domenica 31 gennaio 2016

La ZOBIA 2016


La ZOBIA scende nelle strade di FIORENZUOLA D'ARDA dal 7 al 12 febbraio. Il popolare e tradizionale carnevale della città sull'Arda. 
La presentazione si è tenuta nella Sala dell’Orologio del Comune di Fiorenzuola, con gli interventi dell'assessore alla Cultura Augusto Bottioni, della presidente della giuria Sonia Aletti, di Claudia Verdiani, presidente dell'associazione Amici della Zobia.
Il programma prevede il decollo giovedì 7 febbraio (ore 21) al bar Paradiso (quartiere Torchina), sabato 9 (ore 15 in piazza Caduti) la Zobia dei bambini, domenica 10 febbraio dalle 15 la sfilata dei carri e dei gruppi e alle 17 il sorteggio della lotteria legata alla Zobia, lunedì 11 febbraio dalle ore 20 la sfilata dei carri, dei gruppi e l’assegnazione del Palio n°34 e dei premi, mentre martedì 12 febbraio si chiude con la sfilata delle scuole primarie.

sabato 30 gennaio 2016

Alè FIORE


è tornato a disposizione! SERGIO CORSO
Aspettando la trasferta di Seregno affrontiamo l'U.S. Caravaggio 1922 del neo-tecnico Ernestino Ramella (ricordi quel Fiorenzuola-Solbiatese 3-3).

Per riscattare la sconfitta dell'andata.

La sfida del gol tutta pugliese fra il nostro Francesco Morga e Ciro De Angelis che sta vivendo la sua stagione più prolifica con già 11 centri realizzati.

Per quelli non fa più freddo, il derby di Milano c'è alla sera, la Juve a mezzo dì ...ma la serie D non è poi tanto male e il FIORE è il FIORE !

domenica 31 gennaio, stadio Comunale, ore 14.30
FIORENZUOLA-Caravaggio




venerdì 29 gennaio 2016

Ora vivo in ORIENTE e sono felice


Ti ricordi di me ?

M.F. iniziò la carriera da allenatore da noi. Era l'annata 2001-02 campionato di serie C2, il nostro ultimo campionato di serie C2. Se non sbaglio subentrò a Fabio Querin. 

In attacco c'erano Merloni e De Luca. In porta Bertaccini si alternava al fenomenale Ermanno Fumagalli (oggi al Pro Piacenza) e non so nemmeno il perchè. La squadra era quello che era e al termine degli spareggi play-out contro il Trento retrocedemmo in serie D.


Dopo Fiorenzuola, la grama esperienza di Avellino e quella di Pistoia per MASSIMO FICCADENTI arrivarono chiamate in serie B per il tecnico marchigiano (a Verona, nell'Hellas con Bruno Conca come vice). Salva il Piacenza poi centra il miracolo in serie A con il Cesena e passa al Cagliari di Cellino.


Ha sempre mostrato grande ammirazione per il mondo orientale, la cultura giapponese.


Nel Gennaio del 2014 è sbarcato nel paese de Sol Levante per allenare il Tokyo FC. Si è portato con se nelle vesti di allenatore in seconda l'altro ex rosso-nero, quel Bruno Conca che con i piedi ci sapeva veramente fare. Attualmente allena il Sagan Tosu sempre nella J1 League.


Ficcadenti ha detto: "In Giappone c'è una qualità eccelsa, mancano strutturalmente solo due "ruoli"" raccontava durante l'ultima sua visita a Verona "il centrale difensivo e l'attaccante centrale. Per il resto hanno tutto e sono giocatori sorprendenti per qualità tecnica e abengazione".



US Fiorenzuola 2001-02: Fumagalli, Gorrini, Lanati (Balzano), Manoni (Pizzelli), Berardo, Mazzocchi (Melizza), Occhiuzzi (Livi), Ciceri, Merloni (Parma), Ferrari A., Perna (Parma). All. Ficcadenti.

Playout:

Andata: 19 maggio 2002
Fiorenzuola-Trento 0-1
75' Garofalo (T) rig.


Ritorno: 26 maggio 2002
Trento-Fiorenzuola 1-1
2' Mantovani (T), 40' Merloni (F)

martedì 26 gennaio 2016

ALESSANDRIA e FIORENZUOLA. Le squadre di C che hanno fatto più strada in Coppa Italia

Questo post è tutto in GRIGIO. Perchè ? (perchè piccolo è bello! e poi perchè per noi di Fiorenzuola giocare a calcio contro di loro era un'abitudine negli anni 90' e poi perchè anche noi nel '95 siamo arrivati quasi in semifinale della Coppa Italia di serie A )

La presenza dell’Alessandria (squadra di serie C) nelle semifinali di Coppa Italia 2015-16 (avversario il Milan) costituisce un avvenimento eccezionale.

La compagine piemontese ripete infatti dopo 32 anni l’impresa del Bari di Bolchi che nell'edizione 1983-84 giunse al penultimo atto del torneo (perdendo con il Verona). Nessun’altra formazione di serie C dalla stagione 1935-36 ad oggi è riuscita ad arrivare così in alto.
Nel 1938-39 il Monza approdò ai quarti, dove si arrese al Genoa.
In altre 12 edizioni della Coppa 18 squadre di serie C si qualificarono per gli ottavi.
Eccole di seguito in ordine cronologico:
- Sanremese e Fanfulla (1936-37)
- Siai Marchetti e Spal (1937-38)
- Macerata (1939-40)
- Fiumana (1940-41)
- Simmenthal Monza e Varese (1958-59)
- Messina (1985-86)
- Casertana (1986-87)
- Como (1991-92)
- US FIORENZUOLA e Forlì (1995-96)
- Castel di Sangro (1998-99)
- Cittadella e Napoli (2005-06)
- Lumezzane e Novara (2009-10)

fonte: http://calciostatistiche.typepad.com/calciostatistiche/2016/01/le-squadre-di-c-che-hanno-fatto-pi%C3%B9-strada-in-coppa-italia.html


ALESSANDRIA e FIORENZUOLA, un pò di storia

il Fiorenzuola fu ad un passo dal diventare società satellite dell'U.S. ALESSANDRIA nell'estate del 2002. L'allora presidente Antonio Villa era in procinto di cedere la società (retrocessa in serie D) al piacentino Antonio Boiardi che era presidente dell'Alessandria in serie C2. il club piemontese dichiarerà il fallimento al termine della stagione 2002-03.

Mister GREGUCCI ha calcato il Comunale di Fiorenzuola in quell'amichevole estiva del 10 agosto del 1989: Fiorenzuola-Lazio 0-5 18' (Amarildo, 25' F.Marchegiani, 58' F.Marchegiani, 77' Pin (rigore), 80' Di Canio)

il nostro bomber FRANCESCO MORGA ha vestito la maglia dell'Alessandria in Lega Pro nella stagione 2013/14 da gennaio collezionando 14 presenze e 1 gol.
Hanno militato in grigio tanti altri nostri ex fra cui: Eugenio Ghiozzi (Gene Gnocchi), Roberto Galletti, Gianfranco Serioli, Cristiano Scazzola, bomber Giovanni Rossi (oggi diesse del Sassuolo), Riccardo Bracaloni, Alec Bolla, Orazio Millesi, Luca Dosi, Roberto Poggi e Fausto Ferrari.

