domenica 8 dicembre 2019

Progresso-FIORENZUOLA 2-1 Arrondini

E’ comprovato. Siamo ufficialmente allergici alle squadre bolognesi. Ma andiamo per ordine.
MAI UNA NOIA - Settimane piatte non esistono dalle nostre parti. Calcisticamente parlando, si intende. La notizia dell’addio di Francesco Bigotto, uno dei senatori del Fiorenzuola risorto tre anni fa, il primo acquisto dell’era Di Battista, all’apparenza sembrava non aver provocato strascichi nell’ambiete rossonero. Mah, inconsciamente qualcosa ha provocato perché quando un calciatore del valore moreale di Francesco si stacca da una squadra non è cosa da poco. Perdi un pezzo importante e ci vuole un po' per colmare il vuoto che lascia l’addio di una persona. Francesco vive per il calcio. Tenerlo ai margini sarebbe stato uno spreco anche se alla lunga siamo convinti che sarebbe servito alla causa. Quando uno ama infinitamente il calcio, non c’è tentativo di convincere che tenga. Tanta fortuna Francesco!
Dicevamo che dalle nostre parti, settimane piatte e monotone non capitano mai. E infatti, a una brutta notizia ne è seguita una bella che anticipa i tempi: il prossimo Summer Camp dell’Academy Rossonera sarà in combutta con il Real Madrid. Molto bene.
CALCIO POESIA - Poi le attenzioni sono subito tornate all’impegno della squadra di Luca Tabbiani, reduce da un bel filotto di risultati utili a riproiettare i rossoneri alle calcagne di un Mantova capolista ma in frenata. Le due trasferte consecutive a fine anno non c’erano mai capitate. Avevamo iniziato nei migliori dei modi andando a vincere da grande squadra in casa del Crema. Le grandi squadre, quelle che possono ambire ad arrivare davanti a tutte, hanno questa prerogativa. Fare risultato ovunque e con continuità. Dopo il blitz di Crema, il Progresso. Che è una storia un po' affascinante. Un paese che ha certamente un nome con diversi casi anonimia sparsi per lo stivale. Si decide allora nel lontano 1919 di scegliere Progresso come nome da affibiare alla neonata società di football. Il nome di un quartiere del centro del paese, che è un inno a migliorarsi sempre. La cosa curiosa è che Castel Maggiore non è grande città come può essere Piacenza o Mantova. Ma è un paese sopra i diciottomila abitanti. Come se noi avessimo scelto di chiamarci Gerassa o Piazzone per intenderci. Già qui la cosa è intrigante. Si conquista per la prima volta la serie D alla fine degli anni 70, per poi ritornarvi cinquant’anni dopo, nel 2019 dopo gli spareggi nell’anno del centenario della società. Quasi poesia. Ma è una poesia che va avanti. La squadra si allena alla sera. Una delle poche in questa C2 a farlo. Forse l’unica. E quando i fiorenzuolani più fedeli sono arrivati con il sole lo stupore è aumentato ancora di più alla vista del fondo sconnesso e gibboso del terreno di gioco. La deroga è arrivata da poco. Ma nonostante le fatiche delle sedute serali, nonostante l’esilio di inizio stagione per adeguare l’impianto alla serie D, nonostante una rosa senza grandi nomi, il Progresso ha fatto miracoli e sul suo terreno di gioco ha fermato il super Mantova di Lucio Brando. La prima squadra a stoppare in campionato i lanciatissimi virgiliani.
