Lino Toffolo |
Andrea Lucci 11 gol in campionato |
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FIDENTINA-FIORENZUOLA 2-2
Fidentina: Fornari (46’ Chiesa), A. Ferretti, Ogliari, Mirri, Vincenzi, Coghi, Pugliese, Bottino (48’ Spagnoli), Montali, L. Ferretti (67’ Brunetto), Pasaro. All. Mazza
Fiorenzuola: Anelli, Fogliazza, Barba, Mazzoni (80’ Biazzi), Piva, Biolchi, Cerati, Sessi, Gianluppi (67’ Mondoni), Lucci (85’ Franchi), Pizzelli. All. Mantelli
Arbitro: Poncemi di Modena (Graziano-Lugli)
Marcatori: 34’ Pizzelli (Fio.), 38’ Lucci (Fio.), 71' rig. Montali (Fid.), 88’ Pasaro (Fid.).
Note: giornata con cielo coperto, terreno discrete condizioni. Spettatori 120 circa.
Ammoniti: Fogliazza (F), Lucci (Fio), Mirri (Fid.), Pasaro (Fid.) Sessi (Fio.), Cerati (Fio.),Biolchi (Fio.).
Simone Cerati contrastato da Mirri e Ogliari |
ECCELLENZA EMILIA ROMAGNA girone A - 28° Giornata, 7 aprile 2013
Risultati
Colorno-Correggese 1-3
22' Roncarati (Col), 40' Bouhali (Cor), 53' e 83' Napoli (Cor)
Fidentina-Fiorenzuola 2-2
35' Pizzelli (Fio), 42' Lucci (Fio), 73' Montali (Fid) rig., 87' Codhi (Fid)
Folgore Bagno-Lentigione 1-0
55' Fraccaro
Pallavicino-Royale Fiore 1-0
92' Bonini
Rolo-Real Panaro 3-0
9' Grimaldi, 25' Pedrazzoli, 55' Poggioli
Rubierese-Crociati Noceto 2-1 18.30 a Villalunga
28' Suprani (R), 80' Nicoletti (R), 93' Bottarelli (C)
Salsomaggiore-Sampolese 1-3
21' Lodi (Sam), 55' Provenzano (Sal) rig., 58' e 71' Picchi (Sam)
Terme Monticelli-Castellarano 0-1
40' Canovi
Termolan Bibbiano-Lupa Piacenza 0-1 a Ponte dell'Olio
65' Marrazzo
Andrea Lucci e Marco Fogliazza
Fidentina-FIORENZUOLA 2-2 Gazzetta di Parma |
LINO TOFFOLO
Avrebbe voluto nascere a Betlemme, ma l’idea era già stata ampiamente sfruttata, cosicchè ebbe i natali in una amena isola della laguna di Venezia – Murano – che in tal modo ebbe un motivo in piu per essere famosa nel mondo. Correva l’anno 1934, e già si addensavano sull’Europa le nubi di un nuovo disastroso conflitto: evidente lo sbaglio imperdonabile anche nella scelta del momento.
Dopo una normale infanzia di guerra il rampollo iniziò con gli studi musicali, approdando poi quasi per sbaglio alla radio di Stato: percorso (visibile nella foto a destra) peraltro piuttosto comune tra i grandi geni del novecento.
In quell’ambito ebbe a cimentarsi come compositore, creando la sigla de “El Listòn” – un celebre programma radiofonico della sede RAI del veneto – nel quale anche recitava, cantava e scriveva i testi dando libero sfogo al “multiforme ingegno”. Cominciò con le piccole apparizioni teatrali di grande successo, raccogliendo inviti di questo o quell’altro personaggio importante (Cesca, Maffioli)…
Si tratta quindi di una celebrità nata dalla gavetta estrema, in una precarietà quasi da avanspettacolo (ma dove vai se la banana…) , da tutta una serie di fortunati “Perchè non vieni a… ?”. Praticamente è successo tutto per caso. (Pippo Baudo ancora non c’era).
La sua vocazione di menestrello tuttavia non si esaurisce qui, lascia la natia Venezia per raggiungere Milano, dove inizia a lavorare al Derby (1963) – accanto a strani, sconosciuti ed inquietanti personaggi quali Franco Nebbia, Enzo Jannacci e Bruno Lauzi.
Altrettanto sconosciuti personaggi quali Cochi Ponzoni, Renato Pozzetto, Massimo Boldi (all’epoca zazzeruto batterista!) divennero noti per aver co-infestato quel localino di tendenza che poi divenne tanto noto.