I precdenti fra FIORENZUOLA e ALESSANDRIA sono ben 12 tutti in serie C nella seconda metà degli anni '90 con 5 vittorie per noi, 1 sola vittoria per i grigi (al Moccagatta) nella stagione 1998-99 (serie C2), 5 i pareggi. Ricordo un 3 a 3 ultima di campionato inserito nel concorso del Totogol (gioco nazionale della Sisal che affiancava il Totocalcio dove bisognava beccare le gare con più gol). Ricordo che quel Fiorenzuola-Alessandria 3-3 fece guadagnare non poche lire ai vincitori. Ai tempi delle sfide contro il Fiorenzuola sedevano sulla panchina dei piemontesi allenatori di grande fama come: Mazzola, Orrico e Maselli.
All'epoca il vecchio impianto di Alessandria era considerato fra i più ostici e caldi del Nord Italia. Era ancora più inospitale in quegli anni per i segni lasciati dall'alluvione del 1992 o 93. Il Fiorenzuola come detto è uscito sconfitto solo una volta dalla tana dell'orso. Due i blitz dei Rossoneri : nella stagione 1997-98 con le reti di Luca Toni e del terzino Omar Milana e poi la vittoria più bella, quella del 12 gennaio 1997. Che freddo che faceva al "Mocca", la brina che ricopriva il campo. Il leggendario settore ospiti, la terrazza. Gianni Matticari ne combina di tutti i colori ai difensori Lizzani e Carletti (che non erano piccoli) e al pubblico di casa (2546 spettatori). Lizzani verrà espulso per reazione e proteste. Piero Ferraresso segna il gol nel finale che regalerà tre punti d'oro al Fiorenzuola di Cavasin e manderà ancora di più su tutte le furie il popolo grigio. Matticari assieme a Luigi Ghizzoni, e il manipolo di tifosi fiorenzuolani al seguito furono scortati fuori da Alessandria dalle forze dell'ordine.


ALESSANDRIA-FIORENZUOLA 0-1
90' Ferraresso

FIORENZUOLA US: Roma, Sala, Pecorari, Milana, Baronchelli, Farris, Pisciotta, Vecchi, Matticari, Savi [46. Ferraresso], Millesi [57. Tacchi].  A disp.:  Colombo, Gorrini, Binchi, Maenza, Consonni.   All.: Cavasin.

Espulso sl 78' Lizzani [A]
Ammoniti: Carletti [A], Milana [F], Della Morte [A], Mariorro [A], Vecchi [F], Tacchi [F]
In panchina per l'Alessandria Colombo al posto di Enzo Ferrari (squalificato)
Angoli: 4-0.   Spettatori: 2.600 circa (incasso L. 48.000.000).
Inizio gara ore 14.30

Quando il diavolo ci mette la coda, le cose vanno cosi'. Piu' giusto sarebbe stato un pareggio: ma a un Fiorenzuola cui sembra che la fortuna continui a sorridere (sono cinque le vittorie consecutive della squadra di Alberto Cavasin ben lontana ora dall'ultimo posto), all'Alessandria tutto e' andato storto. E' stata una partita da 0 - 0. Il gioco su entrambi i fronti e' ristagnato sovente a centrocampo, con i padroni di casa ancora una volta privi di Fontana (come manca un regista sul quale ruotare il gioco offensivo!); era lecito pero' aspettarsi qualche velleita' maggiore da parte dei grigi di Enzo Ferrari (fuori per squalifica e sostituito in panchina da Colombo), costretti per la verita' a modificare anche la difesa per l'improvvisa rinuncia di Ferrarese (una caviglia indolenzita). A sua volta il Fiorenzuola se ne stava guardingo e cercava di rendersi pericoloso nei rilanci e nei contropiedi. Insomma, e' stata una partita dominata dall'equilibrio e semmai contrassegnata dall'atteggiamento assunto fino dall'inizio dal centravanti ospite Matticari. Un duello continuo con Carletti con gesti provocatori e un arbitro certamente insufficiente a permettere tutto questo. Ma intanto il disegno dell'attaccante per innervosire l'avversario si stava concretizzando. Carletti aveva rimediato un'ammonizione, poi nella ripresa veniva sostituito al 22' e gli subentrava nella marcatura Lizzani, che pero' non resisteva nemmeno 10' e si faceva espellere. Una volta ridotta in dieci l'Alessandria, il centravanti del Fiorenzuola surgeva a ruolo di protagonista a tal punto che poco piu' tardi, nei minuti di recupero (46'), riusciva a suggerire il gol che risultera' decisivo: discesa verticale al centro, palla a Tacchi, gran tiro dal limite che Speranza non riusciva a trattenere respingendo su Ferraresso, il quale sia avventava spedendo in rete con un tiro che forse subiva anche la deviazione di Avallone. Cose turche per il pubblico del Moccagatta, ormai convinto per il pareggio. In effetti i tifosi non avevano tutti i torti, visto come erano andate fino ad allora le cose. Tre occasioni buttate al vento nel primo tempo dai grigi: al 31' con Balesini che sfiorava la marcatura a conclusione di un'azione impostata da Califano; al 36' quando Carletti concludeva alto un pallone ricevuto dalla bandierina; al 40', dopo una respinta di Roma sulla punizione di Notaristefano, Bertoni spediva la sfera sulle gradinate. Anche nella ripresa per l'Alessandria sono state diverse le occasioni favorevoli. Gia' al 4' Balesini riceveva da Avallone aggirando l'uscita del portiere e tirando verso la rete: Pecorari annullava il pericolo. Memmo, entrato da poco per rinforzare l'attacco, al 25' concludeva alto. Al 43' quindi un primo segnale d'allarme del Fiorenzuola: un tiro al volo di Pisciotta, deviato sul palo da Mariotto, era bloccato da Speranza. I grigi hanno avuto l'ultimo sussulto al 45'con una punizione di Notaristefano corretta sul palo da Pecorari. Quindi, il gol. (Gazzetta dello Sport)

RISULTATI:
Alzano – Prato 0-1
Brescello – Carrarese 1-0
Carpi – Pistoiese 1-1
Montevarchi – Como 2-1
Monza – Modena 0-0
Saronno – Novara 1-0
Spezia – Spal 1-1
Treviso – Spezia 2-1
CLASSIFICA: Carpi, Treviso, Brescello p. 32, Prato 30, Monza 28, Saronno 27, Alessandria 26, Modena 23, Siena, Carrarese 21, Alzano, Montevarchi, Fiorenzuola 19, Como, Spal 17, Pistoiese 14, Spezia 13, Novara 11,  
MARCATORI: 9 reti: Grabbi (3, Modena); Fiorio (1, Treviso). 8: Masitto (1, Carpi). 7: Bertolotti (4) e Tedeschi (Brescello); Materazzi (4, Carpi); Putel (4, Spal); Pasa (1, Treviso). 6: Califano (1, Alessandria). 5: Cossato (Brescello); Baraldi (Como); Elia (Montevarchi). 