RICCARDO E FRANCESCO - Drogati un po' tutti dalle ultime prestazioni e gli ultimi successi di Guglieri e C. pensavamo (noi tifosi) in una scampagnata pre-natalizia nel bolognese, e invece... Quando ho visto nella tecnologica tabella degli ammoniti del Progresso, quattro cartellini gialli a lato della fotina di Riccardo Cestaro ho esultato, per poi ricredermi alla lettura della distinta. Sono angosciato e irrequieto quando gioca il Fiore e ancora di più alla vista degli ex. Temo sempre il veleno che può sgorgare dal dente infimo dell’ex infuriato. Tornando ai temi di giornata: Cestaro come Bigotto. Guarda te. I due primi colpi di mercato del disegno di Simone Di Battista per rilanciare il Fiorenzuola. Cestaro e Bigotto, analogie ma destini diversi in rossonero. Destini alla fine amari, segnati dai “maledetti”. Sempre loro. Non tutti hanno la fortuna di schivarli in carriera. Ci sono calciatori la cui carriera prende una piega diversa da quella che sarebbe stata a causa dei maledetti. Luca Franchi per esempio. 101 gol in maglia rossonera. Ve lo ricordate? Noi di Cestaro più che dell’uomo in campo (chiuso da Benedetti, Varoli e Bruzzone) c’è rimasta impressa nella testa l’istantanea mentre accovacciato sulla angusta tribuna del 2 osserva i suoi nuovi compagni allenandosi agli ordini di Dionisi, con un braccio ingessato, lo sguardo cupo, e lo zainetto del Fc Bologna sulle spalle. Questa foto ricordo a volte prevarica quella di Riccardo coperto dai compagni dopo aver depositato di testa il gol-beffa del sacro pareggio nel primo derby di serie D tra Fiorenzuola e Vigor Carpaneto. Cestaro oltre a essere un ottimo marcatore, ha il gol nel sangue. Gol velenosi. Speravo non ci fosse e invece… il nostro ex sale imperioso e scheggia il palo della porta difesa dal nostro Battaiola propiziando la ribattuta del 2000 Cocchi del raddoppio del Progresso. Un incubo.
ANCORA L’AIRONE - Roberto Moscariello tecnico da battaglia dei padroni di casa se la ghigna strofinandosi le mani. Lui sa come battere il Fiorenzuola. C’era riuscito l’anno di Dionisi quando allenava il Sasso Marconi sul terreno gibboso. Ma la speranza quest’anno ce l’abbiamo sempre addosso, perché ricordiamo di Ciliverghe, e di Sasso, di partite perse ribaltate con merito e così dopo averlo conosciuto meglio grazie a Luca Baldrighi che lo ha accompagnato da Fiorenzuola agli studi di Telelibertà, Davide Arrodini, l’aiorone, il Van Basten della Valdarda riapre la partita allo scadere della prima frazione di gioco. C'è un gol di passivo da recuperare nell'arco di un tempo. Ce la possiamo fare. Manca però l’esperienza di Luca Piraccini nel reparto offensivo. L’attaccante di Stresa deve consumare un turno di squalifica per il cartellino rosso rimediato al Voltini di Crema.
Ma Tognoni ha esperienza da vendere vissuta sui campacci del girone A. Ci proviamo, tanta mole di gioco ma il muro felsineo regge. Manca una giocata di Boilini che ti risolve la partita. Manca un incornata vincente di Corbari. Un passaggio a vuoto, la giornata storta capita a tutti… Domenica contro la Savignanese al Comunale l'ultimo impegno casalingo dell'anno solare 2019. 
Tutti al Comunale per l'abbraccio collettivo di fine anno.

S.C.D. PROGRESSO CALCIO-U.S. FIORENZUOLA 2-1
S.C.D. Progresso Calcio: Bruzzi; Cocchi; Gulinatti; Lodi; Chmangui; Cestaro; Rossi; Sassu; Girotti; Menarini; Esposito. All. Moscariello. A disposizione: Tartaruga; Tanoh; Mezzetti; Cantelli; Salvatori; Bonvicini; Rebecchi; Bertetti; Matta.
U.S. Fiorenzuola 1922: Battaiola; Olivera; Guglieri; Zaccariello (75' Colantonio); Bruzzone; Cavalli (84' Tunesi); Tognoni; Amore (53' Pozzebon); Arrondini; Guerrini (85' Carrara); Boilini (53' Corbari). All. Tabbiani. A disposizione: D’Apolito; Carrara; Romeo; Hathaway; Vago.
Arbitro: Angiolari da Ostia Lido.
Reti: 25' Girotti (P); 30' Cocchi (P); 46' pt Arrondini (F)


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