Can da la bissa!!! Ci siamo fatti acchiappare dal Renate se no erano tre punti pesantissimi. Incaselliamo comunque un punticino che non è male, che fa classifica e morale. Giornata grigia, temperatura attorno allo zero, avversari in maglia a strisce nero-azzurre stile Inter e solo 200 spettatori a fare da cornice al match. Il Fiore lascia sugli scaffali degli spogliatoi la casacca pseudo-milanista a strisce rossonere e così il l’emulazione del Derby della Madonnina è scongiurato. Diverse le novità in formazione frutto degli studi sciamanici di mister Massimo Perazzi che non dispone ancora dei rinforzi tanto attesi. In difesa cambia di nuovo la corsia di destra affidata stavolta a Filippo Spagnoli. A centrocampo: rientra dalla squalifica Armani a fare reparto con capitan Orrù e un inedito Biolchi; fuori Dattaro. Duo d’attacco: Chiurato-Rosi con la novità Mattia Rovida in maglia numero undici a fare l’esterno alto. Partiamo contratti ma a mettere per primi la palla nel sacco siamo noi con Marco Biolchi nelle vesti di provetto bomber bravo da posizione impossibile a far passare la sfera fra palo e portiere ospite. Per Biolchi, schierato per la seconda volta da centrocampista a distanza di un anno dalla buona prestazione nello sfortunatissima Fiorenzuola-Crociati Noceto 0-1, è il primo gol in serie D. Congratulazioni grande Bio! Nella ripresa, al quarto d’ora, il Renate di mister Giuliano Dell’Orto coglie la rete del pareggio con Moretti. Il Fiore non ci sta a pareggiare, ma i tanti palloni serviti in mezzo all’area non trovano mai il terminale offensivo capace di mettere a segno il colpo vincente. La sfiga poi ha voluto che nella domenica del Derby di Milano (bum bum: Milito-Pandev! Bye-bye A.c. Milan!) mandassero in Valdarda una terna arbitrale di interisti sfegatati. Secondo voi, a poche ore da un Inter-Milan decisivo per le sorti del campionato, un arbitro può assegnare un calcio di rigore ai rossoneri contro la sua squadra del cuore per plateale fallo di mano del Lucio del Renate in piena area di rigore? E allora fanculo al derby di Milano e alla serie A! E domenica si va a Broni ragass, per una sfida importantissima contro il resuscitato Oltrepò di Rebecchi che è andato a sbancare Carate Brianza (reti di Girgenti e D’Aniello) portandosi da fanalino di coda a quota 13 punti. Oltrepò che schiera in difesa quel Stefano Rossini che sembrava in procinto di accasarsi in Valdarda ad agosto (poi Jameson si immolò e non se ne fece + nulla! Ramundo-Peri the best!). E qui tirando in ballo Rossini, si potrebbe aprire un discorso dagli scenari oscuri con l’ex difensore di Inter e Piacenza schierato dalla compagine pavese ad inizio campionato quando ad alcuni addetti ai lavori risultava ancora nei ranghi del Fidenza. Punti di penalizzazione o grazia ricevuta, domenica si va a Broni e l’imperativo è FARE RISULTATO. Sugli altri campi delle pericolanti: il Caravaggio per nostra fortuna si è dovuto arrendere al Voghera che ora è tornato in gioco per lo scudetto; a secco Arena, nel finale in gol per il Caravaggio il nostro ex Andrea Santonastaso. Si allunga la serie positiva del Borgosesia che a momenti vince contro il Darfo ed è sempre a -2 da noi e torna a fare paura. Pareggio per la ridimensionata Solbiatese che doveva essere “morta” e invece si tiene appaiata a noi come un fantasma a quota venti. L’Insubria ha raggiunto la Solbiatese solo nel finale. Rinviata per ghiaccio: Sestese-Pontisola.
"non ci han dato un rigore questo è un calcio nel cuore come quando l'amore se ne va, se ne va" (tratto dalla canzone "Cesarini" di Cochi e Renato).
LA CLASSIFICA “CHE INTERESSA A NOI!” del girone B serie D 2009-10: …Pontisola 23 (una partita in meno), FIORENZUOLA e Solbiatese 20, Borgosesia 18, Sestese VA 17, Caratese 16, Caravaggio 15, Oltrepo 13.
DOMENICA: TUTTI A BRONI (PV) …RITROVO ORE 12.30 IN PIAZZALE CAPPUCCINI!
ahahahah... Giovani fans rossoneri con pezze e due aste anche in tribuna.
"CAN DA LA BISSA" modo di dire curioso e tramandato negli anni. Molto usato a Piacenza e provincia e risalente ai tempi della signoria dei Visconti a Milano e in altri territori (secolo XIV-XV).
La "bissa" la biscia, simbolo della potente famiglia dei Visconti...