Il punto sul campionato
Tre squadre al comando, l'equilibrio aumenta. Il giro di boa regala una splendida incertezza in testa al girone con Carpi, Treviso e Brescello appaiate. Diciamo la verita': e' giusto cosi'. Le tre squadre sono quelle che hanno offerto il miglior calcio nella prima parte del campionato; sono i tre migliori attacchi della C1, hanno vinto piu' di tutti e hanno il maggior numero di punti in assoluto. Chi insegue, non puo' avere rimorsi. Ma speranze si', è legittimo conservarle: questo Prato così tenace, questo Monza sempre insidioso, questo Saronno riscopertosi utilitaristico. Chi manca all'appello, sono sempre le solite: al clan dei delusi stavolta si aggiungono Alessandria e Siena, oltre al Modena che sa solo pareggiare. Como e Spal, Novara e Pistoiese, coraggio: non siete sole. Ma è meglio cominciare a preoccuparsi... (Gazzetta dello Sport)

http://www.museogrigio.it/storico/stagioni.php

1997/98 forse la cosa più bella che ha fatto Antonio Terraciano da noi. Un gol da antologia direttamente da calcio d'angolo. Il raddoppio fu realizzato dal catanese Orazio Millesi, promessa mancata. Eravamo in serie C1, circa 700 spettatori al Comunale. La stagione fu chiusa all'ultimo posto.


OTTAVI di Finale di Coppa Italia, ottobre 1995
FIORENZUOLA-INTER 1-2 (Cristiano Scazzola)

lunedì 25 gennaio 2016

Pro Sesto-FIORENZUOLA 1-1 Francesco Morga

FRANCESCO MORGA quinto gol in Rossonero
E se su contropiede, al minuto numero 93, nella cornice di San Siro, Lasagna la mette dentro regalando il gol del pareggio del Carpi a Milano contro l'Inter io dico, ce la possiamo fare. 
Al di la dei limiti, della sfiga e del grosso ritardo di punti ce la possiamo fare. Ce la possiamo fare a essere perfetti e bucare una volta in più la porta avversaria a Seregno, o a Lecco, Monza, Crema e Ciserano. Troveremo 8 squadre da battere da qui alla fine del campionato e centreremo l'obiettivo.
Le vittorie ci servono come il pane ma l'importante adesso è perseverare nella continuità di risultato per non venire staccati dal treno delle pericolanti non spacciate. E al momento buono colpire, centra il filotto dei filotti ma senza perdere la testa e la speranza perchè i giochi chiudono a maggio. Il nostro capitano Dennis Piva, Andrea Petrelli e mister Alberto Mantelli alla ventiquattresima giornata del campionato di Serie D 2011-12 avevano 22 punti. Penultimi. A fine stagione si salvarono con 50 punti. Questo per dare tranquillità. Domenica è la 24esima di campionato. Tutto può ancora succedere.
Contro la Pro Sesto, allo stadio Brera serviva l'impresa ma non siamo stati in grado di fare un gol in più e gli avversari nella ripresa ci hanno riagguantato (con un infrazione del loro attaccante). Forse se si vinceva in casa contro Mapello chissà, ci saremmo accontentati di più di questo punto su un campo difficile come il Brera, vista l'espulsione di Donati (troppo severa) e anche perchè vincere a Sesto San Giovanni per noi non è mai stato facile. Alla vigilia non mi preoccupava più di tanto l'assenza di bomber Castagna perchè anche se sembra un bulldozer, un duro per me ha il cuore buono e fare un torto alla sua ex squadra, ai suoi ex compagni non so se ne sarebbe stato capace e poi se hai anche uno come Girometta perchè rischiare? Temevo di più l'avversario con questa pazza agenda di appuntamenti che all'andata ci mette subito contro i lumbard lanciatissimi in vetta e poi al ritorno ci manda nel milanese proprio dopo le 4 sconfitte consecutive incassate degli azzurri, in pratica, obbligati a vincere contro di noi. Ma anche rivelarvi queste mie seghe mentali.. robe da pivelli. Qui bisogna essere duri senza perdere la testa, senza piangere. Consapevoli delle nostre forze mettercela tutta, fino alla fine.
Contro la Pro Sesto il gol di Francesco Morga al ventesimo, la quinta marcatura dell'acrobata del gol con la maglia del Fiorenzuola, ci ha fatto davvero sognare. Bucare la porta difesa da un uruguaiano ex serie B deve essere una bella soddisfazione. Poi Brognoli che è quel vecchietto di centrocampo che ci ha fatto impazzire all'andata ha regalato il gol del pari ai suoi e a mister Magoni. Un gol viziato da un fallo non ravvisato ai nostri danni dal direttore di gara, è stato detto. A cui vanno aggiunti per 5 cartellini gialli e un cartellino rosso portati a casa dai nostri. Sono troppi. Troppi.
Mi fa un certo effetto sentire alla radio del gol di un semi-sconosciuto che solo qualche hanno fa militava in serie D nell'Este. Mi fa un certo effetto sentire del Carpi in serie A, nostro avversario ai tempi della C1, quando al lunedì stendevamo sui tavoli dei bar i quotidiani che avevano un formato che sembravano lenzuola e noi di Fiorenzuola eravamo i piccoli della C, seduti al bar a rifarci con la lettura la partita del Fiore nella testa, e informarci delle altre squadre del girone: l'Alessandria, la Spal, il Carpi di De Blasi e poi di De Canio e De Vecchi. Se il Carpi fa l'impresa a San Siro ai danni dell'Inter, il Fiorenzuola può centrare la salvezza diretta nonostante un girone di andata disastroso.
DOMENICA AL COMUNALE - arriva Caravaggio. Zitto zitto il Caravaggio domenica con la vittoria su Sondrio ha fatto un bel passo in avanti. All'andata non eravamo noi. Cioè non eravamo quelli di oggi. Un due a zero con l'uomo in più per l'ex Roberto Sandrini da Asola e C.
L'ultimo precedente casalingo contro i biancorossi ci sorride (retrocedemmo entrambe però a fine anno). Un due a zero pulito pulito grazie ai gol di Vincenzo Ramundo (difensore) e Luca Rosi. Anelli che era un portiere che forse non avrebbe sfigurato in serie C parò un rigore a Marco Arena. Ricordo ancora il gestaccio dell'attaccante di Lodi verso il pubblico fiorenzuolano. L'anno dopo fu perdonato e con i suoi gol centrammo una grande salvezza.
Contro i bergamaschi perdiamo Donati ma riabbracciamo Marco Fogliazza che ha scontato il suo turno di squalifica. Pronto anche Sergio Corso per il centrocampo dove anche Davide Molinelli sta smaltendo lo stop per problemi fisici.
Sulla panchina dei biancorossi non siede più Romualdi ex compagno di squadra di mister Mantelli ai tempi di Trento. C'è Ernestino Ramella. Ex attaccante da figurine Panini (e ex Piacenza) poi lo ricordo a fine carriera a Stradella, nell'Oltrepo. L'anno scorso Ramella allenava in Albania, i rossoneri del Flamurtari Valona in serie A. Con noi il tecnico di Zinasco ha un conto aperto. Vi ricordate quel maledetto Fiorenzuola-Solbiatese 3-3 ? Gol del giovane Araldi per noi, poi un rigore per gli ospiti realizzato da Mosca ristabilisce la parità. A inizio ripresa il sorpasso nero-blu con De Masi, poi lo show di Alessandro Chiurato con una doppietta da urlo a portarci sul 3 a 2. All'85' Albizzati realizza il gol beffa del 3 a 3. Quello scontro diretto per la salvezza andato male per noi complicò non di poco il campionato dei Rossoneri. Sulla panchina di quella Solbiatese sedeva proprio Ramella nella sua ultima apparizione allo stadio Comunale di Fiorenzuola
Ramella è un allenatore all'antica: gioco a viso aperto o barricate e sandalate dei nostri avversari, contro il Caravaggio possiamo fare bene.
avere speranza ...mai mollare!

