinato. Desideroso di prendersi quello che gli è stato negato nella partitissima di Mantova. E l’esame di maturità Franciacorta è stato superato, tirando una bella barra rossa alla riga Fiorenzuola-Mezzolara 2-4. Per la cronaca i bolognesi di Togni hanno espugnato anche il non facile campo di Correggio con un perentorio 1-3 portandosi sul terzo gradino della classifica.
Domenica anche con il tempo brutto, c’è stata più partecipazione del solito. Più sciarpe rossonere al collo, più affetto e voglia di crederci. La gran prova di Mantova ha dato un segnale che ha scosso sensibilmente l’ambiente. E le nuove sciarpe hanno pure portato fortuna.
mister Luca Tabbiani

I JEANS CHIARI - Con la brutta stagione, ci chiedevamo se avrebbe smesso i jeans chiari che qualcuno più viaggiatore del resto della combriccola ha battezzato come attributo tipico del genovese medio. (E in questi giorni va tutta la nostra solidarietà alla gente della Liguria). Ci siamo preoccupati, perché chi nel calcio non è un po' scaramantico schiocchi le dita. E invece mister Tabbiani non ha smesso i jeans chiari e soprattutto non ha smesso di trasmettere indicazioni con rigoroso puntiglio ai suoi ragazzi.
Vederlo correre sotto l’acqua che scrosciava, dopo l’intervallo nel viale dietro la gradinata, per raggiungere la postazione da esiliato senza ne ombrello ne cappuccio ha dato una carica morale a tutti quanti noi sostenitori. Sembra che stesse per scendere in campo. “Sono stato un Tognoni in carriera, forse con più tecnica”. Senza Tabbiani squalificato, ecco Cammaroto, Tonoli e Baldrighi in panchina. E con il trio si vince sempre. Era successo nel derby con la Vigor, si è ripetuto ieri contro un avversario forte, a riprova dell'unità di intenti e del valore dello staff rossonero.
C'È QUALCOSA CHE NON VA - problemi di vista o scelte prese d'istinto dopo una palese disattenzione? Fischiare un calcio di rigore contro al Fiorenzuola per fallo di mani con Cavalli colpito al petto e impossibilitare lo stesso ex stopper dell'Atalanta di staccare di testa sull'azione da gol che poteva fruttare il pareggio bresciano è qualcosa di più di un ingiustizia. Provate voi a saltare o a correre con le mani legate dietro la schiena. Provate? Tommaso ha cercato di evitare così la seconda beffa di giornata. Ditemi voi se questo è calcio? 7 penalty fischiati contro sono tanti, ma le terne arbitrali ci hanno messo del loro. Giocare con la paura di incappare in situazioni così non aiuta. Serve maggiore serenità.
ETERNO - Contro Mezzolara nel finale ci eravamo già fasciati la testa nel momento della chiamata del cambio di capitan Guglieri. La decisione del Capitano di non andare oltre si è rivelata saggia e lungimirante e anche ieri il mancino di Farini ha scoordinato una grande prestazione su di un campo al limite della praticabilità. Ettore sembra aver attinto l'acqua dalla fonte dell'eterna giovinezza su a Santa Franca.
IN STATO DI GRAZIA - Dopo lo stop casalingo contro il Mezzolara, qualcuno in gradinata aveva sussurrato: "sarà un impressione, mah ...al fà la fen d'Alvitrez". E invece Gabriele Boilini è esploso proprio nel momento più importante. Nell'intervista in sala stampa il numero 11 Rossonero ha descritto il suo momento di grazia. Dall'arrivo a Fiorenzuola con tanta voglia di rilancio, ai due mesi di stop per infortunio. "Fiorenzuola è un ambiente fantastico. Nel momento difficile tutti mi sono stati vicini e la società mi ha aspettato". E i numeri parlano chiaro: in 5 apparizioni non a minutaggio pieno Boilini  già andato a segno 3 volte, colpito un palo e una traversa a portiere battuto, e gli è pure stato annullato un gol regolare. Insomma il momento di grazia e con lui il Fiore può salire sull'ottovolante dei sogni. A Crema. Andate a vedere su YouTube il gol che ha fatto l'anno scorso l'ambidestro di Piane di Mocogno.
BATTAIOLA A ZC - Lunedì sera in tv, ci siamo gustati a Zona Calcio il nostro numero 1 Nicholas Battaiola. Dopo Vagge (oggi in Sardegna alla Torres) e Libertazzi (secondo all'Imolese) ecco un altro grande portiere forse frenato sul trampolino di lancio dalla regola dei giovani. Sicuro e determinato anche ai microfoni, a Nicholas non pesano i rigori fischiati contro e ha elogiato la forza di collettivo della squadra. Forte e sicuro con i piedi. E' stata la scelta giusta per la fase difensiva che Tabbiani pretende dai suoi.
SI VA A CREMA… - Sponda nero-bianca. Anche quest'anno l'AC Crema ha investito tanto per il salto di qualità ma la partenza non è stata delle migliori. Il ritardo in classifica è costato il divorzio con mister Alessio Tacchinardi. Il Crema non vince da 7 turni (trasferta di Carpaneto). Nell'ultimo impegno lontano dal Voltini hanno riacciuffato il Progresso quasi allo scadere grazie alla marcatura dell'ex Piacenza Samuele Dragoni. Presente in campo anche l'ex Rossonero Davide De Angeli. I migliori realizzatori sono l'esperto Ferrari e la bandiera Pagano (entrambi a quota 4 gol).
Andare a Crema contro l'Ac 1908 è far riaffiorare piacevoli ricordi dell'Interregionale. Meno belli quelli dell'anno scorso dove raccogliemmo non per colpa nostra meno di quanto meritavamo (due rigori molto dubbi fischiati contro).


Le parole di GABRIELE BOILINI in sala stampa e la dedica speciale dei gol



lunedì 25 novembre 2019

FIORENZUOLA-Franciacorta 2-1 Boilini, (Battaiola)

