Piemontese ma di origini abruzzesi, sposato con due figli, impiegato nel settore socio-sanitario,
il neo-dirigente Rossonero sta facendo del Calcio una passione di vita. Stiamo parlando di SIMONE DI BATTISTA, ragazzo trentaseienne scelto dalla società di via Campo Sportivo 1 per ricoprire il ruolo vacante da un anno di Direttore Sportivo.
il neo-dirigente Rossonero sta facendo del Calcio una passione di vita. Stiamo parlando di SIMONE DI BATTISTA, ragazzo trentaseienne scelto dalla società di via Campo Sportivo 1 per ricoprire il ruolo vacante da un anno di Direttore Sportivo.
Di Battista ha iniziato a poco più di vent'anni la sua avventura nel calcio nel settore giovanile del Borgosesia. Sei anni fa la società vercellese ha deciso di promuoverlo Direttore Sportivo della prima squadra in serie D. E con Di Battista il Borgo disputa per quattro volte i play-off su sei campionati. Nella stagione appena conclusa il club granata ha chiuso al secondo posto con la squadra più giovane del girone. Dato statistico che ha permesso alla società di incassare i 25mila euro di premio messi sul banco dalla Lega di serie D.
E proprio il buon lavoro e le scelte vincenti sui giovani devono aver spinto i dirigenti Rossonero ad affidargli il compito di costruire il nuovo Fiorenzuola.
Umiltà, professionalità, sacrificio, voglia di migliorarsi, e tanti chilometri da macinare perché i calciatori si scoprono sul campo. Questo sembra contraddistinguere la nuova figura inserita nei quadri societari Rossoneri.
Umiltà, professionalità, sacrificio, voglia di migliorarsi, e tanti chilometri da macinare perché i calciatori si scoprono sul campo. Questo sembra contraddistinguere la nuova figura inserita nei quadri societari Rossoneri.
Il primo incontro nel Novembre del 2015, Di Battista e il Fiorenzuola fanno conoscenza dalla nostre parti, alla vigilia del derby con il Piacenza in programma al Garilli. Da quel giorno scatterà quel feeling che porterà Di Battista in Valdarda.
Di Battista-Dionisi un binomio che continua...
La 2D. Nella presentazione del nuovo allenatore avvenuta martedì scorso alla TECO ha affermato di essere riuscito a portare da noi, alla guida tecnico del Nuovo Fiorenzuola la sua prima scelta: Alessio Dionisi che considera un top player per la categoria.
Cosa chiederesti al nuovo Direttore Sportivo ?
Trovare almeno un attaccante che butti giù la porta ogni domenica, guarendo così quel mal di gol che ci ha attanagliati per tutto l'arco della passata stagione e costruire un gruppo forte e unito per vivere un campionato senza troppi patemi.
Gli obiettivi di questo Fiorenzuola..
Di Battista: Senza ombra di dubbio migliorare il traguardo ottenuto dalla squadra nel campionato di serie D appena concluso. Potenziare e continuando il percorso di valorizzazione del settore giovanile Rossonero, risorsa fondamentale su cui puntare.
Di Battista-Dionisi un binomio che continua...
La 2D. Nella presentazione del nuovo allenatore avvenuta martedì scorso alla TECO ha affermato di essere riuscito a portare da noi, alla guida tecnico del Nuovo Fiorenzuola la sua prima scelta: Alessio Dionisi che considera un top player per la categoria.
Cosa chiederesti al nuovo Direttore Sportivo ?
Trovare almeno un attaccante che butti giù la porta ogni domenica, guarendo così quel mal di gol che ci ha attanagliati per tutto l'arco della passata stagione e costruire un gruppo forte e unito per vivere un campionato senza troppi patemi.
Gli obiettivi di questo Fiorenzuola..
Di Battista: Senza ombra di dubbio migliorare il traguardo ottenuto dalla squadra nel campionato di serie D appena concluso. Potenziare e continuando il percorso di valorizzazione del settore giovanile Rossonero, risorsa fondamentale su cui puntare.