TOMMASO CORRADI autore di buoni interventi al Brera
PRO SESTO-FIORENZUOLA 1-1
PRO SESTO (4-3-1-2): Bremec; Conte, Galimberti, Ferri, Sala; Martino, Corti, Brognoli; Colonetti; Fumagalli (Gobbi), Comi. A disp. Angilletti, Gaiotto, Mohamed, Fall, Rampoldi, Laribi, Battaglino, Erba. All. Magoni.
FIORENZUOLA (4-3-1-2): Corradi; Donati, Piva, Reggiani, Petrelli; Masseroni, Sessi, Guglieri; Franchini; Morga (Molinelli), Girometta. A disp. Comune, Ratti, Corso, Pighi, Molinelli, Maggi, Sereni, Mameli, Castagna. All. Mantelli.
MARCATORI: 20’ Morga, 80’ Brognoli
ARBITRO: Stefano Dell’Erario di Livorno
NOTE: Ingrasso gratuito. Espulsi Donati e Brognoli. Ammoniti Sessi, Girometta, Franchini, Corso, Reggiani per il Fiorenzuola.


i risultati della 23a giornata:
Caravaggio-Sondrio 2-0
Ciserano-Pergolettese 1-3
Folgore Caratese-Ciliverghe 1-2
Inveruno-Monza 1-2
Lecco-Olginatese 1-1
MapelloBonate-Pontisola 2-1
Piacenza-Grumellese 2-1
Pro Sesto-Fiorenzuola 1-1
Seregno-Bustese 2-0
Virtus Bergamo-Varesina 0-1

sabato 23 gennaio 2016

FORZA RAGAZZI !

Forza US FIORENZUOLA CALCIO 1922
in alto da sinistra: Comune, Fogliazza, Kisaku, Girometta, Reggiani, Dennis Piva
accasciati: Petrelli, Guglieri, Corso, Mameli, Pietro Pighi
domenica 24 Gennaio 2016, stadio Brera
Pro Sesto - FIORENZUOLA

giovedì 21 gennaio 2016

We Love Them

Petrelli, Sessi, Guglieri, Fogliazza, Sereni, Mameli, Comune, Capitan Dennis Piva
Dopo il pareggio di rimonta ottenuto nello scontro salvezza contro Mapello, ecco la trasferta prestigiosa di Sesto San Giovanni.
A volte mi chiedo ancora come abbiano fatto a lasciare libero il toro di Civate. Nella sfida dell'andata, una Pro Sesto lanciatissima ci superò proprio grazie ad un golazzo di Davide Castagna, entrato in campo nella ripresa. Quell'esultanza con le dita a mo di corna sopra la testa china non ci era ancora troppo chiara e famigliare. I supporters lombardi festanti per il gol vittoria realizzato dal loro attaccante. 12 centri nel campionato 2014-15, 8 centri quest'anno fino al passaggio al Fiorenzuola a dicembre, sono i numeri di Castagna con la maglia bianco-azzurra. Di certo farà un certo effetto per Davide tornare allo stadio Brera da avversario. Speriamo non si intenerisca nel rivedere gli ex compagni, perchè ci servono ancora tanti gol e tanti punti per centrare l'obbiettivo. Non possiamo sbagliare.
La più grossa novità rispetto alla gara di andata sarà la presenza nelle file dei padroni di casa dell'esperto portiere sudamericano Bremec. Anche qui la cosa è davvero curiosa. Ricordo il portiere della gara di andata opporsi alle sortite di Ferrari e compagni con interventi davvero prodigiosi.
INFERMERIA - Domenica contro il Mapello per la prima volta mister Mantelli ha dovuto marcare solo una assenza. Quella del centrocampista siciliano Sergio Corso che comunque è tornato ad allenarsi dopo un grave infortunio ed era in panchina domenica. Si è rivisto in campo il centrocampista Molinelli entrato nella ripresa al posto di Guglieri uscito per infortunio.
La Pro Sesto dopo un grande inizio di campionato ora si ritrova a +5 da noi con i suoi 26 punti. Nell'ultimo impegno ha incassato una sconfitta di misura sul campo di Grumello del Monte, è scontato dire quanto vorranno riscattarsi i bianco-azzurri. Senza timori e con tanta concentrazione possiamo fare risultato anche dal basso  dei nostri punti.
PRECEDENTI - Con la Pro Sesto giocare in anticipo al sabato era una costante. Per far fronte alla convivenza con Milan e Inter il club di Sesto San Giovanni ti spediva l'invito per incontrarsi al sabato. Siamo negli anni 90' in serie C1. Primo pomeriggio di un sabato assolato del dicembre 1993, pranzare di fretta, Hugo Daniel Rubini fra i pali con i pantaloni lunghi per proteggersi dal freddo. Gol illusorio dell'ex Taranto e Barletta, Andrea Mazzaferro. Eravamo la rivelazione del campionato, una terribile sorpresa lanciata ai vertici della classifica. Quella sconfitta sul finire del girone d'andata fu l'inizio della fine dell'exploit del neo-promosso Fiorenzuola di Giorgio Veneri. L'anno dopo con i dovuti innesti per il Lupo della Sila (mister D'Astoli che allena ancora i C nel Lumezzane) eravamo nettamente più forti e organizzati. Era bastato un gol del biondo Claudio Nitti (oggi fido collaboratore di Mazzarri) per trasportare in Valdarda i tre punti. Annata 1995-96 è primavera e fa caldo, ultima di campionato per il Fiorenzuola di Ugo Tomeazzi a giocarsi le ultime speranze di conquistare una poltrona play-off. Davanti ad oltre duemila spettatori con largo seguito fiorenzuolano segna Paolo Foglio poi una papera del grande Hugo Rubini regalò il pari ai padroni di casa poi coinvolti nei play-out contro lo Spezia con conseguente retrocessione in serie C2. Li ci siamo rincontrati 2 due anni dopo, verso la fine del campionato al Brera. Sconfitta di misura per il Fiorenzuola di Gregorio Mauro senza più benzina (circa 500 gli spettatori). Sconfitta di misura anche nell'ultimo precedente di Pro Sesto-Fiorenziola datato sabato 23 dicembre dell'anno 2000. Riassumendo,  i match nella storia sono in totale 5 di cui ben quattro sorridono ai lumbard e solo uno ai gloriosi colori Rosso-neri. Non si è mai pareggiato.
Allo stadio Breda, penso giochi ora al sabato la primavera del Milan o dell'Inter sotto forma di prestito o di riconoscenza. In fase di mercato di serie D, giovani talenti da schierare fanno molto gola.
DOMENICA a SESTO SAN GIOVANNI ...serve tanta concentrazione e determinazione.
FORZA RAGAZZI





mercoledì 20 gennaio 2016

La maglia di allenamento di Tavani


La maglia di allenamento indossata sotto il sole, con la pioggia, con la nebbia, con la neve.
Al pomeriggio e di sera. Contro il vento, contro il fango. Sbiadita a fine anno.

