lunedì 10 dicembre 2018

FIORENZUOLA-Pergolettese 1-2 Emanuele Anastasia

ANTICIPO DELL'IMMACOLATA - Dalla vicina Crema per non risultare scortesi hanno portato in dono un pacchetto. Abbiamo fatto bollire l’acqua (non l’avversario purtroppo) e come da ricetta abbiamo riversato il prezioso contenuto del pacchetto dentro la pentola. Penso che una giornata tiepida con un cielo così terso non ha precedenti per la data dell’8 dicembre, e si gioca in casa. Il Fiorenzuola di Lucio Brando tenta di cimentarsi nel riscatto dopo la brutta prestazione di Lentigione che ha aperto il mese dell’Avvento Rossonero non nel migliore dei modi. L’avversario è la squadra più in forma del girone: la Pergolettese seconda forza del campionata allenata da Michele Contini (5 vittorie su 6 negli ultimi impegni).
DI BATTISTA NELLE VESTI DI COACH - E’ la prima di Simone Di Battista in panchina nelle vesti di sostituto dello squalificato Lucio Brando. Il mister di Biella è appostato poco distante in gradinata, dietro la panchina. Che peccato aver vissuto questa importante partita senza tifo. Da una parte della vecchia gradinata il manipolo di ultras cremaschi, dall’altra lo spazio lasciato vuoto per protesta dal tifo organizzato rossonero. Uno striscione appeso alla recinzione testimonia come annunciato in settimana sui social la motivazione del gesto. Da un anno a questa parte la presenza e il sostegno dei supporters rossoneri non erano mai venuti a mancare al Comunale. Uno stadio senza tifo, senza la presenza dei giovani, senza una bandiera, un drappo, non è uno stadio. Si prospettano tempi non facili per tutti.
Fiorenzuola vs Pergolettese ha una sua storia alle spalle. Ci tenevamo a fare bene come contro il Fanfulla, il Pavia, e il Lentigione in questo girone infarcito di tanti quasi-derby che basta un successo per smuovere la passione di tutti. Il Fiorenzuola di quest’anno eccetto l’exploit di Modena (e il pari a reti bianche contro la Reggiana), ha latitato sotto questo aspetto. Sconfitta a Lodi contro il Fanfulla, sconfitta in casa contro il Pavia, sconfitta a Lentigione sette giorni fa e mercoledì incombe la trasferta di Carpaneto con la Vigor che viaggia a gonfie vele al terzo posto in classifica.
SOLO CARBONE PER ADESSO - Dicembre non è iniziato come speravamo, in termini di risultati ma non solo. Lupescu, chiuso da Libertazzi, ha lasciato il gruppo per trovare una maglia e dei guanti da titolare da un'altra parte anche sotto la serie D. Anche Alessandro Mora, il primo giovane dell’anno 2000 su cui si era affidato Brando in apertura di campionato sembra voler trovare una sistemazione più “da dilettanti” con meno allenamenti e impegni settimanali. Un peccato. Poi lo stupore generale per l’assenza fra i convocati della gara contro il Pergo di Alvitrez. Elemento di provata esperienza del centrocampo di Brando. Circolavano voci allo stadio di un divorzio dal Fiorenzuola e del passaggio del centrocampista peruviano all’Audace Reggio. Christian Alvitrez (classe 1992) che non ha mai trovato continuità con la maglia del Fiorenzuola era l’elemento su cui era sembrato voler puntare per sostituire Mazzotti e far girare la nuova squadra. La speranza è che la defezione sia stata preventivata dalla società e non sia arrivata a sorpresa. La casella acquisti della finestra di mercato invernale del Fiorenzuola è per ora vuota. Con un solo movimento in uscita: l’attaccante Ceria passato alla Biellese in Eccellenza e un derby imminente da disputare subito mercoledì pomeriggio.
MOSSE E STRATEGIE - Alla vigilia della partita contro la Pergolettese di Cesare Fogliazza c’era apprensione per l’assenza di capitan Guglieri con un Paolo Contini con due settimane di stop nelle gambe per infortunio. E proprio i maggiori problemi del Fiorenzuola potevano nascere sulle corsie esterne dove avrebbero deambulato a estrema velocità il talentuoso Morello e il conosciutissimo Franchi. Non il nostro Franchi ma quel Stefano Franchi di Brescia (classe 1985) che ci ha sempre dato dei dispiaceri. Franchi si sa, in estate si muove sempre in coppia con il vecchio gigante Cazzamalli (1979). I due inseparabili assieme a Muchetti (1985), Fabbro (1981), Manzoni (1987) compongono una bella compagnia di vecchietti attempati che dopo l’esonero di Del Prato sembra oggi funzionare a meraviglia lungo la sponda giallo-blu di Crema. Per fermare Franchi, mister Brando aveva provato in settimana Fabio Varoli da terzino sinistro. Uno forte ma non veloce e dinamico, così all’ultimo il tecnico di Biella ha preferito affidare la maglia numero tre al fiorenzuolano Contini Paolo. Con Andrea Corbari al centro della mediana a dare sportellate senza il desaparecido Alvitrez che nemmeno siede in panchina ci sono Matera (2000) e Bouhali (1995). Tridente offensivo composto da Anastasia e Saporetti esterni e Francesco Bigotto punta centrale. Un attacco da tredici gol con la fascia di capitano sul braccio dell’unico ex di turno dell’incontro: proprio Bigotto. Da segnalare il ritorno di Alessio Citterio, lungodegente dell’infermeria Rossonera nei disponibili. L’attaccante classe 2000 ex Renate scalpita in panchina.
TORTELLI INDIGESTI - L’ultima volta al Comunale non c’era ne lo sponsor “Ga gà” ne “Bowling Pegaso” sulle maglie degli avversari. C’era però uno che si piaceva molto e amava specchiarsi. Fu espulso quasi a fine gara ma non aveva lasciato la squadra in 10 perché dirigeva in panchina e nelle interviste di fine gara aveva trovato tutte le scuse del mondo per giustificare il pareggio contro un Fiorenzuola da ultima spiaggia (e il campo, e il signor arbitro, e questo e quello). Questo non va. Fu esonerato. Nel giorno dell’Immacolata, nelle prime battute ci si studia, con i ritmi addormentati che vanno bene a un Pergo che di età media fa 28 anni. In molti speravano di vedere un Fiorenzuola aggressivo e in palla sbranare i vecchietti in maglia giallo-blu ma non è andata così. Non si graffia in avanti ma nemmeno si subisce dietro, regna l’equilibrio fino alla mezz’ora quando Emanuele Anastasia è grande a rubare palla, involarsi verso la porta difesa da Stucchi e trafiggerlo portando in vantaggio il Fiorenzuola. L’assenza di Guglieri con l’avvicendamento di Contini, i colori sociali giallo-blu degli avversari. In tanti avevano collegato queste coincidenze con quel sabato magico di Modena. Non andrà così. Forse il gol del vantaggio ha messo le ali alla testa finita nelle nuvole dei nostri bravi giovani. Passano forse neanche cinque minuti. Il Pergo che quando non segna con gli attaccanti ha giocatori in ogni reparto abili a metterla nel sacco in caso di necessità, ristabilisce la parità con l’affidabile centrocampista Muchetti (classe 1985) bravo a seguire l’azione e a colpire indisturbato sul secondo palo da vero bomber. Non è ancora tempo di feste e scambio di regali e auguri. Non dovevamo accettare quel pacchetto. Tortelli cremaschi indigesti.
GULLIT – Un cognome importante. Arrivato dalla Giana Erminio (serie C) dopo una lunga gavetta nei dilettanti. Il centravanti di colore dei lombardi non segnava più da diverso tempo. Possiamo dire che da inizio stagione va in gol con il contagocce, mostrando grosse difficoltà a segnare lontano da Crema. Mai in gol lontano dal Voltini ma in estate, in amichevole, ci aveva già fatto intendere che chi veste di Rosso e Nero può far scaturire in lui voglie fameliche da bomber di razza. I compagni inventano con un Franchi superlativo e l’attaccante ghanese trova una invitante prateria davanti a se, si invola come una gazzella e buca la nostra porta. Cinismo estremo da squadra di rango in piena maturità che ci manda al tappeto. Gullit Okyere Asante (1988) aveva già mostrato confidenza con le reti del Comunale andando in gol nella stagione 2015-16 con la maglia della Grumellese. Si va negli spogliatoi con la doccia che è ancora più fredda. Ad inizio ripresa si ricorre già ai cambi con l’autore del gol del vantaggio Rossonero: Emanuele Anastasia sostituito dall’altro Emanuele, Marra, da quasi due anni in pianta stabile a Fiorenzuola.
TIME OVER – Proviamo una reazione ma la porta difesa da Stucchi rimane troppo lontana. Alla mezzora circa Stucchi va per farfalle a dicembre con una pericolosa uscita a vuoto a centro area. La palla buona passa davanti agli occhi senza che nessuno sia appostato o creda in quel pallone. Non ne approfittiamo. Quante occasioni e opportunità non sfruttate in questi anni in Valdarda quando c’è gente anche in categorie inferiori che pagherebbero per averle nella vita. Time-over. E il Pergo se ne va. Noi rimaniamo all’asciutto, con quattro ammonizioni pesanti sul groppone e un risultato che certifica la nostra disillusione nel credere di poter dire la nostra nei piani alti della classifica di questo girone.



