giovedì 30 ottobre 2008

FIORENZUOLA: LA PIAZZA DELLE CORRIERE

La piazza delle corriere era il nostro centro del mondo, l’ombelico della valdarda, qui ogni mattina, una manciata di corriere scaricavano 200 ragazzi che andavano a scuola, a lavorare, a gironzolare…si a gironzolare per la città ( quando si poteva).
Ragazzi che andavano alle scuole superiori: il liceo scientifico, il Romagnosi, le scuole professionali della Regione e il Leonardo.
Ragazzi che “fugavano” nel parco Lucca, alla stazione ( in sala d’ aspetto o al bar), in qualche bar.
Ragazzi che prendevano la “littorina” per Fidenza e per Salsomaggiore per la scuola o per la fuga.
Ragazzi che frequentavano il Paciolo, il Classico o l’alberghiera di Salso.
Già l’alberghiera che stupendi professionisti ha sfornato: conoscete il titolare del ristorante da Giovanni a Cortina ?
Già il Leonardo che stupendi professionisti ha sfornato: conoscete il fotografo Gianfranco Negri ?
E poi medici, dirigenti, imprenditori, Sindaci, parlamentari, commercianti, artigiani ( e che artigiani)….
Fiorenzuola ha dato molto alla valdarda, ha anche ricevuto (anche in termini di capitale umano ) molto.
Ma questo “ meccanismo” si è inceppato!…Non del tutto…ma si è inceppato.
Vi erano giornate miti, primaverili, dove non era facile che almeno 20 ragazzi, a piccoli gruppi o coppie, si ritrovassero nel parco.
Sotto una pianta c’erano due fidanzatini che si baciavano, nel prato 5/6 ragazzi giocavano al “pallone”, tre amici ascoltano il pop progressivo degli anno ‘70 dal registratore a nastro che avevano avuto in cambio di qualche bella pagella.
Poi si andava, il pomeriggio, nel negozietto di Luigi della casa del disco….unico e indimenticabile negozio della nostra gioventù musicale.
Luigi aveva tutto!… Da Castellina Pasi ai King Krimson; da Celentano alla chitarra acustica a 12 corde…in 3 metri di negozio.
Ti faceva ascoltare il long playing (vinile), guardavi le copertine e restavi a bocca aperta…1250 lire….all’inizio (poco più di mezzo euro).
Dalla piazza delle corriere alla Via Emilia, alla stazione ferroviaria, al parco Lucca …era il nostro mondo! Guccini interpretava molti dei nostri sogni ma Augusto……ci trasportava con “Io, un giorno crescerò e nel cielo della vita volerò ma, un bimbo che ne sa sempre azzurra non può essere l’età. Poi, una notte di settembre mi svegliai il vento sulla pelle sul mio corpo il chiarore delle stelle chissà dov’era casa mia e quel bambino che giocava in un cortile. Io vagabonda che son io vagabonda che non sono altra soldi in tasca non ne ho ma lassù mi è rimasto Dio…..”

FONTE: http://comunitas.wordpress.com/2010/03/04/fiorenzuola-la-piazza-delle-corriere/

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