domenica 2 febbraio 2020

Vigor Carpaneto-FIORENZUOLA 2-1 Arrondini

SEGNALI - Passare dal sole della Val Chero alla malinconica nebbia che ha avvolto Fiorenzuola nel tardo pomeriggio di oggi, è stato senza ombra di dubbio un ulteriore segnale di conferma a certificare la nostra domenica no, coincisa proprio nella giornata del derby.
Il pomeriggio era iniziato bene. Il rendez-vous programmato lungo il breve tragitto sulla linea di confine non ha avuto intoppi. A San Protaso, la saracinesca del Bar Piazzone era sollevata. Le vecchie tazzine del caffè, l'odore di casa di campagna che filtra dalle narice. Non è odore di fumogeno ma in una domenica così è stata sicuramente una valida alternativa. E se non era al Bar di Remo, siamo sicuri che la nostra autovettura carica di speranza, allegria e passione, avrebbe sterzato e imboccato la strada della Pelosa, quella con la meridiana e che ti porta fuori strada come dicono i saggi vecchi da queste parti, per raggiungere la Felina e fare il rito domenicale del caffè rigorosamente all'interno dei confini.
DAVIDE ARRONDINI
BELLI CARICHI - Che "appetito" che viene nel contemplare un Mantova che non sembra affatto inarrivabile come stanno dimostrato i fatti. Di riflesso sapevamo quanto era forte la voglia del Carpaneto di fare suo il primo derby di serie D. Le parole di mister Tabbiani sono sempre opportune e sagge. Il tecnico genovese nell'ultima intervista ha prima scherzato sull'amicizia che lo lega a Rossini dai tempi del Genoa segnati dalle girandole di cambi di allenatore (Bepi Pillon, Cagni, Delio Rossi, Biochi..), poi ha esaltato le motivazioni dei suoi ragazzi senza piangere sulle tante assenze a cui deve fare fronte. Altrettanto "uniche" le parole di capitan Guglieri, al rientro dalla lunga squalifica, che ha rivelato il suo sincero sentirsi fiorenzuolano dopo sei anni di onorata militanza in rossonero, il suo sentire tanto questo derby e la voglia di regalare una grande gioia a tutti i tifosi fiorenzuolani.
LA VOCE DI SEGRETI - Dopo due pareggi di fila consumati al San Lazzaro nelle precedenti edizioni, ce lo sentivamo che il segno X stavolta non sarebbe uscito. L'inno ufficiale cantato da Manuele Segreti viene sparato a tutto volume dal gabbiotto della tribuna scoperta. Il popolo di Fiorenzuola risponde forte invocando "la scandita" del "sindaco" Ennio Tribi. Con il ritornello-tormentone del "pane e salame", i campi arati a fare da sfondo, gli juventini ritardatari e i fumogeni tornati per davvero a fare capolino come ai vecchi tempi, ora non manca più niente e il derby paesano può avere inizio. La fase di studio è immancabile con il più classico "Ci provo io o ci provi te". Su un campo, all'apparenza bello, solo una squadra riesce a giocarci su al calcio, ed è la Vigor. I padroni di casa iniziano a guadagnare metri di campo scrivendo per primi sul taccuino della cronaca con un tiro dalla distanza che trova pronto il guardiano di Soresina. E al minuto ventisei arriva il vantaggio vigorino con un cinico Galazzi abile a realizzare un rigore in movimento concesso dai nostri. Cavalli al centro della difesa non sta bene. E si vede. Ma stringe i denti, fino a quando è costretto a chiedere il campo. Entra il nostro Facchini in pratica "a freddo", ma il 2002 fiorenzuolano dimostra di avere nervi saldi. 
CI PENSA "SPILLO" ARRONDINI - La reazione del Fiorenzuola allo svantaggio c'è ed è quella ammirata in tante domeniche di incredibili rimonte. Gran lavoro sulla sinistra con pallone servito ad Arrondini che con un movimento brucia il suo marcatore e gonfia la porta difesa da Lassi. Dopo "Airone", "Spillo"! Ecco un altro soprannome per definire un ragazzo che non finisce mai di stupirci. Ed è finalmente gioia e umore al settimo cielo per i presenti di fede rossonera, anche perché il Mantova sembra essere sotto nell'impervia Sasso Marconi. Vedo Corbari girare lo sguardo e i muscoli verso il nostro settore alzando le braccia a più riprese alla Rino Gattuso per avere ancora più vicino e forte il supporto dei presenti arrivati da Fiorenzuola. Sulle ali dell'entusiasmo mettiamo alle corde i rivali nei minuti finali ma il muro difensivo allestito da Bini e Scappi tiene molto bene. Si va all'intervallo in parità. C'è Bobo Maccoppi tornato dalla Svizzera. L'ex Piace è stato nostro allenatore sul finire degli anni novanta. Il fotografo ufficiale lascia perché deve recarsi al Garilli. Là in via Gorra la partita non la vedrà. Torno a pensare al Fiore, se ripartiamo come abbiamo chiuso la prima frazione di gioco possiamo farla nostra. Ma a rientrare dagli spogliatori con il piglio giusto sono i bianco-azzurri di casa che vanno vicinissimi al gol del sorpasso. La mira fuori misura di quelli della Vigor e la bravura di Battaiola ci salvano.
GIORNATA NO - Considerazione n°1: le avversarie che hanno acquisito una mentalità da squadra che si deve salvare vivono meglio partite di questo genere del girone di ritorno. Considerazione n°2: non siamo entrati nelle grazie della terna arbitrale da subito al contrario dei nostri avversari. Perché alla fine di un gara non cattiva i cartellini collezionati dai rossoneri saranno ben tre contro il solo comminato al giovane Rossini? Non ci piace questa cosa.. E stavolta facciamo fatica. Meno bravi e più sfortunati in alcuni rimpalli preziosi. E il minuto venticinque incombe su di noi come una mannaia. E' il minuto del forte esterno Galazzi che elude la nostra retroguardia involandosi verso la rete. Forse Facchini è costretto alla disperata a metterlo giù. Calcio di rigore ed a incaricarsene è uno che di gol da derby se ne intende. Conclusione potente di Mastrototaro e palla nel sacco, con la voce robotica dello speaker locale che inneggia il nome del multiruolo milanese autore del gol a più riprese. Adesso si fa dura.
TENTARLE TUTTE - Ci si può appellare alla Mafalda, o al Portesi giullare, o alle sette vite da gatto di questo Fiorenzuola targato Tabbiani-Cammaroto ma quando Olivera in giornata veramente no si fa cacciare dal campo lasciando i compagni di battaglia in dieci, anche le speranze di chi ha alzato un po' di più il gomito al pranzo domenicale vanno a ridursi al lumicino. C'è chi non desiste e come in preda alla febbre sahariana rivede nella flebile punizione calciata da Guglieri il gol pazzesco dell'anno scorso che aveva fatto sobbalzare mister Brando. O chi sogna una incornata alla San Cestaro. Qui a Carpaneto siamo sempre andati sotto e ci siamo sempre rialzati, tornando a casa da imbattuti. Proviamo a Crederci, ma questa Vigor vede il traguardo ad un passo.
PORTA SEMPRE LONTANA - Entra anche Pozzebon ma Tognoni non sfreccia come al solito. Piraccini parte troppo da dietro e Boilini ha pochi palloni giocabili per tentare il suo tiroaggiro. Finisce la gara ed è festa Vigor stavolta. Anche se siamo usciti sconfitti non è tutto da dimenticare. Ho rivisto gente con la sciarpa rossonera al collo che non vedevo da tempo al seguito dell'Unione Sportiva. Il sostegno ai nostri beniamini non è mai mancato in tutto l'arco della partita. Abbiamo trascorso una domenica che non si viveva da tempo, ritrovandoci tutti assieme colorati di rossonero per sostenere questa grande passione. Abbiamo sofferto, gioito e imprecato appassionatamente insieme su quei tre gradoni di truciolato grazie al Fiore. Lo ammetto, sinceramente, lo invidio quel settorino e mi mancherà. Avercelo? Saremmo tutti in piedi spalla a spalla a fare il tifo ogni domenica, saremmo davvero l'uomo in più per i ragazzi. Non è tutto da cancellare. Onore e tanti meriti agli avversari che hanno meritato questa vittoria importante.
Le sconfitte temprano. Torniamo a casa nella nebbia, pronti e decisi a rimetterci in sesto per correre più forte di prima.