Simone Di Battista, 36 anni, nel Borgosesia ci è cresciuto. Non tanto come calciatore ma costruendosi una carriera che ora lo porterà a diventare per buona parte della settimana emiliano d’adozione: l’ingaggio come direttore sportivo del Fiorenzuola (team di serie D che ha raggiunto la salvezza nell’ultima giornata di campionato) è ormai certo. Oltre che della prima squadra si occuperà anche del settore giovanile rossonero.
Con il cuore
Ma il suo cuore resta granata: in 15 anni ha fatto tutta la gavetta necessaria (prima aveva avuto modo di seguire la compagine da tifoso e per un periodo come giovanissimo giornalista) diventando un punto di riferimento importante.
Partito come aiuto allenatore nella Juniores nazionale di Egidio Capra, attuale preparatore dei portieri dei valsesiani, ha guidato pulmini, aiutato in segreteria, fino alla svolta di sei anni fa quando la sua competenza in ambito calcistico gli ha fatto abbandonare l’idea di sedersi in panchina per accettare l’opportunità di occuparsi di costruire la squadra, occupandosi nella passata stagione anche di settore giovanile (che ora avrà come responsabili Guido Romei e Paolo Setti). Un anno con Walter Viganò, quindi con le scoperte dei mister Vincenzo Manzo (per tre stagioni) e Alessio Dionisi (per due), e una lunga serie di scommesse vinte.
«Due persone hanno influito positivamente - dice Simone Di Battista -: oltre a Egidio Capra, il vice presidente Michele Pizzi. Entrambi mi hanno dato una fiducia incondizionata che spero di aver ripagato nel tempo. Anche per questo pur con il mio impegno a Fiorenzuola, città in cui vivrò buona parte della settimana, continuerò a collaborare con il Borgosesia. Nonostante questo grande amore, ho bisogno di mettermi in gioco, confrontandomi con una realtà che mi ha fortemente voluto. Per continuare a migliorare è necessario rischiare».
Negli anni è stato talent scout di giocatori su cui in pochi avrebbero puntato i riflettori: all’anno macina circa 40 mila chilometri in auto per seguire decine di partite di tutte le categorie. Un esempio? Alessandro Acquadro, quest’anno nel Venezia promosso in serie B.
Ma il suo cuore resta granata: in 15 anni ha fatto tutta la gavetta necessaria (prima aveva avuto modo di seguire la compagine da tifoso e per un periodo come giovanissimo giornalista) diventando un punto di riferimento importante.
Partito come aiuto allenatore nella Juniores nazionale di Egidio Capra, attuale preparatore dei portieri dei valsesiani, ha guidato pulmini, aiutato in segreteria, fino alla svolta di sei anni fa quando la sua competenza in ambito calcistico gli ha fatto abbandonare l’idea di sedersi in panchina per accettare l’opportunità di occuparsi di costruire la squadra, occupandosi nella passata stagione anche di settore giovanile (che ora avrà come responsabili Guido Romei e Paolo Setti). Un anno con Walter Viganò, quindi con le scoperte dei mister Vincenzo Manzo (per tre stagioni) e Alessio Dionisi (per due), e una lunga serie di scommesse vinte.
«Due persone hanno influito positivamente - dice Simone Di Battista -: oltre a Egidio Capra, il vice presidente Michele Pizzi. Entrambi mi hanno dato una fiducia incondizionata che spero di aver ripagato nel tempo. Anche per questo pur con il mio impegno a Fiorenzuola, città in cui vivrò buona parte della settimana, continuerò a collaborare con il Borgosesia. Nonostante questo grande amore, ho bisogno di mettermi in gioco, confrontandomi con una realtà che mi ha fortemente voluto. Per continuare a migliorare è necessario rischiare».
Negli anni è stato talent scout di giocatori su cui in pochi avrebbero puntato i riflettori: all’anno macina circa 40 mila chilometri in auto per seguire decine di partite di tutte le categorie. Un esempio? Alessandro Acquadro, quest’anno nel Venezia promosso in serie B.
Maria Cuscela,
Borgosesia (VC), Pubblicato il 16/05/2017, quotidiano LA STAMPA
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fonte: http://www.lastampa.it/2017/05/16/edizioni/vercelli/il-saluto-del-ds-di-battista-ho-borgosesia-nel-cuore-N48Oxbxsr6P9eg0ftMltPN/pagina.html
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