Nella foto la maglia di allenamento di Stefano Tavani, difensore dell'US FIORENZUOLA nell'anno del lodigiano Aldo Jacopetti allenatore. Era il campionato Interregionale 1986-87 girone Lombardo vinto dalla Pro Sesto.
Tavani prodotto del settore giovanile della Garibaldina, aveva poi militato nelle giovanili del Piacenza ed era arrivato in Valdarda nell'ottobre del 1985 dall'Agazzano. Debuttò in campionato nel febbraio 1987 nella trasferta novarese di Borgo Ticino, contro l'Iris Borgoticino.Al centro della difesa con "Rambo" Ravasi, davanti al portiere piacentino Stefano Veneziani. Molte partite casalinghe di quel campionato furono disputate sul campo n°2 di allenamento.
Il giovane piacentino proseguì la sua carriera nelle file di importnati realtà dilettantistiche di zona: fra cui il Pecorara dei miracoli del presidente Bertola nel campionato di Promozione (non c'era l'Eccellenza), la Pontenurese e il Salsomaggiore.

Maglia bianca in lanina con banda centrale orizzontale Rossa e Nera, dell'Aemme storico marchio tecnico cittadino legato alla famiglia Allegri. 
PierCarlo Allegri allora titolare dell'AM Sport è padre di Maurizio (Missio) sempre vicinissimo ai colori Rosso-neri. Negli anni 90' il marchio vestiva il Ravenna Calcio in serie B.

lunedì 18 gennaio 2016

Il toro colpisce ancora

Marco Fogliazza e Davide Castagna contro il Mapello (foto usfiorenzuola.it)
FIORENZUOLA-Mapello Bonate 1-1 (Davide Castagna)
Si sapeva che ripetersi non sarebbe stato per niente facile. Come vogliamo salvarci noi del Fiorenzuola, così lo vogliono le nostre avversarie. Non ci sono partite facili e quello contro il Mapello ero uno scontro diretto quasi da ultima spiaggia per i bergamaschi.
Peccato però, peccato per il gol subito quasi allo scadere della prima frazione di gioco, su una delle rare azioni da gol imbastite dai ragazzi di Roberto Crotti. Un rigore trasformato da Recino che per come è nato forse era possibile evitare. Bisognava essere più forti del modesto Mapello, del forte vento proveniente dalla scandinavia, delle illusioni di tanti. Dare gas! 
Come contro il Pontisola, il gol incassato ha dato una scossa a una squadra che da alcune domenica è squadra vera, squadra tosta.
Minuto numero 58: Raffaele Franchini inventa per Castagna. Il ragazzo di Lecco in maniche corte ha nelle gambe la forza di bomber Talignani e non perdona regalando la prima gioia domenicale ai sostenitori Rossoneri. Dopo la meta contro il Pontisola il toro di Civate torna dunque a colpire ancora, di potenza, portando a tre le marcature con la maglia del Fiorenzuola e a 11 il suo personalissimo score stagionale. Dalla panchina mister Alberto Mantelli per la prima volta con addosso la sciarpa Rossonera donata dai sostenitori si sbraccia, sguaita e incita che è quasi peggio di Klopp. Il valore agiunto della squadra, l'uomo in più. I tre forestieri continuano a illuminare con un Sessi che fa un grande lavoro in mezzo al campo. E' un Fiorenzuola generoso e determinato a portare a casa l'intera posta in palio. Si costruiscono occasioni da gol ma superare il muro eretto dal bergamasco Crotti non è facile. Maledetto il giorno che ci siamo incontrati contro il Palazzolo, te e la tua fodera. Non bastano la vitalità di Morga, l'ingresso di bomber Girometta, la forza d'animo del gruppo.
Finisce pari. Persa l'occasione di fare un balzo fuori dalla fossa delle sabbie mobili. La Virtus Bergamo e il Caravaggio hanno perso però con quelle un poco sopra che continuano a fare punti. Ma alt. Cosa si era detto? Di pensare alla matematica solo alla fine perchè anche se il tempo rimasto è quello che è, le partite da disputare sono ancora tante. Puoi trovarti sopra e nel giro di un paio di domeniche tornare giù nel fondo e viceversa. Perchè tutti lotteranno alla morte come noi per restare in categoria. Perdere contro il Mapello Bonate in casa sarebbe stato un grosso guaio e invece ancora una volta, di forza e di merito capitan Piva, Reggiani, il Dona, Pietro Pighi e il resto della squadra ne sono usciti trovando il gol del pari e sfiorando il secondo successo consecutivo. Ora sono solo preoccupato per le condizioni del nostro uomo-assist Ettore Guglieri uscito malconcio a fine partita. E allora anche se Mapello e Roberto Crotti restano ancora un tabù per Fiorenzuola, spero che per il Guglie non sia nulla di grave. La serie positiva va avanti e domenica si va a Sesto San Giovanni per cercare di centrare una nuova impresa. AVANTI FIORE.



Fiorenzuola-Mapellobonate 1-1
Fiorenzuola: Corradi 6, Donati 6,5, Fogliazza 5,5 (46' Girometta 6), Petrelli 6, Piva 6, Reggiani 6,5, Pighi 6,5, Sessi 7, Castagna 7,5, Franchini 7 (82' Guglieri sv e dall'88' Molinelli sv), Morga 6,5. All. Mantelli 6
Mapellobonate: Tenderini 6, Olivares 6 (54' Pesce 6), Crociati 6,5, Piccinini 6, Ferrari 6,5, Bettoni 6, Adiansi 6 (64' Zanga sv), Verderio 6, Recino 6, Esposito 5,5, Gabellini 5,5 (84' Tomas sv). All. Crotti 6
Arbitro: Monaldi di Macerata (Repetto-Gavazza)
Marcatori: 43' rig. Recino (M), 58' Castagna (F)

Note: giornata soleggiata, ma fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori 300 circa. Fogliazza (F), Tenderini (M), Reggiani (F), Piccinini (M). Espulso Recino (M) per somma di ammonizioni. 
fonte: www.sportpiacenza.it


risultati di giornata:
Bustese – Caravaggio 1-0
Ciliverghe – Ciserano 2-1
Fiorenzuola – Mapellobonate 1-1
Grumellese – Pro Sesto 1-0
Monza – Folgore Caratese 1-1
Olginatese – Virtus Bergamo 2-1
Pergolettese – Piacenza 1-2
Pontisola – Seregno 1-0
Sondrio – Lecco 2-4
Varesina – Inveruno 2-1

sabato 16 gennaio 2016

il grande inseguimento

il grande INSEGUIMENTO all'obiettivo. La grande RINCORSA. 
A velocità massima in sella a una Ducati. 
Dai FIORE !