VIGOR CARPANETO-FIORENZUOLA 2-1
VIGOR CARPANETO: Lassi, Confalonieri, Barba, Bini, Mastrototaro, Scappi, Rossini, Rossi, Bruno, Zazzi, Galazzi (87’ Carrozza). A disposizione: Luppi, Leporati, Favari, Fittà, Piscicelli, Leotta, Pontoglio, Rantier. All. Rossini
FIORENZUOLA: Battaiola, Olivera, Guglieri, Guerrini, Corbari, Cavalli (35’ Facchini), Tognoni, Tunesi (82’ Pozzebon), Arrondini, Piraccini, Boilini. A disposizione: D'Apolito, Carrara, Zaccariello, Vago, Moukam, Hathaway, Gambazza. All. Tabbiani 
ARBITRO: Iannello di Messina (assistenti: Ravaioli di Forlì e Pandolfo di Castelfranco)
RETI: 26’ Galazzi, 42’ Arrondini, 70’ Mastrototaro (R)
NOTE: AMMONITI: Rossini (V); Cavalli, Facchini (F); 
ESPULSO: Olivera (F); ANGOLI: 9-6 per la Vigor; 
RECUPERO: 2’ pt; 4’ st
TUNESI lotta a centrocampo (foto CAVALLI Liberta.it)

Le parole di mister TABBIANI :
l'analisi dei due patron prima della sfida:

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