Nel 1968 incomincia la sua carriera cinematografica con Lina Wertmüller, seguiranno poi altri 24 titoli molti dei quali con la regia di Samperi. È con Mastroianni in “Culastrisce nobile veneziano”, con Gassman in “Brancaleone alle crociate” di Monicelli. Lavora anche con Dino Risi.
Dopo una pausa torna in veste di attore teatrale e porta in scena un collage di testi di Goldoni, poi è protagonista in “Sior Toni Bellagrazia” (1965) e nel prologo de “La moscheta” (1998) di Ruzante con la regia di De Bosio. È il carceriere ne “Il pipistrello” di Strauss (1997) e voce recitante in “Pierino e il lupo” di Prokovief e nell’ “Histoire du soldat” di Stravinskij.
Nel frattempo ha anche scritto delle commedie: “Gelati caldi” e “Fisimat”, ha pubblicato libri ed ha svolto anche una attività televisiva talvolta intensa, anche come conduttore. Chi può poi dimenticare immortali e romantiche melodie come “Oh, Nina” e “Johnny Bassotto” ?
L’ultimo suo impegno in ordine di tempo è in qualità di regista e produttore indipendente.
Checchè se ne pensi dalla lettura di questa biografia è attualmente vivo e vegeto, ed intende evitare per quanto possibile di abbandonare a breve questa valle di lacrime…
DZ
http://www.linotoffolo.com/?page_id=2
Avrebbe voluto nascere a Betlemme, ma l’idea era già stata ampiamente sfruttata, cosicchè ebbe i natali in una amena isola della laguna di Venezia – Murano – che in tal modo ebbe un motivo in piu per essere famosa nel mondo. Correva l’anno 1934, e già si addensavano sull’Europa le nubi di un nuovo disastroso conflitto: evidente lo sbaglio imperdonabile anche nella scelta del momento.
Dopo una normale infanzia di guerra il rampollo iniziò con gli studi musicali, approdando poi quasi per sbaglio alla radio di Stato: percorso (visibile nella foto a destra) peraltro piuttosto comune tra i grandi geni del novecento.
In quell’ambito ebbe a cimentarsi come compositore, creando la sigla de “El Listòn” – un celebre programma radiofonico della sede RAI del veneto – nel quale anche recitava, cantava e scriveva i testi dando libero sfogo al “multiforme ingegno”. Cominciò con le piccole apparizioni teatrali di grande successo, raccogliendo inviti di questo o quell’altro personaggio importante (Cesca, Maffioli)…
Si tratta quindi di una celebrità nata dalla gavetta estrema, in una precarietà quasi da avanspettacolo (ma dove vai se la banana…) , da tutta una serie di fortunati “Perchè non vieni a… ?”. Praticamente è successo tutto per caso. (Pippo Baudo ancora non c’era).
La sua vocazione di menestrello tuttavia non si esaurisce qui, lascia la natia Venezia per raggiungere Milano, dove inizia a lavorare al Derby (1963) – accanto a strani, sconosciuti ed inquietanti personaggi quali Franco Nebbia, Enzo Jannacci e Bruno Lauzi.
Altrettanto sconosciuti personaggi quali Cochi Ponzoni, Renato Pozzetto, Massimo Boldi (all’epoca zazzeruto batterista!) divennero noti per aver co-infestato quel localino di tendenza che poi divenne tanto noto.
Nel 1968 incomincia la sua carriera cinematografica con Lina Wertmüller, seguiranno poi altri 24 titoli molti dei quali con la regia di Samperi. È con Mastroianni in “Culastrisce nobile veneziano”, con Gassman in “Brancaleone alle crociate” di Monicelli. Lavora anche con Dino Risi.
Dopo una pausa torna in veste di attore teatrale e porta in scena un collage di testi di Goldoni, poi è protagonista in “Sior Toni Bellagrazia” (1965) e nel prologo de “La moscheta” (1998) di Ruzante con la regia di De Bosio. È il carceriere ne “Il pipistrello” di Strauss (1997) e voce recitante in “Pierino e il lupo” di Prokovief e nell’ “Histoire du soldat” di Stravinskij.
Nel frattempo ha anche scritto delle commedie: “Gelati caldi” e “Fisimat”, ha pubblicato libri ed ha svolto anche una attività televisiva talvolta intensa, anche come conduttore. Chi può poi dimenticare immortali e romantiche melodie come “Oh, Nina” e “Johnny Bassotto” ?
L’ultimo suo impegno in ordine di tempo è in qualità di regista e produttore indipendente.
Checchè se ne pensi dalla lettura di questa biografia è attualmente vivo e vegeto, ed intende evitare per quanto possibile di abbandonare a breve questa valle di lacrime…
DZ
http://www.linotoffolo.com/?page_id=2
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