giovedì 14 gennaio 2016

Non sarà facile

PIETRO PIGHI, centrocampista Fiorenzuolano
Al caffé del Teatro dal barista Amedeo, da sempre distino tifosissimo fiorenzuolano. Davanti a un buon cappuccino e a buon un caffé, seduti nel tepore dell'elegante sala retrò mi dice:  "La gente un tempo veniva a vedere il Fiore per certi giocatori come Talignani, per vedere i suoi gol, le sue prodezze". Quanti aneddoti, quanti ricordi rossoneri escono dai discorsi di G.Franco. Un pozzo di storia calcistica locale. E' sempre un piacere parlare con lui. I sabati mattina fiorenzuolani più belli.
Non so se domenica avere letto anche voi. Bella la nuova rubrica del festivo, nell'ultima pagina di sport di Libertà curata da Gianni Rubini: "Storie di Calcio che non c'è più". Domenica scorsa la pagina era dedicata al Piozzano Calcio che arrivò a disputare la Prima Categoria con il presidente milanese Peppino Fumagalli. In pochi lo sanno ma a me pare che l'ex dirigente di Monza e vice-presidente del Sondrio fu consigliere per un brevissimo tempo del Fiorenzuola dell'era Villa a metà degli anni 80'. Bellissima idea di Liberta'. 
Ma torniamo alla passione nostra. La passione Rossonera.
Bella la vittoria contro il Pontisola. Gioco e tante azioni da gol. Contro i bergamaschi non avevamo mai vinto. Domenica si replica ancora in casa contro Mapello ma non sarà facile ripetersi. Di certo la squadra bergamasca avrà un'atteggiamento più affamato dei blues di Gaburro.
Era davvero importante vincere contro Pontisola e in rimonta ce l'abbiamo fatta. La strada però è ancora molto lunga e sempre in salita. Trovare da qui alla fine 9 squadre da battere non sarà facile.
Ripetersi contro il Mapello sarà ancora più difficile perchè nelle vittorie come quelle di domenica scarichi tutta la tensione che hai addosso e a volte questa tensione è fondamentale per portare a casa il risultato.
In molti che alla metà degli anni 80' erano ragazzini e fremevano per vedere alla domenica i gol del bomber-facchino portato da Mauro Masi dalla Langhiranese lo hanno notato. Davide Castagna ha lo stesso girogamba di Talignani. Sarà segno del destino o no, ma nonostante la squadra navighi ancora nelle sabbie mobili di bassa classifica con pochi punti la gente viene allo stadio e si diverte.
Il gol di Matteo Girometta è valso oro. Lui viene da una vallata degli Appennini che tutti ci invidiano. Terra per bagnanti, amanti della natura e del buon mangiare, anche appassionati motociclisti spericolati. Trebbia, mai fidarsi troppo del fiume amico è la regola. E Girometta domenica é stato un fiume in piena, dall'ingresso in campo al triplice fisco finale. Faccio due calcoli. Il fulmine di domenica, i primi due sigilli contro la Grumellese, la prodezza di Alzano, il rigore guadagnato e trasformato contro il Pergo. I gol del Giro hanno fruttato ben 11 punti dei 20 conquistati fino a d'ora dal Fiorenzuola. Anche se ora gioca poco, entra e fa male e di sicuro come tutti i compagni troverà ancora spazio e gloria. Vorrei tanto che arrivasse in doppia cifra.
Dei 3 forestieri che hanno cambiato volto alla squadra abbiamo già parlato. Contro il Pontisola ho visto molto bene anche Pietro Pighi riproposto nel rombo di centrocampo e Reggiani che assieme a capitan Dennis Piva nella ripresa, ha eretto quasi alla perfezione il fortino Rossonero.
Contro Pontisola è vero, si sapeva che fermare il brasiliano Ferreira Pinto sarebbe stato difficile, lo avevamo provato sulla nostra pelle all'andata. Perchè partire subito dando in pasto al brasiliano un nostro giovane? La serie D vuole i giovani in campo, è la vetrina delle belle speranze. Non è facile far tornare gli schemi rispettando la regola degli under. Alla fine ce l'abbiamo fatta lo stesso con la forza di un gruppo ricostruito.
Il Mapello, 17 punti, arriva domenica al Comunale dopo lo stop casalingo nello spareggio contro il fanalino Sondrio. Illudersi di un match facile vuole dire commettere un errore madornale. Esonerato Matteo Villa ex calciatore di serie A nel Cagliari il club bergamasco ha ingaggiato quel Roberto Crotti che era un pò il nostro Frank Franchini dei giorni nostri ai tempi della sua gioventù. Lui militava nel Palazzolo di Titta Rota con Morotti, bomber Gabriele Messina (quello con i baffi), Tirloni, Aresi, Rossi, Turrini, Garbelli e compagnia bella. Ricordo un epico 2 a 2 al Comunale contro i bresciani che a fine anno, stagione 1990-91, conquistarono la serie C1. Non ricordo le marcature di quella domenica quasi estiva. Forse doppietta del bomber di Noceto Stefano Pompini? Era il nostro primo anno di serie C2. Girometta è intelligente e conosce bene Crotti, saprà darci sagge dritte su cosa potrebbe studiare il tecnico bergamasco per farci lo sgambetto. Attenzione all'attaccante Recino che è stato con i suoi gol protagonista del miracolo Giana Erminio, compagine oggi professionistica di Gorgonzola.
C'è un precedente che non mi piace. Fiorenzuola-Mapello 0-2 terza giornata di andata, segnò il loro attaccante di colore e forse l'ex Marco Romanini. Era la stagione 2011-12, quella con Settimio Lucci in panchina.
Non sarà facile ripetersi, ma bisogna mettercela tutta per cercare di riuscirci.
Mapello rappresenta il primo di una lunga serie di scontri diretti per la salvezza dove i punti valgono doppio, dove: la massima concentrazione, il fattore campo e l'unione di intenti che abbiamo visto contro il Pontisola possono fare la differenza.

DAVIDE CASTAGNA come TALIGNANI ?
L'attaccante di Lecco fa appassionare il pubblico come ai tempo di Talo

martedì 12 gennaio 2016

Romanisti a Fiorenzuola (Amarcord)

Ricordi di quando eravano importanti e ci chiamavono per giocare la Coppa Italia con le grandi.
Ricordi di quando il cemento della gradinata era bianco.
Ricordi di Coppa Italia, estate 1994
Ricordo Balbo, Aldair e Thern. Li avevo tutti e tre nella mia rosa del Fantacalcio. Bar Sport, in via Liberazione.
C'era Mazzone allenatore, Cervone, Francesco Totti e il Principe al Comunale, ma il principe originale non il nostro Daniele Pizzelli. Daniele aveva 13 anni e forse era in tribuna o forse era in campo a fare il raccattapalle. 
i Romanisti arrivati in treno e il cielo diventò scuro scuro e iniziò pure a grandinare.
Fiorenzuola-As Roma, secondo turno di Coppa Italia.

