martedì 30 marzo 2010

Gli ULTRAS ARBUS si raccontano

Andiamo alla scoperta della realtà Ultras di ARBUS, cittadina sarda di mare e miniere. Arbus si trova nella provincia di Cagliari ed conosciuta a livello mondiale per i suoi antichi coltelli da scuoio: l’arburesa o “arresojas” in dialetto locale. La squadra di calcio locale è impegnata attualmente nel campionato di Promozione Regionale allenata da Alessandro Zaccolo, avversario del Fiorenzuola ai tempi della serie C con la casacca del Lecco. La compagine granata è seguita con grande passione da un gruppo di ragazzi Arburesi che nonostante la categoria NON MOLLANO.
Grazie a Federico (uno dei componenti del gruppo) ripercorriamo la storia del TIFO GRANATA…

LA NASCITA DEL GRUPPO.. gli ULTRAS ARBUS nascono nell'inverno del 2005, 5 gennaio! L'idea prende vita da dei ragazzi che da sempre hanno seguito la formazione granata, in ogni categoria, da quando si giocava in Eccellenza, a quando ci fu la storia promozione in Serie D. Dopo due stagioni in serie D (2000-01 e 2001-02), l'Arbus Calcio 1953 torna in Eccellenza, dove disputa un grande campionato e arriva seconda. Dunque ancora una volta spareggi promozione (attualmente siamo l'unica squadra Sarda ad essere salita in D vincendo i play-off nazionali) ma stavolta senza festa. La squadra vince ad Avezzano 0-1, e poi crolla in casa per 1-3. Da quell'anno solo stagioni deludenti. Chi era alla presidenza molla, e così entrarono "nuovi soci" se così possiamo chiamarli. Risultati? Una serie di retrocessioni sino alla Prima Categoria. La squadra, per tornare ai suoi livelli aveva dunque bisogno di un grande supporto. Ed ecco che nasceva così l'idea del nostro gruppo Ultras. L’esordiamo ufficiale nel settembre del 2005. All'inizio eravamo poche unità poi man mano il gruppo è cresciuto, seppur con numeri non elevati tanti motivi, gente che sta a casa a guardare SKYfo ecc.. lasciamo stare).

IL VOSTRO MODO DI FARE TIFO, IL VOSTRO PENSIERO ULTRAS.. Realizziamo il nostro primo striscione, “Ultras senza padroni” con il nostro logo, l'omino con la birra in mano. Da quel giorno seguiamo sempre le sorti dell'Arbus Calcio! Seppur in pochi noi ci siamo sempre. Non abbiamo mai mollato e non lo faremo mai. Noi siamo QUELLI DI SEMPRE. Dei numeri non teniamo conto, inutile che nel nostro settore ci siamo 100 persone, se poi a cantare sono sempre i soliti. Di questa gente non ne abbiamo bisogno!!! Del resto, come sempre, se la tua squadra vince tutti allo stadio a fare i "grandi tifosi", se perde, sempre gli stessi. Noi andiamo avanti per la nostra strada, convinti nel nostro ideale.

ORGANIZZARE IL TIFO AD ARBUS, NEI DILETTANTI... Organizzare il tifo ad Arbus è veramente un'ardua impresa. Sono 5 anni che siamo attivi come gruppo, ma alla fine siamo sempre gli stessi. Nonostante ogni volta cerchiamo di coinvolgere la gente del paese, sopratutto i ragazzi. Volantini, scritte sui muri, non sono serviti a niente. A metterci tutto l'impegno, la faccia, sono sempre gli stessi. Coloro che nonostante tutto, non mollano mai e presenziano ovunque.

E’ PROPRIO IL CASO DI DIRE “FEDELI ALLA PEZZA”.. Come scritto in precedenza non ci importa dei numeri! Preferiamo continuare ad essere pochi ma buoni: Gente che sa il significato della parola ultras! Ragazzi pronti a portare ovunque le nostre pezze, e far vedere ovunque, che Arbus vive nelle nostre anime! Pezze che per noi significano tanto, ma solo chi ne fa parte può capire!

COME STA ANDANDO LA SQUADRA, RAPPORTI CON IL CLUB E I GIOCATORI.. In questi 5 anni di attività, non abbiamo mai avuto una gioia. Sono state più illusioni che altro! Quest’anno in Promozione, la squadra sta avendo un andamento alquanto altalenante. Ad inizio campionato si pensava in grande, e ora siamo settimi in classifica con 35 punti. In un girone come il nostro 35 punti sono veramente pochi. Ne abbiamo persi molti per colpa nostra, o meglio per colpa di chi non è stato in grado di gestire il risultato. Anche perchè la squadra per far bene c'è. Ma ormai pensiamo alla salvezza tranquilla! MENO PAROLE E PIU' FATTI!!! i giocatori sono quasi tutti della nostra zona. In questi anni non ci siamo mai permessi di andare contro nessuno di loro. Non abbiamo mai fatto cori contro i singoli! Sono tutti ragazzi in gamba, che tengono molto al nostro gruppo e più di una volta l'hanno dimostrato!

LE ALTRE REALTA’ DEL GIRONE.. a questi livelli, e soprattutto in SARDEGNA, è difficile trovare realtà ultras come la nostra. Infatti, nel nostro girone di promozione siamo l'unico gruppo presente. Per quanto riguarda il resto regna il nulla! Un peccato, perchè comunque il confronto con altre realtà è sempre bello!

