di Luca Franchi il primo gol del 2015 |
Qui 17 anni fa, in serie C, allora C1 per la precisione, dovevamo vedercela con lo spetro Massimo Agostini detto il condor, e per arrivare nell'area avversaria dovevamo fare i conti con lo stopper Alberto Mantelli baluardo degli adriatici. Noi avevamo il venduto Pioli oggi tecnico della Lazio da alta classifica in serie A. Chissà cosa ha provato il nostro bravo mister all'ingresso degli spogliatoi e all'interno del velluto verde dell'Orogel Stadium, dove vi festeggiò la promozione in serie B 1997-98.
Non c'è il condor Agostini e il Cesena in questa splendida domenica di inizio di gennaio di sole ma ci sono i terribili tre: Gavoci-Ridolfi-Peluso per un attacco da quartieri alti per la squadra di casa del Romagna Centro, da due anni in serie D. Qui da queste parti la neve è scesa copiosa, tanto che il test di lusso di capodanno contro il Cesena è stato annullato. In questo bellissimo stadio si alterna la serie A e la serie D sembra assurdo ma è così, come da noi con la Fulgor im terza categoria. Qui il Cesena in serie A a dividersi il gioiello con la squadra di Filippo Medri. Il Romagna Centro che io qui chiamerò con il suo nome originale, ovvero Martorano perchè il blog è mio e almeno qui decido io! Martorano squadra modesta per classifica ma non affatto per nomi e cognome. Se fai scorrere i nomi sulla fotocopia della distinta trovi nuovi rinforzi ex professionisti, un attacco come detto niente male, anzi e insomma bisogna stare all'occhio. Sicuramente è un emozione per chiunque giocare all'interno di un impianto così. Dai campi di Meletole e Arceto in Eccellenza a questo. Due piani di tribune a cingere vicinissime il rettangolo verde. Tutto coperto. Poltroncine ovunque, su ogni gradone, con quelle nere a disegnare la scritta C E S E N A. Alla domenica in tv, le migliori azioni e i palloni che ruzzolano in rete. Oggi invece c'è il Fiorenzuola. Pensate, avevamo fatto anche un gol quella volta. Con Augusto Di Muri e il suo sinistro maligno. Di Muri era un calciatore professionista con i controcazzi. Per un giovane dilettante invece deve generare emozioni, fare un certo effetto giocare in uno stadio così. Immenso ma magnificamente bello anche nella sua vuotezza nelle domeniche della serie D. L'effetto non deve essere quello visto al Garilli di Piacenza. Ma in quello forse c'entra qualcos'altro. Si spera. Il Manuzzi vuoto come una scatola bella ed elegante di un prezioso. E per una volta il gioiello nel suo interno possiamo essere noi. Il Fiorenzuola. Ma a Cesena è andata male. Si sapeva che il Martorano aveva tante motivazioni e una gran fame di punti. Con i due gol colti nella prima frazione di gioco da parte dei biancoazzurri, la strada si è fatta in salita per noi. Peccato perchè nel secondo tempo le occasioni per pareggiare non sono mancate. E' arrivato il primo gol dell'anno firmato da bomber Franchi. E il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio. E' andata male ma siamo certi che i ragazzi di mister Mantelli sapranno rialzare la testa e ritrovare lo smalto di un tempo delle sfide in trasferta, già da domenica ad Abano. Serie D, siamo i primi a scendere in campo dopo la sosta natalizia assieme alla serie B. Al Manuzzi, Mantelli propone Luca Franchi a pungere assieme ad Andrea Lucci in attacco. Guglieri è recuperato a pieno. Al ventesimo i bianco-azzurri passano in vantaggio. Franchi contrasta Lombardini in area, per il direttore di gara è rigore. Sul dischetto si presenta il temuto Gavoci che insacca. Passa una dieci minuti e ancora Rivolino Gavoci pinisce i Rossoneri insaccando di testa il goal del due a zero. Nonostante il passivo i ragazzi non demordono. Lucci in semirovesciata coglie una clamorosa traversa che poteva riaprire i giochi. Nella ripresa i Rossoneri le provano tutte. Luca Franchi scappa all'ex serie A Gianbattista Scugugia che lo attera. Rigore anche per noi che Franchi realizza. Ottavo centro stagionale per il bomber di Piacenza che si avvicina sempre più al traguardo delle 100 reti con la maglia del Fiorenzuola. Piva e compagni tentano il tutto per tutto e allo scadere i padroni di casa salvano perentoriamente il risultato.
L'esterno bresciano Fabio Legrenzi |