In settimana sono stato nella bottega della Pigorini, per guarire dai primi malanni. Tutto a posto. Contro il Franciacorta era troppo importante. Franciacorta e bollicine, si spera.
Coscenti di quanto sarebbe stata difficile questa partita ci siamo fatti prendere un po' dallo sconforto quando sul quotidiano sabato mattina è apparsa la notizia che mai avremmo voluto adocchiare in questo momento: Tognoni fuori. Apriamo una piccola parentesi approfittando dell’episodio. Il Fiore è composto per lo più da giovani e giovanissimi. Loro arrivano, il paese li accoglie. A volte mi chiedo se stanno bene da noi. Se un giorno ricorderanno con un sorriso dell’anno trascorso da residenti nel paese dove viviamo. Marco non è stato fortunato. Ha dovuto testare sulla propria pelle l’efficienza del sistema sanitario locale. Chissà chi lo ha accompagnato in quell’angolo di Fiore che non si ferma mai.  Luci sempre accese, come lo erano ieri al Comunale. Chissà lo ha curato e assistito, e so lo ha fatto bene. Impegnativi perché questo ragazzo è davvero importante per noi.
SCHIERAMENTI - Senza Tonno, la freccia tutta nera. Senza mister Tabbiani espulso a Mantova. Senza il giovane portiere parmigiano Lorenzo Bertolazzi. C’è Sergio Guerrini, però. Instancabile motorino pronto a riabbracciare l’ex compagno Mangiarotti. Ma il sovrano di Pavia non c’è, marca assenza. Finalmente una notizia bella anche per noi. Non c’è neanche bomber Bertazzoli leggiamo dalla distinta. Bertazzoli e quel gol contro di noi al Garilli nel secco due a zero  novembrino che portava anche la firma della delusionissima Francesco Volpe. Berta insieme al Mangiarotti e a Bardelloni doveva costutire in Valdarda il tridente d’attacco atomico con cui fare i conti. Meglio così. Uno Sporting quello dell’ex biancorosso Sergio Volpi più coperto rispetto al solito. A casa della seconda forza del campionato, la cosa non nuoce del tutto per gli amaranto fraciacortini. E poi c’è il 9. Che spalle larghe che ha. Ricordo di un Fiorenzuola-Pergolettese della disperazione. Era novembre, giornata grigia in tutti i sensi e aveva segnato proprio lui Bardelloni con un tiraccio sporco dalla distanza a sorprendere il mezzo francese Comune o Corradi non ricordo con esattezza. Nel finale con mestiere Girometta l’aveva raddrizzata. Dopo l’avvento di Dionisi, ho rimosso. Bardelloni non c’entra nulla con la serie D. Stai attento Fiore.
E' una domenica un po' particolare. Seguita dal caso del prof anti-sardine del liceo Enrico Fermi, alla vigilia della visita di Matteo Salvini in città (blindata per l'occasione). Dei segni rossi sul volto dei calciatori per dire No alla violenza sulle donne. E poi alle 18 al PalaMagni il big-match della pallacanestro fra Fiorenzuola e Bologna.
SUL PARQUET - Invidio spesso la pallacanestro. Patemi non ce ne sono sul parquet. Si gioca sempre, mai il rischio paventato di un rinvio. Si dorme sogni tranquilli quando fuori piove che dio la manda. Si gioca al caldo, nel pulito. L’ugola del tifoso non si arrossa mai. Starò invecchiando.
Dopo la gran partita di Mantova (anche lì il meteo minacciava), una domenica sotto l’acqua ci  attende. Le domeniche con l’umidità che ti entra dentro. Erano anni che non le vivevamo. L’ultima stagione monsonica risale all’annata di Wiliam Viali allenatore. Quattro/cinque gare casalinghe in stecca nell’acquitrino e soliti tifosi in gradinata fradici da fare pena. Bagnolese, Pavullese, Carpenedolo… e non ricordo la quarta. Ricordo del sondriese Colombo un po' in difficoltà al centro della difesa su questi terreni. Ricordo dei gemelli Arena, autentici mattatori anche nel bagnato. Furono partite di grazia (e di punti). La speranza è di rivivere quelle domeniche, magari con un golasso di Boilini a dare il giusto premio a chi ha sfidato i nuvoloni per esserci.
Si vede da subito che è in gran forma il ragazzo venuto dall’alto Appennino Emiliano. Per chi non lo sapesse, per chi non era a Mantova sette giorni fa ed è stato giustamente tradito dalla linea internet di casa, il ragazzo è specialista nel tiro a giro. Quanti di voi ricordano un calciatore del Fiorenzuola con questa preziosa e rara peculiarità? Alzi la mano please.
ANCORA LUI - Ed è proprio Gabriele Boilini a sbloccarla, in credito con la fortuna per quella maledetta traversa a portiere battutto centrata sotto la Curva Te del Martelli di Mantova. Non ha la 23 di Insigne sulle spalle. La maglia numero dieci l’ha lasciata ai compagni per prendersi per una volta quella di Tognoni. Deduzione: non è scaramantico. E’ il minuto numero 5' della ripresa. Boilini sembra perdersi in un fazzoletto riempito di casacche avversarie. Basta lasciargli uno spiraglio ed è finita. Tiro secco aggiro. Portiere Festa è impietrito. Tifosi rossoneri in estasi. Il vantaggio del Fiorenzuola “scanta” i bresciani. E’ forse Radrezza quello con il codino e la 8? Vado a vedere sulla distinta. No, è il classe 1985 Giorgino. Non quello del telegiornale ma uno che ha tanta serie C giocata al Sud sulle spalle. La pressione dei lombardi aumenta, complice una direzione di gara in difficoltà. Non siamo ancora nei minuti finali che parte una serie di tiri della disperazione, quasi a casaccio, verso la porta del guardiano di Soresina. Maledetti. La palla finisce sul petto di Cavalli, il direttore di gara dice sul braccio. Penalty. Laner si ricorda un anno fa di Fiorenzuola-Adrense. Come finì, eccetera eccetera. Questo è un regalo da non farsi scappare. Battaiola spiazzato e inzuppato.
GIUSTIZIA E' FATTA - Quanti calci di rigori fischiati contro di noi. Nel dubbio, li fischiano. Non è giusto ma va bene, perché credo nella giustizia e soprattutto credo in questo Fiorenzuola. L’ho detto non è giusto ma fa lo stesso per ora. Faremo i conti alla fine. E il Fiore ancora una volta è grande nel mantenere la calma. Azione diromente sulla mancina. Finisce a terra Corbari. Regola del vantaggio con il pallone fra i piedi dell’uomo più pericoloso e in palla del momento. Alza la testa, vede il bersaglio. Mai lasciare spiragli a questo specialista di tiri aggiri. Festa ancora una volta impietrito. Splendido, sublime Gabriele Boilini. A Savignano sul Rubicone i padroni di casa hanno accorciato le distanze contro il Mantova. Dai Fiore che ce la facciamo. Piove meno forte ma il terreno è messo male, con palloni sempre più ingovernabili che si trasformano in pericolose minacce. Si soffre perché questi non sono gli ultimi arrivati forti dei loro venti punti in classifica. Non parerà i rigori ma questo Nicholas Battaiola è decisivo e quel colpo di reni su conclusione del marpione Bardelloni vale il sigillo al ritorno al successo del Fiorenzuola. Bagnati e contenti. Grazie Fiore

GABRIELE BOILINI in gran stato di forma
FIORENZUOLA-SPORTING FRANCIACORTA 2-1
FIORENZUOLA: Battaiola, Olivera, Guglieri, Zaccariello, Bruzzone, Cavalli, Boilini (83’ Colantonio), Amore (75’ Tunesi), Arrondini (61’ Bigotto), Guerrini (68’ Corbari), Piraccini (90’ Pozzebon). A disposizione: D’Apolito, Carrara, Romeo, Moukam.
All.: Cammaroto
SPORTING FRANCIACORTA: Festa, Ruffini, Lamberti (93’ Cavalleri), Laner, Rossi, Ferri, Zambelli (85’ Fenotti), Giorgino, Bardelloni, Andreoli (79’ Zugno), Boschetti (70’ Bithiene). A disposizione: Arrighi, Fiorentino, Torri, Paradisi, Guerini.