AMICIZIE.. sicuramente ricordiamo il rapporto che ci lega con i ragazzi di LEGNANO. I Boys Lilla 1980, 30 anni di vita ultras sulle spalle. Veri ultras. Ragazzi straordinari, per tutto!!! siamo stati con loro nella trasferta di Villacidro, in questa stagione, veramente una bella domenica! Presto ci sarà occasione per incontrarci ancora una volta. Senza dimenticare anche i ragazzi di NUORO. Gli ex SC99. anche loro ragazzi straordinari! Anche con i ragazzi di GENZANO vi è una piccola amicizia, nata quando loro son venuti in terra sarda in occasione di Salnuri-Cynthia. Abbiamo passato insieme a loro una bella mattinata ultras, e bevuto alla grande insieme. Sperando di rivederli presto!

I NOSTRI RICORDI PIU’ BELLI… coincidono con le trasferte migliori. Si, perchè in questi anni non abbiamo vinto nulla. Per cui il ricordo delle traferte restano indelebili nella nostra mente. Difficile scegliere le trasferte migliori. Anche se quella di Barisardo, di questa stagione, è stata il massimo sotto tutti i punti di vista. Km infiniti. Partire alla mattina presto, farsi 300 KM DI PASSIONE per seguire la nostra squadra, arrivare lì, cantare tutti i 90 minuti e poi conquistare la vittoria, NON HA PREZZO. Ovunque andiamo riusciamo a divertirci, a modo nostro! Il resto del pubblico arburese non lo prendiamo in considerazione! Al “Santa Sofia” ci siamo NOI E BASTA!

Un particolare ringraziamento ai ragazzi di Fiorenzuola per questa intervista, ma sopratutto per l'interesse mostrato nei nostri confronti. Questo ci fa molto piacere!

Ultras Arbus
(http://ultrasarbus.altervista.org/)


Arbus è un Comune della Provincia di Cagliari, posizionato nelle colline dell'Arburese, nel sud-ovest della Sardegna. Il vasto territorio di Arbus è di 267,16 chilometri quadrati. Gli abitanti in numero si assestano appena sopra i 7.000 (7.157), in continuo decremento. Nel paese si trovano due ristoranti-pizzerie ed un albergo, anch'esso ristorante-pizzeria, qualche pizzeria d'asporto e vari bar. Molto successo riscuote il Museo del coltello sardo, creato da un famoso coltellinaio, il laboratorio di questo e del fratello, chiamati, come il coltello tipico del territorio, Arburesa. Oltre che per i coltelli Arbus è conosciuta per le sue coste. Lungo i 47 chilometri delle sue coste (più dell'intero Molise), si trovano località molto conosciute per il perfetto connubio di natura e bellezza selvaggia, come ad esempio Piscinas, Scivu, Capo Pecora, oltre a località balneari più portate al turismo di massa, come Torre dei Corsari e la Marina di Arbus. Anche la locale squadra di calcio, che ha militato nel Campionato Nazionale di serie D, e la banda musicale "Ennio Porrino", portano una discreta fama al paese Nel vasto territorio di Arbus si trovano tanti chilometri di mare; si pensi che la costituenda nuova provincia del Medio Campidano-Arburese avrà lo sbocco a mare unicamente coi 47 chilometri di costa del Comune di Arbus. Fra le principali frazioni abitate sono da segnalare Ingurtosu e Sant'Antonio di Santadi. Ingurtosu è un paese minerario, circondato ed intriso della storia delle miniere dell'Arburese. Magnifico esempio di costruzione in stile Liberty è il "Castello", o Palazzina della direzione, che si staglia sulla vallata del Rio Naracauli. Un tempo abitato dai minatori, vede la popolazione diminuire sempre più, anche se sembra vicina una valorizzazione di tipo turistico. Altre frazioni minerarie sono ormai disabitate, ma si apprezzano ugualmente nella visita del territorio. Sant'Antonio di Santadi è invece una frazione a cavallo fra le attività legate alla terra e quelle derivanti dal fatto di essere l'avamposto di Arbus nel naturale ingresso alla costa Arburese settentrionale. Il suo nome è inscindibilmente legato all'omonima Sagra, caratterizzata da una processione lunghissima, che porta i fedeli e le particolari "Traccas" dalla parrocchiale di Arbus fino al paesino, che vive in modo particolare i quattro giorni della festa. Da questo paesino il mare di Torre dei Corsari, di Pistis e delle altre spiagge dell'Arburese è molto vicino.
Da vedere: Arbus è conosciuta nel mondo per i suoi coltelli, chiamati nel dialetto locale "Arresojas". Capoluogo dell'Arburese, ha dato in questo modo il nome al più tipico dei coltelli sardi. L'arburesa è infatti il classico coltello da scuoio, compagno inseparabile dell'uomo che abitava ed abita le campagne sarde. Altri coltelli, pure bellissimi, come le pattedesi, prendono origine da forme non tipiche della cultura sarda, come gli stiletti siciliani. Dire coltello ad Arbus ha da lungo tempo significato parlare della famiglia Pusceddu. Sono loro infatti ad aver ripreso una tradizione degli arburesi ed averla fatta conoscere nel mondo. A questo ha contribuito soprattutto il Maestro Coltellinaio Paolo Pusceddu, che ha creato nel 1986 il coltello più grande del mondo (lo è ancora per il peso, mentre per la lunghezza il record è diventato ormai preda di improvvisati coltellinai di tutta Italia). Oltre a questo curioso esemplare di 3.35 metri di lunghezza e 80 chilogrammi di peso, nel Museo del Coltello Sardo, ubicato in Via Roma ed attiguo al laboratorio del Maestro Pusceddu, è possibile rivisitare uno spaccato della storia della coltelleria in Sardegna, con importanti esemplari di quelli che sono considerati all'unanimità delle vere e proprie opere d'arte.
www.paradisola.it

lunedì 29 marzo 2010

TRITIUM - Fiorenzuola 4-1 (Chiurato r)

La DecinaUltras presente a Trezzo d'Adda, sabato 27 marzo (...11 fantastici ballanudi)
Nonostante il "cappotto" che ci ha rifilato la capolista... bella trasferta ...viaggio con in sottofondo la colonna sonora dei Canti Alpini, presenza di Robbi, strusato mezzo pulmino con danni non da ridere.
Filo UF Acab (foto, 666 e ingiurie varie)




Fanatici Tritium

Un "portoghese"

Il grande e indimenticato ex Stefano Vecchi (ora tecnico della Tritium 1908) con Merc ..ma ve lo ricordate il gran gol di Vecchi con la maglia del Fiore nel 1993 al Dall'Ara contro il Bologna di Alberto Zaccheroni???

