sabato 14 gennaio 2012

Il tifo a Pécs

Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta delle più disparate realtà del tifo organizzato europeo e mondiale.
Dopo la capatina alle latitudini più estreme dell’emisfero boreale sbarchiamo ora in uno dei paesi più belli dell’Europa dell’Est al grido di “Viva il tifo organizzato!” e soprattutto “Viva la gnocca!” (che qui mi pare di capire, non manca assolutamente).
A guidarci c’è un ragazzo ungherese pronto ad accompagnarci alla scoperta della realtà ultras della bella Pécs, città di origini antichissime posta nel Sud dell’Ungheria, fra l’Europa Occidentale e i Balcani, terra di miniere e beni artistici e culturali.

il tifo a Pécs, Ultras interiew
1. Prima di iniziare, spazio alle presentazioni..
Il mio nome è Antal, ho 31 anni e vado allo stadio da quando ne avevo 6.

 Ultras Pictures Pécs

2. Qual è la tua squadra del cuore? Come vanno le cose in campionato?
La mia squadra del cuore è il club della città in cui vivo: il PMFC (Pécsi Mecsek Futball Club) nato nel 1950. I colori sociali sono rosso-nero. Attualmente abbiamo chiuso la sessione autunnale sesti in classifica, a quattro punti dalla terza, nel Nemzeti Bajnokság I, la massima divisione del campionato ungherese di calcio, paragonabile alla serie A italiana.

50% Ultras, 50% Hooligans
3. Parlaci dello stadio di Pécs?
Il nome dello stadio è “Stadium of Ujmecsekalja”. Attualmente non soddisfa le disposizioni Uefa. E’ stato inaugurato nel 1955 e ha una capacità di 8500 posti. Il prezzo d’ingresso del nostro settore, la curva, è di: 900 HUF. In tribuna il prezzo è di 2200 HUF. Anziani e studenti pagano, nei settori diversi dalla curva un prezzo agevolato di 1000 HUF. (1 euro equivale a circa 300 HUF).

Una torciata

4. Di quale gruppo ultras fai parte? Raccontaci un po’ di voi..
Faccio parte di Mecsek-Alja (MA), anno di fondazione 2001, e che attualmente è il gruppo ultras trainante del tifo del Pécs. Molti di noi appartenevano ad altri gruppi, poi nel 2001 come detto, la decisione comune di fonderci in un unico gruppo. “Mecsek” deriva dalla denominazione dei monti che sovrastano la città. “Alja” significa fondo, curva. Noi MA, siamo ora circa 60 ragazzi. In curva, per le partite casalinghe abbiamo una media totale di 100-130 ultras rossoneri ma il numero varia notevolmente a seconda dell’importanza della partita. Abbiamo un ritrovo in città dove ci si da appuntamento prima dei matches e nei giorni della settimana, il Partisan Pub. Nelle trasferte ci spostiamo in auto o con pullman e i rapporti con la squadra e il club sono neutrali.


Le belle pezze della curva del PMFC
5. Qual è stato il momento migliore del vostro gruppo?
Ce ne sarebbero veramente tanti di momenti esaltanti da raccontare. Mi limito a ricordarne solo un paio. Gli scontri con le forze dell’ordine seguiti ad un invasione di campo il 5 maggio del 2009 durante Lombard Pápa TFC-PMFC 1-0. E poi la coreografia per celebrare il nostra ritorno in NB1 la massima serie del nostro campionato al termine della passata stagione, con un numero esagerato di torce e fumogeni e una imponente cartata con il lancio di circa 300 nastri.

Ultras Pécs a torso nudo on tour
6. Capitolo amicizie e rivalità?
Noi non abbiamo amici. Noi abbiamo un motto: “We hate everyone” (odiamo tutti). I tifosi ospiti non sono i benvenuti da noi, come noi non li siamo in molte città dell’Ungheria. I principali rivali sono i tifosi del Videoton Székesfehérvár (RBD ultras - Red Blue Devils) e i gruppi ultras delle squadre della capitale Budapest: Green Monsters (Ferencváros), Ultra Viola Bulldogs (Újpest FC), Ultra Red Boys (Kispest).

fumogenata ROSSONERA
7. Fate politica allo stadio? Ho notato che esponete molte bandiere della patria..
Si esponiamo bandiere dell’Ungheria sia in casa che in trasferta per lo spirito nazionalista che ci accomuna. Non facciamo politica anche se quasi tutti i ragazzi che frequentano la nostra curva sono di destra.