lunedì 11 gennaio 2016

FIORENZUOLA-Pontisola 3-1 Matteo Mameli, Davide Castagna, Matteo Girometta

DAVIDE CASTAGNA attaccante di sfondamento del FIORENZUOLA
Mai fidarsi ciecamente del navigatore di google maps se state viaggiando in un posto sconosciuto del Nuovo Mondo. Magari ti ritrovi come me in un posto all'apparenza poco raccomandabile senza asfalto, senza ordine, senza anima, senza luce, senza niente nel caos più totale. Costruzioni abusive addossate dappertutto, lamiere sformate, polvere, cartoni e latrine. Tutto in disordine. Che paraggi. “Por favor, com licença, onde è que fica um hotel, uma pousada?” “O que? Um Hotel? Não, aqui não temos hotel?”. Ma le apparenze spesso ingannano. Se sei nel posto più nefasto del mondo e sai portare sincero rispetto, se ti senti al pari del più umile degli umili, del più ultimo degli ultimi tutto cambia. La favela non è più la favela, ascoltando in auto un cd di Gonzaguinha. C'è chi è diventato qualcuno dal niente. Ci sono altri invece che dopo tante botte, con tanto lavoro e  umiltà da qualche domenica a questa parte si stanno ritagliando grandi momenti. Questi perdenti stanno diventando un gruppo, qualcosa di veramente bello e importante che fa divertire, fa sognare, senti tuo. Sta facendo scalpore la decisione di Sodinha (gazzosa) di abbandonare il calcio. Un churrasco con feiloada a Jundiai in onore di Gazzosa per dimenticare. A Jundiai ci sono stato. Brasiliani al Comunale. Risale agli anni 80’ l’unico precedente con il Suzzara di Ugo Tomeazzi sceso al Comunale con Carlino, asso brasiliano. Lasciando stare la coppa Italia contro la Roma di Aldair o l’amichevole di lusso contro Ronaldo dell’Inter di Moratti, l’unico precedente risale all’Interregionale degli anni 80’. Il Porsche Cayenne è parcheggiato fuori. Non è di Pighi. Lui non viaggia in pulman con il resto della squadra. Ferreira Pinto si dice che da piccolo abbia fatto prima il manovale muratore poi sia diventato il più umile dei braccianti delle ricche piantagioni del Paranà, una fetta dell'imbuto di terra più ricco del Brasile, al Sud, fra il Paraguay e l'Oceano. Ferreira Pinto ci faceva davvero paura in serie A, figuriamoci in serie D, ma contro un gruppo come il nostro stavolta sarebbe stato difficile per chiunque uscire indenni dalla tana del Comunale. 
coach Alberto Mantelli
Nella domenica degli sfoghi e della gioia, per Molinelli è appendigite, mentre Guglieri lamenta un problema al piede. Sempre problemi su problemi in riva all'Arda, mai pace ma quando non hai più lacrime per piangere e ne hai viste di cotte e di crude tutto cambia. C'è un ragazzo come il Pech, Andrea Petrelli, che ha tanta voglia di tornare a calcare un prato verde con la maglia dell'Uesse. E c'è poi un ragazzo più giovane, di Fiorenzuola, umile e serio pronto a ritornare nell'11 e dare tutto per la causa. E' Pietro Pighi, maglia numero 7. C'è anche il reggiano Alessandro Sessi al rientro, deciso a proporre e a lottare come ai tempi d'oro dei campionati di Eccellenza.
Fiorenzuola scaramanticamente in bianco come a Sondrio davanti a circa trecento paganti. Nelle file degli ospiti Ferreira Pinto fa paura ma.. il rombo funziona e la palla la facciamo girare davvero bene. Francesco Morga, il nostro commissario Nico Giraldi va vicinissimo al gol cogliendo dalla distanza un palo. Ferreira Pinto è però sempre li sulla corsia di destra, sempre in agguato, in prati il Volpe che abbiamo sempre sognato e che non c'è più (è andato all'A.C. Crema, una categoria sotto). Primo errorino e Pinto non perdona. Scatto visto e rivisto in serie A, traversone al bacio. GOL incassato allo scadere. Cazzo che botta. Ma non si demoralizza nessuno. Nessuno. E il gol arriva e che gol. Il nostro mancino puro Matteo Mameli fa partire un sinistro da fuori area che si infila nel sette e che a stento è trattenuto dalla rete della porta e così andiamo al riposo sull'uno a uno, meritato. Che GOL cazzo. Bellissimo. Se lo meritava troppo Mameli questo fantastico gol.
Ripresa, Fiorenzuola finalmente padrone del suo territorio, il Comunale. Azione prorompente in area ospite con Petrelli che sotto porta ha la palla buona del sorpasso, ma ciabatta clamorosamente e la palla finisce sul fondo. Sto ancora aspettando il primo gol del Pech in Rossonero, ma sono sicuro che presto arriverà e non mi arrabbio perchè se vi dico quello che ha dato in campo il jolly di Salso al rientro vi zittisco tutti. Viviamo assieme i trenta minuti più belli di una intera stagione per intensità e gioco, con il nostro n°10 Raffaele Franchini che orchestra a meraviglia e i compagni attorno che fanno il loro alla grande. E così per fermare un toro servono le cattive maniere. Davide Castagna lanciato a rete è letteralmente sgambettato in area. L'arbitro lascia correre, ma il Fiorenzuola di Alberto Mantelli vuole troppo questo gol. L'azione continua con tutti concentratissimi a voler far male. La palla è servita ancora a Castagna che nel frattempo si è rialzato di balzo. Non so se siete mai stati a Pamplona. In una favela del Brasile mi avete detto di no, ma nella città spagnola forse si e sapete come funziona per San Firmino. Se il toro infuriato ti punta, o tu lo affronti, o scappi, scappi per davvero. Scappi a gambe levate, scappi dalla disperazione. Davide Castagna punta la porta e di spinta lo vedo entrare nella porta con la palla. Meta! anzi gol…cazzo. E' il gol del toro di Civate, vera figura mitologica e leggenda di un calcio dilettanti che fa ancora innamorare la gente a Fiorenzuola. Euforia rossonera alle stelle. Il Pontisola ha 30 punti in classifica (non come i nostri 17, di sutura). I blues di Marco Gaburro e del centrocampo sudamericano ora hanno capito tante cose. Sembrano farci l'occhiolino ora, dirci che potrebbe anche andare bene così. Ma noi no. Quando un toro è incazzato è incazzato, è. Dentro Guglieri e il Teo Girometta. Quest'ultimo entrato a fare il Serioli, il Matticari della situazione nel momento più delicato della corrida e il Giro ha la freddezza di mandare per una volta tutti in paradiso. Sesto centro stagionale per il bomber della Val Trebbia, che gioia, siamo sul 3 a 1. Non vedevo vincere il Fiore in casa dal maggio 2015 perché alla prima, contro la Grumellese ero finito per errore in una favela della periferia di San Paolo del Brasile. Qualcuno dalla panchina si è aggrappato, fuori di se come un toro alla recinzione della gradinata, trattenuto a stento dal Capitano, per festeggiare con noi un successo che sta maturando. Un successo Stra-meritato. Ma chi era? Bisogna stare concentrati e non fare cazzate come contro il Ciserano. Il nostro n°1 Tommaso Corradi, Capitan Piva, Reggiani da Noceto e Pippo Donati fanno buona guardia. Franchini, il Frank che a sprazzi sembra Melotti, è instancabile e strappa ancora palloni alla ragnatela avversaria ormai con il morale e le forze a terra. Poi il nostro Rooney come lo chiamavano dalla gradinata, non vi dico. Che ragazzo. Al pari del resto della squadra.
Al triplice fiscio finale è festa grande di una squadra di bassa classifica che sembra avere ancora tanta fame di rivincita e di gloria. Il Comunale è espugnato dopo tanta attesa. Quanta attesa. Il Fiorenzuola c'è. Eu fico feliz. Obrigado.
Grazie Ragazzi!
la classe non è acqua RAFFAELE FRANCHINI
FIORENZUOLA-PONTISOLA 2-1
Fiorenzuola: Corradi 6.5, Donati 6.5, Mameli 6.5 (46' Reggiani 7), Petrelli 6.5, Piva 6.5, Fogliazza 6.5 (73' Guglieri 7) , Pighi 6.5, Sessi 6.5, Castagna 7.5, Franchini 7, Morga 6.5 (79' Girometta 7). All. Mantelli 7
Pontisola: Vagge 6, Alborghetti 6, T. Pellegrinelli 6, Lucenti 6, Ientile 5,5, Lonardi 6, Ruggeri 6, Pedrocchi 6, Lella 7 (82' Signorelli sv), Ferreira Pinto 6.5 (79' Scaldaferro sv), Nardi 6.5 (68' Anesa sv) . All. Gaburro 6
Arbitro: Camilli di Foligno (Cravotti-Di Sante Coaccioli)
Marcatori: 43' Lella (P), 44' Mameli (F), 56' Castagna (F), 80' Girometta (F)
Note: giornata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori 300 circa. Ammoniti Lonardi (P), Ientile (P), Fogliazza (F).