L'autista, un "bello" anche stavolta

Ci passo? ( gancetti maledetti)

TRITIUM-FIORENZUOLA 4-1 (2-1)

Marcatori: 4'pt Chimenti; 35' pt Roberto Bortolotto; 37' pt Chiurato(r); 25'st E. Bortolotto; 30'st R. Bortolotto(r).

TRITIUM (4-2-3-1): Mossali; Fondrini; Riva; Corti (dal 27'st Di Ceglie) ; Malgrati; Dionisi; Bortolotto E. (dal 27'st Lunardon); Daldosso; Spampatti; Bortolotto R. (dal 31'st Pesenti); Chimenti. All. Vecchi.
A disposizione: Marchesi; Turani; Martinelli; Colombo.

FIORENZUOLA (4-4-2): Anelli; Sicuro; Passera; Orrù; Peri (dal 31'st Cavanna); Ramundo; Lucci (dal 35'st Zanè n.g.); Biolchi; Chiurato (dal 31'st Dattaro); Speranza; Rosi. All. Perazzi.
A disposizione: Mercati; Carlini; Armani; Araldi.


Arbitro: sig. Silvestri di Isernia

Note: giornata soleggiata con 18°; campo in ottime condizioni; spettatori 500 circa.
Ammoniti:Biolchi; Riva; Mossali
Espulsi: Al 30’st Biolchi per somma di ammonizioni
Angoli: 5-5
Recupero: 2’pt+3’st

LA CLASSIFICA serie D girone B, a 6 giornate dalla fine:

Tritium 62
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Colognese 47
Darfo Boario 47
Alzano Cene 47
Renate 46
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Pontisola 42
Insubria 41
Voghera 40
Cantù 38
Pizzighettone 38
Olginatese 38
Solbiatese 32
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FIORENZUOLA 31
Sestese 27
Caratese 26
Borgosesia 26
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Oltrepò 21
Caravaggio 17

mercoledì 24 marzo 2010

LA NOSTRA WOODSTOCK ...E QUELLA MAGLIA STRASUDATA STRAONORATA!

Vi voglio raccontare un episodio di qualche anno fa. Piove. Ci ritroviamo di domenica mattina come al solito in piazzale Cappuccini. Siamo in una ventina. Nel nostro piccolo sembra un numerone ma se vi dico che noi una settimana prima sognavamo di riempire non uno ma due pullman mi viene ancora adesso il magone. Parole appassionate del d.s. Merli: "il secondo pullman se lo riempite lo paga la società!" (remake Formigine primo round). Eravamo gasati e certi di riempirli due pullman, già immaginavo di ritrovarci in cento in quel prato verde tutti ammassati a tifare per il nostro rock-Fiorenzuola. Metteva acqua. Sarebbe stata la nostra Woodstock... e invece tutto andò a puttane. All’indomani della sfida riuscimmo come detto a riempire a mala pena mezzo bus. Giunti a destinazione ci spedirono nel prato in pendio che faceva da curva. C’era il sole, faceva caldo e tirava aria di mare. Pochi minuti e siamo già sotto. 1-0 per i padroni di casa. Dalla parte opposta: 15 bambocci dietro uno striscione con la scritta “Rebels” dipinto a tempera a prenderci per il culo. Tifiamo ignari di tutto e tutti. Come sempre. L’orgoglio, la determinazione e soprattutto il Cuore dei nostri ragazzi non si fa attendere. Torniamo in carreggiata e alla fine cogliamo i 2 gol della vittoria, della nostra piccola rivincita. Era quella la gara di ritorno della semifinale play-off di Eccellenza: Savignanese-Fiorenzuola. Gara di andata: un 4 a 1 a favore dei nostri avversari sette giorni prima in quel pomeriggio da incubo al Comunale. Come se fossimo nelle Coppe Europee un 4 a 1 da ribaltare lontano da Fiorenzuola, all’estero, in Romagna. Impresa quasi impossibile. Beh al di là dell’esito, quella domenica è stata una grande domenica. Che porterò sempre nel Cuore. L’orgoglio, le forze e il CREDERCI messo in campo dai nostri ragazzi. Nessuno si era risparmiato. Poi ricordo tutto il Fiore Vincitore anche se sconfitto sotto il nostro settore. Le lacrime del grande Dennis Piva. Da una parte, in campo, 11(+9) ragazzi stremati con addosso maglie rossonere grondanti di sudore; dall’altra parte della recinzione la DecinaUltras, quelli di Sempre, quelli SEMPRE PRESENTE OVUNQUE E COMUNQUE, quelli che non mollano mai. Cori, applausi reciproci, e quelle maglie grondanti di sudore, in alcuni punti scucite (i segni della battaglia). Quella maglia, quella di Tomas Martini n°5, la conservo ancora oggi gelosamente, qui chi me la tocca. "MAGLIA SUDATA MAGLIA ONORATA" recitava uno striscione esposto qualche anno fa dai pistoiesi. Ricordo che il lunedì successivo a momenti mi prendo per il collo con mia madre perché voleva a tutti i costi lavarla e io non volevo. Una maglia così sudata non l’ho mai vista.
L'episodio che vi ho citato calza a pennello perchè nell'arco di questa stagione è' proprio il caso di dirlo: le casacche sono sempre uscite dal campo fradice. Chi ha vestito la maglia del Fiore non si è mai risparmiato. Questa è una cosa che rende onore a chi l'ha indossata e a noi ci riempie d'orgoglio comunque vada l'esito della stagione in corso.
SABATO andiamo a sfidare la capolista Tritium. Stagione straordinaria, una macchina da punti già quasi promossa. All'andata i lombardi allenati dal nostro grande ed indimenticato ex STEFANO VECCHI (4 fantastiche stagioni in rossonero nei magici anni della C1) ci confezionarono un bel cappotto. SABATO, noi ultras siamo certi che comunque vada le maglie rossonere al termine dei '90 di gioco usciranno dal rettangolo verde grondanti di sudore come sempre. FORZA RAGAZZI!