8. Il vostro gruppo dispone di materiale?
Si, abbiamo la sciarpa del gruppo Mecsek Alja con il logo ufficiale del PMFC e quello del gruppo: un goliardico minatore. Poi abbiamo t-shirts e felpe.


9. Descriveteci i vostri rapporti con le forze dell’ordine?
Non sono affatto buoni. Da settembre, in Ungheria, sono entrate in vigore leggi molto severe contro il movimento hooligans e ultras. Se sgarri puoi rischiare dai 2 ai 5 anni di galera.

Ultras Pécs in trasferta, in primo piano la pezza su sfondo militare degli MA
10. Che tipo di coreografia vi piace allestire?
Alle coreografie preferiamo curare maggiormente il tifo. Abbiamo vari due aste e se è necessario esprimere un messaggio usiamo scriverli su lunghi striscioni da esporre durante i match. Ci piaceva, facendone uso frequente, accendere torce, fumogeni e materiale pirotecnico che però ora sono banditi dalla legge.

Una bella cartata
11. A Pécs ci sono altri gruppi ultras oltre a voi?
Si, c’è ad affiancarci il gruppo dei ragazzi più giovani, chiamati Szélsoséges Alternatíva (SzA)


12. Quali gruppi ultras ammiri in Europa?
Fra i miei preferiti direi quelli dell’As Roma.


13. Saluti finali..
Grazie per il vostro interessamento verso la nostra realtà ultras. E’ stata una sorpresa ed è stato un piacere rispondervi. Spero possiate fare un bell’articolo.



Tanta Roba!

la città di Pécs di notte a Dicembre
PÉCS. La maestosa moschea turca con cupola nella bellissima piazza Szechenyi, ereditata dal periodo di dominazione turca. Il pozzo Zsolnay in stile liberty sempre in piazza Szecheny. Le catacombe con il complesso delle necropoli, risalenti alla diffusione del Cristianesimo nell’epoca romana, fra le più antiche rinvenute fuori dall’Italia. La statua del grande compositore Ferenc Liszt che osserva piazza del Duomo. La Cattedrale Romanica del XII secolo. Le ceramiche finissime della manifattura Zsolnay. I ricordi dell’epoca Barocca con le bellissime chiese. L’antica città che si snoda lungo la strada che conduce ai monti Mecsek. I Ristoranti e i caffè nostalgici. Pécs è una città di 160.000 abitanti fra le più antiche d’Ungheria, che vanta una storia di due millenni e un patrimonio artistico straordinario. Nel 2010 è stata nominata Capitale Europea della cultura.


Una panoramica della città ungherese di Pécs
Il fenomeno del movimento ultras nasce in Ungheria alla fine degli anni ‘80 evolvendosi fino ai giorni nostri. Le prime realtà ungheresi prendono spunto dai maggiori gruppi ultras italiani. A Pécs il primo vero gruppo ultras sboccia nel 1993 con la denominazione italiana: ULTRAS ROSSONERI UNITI.

la felpa MA
Il Pécsi Mecsek Futball Club nasce nel 1950 come Pécsi Dózsa, poi nel 1973 assume la denominazione attuale in seguito alla fusione di 4 squadre: Pécsi Dózsa, Ércbányász SC, Helyipari SC e Pécsi Építok. Nel 1974 si aggiunge una quinta squadra, il Pécsi Bányász.
Nella stagione 1970-1971 partecipa alla Coppa delle Fiere (ora Chempions League). I rossoneri sbarcano per la prima e unica volta in Italia per affrontare la Juventus di Bottega, Causio, Capello e Furino.
Nel anno 1990 conquista la Coppa d'Ungheria, con conseguente accesso alla Coppa delle Coppe 1990-1991, dove affronta il Manchester United, futuro vincitore della coppa. Nel palmares anche una partecipazione alla Coppa UEFA.

Pécs, piazza Szechenyi
la tribuna dello stadio del PMFC Pécsi Mecsek Futball Club
foto primi anni '90 della curva rossonera del Pécsi
la bellissima Cattedrale Romanica di Pécs
l'esultanza dei calciatori rossoneri
tutti sotto la curva!
MA foto amarcord
batti 5! il sauto ai tifosi

Lo scudetto del PMFC Pécsi Mecsek Futball Club
i calciatori del PMFC Pécsi Mecsek Futball Club con la seconda maglia in un momento di festa

Ultras Movies Pécsi : Papa-PMFC 1-0 e altri video tifo

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