Le partite della 21^ giornata, Serie D girone D 2015-16:
Caravaggio-Varesina 1-1   Manzoni (C) Bigoni (V)
Ciserano-Grumellese 2-2   Dragoni (C) Salandra (C) Tignonsini (G) Austoni (G)
Fiorenzuola-Pontisola 3-1   Lella (P) Mameli (F) Castagna (F) Girometta (F)
Folgore-Piacenza 1-2   Marzeglia (P) Franchi (P) Cesana (F)
Inveruno-Pergolettese 1-1   Gaeta (I) Valente (P)
Lecco-Monza 3-3 Pergreffi (L)   Palazzo (M) Vignali (L) Palazzo (M) D'Errico (M) Pergreffi (L)
Mapellobonate-Sondrio 0-1   Crea (S)
Pro Sesto-Bustese 0-2   aut.Ferri (P) Mavilla (B)
Seregno-Olginatese 3-1   Marchini (S) Gasparri (S) Rebecchi (O) Capogna (S)
Virtus Bergamo-Ciliverghe 2-0   Germani (V) Germani (V)

Classifica: Piacenza 54; Seregno 42; Lecco 41; Ciserano 35; Olginatese-Pergolettese 31; Ciliverghe-Monza-Pontisola 30; Inveruno 29; Bustese 27; Pro Sesto 26; Varesina 25; Folgore-Grumellese 23; Caravaggio 22; Virtus Bergamo 21; FIORENZUOLA 20; Mapellobonate 17; Sondrio 16

sabato 9 gennaio 2016

Numeri 10

i fantasiosi, gli artisti, i creativi del pallone. I registi. Dal Calcio si è passati a definire per ogni disciplina il suo numero dieci.
Quelli con il numero più affascinante sulle spalle, a doppia cifra. Quelli che incantano nelle domeniche pomeriggio, dalla serie A ai campi di periferia. Anche il FIORENZUOLA CALCIO ha avuto dei gandi numeri 10 :
RAFFAELE FRANCHINI n°10 Us Fiorenzuola Calcio 2015-1
? GAVAZZI III°                             la maglia numero 10 dei tempi della serie C negli anni 30'
? MALANCA                                 cremonese, 12  reti nell'annata 1959-60 agli ordini di Griffith
CARLO BIGGI                              ex Piacenza, fantasista del Fiorenzuola fine anni 60' che si chiamava A & O Supermercati
SALVATORE TORRICELLA        l'estroso n°10 concittadino, fornaio di via Teofilo Rossi 
? MARTORANA
SALVATORE FERMI                      ex Piacenza
GIANCARLO BRESCIANI             classe 1957, portava il 10 ma era una punta esterna sopraffina.
EUGENIO GHIOZZI                      in arte Gene Gnocchi da Fidenza, il Roberto Baggio del Fiorenzuola della metà degli anni 80'
RICCARDO CENCI                        trascorsi nella Lazio in serie B
DARIO ACQUALI                          giovane promessa pavese del Fiorenzuola di Chierico
CARLO DELLA VOLPE                arrivato dal Kroton (da Crotone) deluse le attese             
MASSIMO PEDRAZZINI               componente con Pompini della P2, la premiata ditta del gol
STEFANO SODERO                      toscano, oggetto misterioso dell'annata 1990-91
MARCO POZZI                             "Zucchero" un gran calciatore.
STEFANO VECCHI                      professionalità e tecnica. Allena la Primavera dell'Inter
MASSIMO PELLEGRINI               un vip che in riva all'Arda non lasciò il segno
ANDREA BOTTAZZI                     nato calcisticamente nella Libertas. Il triste ricordo del rigore sbagliato nello spareggio di Bologna
ALESSANDRO FERRONATO       Luciano Moggi alla Juve stravedeva per questo ragazzo
ROBERTO SAVI                             dalla promozione in serie A con il Bologna al Fiorenzuola            
FEDERICO LUNARDON               estro da vendere, ma arrivò in un annata storta
LEANDRO VESSELLA                   Arrivato dal Baracca Lugo, non un granchè 
DANIELE MELLO                         milanese, prodotto del vivaio Rossonero
LUIGI CONSONNI                      talento indiscusso
MAURO MORESCHI                     bresciano, era la scommessa del Fiorenzuola allenato da Maccoppi
ANDREA FERRARI                       capelli lunghi raccolti con la coda. Girovago originario di Salso
NICOLA NIEDDU                          sardo, alle prime esperienze nel Fiorenzuola
SANDRO MELOTTI                     L'extraterrestre. Il più forte degli ultimi vent'anni
DIEGO PIACENTINI                   funambolo
ROBERTO SANDRINI                   da Asola. Prima esperienza in prima squadra a Fiorenzuola
ROCCO DATTARO                        il n°10 di Vernasca, piedi buoni, principe dei tornei estivi, ma la serie D era forse troppo
CRISTIAN ARENA                        gemello di Marco, piedi fatati
MATTIA BOVI                                 nel Fiorenzuola di Settimio Lucci non ingranò
RAFFAELE FRANCHINI            pupillo di Giuseppe Incocciati. Attuale maglia numero 10 


MASSIMO PEDRAZZINI in gol contro il Bra nel marzo del 1990
" Era il 1972, avevo diciassette anni e mi avevano comprato dal Piacenza.
A dire la verità avevo già passato le visite mediche al Milan e pensavo che sarei andato là, invece il Piacenza mi dirottò all’Alessandria che stava in C con l’ambizione di salire di nuovo in B.                                                                                                      
Io ero un trequartista, giocavo dietro alle punte, il mio numero nella squadra Primavera dove giocavo era il 10, qualche volta l’8.                                                                                                                                                                     
Erano i numeri che nell’Alessandria aveva avuto Rivera, soprattutto il 10.                                           

Io ero bravino ma il confronto finiva lì. Giocai un anno, mai in prima squadra dove c’erano Pozzani, Salvadori, Manueli.                                                                                                                                                                                
Avevano comprato Mammì, quello che segnò il famoso gol alla Juve sul campo allagato di Catanzaro.                                                                                                                                                 

L’allenatore era Pippo Marchioro e sopra tutti c’era quel gran personaggio del presidente Sacco.                                                                                                                                                                        
Io studiavo: seconda liceo classico al Plana, era durissima riuscirci allenandomi tutti i giorni, infatti fu l’unica volta che conclusi l’anno con una materia a settembre, matematica. Insomma tra scuola e calcio faticai ad andare bene e a fine stagione mi mandarono al Guastalla, in quarta serie. "

Eugenio Ghiozzi (Gene Gnocchi)
fonte: http://www.genegnocchi.info/calcio.html


SANDRO MELOTTI, uno degli ultimi grandi 10 dell'US FIORENZUOLA