All.: Volpi 
ARBITRO: Silvera di Valdarno (assistenti: Torraca di La Spezia e Filip di Torino)
MARCATORI: 50’, 76’ Boilini, 53’ Laner (R)
NOTE: terreno molto pesante. Pioggia battente per tutta la gara. Spettatori 400 circa

AMMONITI: Olivera, Bruzzone, Cavalli, Zaccariello (F); Rossi (SF); 
ANGOLI: 5-2 per il Fiorenzuola; RECUPERO: 1’ pt, 5’ st

La rassegna stampa bresciana

Anche senza Tabbiani, il trio Cammaroto-Tognoni-Baldrighi resta vincente
La classifica a quattro turni dalla conclusione del girone d'andata

http://www.sportpiacenza.it/calcio/dilettanti/boilini-felice-per-la-squadra-eravamo-a-un-bivio-possiamo-giocarcela-con-tutti-video.html?jwsource=cl

sabato 23 novembre 2019

US FIORENZUOLA vs Franciacorta

Più di un esame di maturità e un vero e proprio duello fra pretendenti al primo posto in classifica.
Il FIORENZUOLA chiede di dare spazio per restare vicini al Mantova, il club bresciano tenta l'operazione aggancio.
Problemi di formazione non mancano a mister Luca Tabbiani, ma gli uomini giusti per tornare alla vittoria (manca da un mese) ci sono.

venerdì 22 novembre 2019

Fatti prendere dai colori di una passione


Tutto inizia dall'infanzia quando al campo ti porta per la prima volta papà o il nonno. O inizia mentre tiri calci a un pallone all'ombra della torre della Collegiata o del Vascone.

Rosso Nero è passione, senso di appartenenza, orgoglio

Portala addosso sempre ogni volta che il Fiore gioca, o nelle occasioni speciali. Leggera come un sogno, può fungere da gagliardetto appesa in un angolo speciale della casa.

Una sciarpa, è un qualcosa che rafforza il ricordo di un avventura, di un sogno, di una suggestione, che rimane per sempre

Fatti prendere dai colori di una Passione. Fatti contagiare dai colori della gloriosa Unione Sportiva


dopo il mezzo delirio di Mantova...

Domenica allo stadio Comunale è importante… ore 14.30 
FIORENZUOLA-Sporting Franciacorta



giovedì 21 novembre 2019

Contro Mantova, a un passo dall’impresa

Prosegue la tradizione che ci conferma specialisti in prestazioni esaltanti al cospetto degli avversari più blasonati del girone. Dopo Modena e Reggiana nello scorso campionato, anche il Mantova deve accontentarsi di un pari contro il Fiorenzuola. E ai virgiliani è andata bene, con i rossoneri vicinissimi alla grande impresa.
PROVA DI SPESSORE - Mancavano: capitan Guglieri, il motorino Guerrini, il difensore Bajic, ma nonostante le defezioni la coperta lunga a disposizione di mister Tabbiani ha avvolto le spalle dei protagonisti in maglia neroscudata offrendo garanzie e personalità all’impianto di gioco valdardese. Partita giocata a viso aperto. Ultima in classifica o prima della classe, per l’U.s. Fiorenzuola Calcio non fa differenza. E l’atteggiamento messo in campo ha premiato i nostri protagonisti regalando ai presenti un gran pomeriggio di sport.
Dicevamo della partenza a viso aperto del Fiore. Un inizio sprint che ha messo inaspettatamente alle corte i padroni di casa.
ESTASIANTE BOILO - Aspettavamo il suo gol. Finalmente è arrivato, di destro, chirurgico, micidiale. Gabriele Boilini, un calciatore che sa esaltarsi nei grandi stadi. Per chi non lo sa ha assaporato la C a Lucca e giù al Sud a Napoli. Compassato e imballato nella gara contro il Mezzolara “di picadur”, qualcuno aveva storto il naso sugli spalti cancellando già il ricordo dell’ottimo sprazzo di gara offerto dall’ambidestro modenese nella prima uscita contro Breno. Un gol del vantaggio sublime. Azione partita dal pacchetto arretrato. Il giovane e temerario Olivera sulla destra filtra per il numero 10 che converge in mezzo infilando con un colpo di bigliardo la porta di Adorni. Passa niente e ancora Boilini esalta il numero che porta sulle spalle imitando Maradona. Tiro potente a giro che si stampa sulla traversa proprio sotto il muro mantovano, gelando il febbricitante pubblico di casa. Ci siamo chiesti più volte come sarebbe finita se fossimo andati sul 2 a 0. Queste cose le fa vedere in Italia solo Insigne, due barra tre volte all’anno. Meditate.
TABBIANI NON AVEVA TORTO - Il ritorno biancorosso non si è fatto attendere. Ma il primo sprazzo porta i colori degli ex del Savona in maglia tutta nera. Andrea Corbari, tanta roba con i terreni pesanti di prepotenza arpiona un pallone d’oro da mandare fra i piedi di Tognoni. Il destro del massese non è dei migliori ma basta per superare per la seconda volta Adorni.  Il finale di primo tempo lo sappiamo. Poteva essere gestito in miglior modo. Il tabellone luminoso non serve a niente. L’arbitro si è fatto forse condizionare. Il minutaggio del recupero era già concluso. Pace. Peccato solo per Tabbiani, sarà confinato in gradinata nella delicata sfida contro lo Sporting.
Nella ripresa è stata ancora partita da prime della classe. Con un attacco così a prendere gol ci si mette un attimo. Andiamo sotto per 3 a 2, ci negano un calcio di rigore sacrosanto, identico a quello fischiato contro di noi e a favore del Mezzolara (perché?). Nessuno impreca, nessuno si scompone e a testa basta, complice anche una difesa un po' troppo ballerina, Arrondini colpisce. L’airone rossonero ha dieci anni in meno degli avanti virgiliani, crede nel momento giusto a un pallone vagante. E’ più forte della trattenuta degli avversari, e da vero bomber infila sotto porta e sotto gli occhi dei fiorenzuolani in curva in gol del 3-3. Dicono che a Genova abbiano il braccio corto. A noi non sembra. Tabbiani è uomo di mare, visione aperta, solare, da avventuriero. Da calciatore c’è venuto spesso in questo tempio. Prima con la maglia della Cremonese, poi con quella del Bari e infine con la bluceleste del Lecco. Per la cronaca, non è mai riuscito a vincere qui e ci ha pure perso una finale play-out per la permanenza fra i professionisti. Ci teneva. E stavolta possiamo, dobbiamo portarla a casa avrà detto ai suoi.
ZAC E TOMMY - Il pareggio a questo punto non basta. Quando Zaccariello ha il coraggio di scagliare quel fendente dalla distanza, siamo andati avanti in una frazione di secondo con la fantasia disegnandolo dentro: il 4 a 3 della gloria. Quanto lo avrebbe meritato Antonio questo gol.. sarà per domenica (gara importantissima in equal modo). Adorni stavolta c’è ed è decisivo. Poi incredibile, cosa fai Tommy? Sei impazzito? Anche Cavalli tenta di imitare Santa Maradona come Boilini. La palla finisce dentro la porta come nell’82 ma l’arbitro già prevenuto di suo vuoi che non se ne sia accorto? E poi metti che succedeva non ci avrebbero fatto andare a casa. Nel finale si soffre. Terne arbitrali che non si fanno influenzare dalla pressione di certe piazze non ne conosciamo. 6 minuti di recupero abbondati per dare la speranza al Mantova decaduto di portare a termine l’obiettivo prefissato. Battere senza storie la seconda della classe: il Fiorenzuola. Battaiola che ha dimostrato in questi mesi di essere un grande numero 1 c’è, Cavalli, Bruzzone e company idem. Termina 3 a 3, a un passo dall’impresa.
Quanto è stato importante il ritorno di Piraccini non è quantificabile. Bene anche Nicolò Carrara sulla mancina bassa. Poi Guglieri il capitano, non stava più nella pelle. Come si fa a non giocare partite come queste? E’ entrato, ha lottato nonostante non fosse al meglio. Ancora una volta, che contributo per la causa da parte del Capitano.
A MANTOVA … - A Mantova, i gradoni sono pitturati ancora di rosso come una volta. Rispetto a noi, la pista di ciclismo è stata maltrattata, violata per dare ulteriore sbocco ai posti a sedere. Venire a giocare a Mantova dopo tanto tempo era speciale. Dal biancorosso arrivò il primo rinforzo per fare la serie C2: l’asolano Silvano Mazzi. Piaceva molto anche l’altro illustre mantovano. L’attaccante Benetti. A Mantova, il Fiorenzuola che fu (grande) aveva sempre raccolto poco. Quest’anno siamo stati ad un passo dalla vittoria di prestigio. Dando dimostrazione a tutti di meritare l’attuale secondo posto.
CHE RIMPATRIATA – In riva il Mincio c’erano tutti. Tanti ex del Borgosesia che sembra che Diba abbia messo lo zampino pure nella campagna acquisti virgiliana. C’erano tutti e soprattutto il presente e il passato rossonero con Alessio Dionisi in tribuna. E’ stato bello rivedere il mister di Piancastagnaio. E’ stato bello rivedere Lucio Brando (anche Nicola Mazzotti). Siete primi a +5, per il gioco “divertente, vincente e perfetto” che tutti sognano oggi giorno, serve tempo. Dategli tempo e vedrete.
NON SIAMO DISTANTI – togli i due gol non validi “regalati” al Cili, convalida il gol regolare di Guglieri al Fanfulla. Senza aggiungere il gol regolare del pareggio inferto al Mezzolara avremo tre punti in più in classifica. Se il Mantova non lamenta torti arbitrali, il Fiorenzuola recrimina fra i denti e a conti fatti la differenza di punti galleggia sulle due lunghezze. L’Ac Mantova ha delle grandi individualità e alcuni problemucci dietro, noi abbiamo i nostri piccoli problemi risolvibili e un grande collettivo. Non siamo poi così distanti. Anche i numeri e non solo il campo dicono questo.
SPORTING AL VARCO - Ora bisogna guardare avanti. C’è un altrettanto impegno non facile in vista. Arriva lo Sporting Franciacorta al Comunale di un altro trio d’attacco delle meraviglie. Mangiarotti, Bertazzoli, Bardelloni tutta gente che storicamente ha sperimentato e trovato fortune in termini di gol nelle sfide passate contro di noi. Domenica la musica deve cambiare, e sicuramente non troveremo un portiere avversario in palese difficoltà come al Martelli. La squadra di Sergio Volpi è strutturata per raggiungere un risultato stagionale importate.
Domenica è importante, tutti al Comuale!


