" Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia " Sarà come canta Francesco De Gregori ma qui giocarsi le grandi occasioni di infilare le porte avversarie dai calci dagli undici metri sta diventando veramente pericoloso. Gli altri gonfiano la nostra rete dal dischetto noi ci piangiamo addosso per errori che stanno diventando un ossessione. Il recupero di mercoledi lontano dal Comunale è andato male, il Fiorenzuola formato trasferta dopo la quarta sconfitta di fila in terra straniera si è ufficialmente perso e non si sa dov'è. Sotto di una rete contro i modenesi di Davide Belletti, nel finale ci è stato concesso un calcio di rigore per fallo su Guglieri. Se lo è preso sul groppone capitan Piva, un difensore. Il secondo portiere Toni quello piccoletto, non Oppici, ha intercettato la conclusione dell'eterno Rossonero. Il Fiorenzuola in quel momento era in inferiorità numerica per l'espulsione di Franchi, e spingeva per raggiungere il pareggio. Senza bomber Franchi l'autore delle ultime e uniche 3 reti realizzate dai Rossoneri negli ultimi 4 match disputati. Anche le continue assenze per squalifica del puntero di Piacenza cominciano davvero a pesare. Perchè è un dato di fatto, se non segna lui sono dolori. Speriamo in un inversione di marcia repentina. Nel frattempo ci sono parecchie squadre in salute dietro di noi e la classifica si sta accorciando sempre di più. Domenica ci farà visita il lanciatissimo Rimini. I biancorossi dell'esperto tecnico Marco Cari sono in serie positiva da non so quando, padroni indiscussi della vetta della classifica. Con un Adrian Ricchiuti nel motore, 250 presenze con la maglia del club adriatico e con questo Manuel Pera copocanomiere del girone con 20 goal arrivato dalla toscana (c'era anche un politico da quelle parti con quel cognome), pieno di tatuaggi e con pochi capelli che ricorda un pò il nostro Arena Marco, uno che se c'era da calciare un rigore non si faceva di certo pregare. Sembra esserci un abisso oggi, ripensando a quel pazzesco 3 a 1 del Fiorenzuola di Alberto Mantelli a Rimini. La squadra reduce dalla prima vittoria in campionato proprio contro il Formigine andava in ritiro al sabato (non accadeva dagli anni di militanza nei campionati professionistici) per preparare al meglio una sfida quasi proibitiva. La sconfitta nello scontro diretto per la salvezza contro il Formigine non ci voleva. E si va aggiungere alle altre debacle contro Romagna Centro e Thermal Abano Teolo, tutte avversarie in lotta per non retrocedere. Dopo la sfida contro i Romagnoli in programma domenica arriveranno sfide ravvicinate contro tutte le altre big del girone. Bisognerà rimboccarsi le maniche,soffrire e lottarenel pantano con tutte le forze per trovare la continuità di risultati smarrita. Forza Ragazzi! FIORENZUOLA-Rimini (domenica 25 gennaio, ore 14.30)
La leva calcistica della classe ’68 Sole sul tetto dei palazzi in costruzione, sole che batte sul campo di pallone e terra e polvere che tira vento e poi magari piove. Nino cammina che sembra un uomo, con le scarpette di gomma dura, dodici anni e il cuore pieno di paura. Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia. E chissà quanti ne hai visti e quanti ne vedrai di giocatori che non hanno vinto mai ed hanno appeso le scarpe a qualche tipo di muro e adesso ridono dentro al bar, e sono innamorati da dieci anni con una donna che non hanno amato mai. Chissà quanti ne hai veduti, chissà quanti ne vedrai. Nino capì fin dal primo momento, l’allenatore sembrava contento e allora mise il cuore dentro alle scarpe e corse più veloce del vento. Prese un pallone che sembrava stregato, accanto al piede rimaneva incollato, entrò nell’area, tirò senza guardare ed il portiere lo fece passare. Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia. Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette, quest’altro anno giocherà con la maglia numero sette.
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