PER LA TRASFERTA ...RITROVO SABATO 27 MARZO ALLE ORE 12.45 in PIAZZALE CAPPUCCINI

Savignanese-Fiorenzuola 1-2 (giugno 2007)

The Crowd at Woodstock 1969 - "3 days of peace and music" - Bethel New York

domenica 21 marzo 2010

FIORENZUOLA - Caratese 1-1 (Chiurato r)

Chissà se dopo averla fondata abbiano mai immaginato che sarebbe diventata secoli più tardi una cittadina di 15mila abitanti con una percentuale così alta di "belli". "Flos! Floris!! …Florentia?!?!!" esclamarono sul finire del terzo secolo a. C. gli antichi Romani appena sbarcati nella nostra terra e impressionati nello scoprire i nostri meravigliosi roseti. Non ci pensarono su due volte, posizionarono la groma ed ecco la centuriazione: il Decumanus Maximus, il Kardo Maximus, la spartizione dei terreni... poi i roseti del mansio senz’altro aiutarono, i Legionari da duri e ruvidi combattenti si addolcirono e prolificarono! Prolificarono! Prolificarono! …Ad oggi siamo 15.000 abitanti! Sfondato per la prima volta nella nostra storia il tetto dei 15mila. 15.020 per l’esattezza …festeggiati ufficiosamente nella giornata di sabato con quel destro “a tutta birra” sferrato al volto dell’ex assessore leghista Pezzani aggredito da un magrebino-fiorenzuolano ubriaco presso il gezebo di propaganda elettorale della Lega Nord allestito in piazza Taverna, la piazza delle Poste e del sottopassaggio. Nelle vicinanze di quella via che all’anagrafe fa Bressani sempre più frequentata da balordi poco autoctoni specialmente nelle ore notturne. C’è poco da festeggiare. Dicevano dei Romani. Gli antichi fondatori di Fiorenzuola non si sarebbero mai immaginati di dare alla luce una comunità con una percentuale così alta di “belli” capace di scalare le classifiche regionali, nazionali e mondiali in materia. 15.020 abitanti, tanti “belli” e solo 200 spettatori allo stadio. Anche per una sfida così importante per le sorti in serie D della squadra di calcio locale. Fiorenzuola-Caratese 1-1 e solo 200 spettatori sugli spalti, con nutrita rappresentanza ospite, la tanto attesa presidentessa Laura Riva in tribuna, Carlo Monza e i soliti (pochi) fantastici scassagatti al centro della gradinata a perdere la voce per la squadra del Cuore.
La partita. Il Fiore non sa guarire dal mal di casa. Da veri padroni di casa mettiamo all’angolo gli avversari, ma lo sappiamo fare solo per i primi 10 minuti di gioco. Fino a quel calcio di rigore per fallo di mano, trasformato da bomber Chiurato. 1-0 poi al Comunale la luce si spegna. Armani e Orrù sono in grossa difficoltà a centrocampo. 40 minuti in balia della Caratese che per nostra fortuna riesce solo a concretizzare la grande mole di gioco prodotto solo in un occasione (nella ripresa) con quel n°10 J. Pastore classe ’89 grande protagonista della sfida-salvezza, uscito fra gli applausi. In contropiede possiamo colpire ma il nostro classe ’89 Andrea Lucci lanciato a rete, spara in direzione opposta allo specchio della porta, direzione Baselicaduce (dove si mangiano le rane). Nel finale torniamo a farci vivi: una girata di testa di Chiurato, e allo scadere quella grossa occasione capitata sempre al nostro numero 9 fallita di un soffio. Finisce 1-1 con gli ammoniti Armani e Chiurato che guadagnano una pesante diffida, con il grosso rammarico di aver perso un'eclatante occasione di allungare in classifica sulla Solbiatese sconfitta a domicilio dal Borgosesia e sulla Sestese fermata in casa dall’Alzano “del Pantera” (ma la serie positiva comunque continua). Se penso che ci attendono altri tre scontri diretti decisivi, di cui due da giocare fra le mura amiche, mi si accapponisce la pelle. Lo si sapeva dall’inizio che la gara contro la Caratese non sarebbe stata una passeggiata. Le urla di incitamento che uscivano dalle finestre dello stanzone-spogliatoio ospiti nel prepartita la conferma; poi la grinta, l’ardore agonistico offerti in campo dall’undici di Ottolina per gran parte della gara (noi un pò meno a Borgosesia ma alla fine sono bastati e ci è andata bene)… ci ripetiamo sempre le stesse cose: da qui alla fine aspettiamoci battaglie ancora più difficili e impegnative di ieri. Sarà durissima SALVARSI! Serve l’aiuto di tutti! Serve l’aiuto dei tifosi! SABATO (contro una macchina da guerra) tutti a Trezzo d’Adda!
Ore 19 me ne torno a casa. SportItalia2. In tv c’è il superclasico del Clausura. Imperdibile per me. Stadio della Bombonera gremito come non mai. “La 12” in grande spolvero. Boca Junior-River Plate e a Buenos Aires un acqua che porca puttana fa il fumo. Al ’10 Baldassi manda tutti a casa…
Fanculo Jameson-Pioggia-in-Faccia!