MANTOVA-FIORENZUOLA 3-3
Mantova: Adorni; Galazzini, Carminati, Aldrovandi (80' Venturini), Pavan (63' Giorgi); Valentini, Mazzotti (75' Finocchio), Lisi (71' Haveri); Guccione; Altinier (90' Navas), Scotto. A disp.: Athanasiou, D’Iglio, Giorgi, Carnicelli, Marani. All.: Brando.
Fiorenzuola: Battaiola, Olivera, Carrara (50' Guglieri), Zaccariello, Bruzzone, Cavalli, Tognoni, Amore (82' Pozzebon), Piraccini (82' Bigotto), Boilini (55' Arrondini), Corbari (61' Colantonio). A disp.: Bertolazzi, Vago, Tunesi, Moukam. All.: Tabbiani.
Marcatori: 4' Boilini, 42' Altinier, 43' Tognoni, 46' pt Lisi, 60' Scotto, 71' Arrondini
Arbitro: Valerio Crezzini di Siena (assistenti: Tricarico di Udine e Dellasanta di Trieste)
Note: giornata nuvolosa, terreno pesante. Espulso al 46' pt Tabbiani (allenatore Fiorenzuola) per proteste. Ammoniti: Boilini, Mazzotti, Carrara, Bruzzone, Pavan, Cavalli. Calci d’angolo: 8-4. Recupero: 1' + 8




domenica 17 novembre 2019

Mantova-FIORENZUOLA, big-match 12a giornata di serie D

"C" siamo, questione di ore e si parte con il fischio di inizio del direttore di gara designato : Valerio Crezzini di Siena. Appuntamento da non perdere
FORZA US FIORENZUOLA CALCIO !


sabato 16 novembre 2019

Dove eravamo rimasti ?

Forse era destino, o forse no. Mantova-Fiorenzuola era partita da subito male. E’ la prima volta,  campionato professionistico 1932-33, e l’incontro non si gioca perché in calendario cade dopo quel Fiorenzuola-Forlì da squalifica che azzerò per diverso tempo il calcio nella nostra bella cittadina.
Sembra invece ieri quando smazzavamo figurine Panini fuori dalle scuole Medie G. Gatti, trovandoci fra le mani quella di Loris Pradella con addosso i colori blucerchiati.
Anni dopo il Mantova, prima di Ugo Tomeazzi e poi di Bellotto, lo porta a giocare contro il Fiorenzuola in partite combattutissime di alta classifica. Non c’era solo Pradella, ma anche Pacione, Pasa che sbagliò o meglio si fece parare un rigorone da Rubini, e poi: Gritti, Cozzella, Nervo, Bergamo e compagnia bella. Sempre calciatori sotto contratto di altra categoria. Contro Mantova era sempre appuntamento da sfregarsi le mani dalla contentezza per gli appassionati di calcio.
Non si può non ricordare la festa collettiva all’ultima di campionato della stagione 1992-93 di C2 con la prima (loro) e la seconda (noi) di fronte e già promosse in serie C2 con un punto a testa. E punto fu contro la corazzata allestita da Giagnoni. La storia quest’anno non potrà ripetersi, perché in questa serie C2 camuffata da serie D, va su solo la prima come ben sappiamo. Pace. L’anno dopo non so quanta gente si diede appuntamento sempre al Comunale. Era la partita del rigore sbagliato da Pasa (sbagliò dagli undici metri anche Sgrò). E che gol quello del biellese Cristian Trapella prima di raggiungere gli spogliatoi assieme a mister Veneri dopo l’espulsione. Finì 1 a 1 con un burridone epocale ricordato da tanti ancora oggi in paese.
Non so quanto aveva speso quell’anno la società virgiliana e quanto poco avesse sperperato il Magico Fiore di Villa per sfiorare i play-off ma sappiamo che a fine anno il Mantova di Grigolo fece il botto, costretto nel campionato successivo a scendere a giocare contro il Fidenza e in altri campacci del calcio dilettanti che a stento riuscivano a contenere le invasioni mantovane. Ci siamo rivisti di notte per la Coppa Italia di C a Mantova. Usciamo sconfitti con una categoria in più sulle spalle rispetto ai padroni di casa, 3 a 2 il finale. In gol il maledetto Pioli e Luca Toni. Al Martelli di Mantova sempre male, molto meglio in casa. Nel campionato 1998-99 vinciamo e addirittura vanno in gol il genoano Giuseppe Niola, un attaccante che segnava poco e lo stopper con il vizio del gol Daniele Marcucci che era “il Salas” della serie C per noi. Ma a Mantova sempre male e la storia racconta anche di gol di portieri segnati direttamente da calcio di rinvio a colleghi che sono poi arrivati a giocare in serie A. Il suzzarese Mirko Bellodi nel frangente e Pagotto. Era l’anno dove il bresciano Bonometti era subentrato a Bobo Maccoppi sulla panchina del Fiorenzuola (3-0 per il Mantova). Sulla panchina del Mantova non sedeva più il mentore di Tabbiani (Roselli) a guidare tra gli altri l'ex rossonero Terraciano e l'attaccante fanfullino Della Giovanna. Fu l’ultima volta che ci siamo visti in gara ufficiale. Noi sprofondiamo nei dilettanti, i biancorossi arrivano a giocarsi il ritorno in serie A contro il Grande Toro nel 2006, presidente Fabrizio Lori. Noi guardiamo la partita alla tv con i rossoneri che si allenano sul 2 per la partita della domenica del campionato di Eccellenza Emilia. Il punto più alto dei rivali, il punto più basso del Fiorenzuola. Arrivano incombenti però altri dispiacere per i biancorossi con il terzo fallimento della storia, una storia lunga oltre un secolo. Si è ripartiti con il carpigiano Setti e nuove ambizioni di risalita. Ed eccoci qua.  Di anni ne sono passati tanti, sarà bello ritrovarsi.
BELLODI e PEGOLO, nell'ultimo Mantova-Fiorenzuola

venerdì 15 novembre 2019

Mi ritorni in mente...