FIORENZUOLA-PERGOLETTESE 1-2
FIORENZUOLA: Libertazzi, Bedino (16'st Rivi), Contini (30'st Colantonio), Corbari, Bruzzone, Varoli, Matera(38'st Citterio), Bohuali, Bigotto, Saporetti, Anastasia (1'st Marra).
A disp. D’Apolito, Davighi, Famiglietti, Mora, Saia. All. Simone Di Battista (Brando squalificato)
PERGOLETTESE: Stucchi, Manfroni, Villa, Panatti (19'st Manzoni), Fabbro, Lucenti, Muchetti, Cazzamalli, Gullit (32'st Russo), Franchi, Morello.
A disp. Lancini, Bakayoko, Piras, Sofia, Riboli, Viola. All. Michele Contini
MARCATORI: p.t. 30' Anastasia (F), 34' Muchetti (P), 43' Gullit (P)
ARBITRO: sig. Rinaldi Marino della sez. di Messina (sig. Gargano Emanuele e sig. Lambiase Daniele della sez. di Palermo)
NOTE: giornata soleggiata e ventosa, terreno sconnesso e in brutte condizioni. AMMONITI: Bohuali, Bruzzone, Corbari, Colantonio. Angoli 4- 2 per il Fiorenzuola, rec. 0 + 4, spettatori 400 circa.

Gli episodi salienti della gara:


Le parole di mister LUCIO BRANDO a fine gara:

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