Vi piacerebbe un Presidente così è ??? ...Cazzoni che non siete altro!!!

RISULTATI 27° Giornata
Caravaggio-Pizzighettone 0-2
FIORENZUOLA-CARATESE 1-1
Insubria-Tritium 0-3
Olginatese-Cantù S.Paolo 2-1
Ponte S.Pietro-Colognese 2-2
Renate-Darfo Boario 0-2
Sestese-Alzano Cene 0-0
Solbiatese-Borgosesia 0-1
Voghera-Oltrepò 2-1

LA CLASSIFICA:
Tritium 62
Colognese 46
Darfo Boario 46
Alzano Cene 44
Renate 43
Insubria 40
Voghera 40
Ponte S.Pietro 39
Cantù S.Paolo 38
Olginatese 38
Pizzighettone 38
FIORENZUOLA 31
Solbiatese 29
Sestese 27
Borgosesia 23
Caratese 23
Oltrepò 20
Caravaggio 17
"il Dispaccio" Il terzo numero della nostra Fanzine ultras, distribuita agli ingressi dello stadio Comunale

giovedì 18 marzo 2010

BOT

Il bicilindrico di centrocampo, il "MAI DOMO" Capitano: MARCO ORRU'

Dopo il sacco di Borgosesia si torna al Comunale per sfidare l’U.S. Caratese, per un altro scontro SALVEZZA che decisivo ancora non è ma poco ci manca. Gli azzurri di Ottolina (ci sarà ancora?) hanno racimolato fino ad ora 22 punti, frutto di: 4 vittorie, 10 pareggi (le sconfitte sono 12). 16 gol messi a segno e (solo 30) incassati. Ultimo: il pareggio interno per 2 reti a 2 contro il Caravaggio.
Ottolina …quel nerboruto vichingo, avversario del Fiore in serie C negli anni ’90. Ma ve lo ricordate? A mio avviso, uno dei migliori difensori ammirati al Comunale negli anni del professionismo.
In Brianza, il match di andata fortemente condizionato dal terreno pesante e dal clima da sclerosi del pubblico locale presente capiente tribuna, finì in pareggio. Tutto nella ripresa: vantaggio rossonero con Armani, pareggio dei locali alla mezz’ora con De Angeli. Nel finale: la DecinaUltras a tenere in scacco le forze dell’ordine causa scintille nate dai nostri “2aste” che non saranno dei Bot (*) ma nemmeno degli obbrobri …si disse a coprire la visuale della partita al resto del pubblico di casa (fanculo Camomillo!). In campo, i nostri ragazzi a sfiorare il colpaccio sempre con Armani e il suo perfido diagonale con la palla che sfiorò solo il palo graziando così l’11 di Ottolina e l’avvenente Laura Riva presidentessa presa di mira dalla contestazione della frangia “calda” del pubblico di casa.
Il Fiore dopo la bella vittoria di Borgosesia deve tornare a fare punti fra le mura amiche. Guarire definitivamente dal MAL DI CASA (solo 12 punti, contro i 18 conquistati in trasferta). Fiorenzuola-Caratese è un sfida importantissima. Centrare una vittoria in questo scontro diretto, significherebbe fare un notevole passo avanti nella corsa al tanto agognato obbiettivo SALVEZZA.
Per vincere serve il 12°! Il Dodicesimo uomo in campo che spesso e volentieri è mancato in questa stagione. Domenica, vieni con noi a sostenere la Gloriosa Unione Sportiva! …La scusa: “Io vado in tribuna perché questa domenica là c’è quel gran pezzo di gnocca della Riva non sta in piedi! cazzo!!” TUTTI AL CENTRO DELLA GRADINATA CON NOI!!! …FORZA ROSSONERI!!!
(*) Bot: nome di battaglia di Barbieri Osvaldo Terribile (1895-1958) pittore futurista piacentino fra i più estrosi e stravaganti di quel tempo.
OSVALDO BOT artista piacentino che non ebbe in pratica maestri, anche se frequentò per qualche tempo l'Accademia Ligustica di Genova. Le sue prime prove nel campo dell'arte furono polemiche. Aderì al movimento futurista, alla seconda ondata, quando ormai il movimento era in crisi. Ebbe però il merito di svecchiare la cultura artistica nella sua città, la Piacenza dei primi del ‘900; una funzione salutare di rottura che fece di lui, nel suo ambiente, un personaggio, un simbolo; -Bot- è nome di battaglia: B (Barbieri) O (Osvaldo) T (Terribile). In realtà fu un cuore d'oro, ma esuberante, eclettico, sempre giovane e battagliero, vivace, intelligente, sensibile. Gli nocque la mancanza di una solida preparazione, sia tecnica che culturale. Nel gusto di Lorenzo Viani eseguì numerose xilografie e sfumografie, che raccolse in cartelle, secondo i soggetti (genere realistico, parodistico, grottesco). Tutta la sua vita fu un esperimento, un'evoluzione, con risultati disuguali. Forse i migliori li ottenne quando si trovò di fronte al vero, quando lo affrontò con più dimessa umiltà. Con genialità e gusto si dedicò anche alla scultura (prevalentemente ferroplastica). Ricordiamo il tentativo di lanciare la rivista “Vampa Futurista” proprio dalle macchine di stampa dell’antica Tipografia Marchi di Fiorenzuola d'Arda. Innumerevoli le personali di Bot, consacrate dalle Biennali di Venezia del 1930 e del 1932, dalle Quadriennali romane e dalle mostre futuriste di Milano e di Roma, comprese quelle dell’aeropittura (si vedano, per questo, le tempere del 1934 nel castello di Carpaneto, adibito a scuola, ora sede del municipio). Nel gusto di Lorenzo Viani eseguì numerose xilografie o sfumografie, che raccolse in cartelle, secondo i soggetti (genere realistico, parodistico, grottesco, africano, quando visse per un paio d’anni in Libia, ospite di Italo Balbo). Allestì eventi e mostre personali specialmente a Piacenza.

mercoledì 17 marzo 2010

VERGOGNA!