Gianni Rossi, Stefano Vecchi, Rocco Crippa, Antonello.. figure magiche quasi mitologiche solcano il velluto del vecchio "Danilo Martelli". Il palo colpito da Andrea Mazzaferro dalla distanza sul risultato di zero a zero, davanti ai 7mila dell'impianto virgiliano. L'euro-gol di bomber Clementi ad aprire le marcature nella ripresa e il raddoppio di Pasa.

Domenica la maglia bianca potrebbe non bastare...





giovedì 14 novembre 2019

Si torna al Martelli, il bugiardino del big-match

Manca poco. Pensavamo di arrivarci sotto con pochi punti di distacco. Meglio stare appena sotto, dicevamo tutti. Meglio sotto, ma con poco distacco. Sotto, perché il campionato è ancora lungo e poi finisce come con il Rimini. Invece i punti che ci separano dalla capolista alla vigilia della sfida del Martelli sono lievitati da due a cinque. Non un esagerazione, ma un distacco che si è andato ad incrementare nell'ultimo mese, e che rappresenta un tesoretto per la squadra del patron Maurizio Setti. 
DISTENSIONE FIORENZUOLA - Poco male per noi alla fine. Nessuno in estate avrebbe pronosticato un inizio di stagione così redditizio in termini di punti da parte dei rossoneri. L’ultima flessioni di risultati (due pareggi e una sconfitta) ha interrotto il trand di vittorie allontanando i rossoneri dal primo posto in classifica, nonostante il rallentamento dei biancorossi lombardi. Ora in vista del big-match ci si chiede quanto inciderà nella testa dei nostri ragazzi il contraccolpo delle quattro reti incassate contro il Mezzolara. Per una squadra che non prendeva gol, non è cosa semplice da digerire. La gara contro il Mezzolara è stata mal gestita fin da subito dalla terna arbitrale. Il prezzo da pagare è stato davvero molto caro per il Fiorenzuola. Per fortuna il giovane terzino Filippo Romeo sta bene. Capitan Guglieri invece dovrà assentarsi dal rettangolo di gioco per un po' di tempo. Un'assenza che non ci voleva. Torna a disposizione l'uruguaiano Fabricio Olivera che è tanta roba su campi allentati. Per il resto vedremo cosa ne uscirà in settimana. Quasi certamente la fascia di capitano finirà sul bicipite di Matteo Bruzzone, tre anni da leader all'ombra del Vascone per il forte difensore cresciuto nel Varese.
DEBACLE ROSSONERA - I Rossoneri non incassavano così tante reti fra le mura amiche dalla gara di ritorno dello scorso anno con il Modena (0-3). Prima della conclusione del campionato arrivò un’altra sconfitta interna, quella patita con il Lentigione di Salmi. In precedenza vanno sommate altre due battute d'arresto casalinghe nel girone di andata con Pavia e Pergolettese per il Fiorenzuola di Brando che poi raggiunse i play-off. E comunque va detto che i 4 a 2 li portava a casa anche il Fiorenzuola di Alessio Dionisi. Vi ricordata di Villanterio e della trasferta a casa dell’Imolese? Anche il Fiorenzuola che vinceva i campionati di Eccellenza nell'anno di Perazzi perse male in casa lo scontro diretto con la Pavullese di Sasà Greco, 1-3 nel novembre del 2007. Nella passata stagione le cinque pappine incassate al Mapei Stadium dalla Pergolettese servirono da lezione per iniziare la grande scalata verso la promozione. Ci piace rinvangare tutto questo per far capire a tutti quante sorprese può ancora riservarci questo campionato.
Ancora una volta siamo andati sotto su calcio di rigore. Tanti i rigori concessi ai nostri avversari. Nel nostro bugiardino di oggi vogliamo essere ancora più trasparenti e onesti. Con il passare del tempo la crescita e la precisione degli avversari sotto porta aumenta, più si va avanti più i regali che a volte serviamo su piatti d'argento agli avversari si materializzano in gol. Vedi le 6 reti incassate nelle ultime due partite, con il palo che ci ha salvati a Sasso Marconi. Queste sono cose da rivedere ma che non sminuiscono il gran lavoro e i risultati ottenuti fino ad oggi dal Tabbiani team. Sicuramente l'emissario dell'eccentrico diesse bolognese Emanuele Righi inviato al Comunale domenica scorsa sarà uscito sollevato dopo la "lettura" della prestazione dell'avversario Fiorenzuola. Se fosse così tanto meglio per noi. La serenità è di casa per chi non ha l'obbligo di vincere.
INCAZZATURA - Ha fatto male rivedere gli highlights di domenica. Il gol del pareggio segnato con colpo di testa ad inizio ripresa era regolare. Le proteste del pubblico sacrosante. Un episodio che sommato al resto alimentano ancora di più l'arrabbiatura per una sconfitta che forse avrebbe avuto altro esito senza le tante sviste arbitrali. A qualcuno è tornato alla memoria l'arbitraggio di due anni fa di Fiorenzuola-Montevarchi. Partita antecedente lo scontro diretto da giocare contro Rimini. La giacchetta designata ne combinò di tutti i colori "gambizzando" i rossoneri in vista della partitissima con i tre turni di squalifica riservati al cervello di centrocampo Nicola Mazzotti. Quella volta però il Fiore fu più forte di tutto e tutti ribaltando i toscani e portando in sede il titolo di campioni d'inverno. Tornando alla sconfitta contro il Mezzolara non si può certo dare torto al Team Manager Luca Baldrighi che ai microfoni di Zona Calcio, lunedì sera ha confermato la linea di pensiero dello staff in merito alla prestazione sottotono dei ragazzi. "Sconfitta meritata, ma ora pensiamo a ripartire"
TUTTI SI CONOSCONO - Bruzzone, Tognoni, Piraccini, Mazzotti, Pavan, D'Igno. In riva al Mincio è  prevista la grande rimpatriata fra ex compagni di squadra al Borgosesia. Tutte scoperte, tutti colpi di mercato pensati dal nostro Diba che hanno fatto ottime cose in Val Sesia, confermandosi a Fiorenzuola e a Mantova. Rivedremo il  "maestro", il regista cesenate Mazzotti, ragazzo che ha illuminato la nostra mediana per mezzo campionato facendoci sognare il ritorno in serie C. Prossimo ai trentatre anni avrà trovato la destinazione ideale? Perché per un esteta  del calcio come lui giocare a due passi da palazzo Te, in una città d'arte bellissima come Mantova deve rappresentare cosa di non poco conto. D'Igno non lo abbiamo mai visto all'opera ma da quanto sembra è un elemento che può fare la differenza. Saliranno nelle aree di rigore avversarie sui calci d'angolo incrociando gli sguardi Bruzzone e Pavan due assoluti top player della difesa per la categoria. dell'altro biondo difensore era finito sulla scrivania del Presidente Luigi Pinalli già ai tempi di Dionisi. Il nostro Marco Tognoni nelle ultime due uscite è stato meno straripante saltato meno volte i propri diretti marcatori. Sappiamo però quanto può essere decisivo un suo lampo di genio. Cosa positivo il ritorno al gol nella sconfitta contro il Mezzolara per l'esterno offensivo massese. La carrellata sulla rimpatriata degli ex Borgosesia di conclude con il Pira. L'assenza per infortunio di Luca Piraccini si è fatta sentire notevolmente. L'attaccante stresiano potrebbe tornare a disposizione. Probabilmente la conferma definitiva sull'impiego dell'esperto attaccante arriverà dopo la seduta di rifinitura di sabato mattina. E poi c'è LUCIO, che ha indossato i colori granata in gioventù, da calciatore, e rappresenta un'altra scoperta di Di Battista. Lucio Brando ha lasciato un ottimo ricordo dalle nostre parti. Ha colto un'occasione unica e imperdibile per sposare nuove ambizioni e pressioni. Sembra facile vincere con gli uomini che ha ma non è affatto vero e scontato. Chiamato a sostituire un tecnico vincente e navigato come Morgia, idolatrato dalla piazza, Brando ha messo sul campo tutta la sua umiltà e dedizione al lavoro. E i risultati parlano oggi di un primo posto in classifica, vantaggio di 5 punti sull'inseguitrice Fiorenzuola, attacco mitraglia da record e imbattibilità dopo 11 turni.
ATTACCO BOMBA - E proprio l'attacco sembra l'arma perfetta dei virgiliani che nessuno ha nel girone (35 gol all'attivo). La coppia d'assi Scotto-Guccione ha già messo a segno la bellezza di 19 centri (11 il primo e 8 il secondo), con il mantovano Altinier che segue a ruoto con 7 acuti. Un reparto avanzato "usato sicuro" che fa invidia a tutti, e non solo nel nostro girone. Se crediamo alla favola della difesa "bucata" del Mantova facciamo un grave errore. In più contro di noi potrebbero tornare i due marpioni di centrocampo: il nostro ex Mazzotti e il marchigiano Giorgi.
Gli ingredienti per vivere un grande pomeriggio di calcio ci sono davvero tutti. Per noi tornare a Mantova è un sogno. Un modo per rivivere per una domenica i tempi della serie C.
L'ultima volta che ci siamo rivisti in amichevole due anni fa proprio al Martelli. 4 a 0 per i campioni biancorossi di Massimo Morgia sul Fiorenzuola giovane e in rodaggio di Lucio Brando. Francesco Bigotto finì all'ospedale colpito duro dal  bosniaco Banija… E se fosse Francesco a darci domenica una gioia indescrivibile?

