La società, nella tarda serata di lunedì ha sollevato dall'incarico di allenatore del Fiorenzuola il tecnico Francesco Salmi passando il timone ad Andrea Ciceri.
Una scelta drastica presa dai vertici societari Rossoneri che non hanno voluto seguire la linea dell'attesa, della clemenza e della perseveranza che costò la retrocessione diretta nella passata stagione. Un Fiore sbocciato a metà quello di Salmi. Bello e inatteso all'inizio poi sempre più fragile. Mi è sembrato di rivivere l’esperienza di Merolla al Fiorenzuola nel 1998, una squadra capace di esprimere da subito un gran calcio per poi svanire nel nulla. Come stavolta tre gol incassati in casa (contro la Cremonese allora) spinsero alla sterzata con le dimissioni del tecnico corallino. Francesco Salmi che ai tempi dello Scandiano e della Correggese ci ammagliava di bel calcio e sognavamo di averlo da noi lascia Fiorenzuola dopo cinque mesi di attività tradito dai suoi "vecchi" e dai gol sbagliati a porta spalancata.
Ora bisogna voltare pagina. Ecco Ciceri, non un volto nuovo ma un ragazzone che conosciamo bene per i suoi trascorsi calcisti nel primo Fiorenzuola di Galli che sapeva farsi valere e mantenere la categoria (la serie D). Un centrocampista tutta grinta dai piedi buoni e dalla visione di gioco illuminante. Uno che sapeva farsi rispettare e guidare i più giovani. Il neo-tecnico rossonero si accinge a vivere la sua prima esperienza in serie D della sua carriera. Il vichingo di Mulazzano appena tornato in Valdarda ha alle spalle due campionati di Eccellenza al Pallavicino e mezza stagione sempre in Eccellenza al Carpaneto. A Busseto, subentra in corsa al suo allenatore nonché ex compagno in Valdarda Sandro Melotti per poi essere esonerato l’anno dopo a Novembre sostituito da Pietranera. A Carpaneto è sbarcato nel gennaio del 2016 per rimpiazzare Settimio Lucci (altro nostro ex mister) poi a maggio la società del presidente Rossetti ha preferito virare sul Alberto Mantelli per vincere il campionato. Quanti incroci di ex. Di lui ho ricordi positivi. Un calciatore che si esaltava nelle sfide di prestigio e prendeva in pugno la situazione. Vedi partite d’altri tempi contro Vogherese e Casale e poi da avversario-allenatore lo abbiamo ritrovato in quel Fiorenzuola-Pallavicino di qualche anno fa in Eccellenza finito 1 a 1 in cui faticammo non poco solo a cogliere solo il pareggio con un rigorino di Luca Franchi. Assieme ad un altro lodigiano il preparatore dei portieri e allenatore in seconda Tonoli, l'ex numero 8 avrà il compito di non facile di fare rialzare la testa a questo Fiorenzuola e a SALVARLO. Quanti lodigiani nella storia del Fiore. I gemelli Arena nel Fiorenzuola di Viali (alla prima in serie D) che si salvò. Jacopetti fece male. Ciceri si vedrà, fatto sta che la società ha messo sul suo piatto un occasione d'oro da non farsi scappare. Azzardo o no qui non c’è tempo più tempo per le chiacchiere, e bisognerà già escogitare qualcosa in vista della trasferta di Budrio (paese di Salmi). Contro Mezzolara servono punti. L'intervento deciso dei presidenti Pinalli, Pighi e Baldrighi non riguarda solo la guida tecnica. Sono già stati effettuati dei tagli al parco giocatori e ora si apre la caccia ai rinforzi sostituti che possano permettere al nuovo mister di non avere una squadra di molli come quella vista all'opera domenica nello scontro per la salvezza contro una compagine di profilo basso che mangiava fin la terra e l'erba del Comunale dalla fame di vittoria che aveva.
ANDREA CICERI con la maglia del Fiorenzuola in serie D |