MA QUANDO TORNERA' LA GENTE DI FIORENZUOLA ALLO STADIO ??????

lunedì 15 marzo 2010

Borgosesia - FIORENZUOLA 2-4 (Orrù, Peri, Chiurato 2)

Per la trasferta più lunga dell’anno e forse la più importate della stagione partiamo da Fiorenzuola in 12 “belli” e non vi dico che personaggio avevamo al volante stavolta. Pollice in alto per la selezione degli autositi da parte della Gallesi Sailing Tour. Era da tempo che non si trascorreva il viaggio tutti assieme. Non ci siamo fatti perdere l’occasione di sfoderare perle di vita accompagnate da birra, whiskey, salame, ciccioli e grana padano. Arrivati a Borgosesia: “…Sei su Facebook?” alla prima super-sgallonata-fashion incontrata e mancano solo cinque minuti all’inizio della gara. Il campo sportivo del paese, munito di tribuna, curva coperta e piccola gradinata (covo della Brigata Alkolika 1986) è un impianto che si può definire tranquillamente stadio, ed ogni tanto è bello vivere una domenica in posti che ti fanno tornare in mente gli anni della C. Ci mettono in curva (prezzo del biglietto caro come il sangue!) dove batte un sole da bestia. Il Fiore, spurgato dalle squalifiche scontate nella gara contro l’Alzano parte in sordina. Il Borgosesia di Bacchin, messo all’angolo da una posizione di classifica disperata e spinto dal rumoroso tifo organizzato di casa è una furia.
Un grande Anelli respinge gli assalti degli attaccanti piemontesi, Matteo è decisivo in almeno tre occasioni, proprio sotto i nostri occhi. Quando meno te lo aspetti arriva il gol del Fiore. Siamo alla mezz’ora, mischia nell’area di rigore locale, svetta più in alto di tutti il nostro Capitano, colpo di testa (si, avete capito bene! Colpo di testa!) e palla nel sacco. Poi il bicilindrico Marco Orrù cosa fa? Viene a cercarci proprio a noi …si fa tutto il campo di corsa per venire a festeggiare sotto il nostro balconcino. Intervallo: delizioso panino con la salamella. Ripresa: il Fiore attacca verso di noi. dieci giri di orologio ed ecco il raddoppio! E’ Francesco Peri di testa a raccogliere un calcio d’angolo dalla sinistra e a spedire la palla alle spalle di Randazzo. Primo gol in serie D e con la maglia rossonera per il nostro forte stopper parmigiano. 0-2 come a Pizzighettone! Sembra fatta! Dalla gradinata, iniziano ad alzarsi minacciosi cori di contestazione a scaldare gli attributi degli avversari che prima accorciano le distanze con Giordano poi addirittura trovano il gol del pareggio con Santoro. A questo punto mi cago addosso. Si, proprio così mi cago addosso. Penso: “adesso la andiamo a perdere…”. Il Fiore si è fatto sgamare un'altra volta. Il Fiore sembra stordito. Il pubblico di casa si scalda ancora di più. E fatto curioso: partono dei forti cori di incitamento anche dalla tribuna, cosa che a Fiorenzuola, anche in tempi di vacche grasse ce la sogniavamo. A momenti il gol del 3-2 lo prendiamo per davvero con una bomba a fil di palo scagliata da un centrocampista granata. Sarà stato il cambio di maglia o le nostre sciarpe “Siempre amigos” del gemellaggio RossoneroViola (Fiore_Palencia), o i portachiavi-amuleti arrivati direttamente dai Paesi Baschi, da Eibar. Fatto sta che di pali non ne abbiamo colpiti stavolta. Un uscita spericolata ma efficace di Anelli salva la capitolazione. Mister Perazzi dalla panchina si sgola. I minuti passano lenti, riusciamo in qualche modo a riorganizzarci, a ritrovare il giusto equilibrio e in contropiede torniamo in vantaggio con il nostro attaccante principe non al massimo della condizione: Chiurato, bravissimo a infilare con un bel diagonale la porta di casa. 3-2 per noi! a dieci minuti dallo scadere. E tutti a festeggiare il nostro bomber che cinque minuti più tardi impallina per la seconda volta Randazzo. 2-4! Pratica chiusa!
Tredicesimo centro stagionale per Alessandro Chiurato che ad agosto, assieme al d.s. Merli aveva promesso venti gol per salvare il Fiore. Chiurato non mi sembra affatto uno alla Margheritoni (“si 20 gol considerando qualche mia autorete…”) e io in matematica sono abbastanza bravo: 13 sigilli (a otto giornate dal termine) + 5 legni colpiti + 1 rigore fallito, quanto fa? 4-2 e la DecinaUltras con l’ugola arrossata sotto il caldo sole della prima domenica di Primavera è al settimo cielo. “il tuo amore non lo vogliamo!” e “vogliamo solo pagare…!” non sappiamo più niente dalla gioia. Missione compiuta! Mano nella mano i ragazzi e lo staff vengono a festeggiare la vittoria sotto il nostro settore. Missione compiuta, ma vogliamo bassi. Una boccata di ossigeno e un iniezione di morale e che serviva. Solo otto gare al temine con tanti scontri decisivi. Il minimo errore e siamo fottuti. Sestese e Solbiatese sono sempre li dietro ad una manciata di punti da noi! …Borgosesia-Fiorenzuola 2-4, solo un piccolo passo verso la bramata salvezza. Nel viaggio di ritorno è un tripudio di coglionate; in colonna, ci facciamo pure prendere il numero di targa. Ma chi se ne frega! Il Fiore (LA PASIÓN DE MI VIDA) è tornato alla vittoria! Abbiamo vinto uno scontro diretto fondamentale nella tana di Borgosesia. Adesso andateci voi a fare punti lì. Duri, felici e incappellati torniamo in Valdarda! GRAZIE RAGAZZI! AVANTI COSI’!
“…la nostra determinazione, la generosità, il sacrificio… doti che non si possono dimenticare, specie se hai una tifoseria speciale come la nostra, capace di seguirci ovunque. I tifosi sono stati fantastici, quanto di buono sta facendo la squadra coinvolge nel merito anche loro” Massimo Perazzi.
Marco Orrù e l'esultanza dopo il gol dell'1-0