Si inizia ad entrare nel vivo, da LIBERTA', GAZZETTA DI MANTOVA e VOCE DI MANTOVA, clicca sull'immagine per leggere:


https://vocedimantova.it/sport/calcio-serie-d-il-grido-di-guccione-mantovani-domenica-riempiamo-il-martelli/?fbclid=IwAR1FmlE6WbgomW7VYz0owbZIxFxTMx8fK0CIBqTBQIh7kTPwWcc0LTlieU8

mercoledì 13 novembre 2019

Un annetto fa, era il 10 novembre del 2018

Un anno fa mettevamo in bacheca una delle imprese più belle degli ultimi vent'anni di storia calcistica Rossonera. Dopo due sconfitte consecutive contro il fanalino di coda Classe e il Pavia al Comunale lo sfarzoso successo griffato dal rimaneggiato Fiorenzuola di Lucio Brando nella cornice dello stadio Braglia di Modena.

Paolo Contini capitano. Tanti titolari fuori. Era la nona giornata e il Modena capolista e imbattuto subì il primo dispiacere stagionale. 
La pagina di giornale di quell'impresa è stata incorniciata e messa in quadro nella sede di via Campo Sportivo 1 


martedì 12 novembre 2019

Mi sa caro...

“Mi sa caro” tradotto dal dialetto si usa dalle nostre parti per esprimere ossequio a una persona che sta a persona.
Domenica è speciale anche per il fatto di rincontrare Brando (anche da avversario). Sembra passato tanto tempo dall’addio ai colori rossoneri e invece sono trascorsi non più di sei mesi.
Un altro piemontese arrivato da sconosciuto da noi e partito da uomo di calcio affermato. Dall’impresa di Modena, le battaglie d’alta classifica con la Reggiana finite in perfetta parità alla semifinale play-off “rubata” ancora in quel di Modena. Il Fiorenzuola di Brando è stato quello degli equilibri e delle conferme. Domenica sarà bello rivedersi e se ci sarà poco tempo per salutarci concentrati come saremo sulla gara e gli obiettivi …
“Mi sai caro Lucio”

