«I pomeriggi che ho passato a giocare a pallone
sui Prati di Caprara (giocavo anche sei-sette ore di seguito, ininterrottamente:
ala destra, allora, e i miei amici, qualche anno dopo, mi avrebbero chiamato
lo “Stukas”: ricordo dolce bieco) sono stati indubbiamente i più belli della mia vita.
Mi viene quasi un nodo alla gola, se ci penso. Allora, il Bologna
era il Bologna più potente
della sua storia: quello di Biavati e Sansone, di Reguzzoni
e Andreolo (il re del campo), di Marchesi, di Fedullo e Pagotto.
Non ho mai visto niente di più bello degli scambi tra Biavati e Sansone
(Reguzzoni è stato un po’ ripreso da Pascutti).
Che domeniche allo stadio Comunale!».
Pier Paolo Pasolini