Bomber Alessandro Chiurato

"Forza Fiore! cazzo! ...FORZA FIORE!"

Festeggiamenti dopo il gol del 3-2 di Chiurato

Tutti sotto la Curva! GRAZIE RAGAZZI!

domenica 14 marzo 2010

UN ANNO DI BLOG!

Compie un anno il nostro blog www.ultrasfiorenzuola.blogspot.com, il blog degli ULTRAS FIORENZUOLA.

Nato per dare un identità al tifo organizzato fiorenzuolano e per sopperire alla mancanza di un sito ufficiale dell’U.s. che fornisca informazione, è diventato pure prezioso album dei ricordi, ha affiancato il Forum ovvero la voce libera dei tifosi rossoneri, ha cercato di contagiare, di coinvolgere, di tenere viva la fiamma della passione per la gloriosa squadra di calcio del paese.

Perché piccolo è bello! Perché le radici, le tradizioni e l’amore per le cose di casa nostra non devono morire! Sì signori! “Moglie e buoi dei paesi tuoi” insegna e calza a pennello perché per noi questo appassionato proverbio deve valere anche per l’attenzione e l’interesse verso le belle cose della nostra piccola cittadina e in queste belle cose lasciatemelo dire, il Fiore occupa un posto d’onore. Perché il passato che abbiamo noi in pochi possono vantarlo. Negli anni ’90 gli straordinari successi a livello nazionale del Fiore hanno fatto da sponsor alla nostra città facendola conoscere all’Italia intera. Un eredità, un patrimonio che viene dal passato e che va salvaguardato e valorizzato nel tempo con questa specie di museo nel web.

E così ci siamo sbizzarriti e lo faremo anche negli anni a venire. IL NOSTRO DIARIO DI BORDO fatto di Sport, tradizioni e vita cittadina che si mescoleranno ancora una volta in un tutt’uno per la gioia dei nostri affezionati lettori.
I risultati sono stati lusinghieri registrando una media oltre 200 visite giornaliere. Un po’ meno allo stadio dove la gente latita ancora, nonostante le buone prestazioni del Fiore in serie D (la nostra serie A!).
Abbiamo postato in questo primo anno di vita con cura e tanta passione una serie impressionante di foto, resoconti, dispacci e aneddoti delle domeniche degli sportivi fiorenzuolani vissute a bordo campo durante le partite del Fiore.
Il blog raccoglie, come detto, anche notevoli dati statistici sulla gloriosa U.S. FIORENZUOLA Calcio 1922, foto di amarcord, storia di Fiorenzuola città e poi tanti dati sulla storia dei campionati di serie C, serie D ed Eccellenza Emiliana. Molto frequentato a livello nazionale lo spazio dedicato ai gruppi ultras italiani con le storiche interviste della rivista Supertifo.

Buon Compleanno BLOG!!! GRAZIE LETTORI! …E FORZA FIORE!!!

mercoledì 10 marzo 2010

VOLTA LA CARTA!

il nostro coach: Massimo Perazzi alla quarta stagione sulla panchina rossonera.

Ancora una volta bisognerà fare i conti con Generale Inverno. E siamo a Marzo cazzo! Nevicate così non imperversavano più dai lontani anni ’70. Borgosesia-Fiorenzuola. Neve permettendo! maledizione!
Quando Generale Inverno batterà una volta per tutte ritirata, quando potrò finalmente togliere il mio caro prete da sotto le coperte penso proprio che esulterò come un pazzo come ad un gol di Chiurato, ad una parata decisiva di Matteo Anelli, ad un sigillo di Luca Rosi.
Fanculo Generale Inverno! Fanculo!