lunedì 11 novembre 2019

FIORENZUOLA-Mezzolara 2-4 Tognoni, Pozzebon

E’ andata così, ci sta. Ma non per questo dobbiamo vedere tutto nero e abbatterci. Contro il Mezzolara è stata una partita strana. Agli ospiti saliti in Valdarda con addosso una maglia simile a quella del Pescara del nostro Palladini è stato fatto un grande regalo preservando la parità numerica per tutta la gara. Quando l’airone Arrondini ha aperto le ali e con uno scatto fulmineo ha letteralmente abbindolato il diretto marcatore costringendolo al fallo da ultimo uomo sotto gli occhi di tutta la tribuna, il regolamento è chiaro e plateale: fallo da rosso. Non il rosso che sorseggiamo in trattoria e fa girar la testa, i nostri in campo, dirigenti e sostenitori fiorenzuolani erano lucidissimi nel frangente. Il rosso cartellino rimasto nel taschino del fischietto pescarese. Poi ne ha fatto le spese anche il giovane Filippo Romeo classe 2002 toccato duro e finito a Parma con l’elicottero del 118 atterrato sul 2. Ma stare qui ora a rivedere gli episodi e cercare di trovare colpevoli o cause della prima sconfitta stagionale dei rossoneri ha poco senso in vista dei prossimi impegni. Contro un Mezzolara che di brasiliano ha davvero fatto vedere poco al Comunale è stata partita spigolosa da subito. I 16 punti in classifica dei bolognesi sono senz’altro frutto di un lavoro intenso come il nostro. Non è più la squadretta affondata lo scorso anno sotto i colpi e le giocate di Emanuele Anastasia. I 16 punti dovevano essere un chiaro biglietto da visita per tutti, calciatori e tifosi. Purtroppo ci siamo arrivati male a questo match. Gli infortuni (si sono aggiunti Bajic e soprattutto Guerrini, non poco cosa), i tempi lenti di recupero per tanti, alcuni interpreti non al massimo della condizione. Il pensiero ricorrente di mister Luca Tabbiani di riproporre gli stessi effettivi cambia forzatamente contro la squadra di Budrio “avvelenata” dal risultato beffa di Mantova. La partita si snoda nel primo tempo sulle decisioni arbitrali. Penalty abbondante concesso agli ospiti, calciato da cani da Sereni (6 reti) che per un niente Nicholas Battaiola non devia in angolo. Oltre al numero 11 hanno un’altra punta Rizzi che in volto e per movenze sembra Daniele Fermi. La terna arbitrale lascia molto correre, ne fa le spese il giovane Romeo costretto al cambio. Il terzino rossonero è un 2002; grattacapi per Tabbiani che deve rivedere di già l’assetto preparato buttando nella mischia il 2001 Moukan e privandosi dell’esperienza e dei polmoni di Zaccariello. Andiamo in gol forse con Boilini ma il direttore giudica irregolare la posizione del rossonero. Ad inizio ripresa il gol incassato dai rossoneri è stata una mazzata terribile. Forse fuorigioco ha gridato qualcuno, forse no. Certo è che l’azione poteva essere gestita meglio. Ancora una volta Capitan Guglieri e C. specialisti in rimonte hanno raccolto in fretta e furia i cocci spedendo palloni dalle parti dell’area di rigore ospite. Si sapeva che Malagoli fra i pali non era un granchè e il gol di Marco Tognoni che non è un gigante di statura su azione inattiva riaccende la speranza. Il Mezzolara del gaucho Romulo Togni punta ora tutto sul mestiere e la fisicità. Rincuora il fatto che anche avversari della colonna di sinistra della classifica si mangiano contropiedi incredibili. Ma dai uno, dai due e dai tre. Arriva un tris che per alcuni minuti fa male. Non si molla, ma la porta avversaria resta sempre troppo distante anche con nuove forze in campo. Arriva addirittura il poker biancoazzurro con De Lucca. Nonostante il passivo, la squadra non eccede in nervosismi e trova ancora le forze morali per farsi viva dalle parti di Malagoli L’impegno porta al panalty per fallo di mani (è troppo tardi sig. Gregoris). Sul dischetto si presenta Enrico Pozzebon che fa secco Malagoli rendendo meno amaro il risultato e regalandosi la prima rete fra i grandi in serie D.
Perdere 2-4 o 0-2 è la stessa cosa; 2-4 senza dubbio suona in maniera diversa, ma la differenza reti è la stessa, matematica non filosofia. Il Mezzolara torna a Bologna prendendosi due rivincite, una sulle due sconfitte inferte dal Fiorenzuola nella passata stagione, l’altra sulla batosta presa tre anni fa (2 a 4) ad opera del Fiorenzuola di Ciceri al debutto dopo l’allontanamento del brudriese Salmi.
Giusto un anno fa, il 10 Novembre 2018 sbancavamo il Braglia di Modena 1-4 (prima sconfitta dei canarini). Noi arrivavamo dalla meritata sconfitta casalinga con il Pavia preceduta da quella di Classe. Il Modena alla fine del campionato ha poi vinto i play-off, noi abbiamo detto la nostra.
Sarà stata la scelta del completo rosso preferito al classico nero del filotto di bei risultati, sarà stata la casacca degli ospiti molto simile a quella del Pescara ad offuscare le decisioni del direttore di casa abruzzese. E’ dura trovare un perché.
Una cosa però è certa. Il Fiorenzuola cade per la prima volta in questa stagione dopo 10 risultati utili consecutivi, e lo fa uscendo fra gli applausi rincuoranti dei suoi sostenitori e la testa che pensa già a domenica prossima. Perchè domenica è speciale.

FIORENZUOLA-MEZZOLARA 2-4
FIORENZUOLA: Battaiola, Romeo (33’ Carrara), Guglieri, Zaccariello (33’ Moukam), Bruzzone, Cavalli, Tognoni, Colantonio (62’ Corbari), Arrondini, Boilini (63’ Bigotto), Tunesi (63’ Pozzebon). A disposizione: Bertolazzi, Vago, Amore, Bertè.
All.: Tabbiani
MEZZOLARA: Malagoli, Aguiari, De Lucca (80’ El Bouhali), Papaianni, Rossi, Montebugnoli, Kharmoud (53’ Pierantozzi), Roselli, Rizzi, Ianniello (90’ Boschini), Sereni (66’ Sala). A disposizione: Albertazzi, Salcuni, Ferrari, Mazzoni.
All.: Togni
ARBITRO: Gregoris di Pescara (assistenti: Marconi di Lucca e Magherini di Prato)
RETI: 38’ Sereni (R), 56’ Aguiari, 64’ Tognoni, 75’ De Lucca, 79’ Rossi, 83’ Pozzebon (R)
NOTE: AMMONITI: Moukam (F); Pappaianni, Kharmoud, De Lucca, Roselli (M); ANGOLI: 2-1 per il Fiorenzuola; RECUPERO: 2’ pt, 5’ st


"FORZA TARANTO" fantastiche intrusioni al Comunale, anche per l'Ilva
il commento alla gara di mister TABBIANI :

giovedì 7 novembre 2019

La Merz, Maran e la voglia di tornare al successo

Per chi segue solo di striscio la massima serie come noi, avrà comunque notato l'exploit della squadra di uno dei mentori di mister Luca Tabbiani: il Cagliari. Sfogliando il giornale al bar si legge di risultati, di bel gioco e soprattutto di inserimenti da parte di tutti in zona gol. Tanti consensi ed elogi all'impianto di gioco allestito da Rolando Maran. In pratica, è quanto visto fino ad ora nelle prime dieci uscite stagionali del 4-3-3 capitanato da Guglieri e C. E sono ben 9 i rossoneri andati a segno fino ad ora in questo primo scorcio di campionato. Dopo i due pareggi consecutivi ottenuti contro il Fanfulla di Ciceri in casa e il Sasso Marconi alle pendici dei colli bolognesi si torna fra le mura amiche dello stadio Comunale per affrontare il pimpante Mezzolara del brasiliano Togni.
Dalle toccate e fuga dell'ex "Non è la RAI" Alessia Merz al Comunale al seguito del suo bello Bazzani alle sfide sul far del finale di stagione a cui siamo stati abituati in quest'ultimo decennio, Fiorenzuola-Mezzolara è un match abbonato ai gol e alla spavalderia. Vedremo se la cosa si ripeterà con entrambe le squadre vogliose di riscatto.
Il pareggio dei Rossoneri di Sasso non è  tutto da dimenticare. E' tornato al gol l'attaccante Davide Arrondini e il cuore lanciato oltre l'ostacolo nei minuti finali da un gruppo di calciatori mai così unito ha fatto materializzare l'impresa che porta in primo piano la firma di Andrea Corbari. Sono bastati solo tre giri d'orologio al ragazzone cresciuto calcisticamente all'ombra del Torrazzo sponda biancoverde Sported per mettere il segno e festeggiare nel miglior modo possibile il ritorno effettivo al calcio giocato dopo il lungo stop per infortunio. Vederlo salire sotto il diluvio per sovrastare tutti in area avversaria spizzando quel pallone magico è stato da "volar via". E che paura poi nel vederlo travolto dai compagni in festa come un anno fa nella fatal Carpaneto per la sua spalla. Ma va bene, non ci si poteva trattenere dopo un gol liberatorio così. Dopo tanta estate prolungata, terreni che sembravano tappeti da bigliardo, la prima prestazione della stagione giocata su un fondo pesante per una squadra da passaggi corti come la nostra non è cosa da sottovalutare. Ma siamo riusciti ugualmente a fare risultato conservando un imbattibilità da inizio campionato che neanche ai tempi di Villa aveva raggiunto un filotto di queste proporzioni. L'azione del gol del momentaneo vantaggio di Arrondini è stata ancora una volta da poesia. Tutto nasce dalla caparbietà di
Antonio Zaccariello bravo ad arpionare palloni impossibili dalle gambe degli avversari. Pallone appoggiato al Capitano per un assist da verso poetico che manda estasi i fiorenzuolani e in bambola la retroguardia dei gialli. E stavolta il diagonale di Arrondini finisce nell'angolino basso per il più bel volo di questo inizio di anno del nostro airone. Le cose da aggiustare non manca, certo è che un Della Rocca così indiavolato contro di noi non si era mai visto. Forse siamo rimasti spiazzati, la fortuna però ci ha assistito nel momento più delicato al pari della bravura del numero 1 di Soresina Nicholas Battaiola. Ora testa e pensieri rivolti al Mezzolara squadra giovane e sbarazzina (16 punti in classifica), capace di mettere sotto il Mantova a casa sua per due reti a zero prima di subire il ritorno della capolista.
Domenica 10 Novembre, stadio Comunale
FIORENZUOLA-MEZZOLARA


lunedì 4 novembre 2019

Sasso Marconi-FIORENZUOLA 2-2 Arrondini, Corbari

CAMPI PESANTI - Week-end da lupi in Val d’Arda e non solo. Il Fiorenzuola deve affrontare il primo impegno invernale su uno dei campi più insidiosi del girone. Terreno impervio e pesante, raffiche di vento, pioggia burrascosa, il Fiorenzuola di mister Luca Tabbiani sfoggia senza timori anche a Sasso Marconi l’abito della festa grazie alla coperta lunga che ha in dote. Per cui, anche se non c’è Luca Piraccini, il migliore realizzatore del momento parte titolare Francesco Bigotto, in gol domenica scorsa nella sentita sfida del Comunale contro il Fanfulla. Non uno qualunque, ma un ragazzo che è a Fiorenzuola da tre anni. Bigotto prende posto sulla mancina alta, dalla parte opposta c’è Tognoni potente come un treno e in mezzo al tridente il giovane Davide Arrondini. Bella carta da giocare se dovesse mettersi male quella rappresentata da Gabriele Boilini un quasi ex visto che l’anno scorso ha vestito per mezza stagione la maglia dell’Axys Zola assorbita da questo Sasso Marconi presente da tre anni in pianta stabile in serie D. Con l’esperto esterno mancino siede in panchina il giovane attaccante trevigiano Enrico Pozzebon recuperato da un lieve infortunio, e soprattutto Andrea Corbari prezioso jolly reduce da un lungo stop per infortunio.
INSIDIA SASSO MARCONI - Nella squadra locale la guida tecnica è affidata al coach di lungo corso Franco Farneti che ha preso il posto del partente Moscariello, passato ai rivali del Progresso. Ma che ci fa un difensore dal cognome altoatesino in Emilia? Cosner già visto all'opera lo scorso anno dipana ancora da queste parti esperienza nel pacchetto arretrato. Qui al Carbonchi una volta abbiamo piano e un altra abbiamo sorriso. Non è un campo facile: qui il Fanfulla combattivo di Andrea Ciceri ci ha lasciato la pelle.
FINALMENTE ARRO - Il pareggio dei rossoneri maturato in casa proprio contro l’undici dell’ex Ciceri ha fatto riemergere il tema caldo del gol. Piraccini esce, entra Bigotto che segna ma poi nella successiva pioggia di occasioni da rete che potevano mettere definitivamente il cascina il successo è mancata la zampata finale. Discorsi puntati soprattutto su chi sta in mezzo al tridente, chi dovrebbe ricevere i palloni che arrivano dalle fasce e tramutarli in oro. Non segnava dalla prima giornata, da quando era entrato come un timido airone nella ripresa prendendo sorprendentemente in mano le redini dell’attacco valdardese. Sul difficile rettangolo di gioco del Carbonchi proprio lui al minuto numero 18 raccoglie l’invito di capitan Guglieri infilando in rete la palla del vantaggio. Non c’è Piraccini ma stavolta ci pensa Davide Arrondini! Dopo la festa per il gol dell’uno a zero si sbircia sulla app dello smart phone cosa sta succedendo sul terreno di Mantova. Il Mezzolara prossimo avversario del Fiore al Comunale è avanti sui virgiliani. La classifica provvisoria ci mette da soli in testa alla classifica. Il primato dura quella manciata di minuti già vissuti contro il Fanfulla prima del ritorno degli avversari. Anche in terra felsinea la festa dura poco, fino al calcio di rigore fischiato a favore dei padroni di casa e trasformato dall’ex lecchese Draghetti (siamo alla mezz’ora). Addirittura arriva il raddoppio dei bolognesi cinque minuti dopo su azione di calcio d’angolo con la firma di Della Rocca, un passato in serie A, che svetta più alto di tutti mettendo la palla dietro a Battaiola. PERICOLO GIALLO - Solo a Ciliverghe eravamo andati sotto di due reti ma alla fine eravamo risorti. Qui è la prima gara con terreno pesante, si soffre, sembra un altra storia. I gialli di Farneti carichi a mille tentano di stenderci definitivamente al tappeto ma il palo ci salva. Ripresa: secondo tempo che si preannuncia una vera e propria battaglia con i padroni di casa decisi a difendere con i denti il possibile secondo successo stagionale. Tabbiani corre ai ripari visto il passivo e le condizioni del campo inserendo più fisicità con Colantonio e Boilini. A Mantova, il modesto Mezzolara è andata addirittura sul due a zero. Le voci del risultato di Sasso Marconi devono essere giunte al Martelli. MANTOVA PIU' FORTE - Spronati dalla notizia dello svantaggio rossonero i biancorossi di Lucio Brano pigiano sull’acceleratore e ribaltano il risultato. A questo punto il Mantova potrebbe addirittura portarsi a +5 dalle inseguitrici. Al minuto numero 85 Tabbiani gioca la carta Andrea Corbari, un ragazzo che di partite diventate maledettamente sporche se ne intende per i lunghi trascorsi in Promozione e in Eccellenza. E proprio il centrocampista cremonese due minuti più tardi a rende pan per focaccia a Della Rocca saltando più in alto di tutti su pallone calciato dalla bandierina per depositare la palla nel sacco che salva l’imbattuto Fiorenzuola.


SASSO MARCONI-FIORENZUOLA 2-2
Sasso Marconi: Masinara; Mele; Magliozzi; Tonelli; Cosner; Serra, Seck; Rrapaj; Della Rocca; Draghetti; Prati. All. Farneti. A disposizione: Cordisco; Minutolo; Monnolo; Kourouma; Grazhdani; Garni; Satalino; Coscelli; Zannoni.
U.S. Fiorenzuola 1922: Battaiola; Olivera; Guglieri; Zaccariello (85' Corbari); Bruzzone; Cavalli (76' Pozzebon); Tognoni; Amore (61' Tunesi); Arrondini; Guerrini (50' Colantonio); Bigotto (50' Boilini). All. Tabbiani. A disposizione: Bertolazzi; Carrara; Moukam; Romeo.
Marcatori: 18' Arrondini (F); 30' rig. Draghetti (S); 35' Della Rocca (S); 87' Corbari (F)
Note: Ammoniti: Tonelli (S); Tognoni (F); Olivera (F)