Archiviata la battuta d'arresto contro l'AlzanoCene si va con il coltello fra i denti (...e con le ciaspole e i dopoSci) a Borgosesia per il primo di due scontri diretti ravvicinati che mettono sul piatto preziosissimi punti salvezza (..TEMPO PERMETTENDO).
Mister Perazzi potrà contare sul rientro degli squalificati, i tre filibustieri: Ramundo, Peri e capitan Orrù. La loro assenza si è sentita parecchio nella gara interna contro l'Alzano.
Nell'ultima giornata i granata, invischiati nei bassi fondi della classifica, hanno colto un pari e reti inviolate fra le mura amiche contro la periconte Caratese (prossima avversaria del Fiore al Comunale). Per fare risultato servirà la massima accortezza e il massimo cinismo in zona gol con un occhio ai cartellini (Armani e Chiurato sono prossimi a diffida).
Gara delicatissima per le sorti del campionato ...Il Fiore, va in Piemonte e volta la carta!
Ricordo due precedenti di Borgosesia-Fiorenzuola. Il primo risale alla stagione 1998-99 in serie C2, seconda di campionato e i rossoneri di Gregorio Mauro rifilano a Novara un secco poker ai granata di Domenicali. In gol: Piero Ferraresso, Luca Dosi (-show! doppietta per lui) e Leandro Vessella. Poi non so come ma abbiamo dilapidato un sacco di punti nel girone di ritorno e i play-off gli abbiamo visti con il binocolo posizionandoci solo sesti. Il neo-promosso Borgo invece ha chiuso penultimo, tornando così in serie D. Il secondo precedente è datato 2 maggio 2004. Serie D. E’ l’ultima di campionato e nella domenica in cui il Milan di Ancellotti si cuce sul petto il suo diciassettesimo scudetto (Milan-Roma 1-0 …Shevchenko!), 16 valorosi ragazzi che cullavano ancora il sogno-playoff si presentano nel vercellese per sostenere l’undici di Galli che impatta in una mesta sconfitta per due reti a zero. Noi chiudiamo il campionati ancora sesti, i granata di Viganò e dell’ex Daniele Mello al decimo posto.
Vieni con noi in trasferta! Il Fiore volta la carta! (...e speriamo finisca in GLORIA!)

C'è una donna che semina il grano
volta la carta si vede il villano
il villano che zappa la terra
volta la carta viene la guerra
per la guerra non c'è più soldati
a piedi scalzi son tutti scappati

Angiolina cammina cammina sulle sue scarpette blu
....

C'è un bambino che sale un cancello
ruba ciliege e piume d'uccello
tirate sassate non ha dolori
volta la carta c'è il fante di cuori.

Il fante di cuori che è un fuoco di paglia
volta la carta il gallo si sveglia

Angiolina alle sei di mattina s'intreccia i capelli con foglie d'ortica
ha una collana di ossi di pesca la gira tre volte in mezzo alle dita
ha una collana di ossi di pesca la conta tre volte intorno alle dita.

Mia madre ha un mulino e un figlio infedele
gli inzucchera il naso di torta di mele

Mia madre e il mulino son nati ridendo
volta la carta c'è un pilota biondo

Pilota biondo camicie di seta
cappello di volpe sorriso da atleta

Angiolina seduta in cucina che piange, che mangia insalata di more.
Ragazzo straniero ha un disco d'orchestra che gira veloce che parla d'amore
Ragazzo straniero ha un disco d'orchestra che gira che gira che parla d'amore.

Madamadorè ha perso sei figlie
tra i bar del porto e le sue meraviglie
Madamadorè sa puzza di gatto
volta la carta e paga il riscatto
paga il riscatto con le borse degli occhi

Piene di foto di sogni interrotti
Angiolina ritaglia giornali si veste da sposa canta vittoria
chiama i ricordi col loro nome volta la carta e finisce in gloria
chiama i ricordi col loro nome volta la carta e finisce in gloria.

Volta La Carta - Fabrizio De Andrè


PENSIERO DI UN PECCATORE ERRANTE - La faccenda del "fare il margine" prima degli scontri diretti, tutti questi calcoli classifica e calendari alla mano a parer mio non giovano. Siamo una squadra molto giovane. Lungo andare, abbiamo raggiunto grossi miglioramenti sotto l'aspetto tattico, sotto l'aspetto del gioco. Caratterialmente invece siamo ancora molto in dietro. Il carattere è una dote e non è facile trovare medicine con effetti immediati. Neanche da Pigorini le potete trovare. Per vincere a volte serve anche carattere e testa. Stiamo entrando in una fase decisiva per il campionato. Onde evitare: complessi giochiamo alla giornata, incentriamo la concentrazione partita per partita con la giusta fame di fare gol (fame che ho visto solo in 2-3 partite e basta: Borgosesia all'andata, Broni, Cantù). La forza della Solbiatese "del miracolo" sta in questo ...vivere alla giornata ...come chi non ha niente da perdere. La Solbiatese che ha battuto 4-1 quei cadaveri del Pizzighettone, è in pratica la FC Longobarda...spero proprio che il loro presidente all'ultima giornata ordinerà: "ma mister Romella, pardon Merolla, o no scusi accidenti volevo dire mister Ramella cosa sta combinando? Mi vuol rovinare!" A parte gli scherzi, ce la dobbiamo fare non per grazia ricevuta ma con i nostri mezzi!Siamo una squadra che dovrà lottare/sudare per la SALVEZZA sino al '95 della trentaquattresima giornata. Questo si sapeva da agosto. Chi si è illuso di raggiungere l'obbiettivo prima di Pasqua è un superficiale e ha commesso un gravissimo errore. Della gente che ha già preso le garze in Piazza Molinari, da Bonati, e domenica ha iniziato a fasciarsi la testa non ne abbiamo bisogno. Voi che fate calcoli? Se domenica a Borgosesia perdiamo ...cosa succederà? Gli avversari saranno + affamati di noi. Se alla pagina 252 del Televideo esce 1 cosa fate? Vi sparate!?!? A dieci partite dalla chiusura siamo in una posizione di classifica tutto sommato ancora invidiabile. Non possiamo mandare a puttane tutto il grande lavoro che è stato fatto fino ad ora. Tutt’al più a puttane ci andiamo noi. Noi della Manga ad Cuion! SU CON IL MORALE CARI TIFOSI! FORZA FIORENZUOLA!